E-vap (digest)

L’Economist ha un editoriale sui vantaggi delle sigarette elettroniche –  né catrame né monossido di carbonio né puzza  – e sui tentativi di alcuni “health lobbysts” di limitarne la vendita, facendone una specie di protesi farmacologica:

Nicotine is, after all, a poison (its real purpose is to stop insects eating tobacco plants), so there may be some residual risk to users. But nicotine poisoning is pretty low on the list of bad things that ordinary cigarettes are accused of. Some researchers reckon nicotine to be no more dangerous than caffeine, which coffee plants similarly employ as an insecticide.

Travierebbe i ragazzini, ma li attirano di più le sigarette tout court, stando ai nuovi dati di Cancer Research UK.  Sicuramente meglio che 5 milioni di morti all’anno, un decimo del totale. Sarò di parte, ma sospetto che dietro a certi “health lobbysts” ci sia Big Tobacco a difendere incassi di $80 miliardi all’anno ufficiali più x miliardi di contrabbando.

Pioggia di premi…
Turing Award ($ 250,000):  Shafi Goldwasser e Silvio Micali, MIT
Premio Abel ($ 1 milione):  Pierre, vicomte de Deligne, Princeton;
anche sul bagnato
Queen Elizabeth Prize for Engineering ($ 1,5 milioni): Marc Andreesen, Vint Cerf, Tim Berners Lee, Robert Kahn, Louis Pouzin per lo sviluppo del web;
Breakthrough Prize in Life Sciences ($ 3 milioni): Cori Bargmann, David Botstein, Lewis C. Cantley, Hans Clevers, Napoleone Ferrara, Titia de Lange, Eric S. Lander, Charles L. Sawyers, Bert Vogelstein, Robert A. Weinberg, Shinya Yamanaka
Fundamental Physics Prize ($ 3 milioni): Alexander Polyakov, Princeton, stringhe e teoria dei campi.

high praise from The Economist

But financial muscle is not the only way an award can differentiate itself from the competition. The satirical Ig Nobel prize, established in 1991 by an American magazine called the Annals of Improbable Research, has honoured investigations into, among other topics, the spermicidal properties of Coca-Cola and the pain-relieving effects of vigorous swearing.

Contare le donne e leggere anche il deprimente “50 Sexiest Scientists” di Business Insider e l’opinione di Adam Ruben.

Da Science
– il gruppo di Nicolas Gompel, Aix-Marseille, conferma la teoria dell’evoluzione con una spettacolare, sì sì, ricerca sui pois che abbelliscono le ali dell’amata Drosophila melanogaster. Alla faccia dell’Essere Supremo postulato da Ubaldo Mastromatteo che si dice disposto, Mastromatteo, a discutere della sua, per così dire, teoria creazionista, e scappa alla prima obiezione. Lagomorfo!
– Robert Service non vede un gran futuro per l’etanolo inteso come carburante.
paper di Samuel Jaccard dell’ETH di Zurigo et al., sulla “esalazione” di CO2 da parte del Pacifico meridionale con l’aumento della temperatura, tanto per rovinare un po’ di più l’argomento ad ignorantiam di neghisti e bigoilisti.

Commento:

As the world transitioned to glacial periods, on the other hand, atmospheric carbon dioxide decreased. This happened in two steps: First, in the Antarctic zone of the Southern Ocean, a reduction in wind-driven upwelling and vertical mixing brought less deep carbon to the surface. Then, about 50,000 years later, atmospheric carbon dioxide decreased again, the team reports online today in Science. This decrease, Jaccard says, is linked to blooms of phytoplankton in the sub-Antarctic Zone, slightly farther north, driven by an influx of iron carried by dusty winds.

A qualcuno tornerà in mente l’idea di “fecondare” il plancton antartico con limaglia di ferro e solfati?
– un nuovo quinolone efficace contro i due Plasmodium della malaria. Nei topi per ora. Viste le delusioni precedenti, non conviene sperarci troppo. Però il paper è molto convincente e data l’evoluzione della resistenza all’artemisinina, penso che molte Ong dovrebbero tener d’occhio i tempi dei trial clinici e i loro protocolli.

Paolo C.
Segnala questo studio di Alask Grinsted et al. sui cicloni tropicali, uscito sui PNAS. Per impegni teatrali, non ho fatto in tempo a guardare come hanno integrato i vari modelli per costruire il proprio (mica ho letto tutti i paper che citano, Paolo C. si fa illusioni sulle mie capacità!)
Comunque usano una serie lunga (90 anni di dati buoni), quindi le estrapolazioni statistiche sembrano più solide – tenuto conto delle incertezze dell’ENSO. Se sono corrette, vanno riviste le misure di “adattamento”, anche quelle previste dal sindaco Bloomberg per New York che se le può permettere, e i loro costi:

The most extreme events are especially sensitive to temperature changes, and we estimate a doubling of Katrina magnitude events associated with the warming over the 20th century. The increased risk depends on the spatial distribution of the temperature rise with highest sensitivity from tropical Atlantic, Central America, and the Indian Ocean. Statistically downscaling 21st century warming patterns from six climate models results in a twofold to sevenfold increase in the frequency of Katrina magnitude events for a 1 °C rise in global temperature.

Paper a pagamento, materiali supplementari gratis, ma questa figura riassume bene i calcoli delle probabilità:

Previsioni meteo

Global cooling in UK fino a domenica; alluvioni, ondate di caldo e siccità durante la primavera in USA.

Previsione ochesca

E’ uscito Recursive Fury, il secondo paper di Lewandowsky et al. sulla paranoia dei climate change deniers. A leggere le citazioni – esilaranti -penso che ci cascheranno di nuovo. Sunto da Skeptical Science; per un esempio d’attualità, rif. le accuse di falsificazioni fatte a Marcott et al. per la ricostruzione delle temperature nell’Olocene, complici tutti gli scienziati del clima.

Per un’analisi seria di Marcott et al., rif. Tamino e i post di Nick Stokes.

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