Dott. Celani, c'è posta per lei

Caro Dr. Celani,

Faccio riferimento alla nota che il giorno 8 c.m. ha messo in rete sul blog 22 passi.
In quella nota Lei scrive:

Nonostante abbia dimostrato SPERIMENTALMENTE che tale fenomeno era possibile, e realizzato addirittura nel Nostro Laboratorio di Frascati, il Prof. Franchini si è SEMPRE RIFIUTATO di osservare la realtà dei fatti poiché in contrasto con le sue “conoscenze teoriche”.

La sfida nei miei confronti è diretta e pesante e non può non essere raccolta.
Le chiederei pertanto di presentare la replica del brevetto Arata a un gruppo ristretto di esperti. Non è necessario che tutti i claims di Arata siano soddisfatti; è sufficiente dimostrare che la compressione elettrochimica in cella aperta è possibile e consente di raggiungere pressioni importanti.
Ci informi per cortesia se Lei è d’accordo con quanto Le propongo; i dettagli organizzativi saranno fissati dopo il Suo consenso.
Grazie per l’attenzione.
Distinti saluti
Camillo Franchini

7 commenti

  1. Franchini, posso chiederle se questa comunicazione la inviata anche privatamente a Celani?
    Poi le spiego il motivo della ia domanda.
    Saluti

  2. @Alessio L
    la domanda non mi riguarda, ma Celani lo ha scritto in una lettera aperta. Sarebbe scorretto non rispettarne la scelta.
    @osvaldo
    dopo 23 anni di “successi” mai ripetuti, c’è chi perde la pazienza…

  3. La Sig.ra Oca riporta
    che il Dott. Franchini scrive
    che il Dott. Celani ha scritto:
    “Nonostante abbia dimostrato SPERIMENTALMENTE che tale fenomeno era possibile”.
    Sig.ra Oca,
    come vede ho omesso il (i) titolo (i) nobiliare (i), e anche quello (i) accademico (i), che tanto me ne procuro quanti ne voglio, allo scopo di intavolare, contrariamente alle mie abitudini e inclinazioni, una conversazione informale, che qui di seguito senza indugi né giri di parole vado per l’ appunto a intavolare:
    se ha occasione di sentire il Dott. Celani, può chiedergli riferimenti a pubblicazioni a “norma” (di) SCIENZA?
    Magari il Dott. Cln può aver scritto così per non apparire vanitoso o prolisso o ridondante o peggio ancora ripetitivo, ma se lei riesce a scroccargli un linkettino a qualcosa di serio… hrmpff … scusi mi scappa da ridere … no, sa, è il contrasto fra “serio” e “pubblicazioni a “norma” (di) SCIENZA” … ma forse mi sbaglio con qualche altro collezionista di medaglie … a-hem … dunque dicevo, perché si legge che “tale fenomeno ERA possibile”? Forse che ORA non lo è più? Può ciò essere attribuito all’ allineamento sfavorevole degli astri (aka IRA degli dei) più che a variazioni di qualche parametro sconosciuto?
    Forse la bomboletta di Palladio è scoppiata per la troppa pressione e la quinta commissione un’ altra non gliela compra, perché i fondi sono già impegnati nell’ acquisto di un cannocchiale specifico per asini volanti? Oppure hanno estremo bisogno di un filtro per -mi scusi il francesismo- minchiate?
    Ma queste sono illazioni senza fondamento, restiamo seri per favore. Ho messo troppi punti interrogativi? Ne avrebbe preferiti di meno? Lo sa vero che noi studiosi aborriamo i troppi punti interrogativi? Se ne ho messi troppi me lo dice? Forse ho scritto troppi “troppi”?
    Il mio direttore spirituale me lo dice sempre, “Tu fai troppe domande, leggi il Libro e non rompere”. Magari me ne trovo uno più alla mano (di dir. spirit., non di libri).
    R

