Open access? Wow!

Per ora Jeffrey Beall considera Hindawi un predone “borderline” e lo tiene d’occhio per via del marketing aggressivo e delle citazioni manipolate, che sembrano giovare più ai profitti che all’impact factor.

Scrive Beall:
Hindawi Publishing Corporation is one of the world’s largest scholarly publishers — and one of the most profitable. Interviewed in September, 2012, Ahmed Hindawi, the majority owner of the company, revealed, “Our results for the first half of 2012 show revenues of $6.3m with a net profit of $3.3m.”
posting to the Budapest Open Access Initiative email list from last year puts these figures in context: “If these figures are correct, Hindawi Publishing has a[n] impressive profit margin of 52%. Much better than Elsevier (36% profit margin on revenue in 2010). Wow!”
Da confrontare con la difesa di uno spenna-polli da parte dei dott. F. Celani, A. Ovidi & D. Passerini.

2 commenti

  1. Oca, sugli altri non ho dubbi ma, secondo lei, il Dr. Pulitzer Passerini fa parte della specie degli spennati o degli spennatori? A me sinceramente sembra più una vittima semi-consapevole con la sola colpa di avere la testa più dura del granito di Luserna. Per quanto riguarda la durezza di capoccia, non sostengo, come fa Guglielmi, che ciò sia dovuto alla prematura pelata. Esaminando le ultime foto disponibili in rete direi pituttosto che ha l’attaccatura molto (molto) alta, o, in altri termini, la fronte assai spaziosa (forse un pochino troppo).
    Dovrebbe rifare un giretto sulla carbonella (dove il comune volgo si limita banalmente a cuocerci costine e salamelle a Pasquetta e Ferragosto), ma stavolta camminando sulle mani a testa in giù. http://22passi.blogspot.it/2011/09/coi-piedi-sul-fuoco-bruciare-un-cattivo.html. Magari l’eccesso di calore lo aiuterebbe a sciogliere certi grumi.

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