Una bella carriera

Il paper di Andrew Kemp, Horton, Vermeer, Rahmstorf, Mann e Donnelly che ricostruisce i livelli del mare in North Carolina e li paragona con altri della costa est statunitense e di altri posti negli ultimi 2100 anni, è  un bell’esempio di modello di previsione all’incontrario (hindcast). L’originale è complicato e forse  i soliti noti l’hanno travisato senza volerlo, non perché alla fine vien fuori un’altra mazza da hockey… Comunque si capisce meglio com’è fatto dalla spiegazione su Real Climate.
Sarà interessante vedere il modello applicato al Mediterraneo dove ci sono tanti siti archeologici che raccontano 2500 anni di variazioni lungo le coste e riducono le incertezze. (Kekova, per dirne uno)
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Marchette
Greenpeace ha aggiornato i prezzi delle menzogne sul clima pagati da Big Oil & Carbon e ognuno può farsi un’idea di quanto si guadagni. Questa volta, l’approfondimento è dedicato a Willie Soon, l’astrofisico dello Smithsonian noto per aver commesso nel 2003, insieme alla collega Sallie Baliunas e a un grant di 118 mila dollari dell’American Petroleum Institute, il pietoso

Proxy climatic and environmental changes of the past 1000 years

Dal 2005 Willie Soon sfrutta la credibilità così raggiunta per sostenere pure che il mercurio giova alla salute dell’ambiente e della cittadinanza in editoriali sul Wall Street Journal. Così dal 1994 al 2010 ha ricevuto oltre un milione di dollari per inquinare i mezzi d’informazione.

L’artista
Qualcuno ricorderà Don Easterbrook, il protetto di Frederick “I medici fumano Camel” Seitz, per il quale dal 1999 gli Stati Uniti sono entrati nell’era glaciale fino al 2030 per cui il ten. col. Guido Guidi costringe tuttora la troupe a indossare sciarpe e cappelli. L’intrepido Dana 1981 s’è inoltrato nei calcoli del geologo in pensione per capire l’origine delle proiezioni cicliche che Easterbrook va facendo, sempre smentito dai termometri.

Un buon esempio per giovani che vogliono fare una carriera à la Soon.

Caccia alle streghe, cont.
Dopo la denuncia con la quale hanno ottenuto che l’università della Virginia consegni loro 10.000 email collegati a Michael Mann, con una seconda denuncia, i legali dell’American Tradition Institute (fondato nel 2009 per difendere la libertà di inquinare aria ed acqua e per impedire ogni passaggio a energie alternative) hanno chiesto alla NASA la documentazione riferita ai premi scientifici e ai diritti sul suo libro ricevuti da Jim Hansen mentre, fuori dalla propria attività lavorativa, ma “usando proprietà del governo”, sosteneva con interventi pubblici l’esistenza dell’inesistente riscaldamento globale.

Secondo il com. stampa dell’ATI:

Per statuto federale come per le regole della NASA, i dipendenti non possono beneficiare privatamente dal proprio pubblico ufficio… e l’ATI richiede documenti ufficiali che, se esistono, informerebbero l’opinione pubblica sull’adesione della NASA e del Dr. Hansen alle suddette regole etiche. In considerazione dei documenti già ottenuti e di quelli pubblici, il loro rispetto è in dubbio.

In confronto, all’Istituto Bruno Leoni sono dei dilettanti.

Questa volta l’ATI ha un po’ calcato la mano riciclando il vecchio falso dei 720 mila dollari dati da George Soros a Hansen, ma anche così in quattro anni e onestamente, Hansen ha guadagnato più di Willie Soon in sedici. (Per vedere come uno stesso avvocato sostiene due tesi contraddittorie per ottenere i mail di Gavin Schmidt e di Jim Hansen, rif. Climate Science FOI.)

Usanze
Dal 5 all’8 settembre, alla scuola estiva sulle scienze dell’atmosfera e dell’oceano che si terrà nei laboratori del Gran Sasso, prov. dell’Aquila, il comitato organizzatore composto dai prof. Petrera dell’università dell’Aquila, Iarlori dell’università dell’Aquila e Visconti dell’università dell’Aquila, ha invitato come “lecturer” anche il prof. Visconti dell’università dell’Aquila. E’ un’usanza italiana o solo abbruzzese?
(h/t Riccardo)
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