Spettacolo permanente

Oggi nella saletta convegni dei gruppi parlamentari, all’interno e insaputa della Camera dei Deputati, fa tappa la tournée del “grande movimento di pensiero” intitolato “Neo-umanesimo e Stato italiano ed europeo del Terzo Millennio”.

Parte delle “attività” di un liceo della fondazione Cristo Re, l’iniziativa è figlia dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente specializzata in rifiuti,  e del “Gruppo Atlante 2000” specializzato in stesura di progetti di legge sulla polizia e il suo ruolo, mai presi in considerazione. Rifiuti e polizia sono accomunati da un’ideologia candidamente esplicitata qui (non è un POE, giuro).

Protagonista è il “prof. Enzo Pennetta”, insegnante anti-scienza, anti-evoluzionista in particolare, nel liceo privato di cui sopra, specializzato in statistica cattolica e troppo pio per celare sotto falsa modestia l’ambizione che lo muove: convertire l’Italia al creazionismo e rifondare l’Uomo. Meno male, le donne non lo interessano.

Cito dal post che il prof. Pennetta dedica, senza falsa modestia, “all’intervento di Enzo Pennetta”

Sarà sottolineata la necessità di un superamento del modello positivista-riduzionista che di fatto orienta i programmi scolastici, un modello dal quale scaturisce un’istruzione finalizzata prevalentemente al pragmatismo e alla ricerca di una specializzazione che porta ad un impoverimento culturale. Per un nuovo umanesimo la cultura scientifica dovrà essere integrata, e non in contrapposizione, con quella umanistica, e dovranno essere superate le false idee d’incompatibilità tra fede e scienza abbracciando una visione legata ai NOMA (Magisteri non sovrapposti) proposti da S. J. Gould.

Il prof.  Pennetta crede che S. J.  stia per Servus Jesus?
Com’è ovvio dalla traduzione dell’acronimo, Stephen Jay Gould riteneva che il magistero di una Chiesa non fosse sovrapponibile a quello della scienza, ciascuna doveva occuparsi delle proprie cipolle con “umiltà” e mai invadere il campo altrui. (1)

Per fortuna del prof. Pennetta, è improbabile che nel pubblico o al Cristo Re qualcuno si accorga del suo controsenso.

(1) NOMA nel testo originale, h/t l’avvenente collega e un corsaro pastafariano, della CIA (2), che l’agente Anatra sia in sciopero?
(2) Counter Intelligent-design Agency.

Da Camillo intanto
Giancarlo vuole un finanziamento triennale una tantum per esperimenti di fusione fredda con il palladio nanostrutturato dell’ENEA,

Altrimenti non se ne esce.

Non se ne esce lo stesso, rif. l’evoluzione o l’effetto serra e lui lo sa. Captatio benevolentiae per non farsi tirare gli avanzi alla tavola rotonda del 2 giugno? Hermano Tobia è d’accordo con Giancarlo e chiede a Camillo:

Se lei ha veramente a cuore la salvaguardia dei fondi pubblici, perchè non parla mai dei miliardi dei contribuenti buttati nel pozzo senza fondo del progetto ITER, progetto che se ne sta bellamente andando a donnine di dubbia moralità?

Forse perché è una bufala? L’ultimo preventivo per ITER è di 15 miliardi di cui 7,2 a carico della UE. Dal 2007, i contribuenti italiani ci hanno buttato 360 milioni e hanno ricevuto in cambio 600 milioni di commesse ad aziende italiane…

20 commenti

  1. Altrimenti non se ne esce
    Ne siamo usciti da un pezzo. Il portavoce dell’INFN Romeo Bassoli informa che l’INFN non pratica ff e quindi ha abbandonato a se stesso Celani. Restano le attività residue di Violante all’ENEA, ma mi pare che siamo al crepuscolo. Non sarà facile per Violante superare i criteri rigorosi indicati nell’appello di Ezio Puppin, nella nota dei “venti” dell’INRIM e ribaditi da Giancarlo Ruocco. Il caso Carpinteri ha cambiato mentalità; nessuno oggi accetta che un esperto in un settore si applichi in settori estranei alla sua preparazione. Forse anche Violante rischia di essere travolto da questo desiderio di chiarezza.
    I primi investimenti ff erano un po’ sulla fiducia e per vedere l'”effetto che fa”; ora non credo siano più i tempi. Difficile che la proposta di Giancarlo venga accolta, anche perché molti si rendono conto che è tempo che l’Italia si defili dal ruolo di protagonista ff.