  4. Che bello, è tornata la primavera, gli uccellini cinguettano …
    Ma non lasciamoci prendere dal soggettivo e generico, rimaniamo al misurabile e specifico che a me i voli pindarici mi ripugnano.
    Dunque, mi stiracchiavo pigro nei primi raggi mattutini che, rosee [inserire: frequenza] dita di Aurora, sfruculiavano le nubi di media consistenza [ins: dati radiosonda] grazie alle quali la temperatura mite e la luce soffusa [ins: press, temp, umidit ora di rilevam, posiz. geogr, giacitur, esposiz, altezza slm ] unite all’ assenza di vento [ins: storico anemom.] rendevano oltremodo piacevole stiracchiarsi voluttuosamente [ins: dati biometrici, EEG, dosaggio ormonale] pensando a come rimandare le incombenze immediate come in effetti per mio piacere ed in ottemperanza al comandamento pastafariano “Carpe Diem” (1) stavo facendo.
    In questo mattino d’ incanto, con i gatti che mi giravano alla larga per cercare gli uccellini caduti dal nido e anche per non incorrere nel mio corruccio derivante dall’ essersi essi gatti sparato il formaggio che pregustavo di mangiarmi con i baccelli da me còlti appositamente per farci merenda insieme a FSM dopo la nostra usuale partita a pingpong, che mi sentivo veramente parte della natura avendo appena fatto la pipì, in questa miriade di canti e fischi e gorheggi e trilli ho sentito il verso del cuculo: “Cucù”.
    Non so se tutti sono al corrente delle crudeli abitudini dei cuculi, ma non sta bene valutarle col metro umano, e quindi le valuterò con metro non umano appena me ne procuro uno, intanto andiamo avanti, ma umanamente il cuculo io lo odio perché alle elementari le bambine a noi maschietti ci facevano sempre Cucù; ovvìa, proprio sempre no, di solito quando gli dicevi cose tipo: “Me la dài”? Ovviamente si tirava alla merendina che a quei tempi si portava da casa, e di solito a noi ragazzi ci davano il pane con la frittata, e alle femmine gli davano il pane con il burro e la marmellata, e quelle smorfiose: “Cucù, Cucù, Cucù”.
    Rispondevano così anche quando gli chiedevi di lasciarla toccare o anche solo vedere.
    Cucù, Cucù, Cucù. Odiosissime (2).
    Fattostà che a sentire il primo canto del cuculo all’ inizio di primavera a me mi mette in uno stato di parossismo che di solito calmo sparando all’ impazzata col calibro dodici BUM (si sente? non scherzo mica!) nella direzione BUM-BUM da cui proviene il verso; BUMBUMBUM magari il Dott Franchini BUM ha elaborato meglio il fatto e non reagirà così scompostamente BUMBUM quando il BUM-BUM Dott. Celani BUM BUM BUMBUMBUM, tenendo la Bomboletta del Palladio dietro alla schiena, gli farà: Cucù.
    bg
    ———————
    1: noi Pastafariani possiamo chiedere alla nostra coscienza di costringerci a osservare i comandamenti che ci piacciono di più, o crearcene se ne sentiamo il desiderio o la necessità;
    2: le femmine non si potevano menare altrimenti la maestra menava a noi.
    Servizio:
    quando, dopo una parola abbreviata (per esempio: “esempio” —> “es.”), per motivi di ordine superiore ci vuole una virgola, è obbligatorio/facoltativo/vietato omettere il punto che indica l’ abbreviazione della parola? In altre parole, può la virgola svolgere sia la funzione sua istituzionale di virgola che quella di segnalazione fine parola abbreviata, oppure no?
    Se la domanda non è chiara, la riformulo più dettagliatamente, ma siccome le comunicazioni di servizio devono essere concise e centrate, e dato che è bene che tutti si attengano alle regole, mi si conceda per brevità di omettere la dimostrazione di questa proposizione – a pregiudizio ovviamente della chiarezza ma non si può avere tutto e non è nemmeno garantito che dopo molte pagine di burbugli (In inglisc: bubblement) tutto diventi chiaro.
    PS: Sig.ra Oca, La Bomboletta del Palladio … mi fa venire in mente la Fiaschetta del Mistrà del Prode Anselmo, ci ho lavorato sopra tutta notte e infatti il risultato si è visto, 3,6 Richter in Val Tiberina, l’ unica soluzione è che io mi prenda una licenza poetica esagerata, e possa scrivere “Bomboletta del Pallà”, altrimenti non ci si entra con la metrica, a meno di andare sui versi sciolti ma non li maneggio tanto bene.
    Lo so, mi dirà che dipende dal contesto, al che le dirò che il contesto in parte si subisce e in parte si crea, in questo noi Pastafariani come avrà visto siamo abbastanza favoriti, e dal nostro I.Q. (ecco, vede, ora volevo scrivere: “… e dal nostro I.Q., e da …”, ebbene, la vede quella virgola dopo il punto dopo il “Q” di “I.Q.” ? Non le sembra esagerata, pomposa, inutilmente formale, stucchevole, e nel contempo solida nel suo pieno diritto? Invece “… e dal nostro I.Q, e da …” appare più leggero veloce, più moderno e alla mano, ma anche in qualche modo non so se dire ambiguo, o forse incompleto, vede che intoppi per una virgola?).
    Quindi se ci fosse una regola, e lei la sapesse, e me la dicesse, allora io mi ci atterrei e potrei andare avanti molto più spedito e concludere il discorso come sarebbe più consono al mio carattere. Perché queste non sono regole Pastafariane, le quali rendendo grazie a FSM sono molto elastiche, ma è roba che ti cambia il senso di un discorso.
    Mi scusi se scappo così di fretta ma il cuculo continua a cantare, ho finito le cartucce e l’ armaiolo chiude tra mezz’ora
    bg

  5. @Alessio L.
    Sì, ho inviato la lettera direttamente al Dr Celani. Si tratta di una lettera aperta. E’ interesse di tutti che egli risponda. Se il brevetto di Arata gli sta tanto a cuore, dimostri di fronte a una commissione autorevole che ha replicato il compressore elettrochimico descritto nel brevetto.
    Credo che anche Daniele dovrebbe contribuire alla realizzazione di questa sfida scientifica. Ci farebbe un figurone.

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