Prima mano

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Nature Climate Change scopre l’acqua calda:

Uno di motivi per cui la gente non agisce per mitigare i cambiamenti climatici è la mancanza di un’esperienza di prima mano delle potenziali conseguenze.

Ovvio? Ricerche precedenti non avevano trovato differenze significative tra l’atteggiamento di chi s’era trovato in mezzo a un’alluvione e di chi era rimasto all’asciutto. Strano, ha pensato lo psicologo Nick Pidgeon. Con quattro colleghi ha analizzato le risposte dei britannici a un sondaggio del 2010, ne ha selezionati 1.822 per rappresentare età, sesso, occupazione, reddito, educazione ecc. e ne ha intervistati 315, per vedere se c’era un rapporto tra la loro esperienza diretta di un’alluvione, lo scetticismo o meno verso i cambiamenti climatici e quanto erano pronti a ridurre i consumi d’energia. Capirai che sorpresa, il rapporto c’è: dopo detta esperienza, la gente ritiene i cambiamenti climatici più certi, mentre

l’incertezza non si traduceva in una disponibilità a ridurre i consumi energetici.

Capirai che sorpresa bis, son vent’anni che BigOil & Coal paga esperti veri e finti per gonfiare le incertezze dei modelli climatici.

Riservato al fan club
Il drosofilo, come ricorderanno socie e soci, ha spermatozoi che misurano fino a cinque centimetri, anche 1000 volte più grandi di quelli dell’H. sapiens. Il fatto suscita da tempo discussioni tra i biologi evoluzionisti sui benefici o meno di una simile lunghezza – non s’annoderà? – in termini di fitness. Sui PNAS on-line esce una ricerca di Simone Immler et al. coordinata dal celebre Tim Birkhead dell’università di Sheffield. Hanno confrontato grandezze, abbondanze e investimento nella produzione di detti gameti in drosofili e passeri di varie specie, in funzione della dimensione media del corpo dei maschi e di alcune specificità del luogo di destinazione. Concludono:

In larger animals, a competitive advantage is more rapidly gained from having higher numbers of sperm. In the large reproductive tracts of passerine birds, sperm are vulnerable to becoming diluted and lost, so large numbers better guarantee fertilization, the authors explain. In small fruit flies, sperm compete by direct physical contact, and the larger sperm win.

Una specie volatile ha un nome che non s’addice a una signora, la vostra presidente si ferma qui.)
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Altri mercanti di dubbio
Su PLoS Medicine esce “Tono promozionale nelle rassegne della terapia ormonale della menopausa dopo la Women’s Health Initiative: un’analisi degli articoli pubblicati”. Come s’evince dal titolo, Adrianne Fugh-Berman et al. ci trovano lo zampone di BigPharma per mettere in dubbio le valutazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e dei centri di ricerca pubblici.

Dubbi veri, per Ong
E’ etico condurre esperimenti sull’efficacia di una terapia con un gruppo di controllo che non riceve niente, nemmeno il trattamento standard per “carenza di risorse” come succede in molti paesi poveri? Da PLoS Med, due articoli importanti: lo “studio Uganda” di Edward Jones-Lopez et al. sulla tubercolosi e le linee-guida in cui viene inquadrato, di Jerome Amir-Sing.

Se le Ong locali e/o internazionali fossero avvisate in tempo, potrebbero trovare i fondi per gli antibiotici da somministrare al gruppo di controllo. In molte diffidano dei ricercatori legati a BigPharma e di solito fanno bene. Ma non sempre e gli onesti andrebbero aiutati, no?

Giorno dell’acqua
Non ho capito se si deve bere solo acqua del rubinetto o solo vino, m’informo prima di pranzo.
Bis sabato, giorno di manifestazioni in vista del referendum per l’acqua pubblica. E contro le centrali nucleari. E dell’Earth Hour per spegnere le luci insieme agli astrofili. E mandare in bestia i soliti fautori dell’inquinamento e dello spreco di energia, il prof. Battaglia per esempio o celebrità di seconda fila come Fabio Spina (Climate Monitor, 5 marzo).
A tale scopo, PLoS One pubblica “La copertura di nubi fa da amplificatore dell’inquinamento luminoso negli ecosistemi urbani”. La ricerca riguarda Berlino, ma vale anche qui. Però vista la Luna di questa notte, il Comune potrebbe smorzare i lumen e risparmiare sulla bolletta finché il cielo resta sereno.