  2. @OcaSapiens
    Mi sembra che lei abbia un concetto assai curioso dell’utilizzo dei soldi dei contribuenti: quindi se le tasse che lei paga vengono usate per costruire una probabile patacca ma vengono dati ad imprese italiane, allora sono stati spesi bene ?
    Forse le sfugge il fatto che la costruzione di opere a vario titolo inutili è uno dei canali privilegiati dello spreco di danaro pubblico …

  3. Trovo poco appropiato tirare in ballo ITER in questo contesto. Non voglio difendere il progetto, ma bisogna inquadrare correttamente il problema.

  4. @Camillo
    Mi sembrava che Giancarlo si riferisse anche ai “believers”, non solo agli enti di ricerca.
    @Hermano Tobia
    Perché un tokamak sarebbe una patacca?
    “un concetto assai curioso dell’utilizzo dei soldi dei contribuenti”
    grazie, ma il concetto di investimento pubblico in ricerca di base e innovazione non è mio.
    Come tutti i membri di ITER, l’Italia versa il 90% dei suoi 60 milioni/anno “in natura”, cioè in stipendi ai ricercatori e con prototipi di materiali e strumenti che sono pagati (in euro) e collaudati da ITER. Se superano il collaudo, diventano prodotti commerciabili.
    “le sfugge il fatto che la costruzione di opere a vario titolo inutili …”
    Per uno strumento di ricerca la probabilità di spreco è minore perché il suo stesso sviluppo produce sia specialisti che innovazione, rif. link al concetto. A lei sembra invece sfuggire che 360 milioni in cambio di 600 non sono “miliardi buttati”, ma un investimento molto redditizio.
    @Riccardo
    non lo difendevo nemmeno io, ripetevo per l’ennesima volta che finora gli italiani ci guadagnano.

  5. Buondi, riassumo il progetto Fusione:
    fondere gli atomi in un reattore Tokamak(ancora in prove con ITER dopo 40 anni)
    estrarre il calore ottenuto (non se ne parla mai perchè estremamente complesso)
    far bollire acqua per ottenere vapore
    far ruotare turbine ed alternatori
    generare elettricità e metterla in rete
    forse il tutto sarà pronto nel 2050-2070!!
    nel frattempo le nergie rinnovabili sostituiranno petrolio , gas e nucleare riconfigurando
    la rete (distribuitra) , i consumi (più sobri) ed i costi
    vai con i fotoni solari!!!

  6. @Giancarlo
    Un progetto UE sarebbe l’ideale, i revisori sarebbero pagati per stroncarlo ad ogni evidenza fallace o viceversa magnificarlo in caso di esito positivo. Le regole del gioco sono ferree; non è un sistema perfetto ma funziona bene.
    Addirittura un finanziamento europeo per una ricerca che interessa al massimo 200 ricercatori in tutto il mondo i cui lavori sperimentale non sono riportati in alcuna banca dati. Non credi di esagerare?
    Basterebbe fare misure nucleari con uno strumento portatile. Calcoliamo l’ordine di grandezza delle quantità in gioco. L’energia di legame dei nucleoni è dell’ordine di qualche MeV quindi, senza considerare il tipo di reazione, per avere un watt dovremmo considerare 10^11 eventi nucleari da 10 milioni di eV/s. Una radiazione spaventosa che manderebbe in pile up qualsiasi strumento e che in pochi minuti darebbe origine a una dose da uccidere un toro.
    Serve un finanziamento UE per fare misure nucleari che potrebbero essere anche solo qualitative?
    Tutti commettono l’errore sperimentale di dare priorità alle misure calorimetriche, forse perché pochi hanno familiarità con misure nucleari. E’ buona norma procedere dal semplice al complesso; si deve partire da misure nucleari. Se queste hanno esisto positivo, si può procedere con le misure calorimetriche.
    E’ così complicato?
    Se poi Violante vuole convincerti che esistono reazioni nucleari non accompagnate almeno da rilassamenti gamma, lo prendi per un orecchio e lo porti dietro alla lavagna. Sarebbe una scoperta non da ingegnere chimico ma da fisico nucleare di talento. Genio italico?

