Fannullagine

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

 

Fonte. (Non somiglia un po’ a Jacopo C.M.?)

 

 

Ricevo dall’università Bocconi

l’invito a sentire Cipolletta e Formigoni

disquisire di fannulloni.

.
.
Antropologo ludens, via Jacopo Moggi Cecchi
A Firenze l’Associazione antropologica italiana è a congresso, bella gente e stasera alle 21 l’Herzen Ensemble del Dipartimento di biologia evoluzionistica (ri) presenta

La parentela fra l’uomo e le scimie.

Pubblica lettura fatta in Firenze dal dott. Alessandro Herzen il 21 marzo 1869

.
nel salone degli Scheletri, alla Specola. Dal programma di sala:

La memorabile conferenza, affollatissima, venne recensita favorevolmente dal quotidiano «La Nazione» ma suscitò la violenta reazione dell’abate Raffaello Lambruschini, ch’era fra l’altro il «Soprintendente» (Rettore) dell’Università, e ad essa seguì un’altrettanto violenta replica del fisiologo. Il grande scontro fra scienza e fede, e più in generale fra conoscenza e credenza, s’era così aperto, ancor prima che Darwin pubblicasse L’origine dell’uomo.

.

Ma F. Fratus lo sa?

.

Chimica “verde”
Esce Nature che a proposito di clima ha una rassegna delle ricerche su aerosol e nuvole. Giro in bici invece di leggere il resto, però mi ha fatto pensare a un articolo anticipato on-line su Angewandte Chemie. Masatake Haruta ha creato un catalizzatore fatto di un grappolo di nanoparticelle d’oro su una base di titanio e silicati, che sostituisce il cloro nella sintesi dell’ossido di propilene. Per ossidare – epossidare, in gergo – il propilene, la molecola d’ossigeno (O2) va scissa, ci vuol energia e il cloro ce l’ha ma si lascia dietro schifezze tossiche che maledirò un’altra volta. Haruta scrive che passando sul grappolino, acqua e ossigeno diventano acqua ossigenata che scende sul titanio e ne cattura un atomo: ne risulta la molecola di Ti-OOH che reagisce con il propilene e gli cede i suoi due O. E’ solo la dimostrazione che si può far a meno del maledetto cloro per fare i poliuretani e plastiche derivate, d’accordo. Ma il giorno che il processo di Haruta o uno migliore funziona su scala industriale, accendo un cero all’FSM.
.
O le api o la diabrotica?
Gli apicoltori sono contenti della sospensione dei neo-nicotinoidi. A Piergiorgio, “l’annata è andata complessivamente bene” e per l’estate che non finisce le ha

trasferite in cima a un forte nato 150 anni fa, con 5 grossi cannoni, dormitori, collinette, caminamenti, lucertolamenti… Troveranno meglio da bottinare che sugli arativi perché è ricco di alberi e siepi.

.
Vicino a Milano, le api di Stefano hanno prodotto 300 chili di melata, quantità eccezionale e qualità idem (grazie!). Stefano ha visto al tiggì coltivatori che protestavano. “Dicevano che le api si sono salvate, il granoturco no.” Quest’estate tra Salento, Veneto e Lombardia, vedevo campi desolanti. Però la diabrotica arriva a fine primavera e depone larve che mangiano le radici quando dei neo-nicotinoidi non resta più niente. E sullo stagno di Marco, vicino a campi irrorati con pesticidi, sono morte avvelenate sette anatre su undici.
.
Forse ha ragione il ministro, non c’è un nesso tra i concianti sospesi e la diffusione della diabrotica e comunque sorveglia la situazione. Solo che una volta avvenuti i danni, non serve. Gli svizzeri hanno scelto di investire in controlli preventivi e per ora funzionano.
.
Ultime sui cuccioli
Sento una badante, per chiedere i nomi prescelti, tergiversa, adduce lesioni all’ippocampo per qualche neurodegenerazione, promette di mandare l’elenco quando sarà ultimato, mi sento svenire… Comunque mangiano mooolto di più (pappe da preparare per 14 due volte al dì), dormono mooolto di meno (a ogni sfilata per amiche in visita, se ne dilegua un terzo) e fanno mooolti ma proprio mooolti esperimenti in fisica dei materiali.
.