  7. @Sylvie
    @Camillo
    “Che sia una burla di Giancarlo? ”
    Non è una burla e non sono impazzito né in cerca di benevolenza. Penso solo di essere molto pragmatico.
    Tutti sanno che il difetto di massa è mediato da particelle veloci o fotoni e non da quasi-particelle come i fononi (calore). Questo è fuori discussione e basterebbe a mettere una pietra tombale almeno fino a evidenti prove sperimentali contrarie che non ci sono state, non ci sono e probabilmente non ci saranno mai. Se il calore in eccesso fosse così evidente Violante non sarebbe costretto a mettere risultati di anni fa.
    Però Violante ha l’ENEA dietro, e questa è la cosa che mi preoccupa. Celani non ha l’INFN dietro e difatti le sue ricerche sono state segate.
    Violante ha convinto Pizzuto, responsabile della Fusione, il quale ha convinto Lelli, commisario e già Direttore Generale. Questi sono professionisti del nucleare, non possono ignorare i termini della questione e sono persone navigate avendo più o meno la mia età.
    E’ intervenuto Busuoli, distaccato presso UE e si avrà la presentazione. Tutto questo per me potrebbe essere di una gravità inaudita.
    Per questo insisto che è necessario che gli scandali vengano alla luce.
    Possono darsi più possibilità:
    1) Il fenomeno, per una ragione che ci sfugge, è reale e non rientra nei canoni classici della fusione nucleare. Probabilità bassissima ma non nulla. Quasi sicuramente non si guadagna neppure energia.
    2) Il fenomeno non c’è, Violante commette un errore sistematico, i suoi capi non lo capiscono e violentano la fisica nucleare.
    3) Il fenomeno non c’è ma i soldi li chiedono lo stesso. Qui mi fermo.
    In ognuno dei tre casi conviene un esperimento controllatissimo. Gli esiti scientifici e amministrativi dipendono dal caso.
    Tu Camillo, continui a chiederti perché Violante sia volato negli US per l’analisi con i raggi X. Non te lo ricordi che il suo lavoro è pagato dal DoE con apposita voce di bilancio, così come sta in piedi la collaborazione con SRI? Pensi che bastino un paio di blog di cui ignorano persino l’esistenza per fermarli o non credi piuttosto che occorra farli naufragare?
    Ripeto, trattasi non di Celani; ma dell’ENEA tutto.

  8. @Giancarlo
    Non te lo ricordi che il suo lavoro è pagato dal DoE con apposita voce di bilancio, così come sta in piedi la collaborazione con SRI?
    La collaborazione con SRI vale meno di niente, perché si tratta di un ente privato di proprietà McKubre.
    Il DoE si è occupato di ff nel 2004 su sollecitazione di McKubre, Hagelstein, Chubb, Hekman, Nagel. Non so se al DoE hanno successivamente ripreso contatto con i ff, in particolare con Violante.
    Pizzuto, Lelli, Busuoli: si sa che tipo di laureati sono? Sono esperti di reazioni nucleari? Cominciamo con l’occuparci solo di gente che fa il mestiere giusto, altrimenti facciamo un’insalata mista di approssimativamente esperti o di esperti solo in relazioni con gli organi della CE.
    Dovendo occuparci della serietà delle proposte di ricerca di Violante, dobbiamo capire in che ambito ci muoviamo.
    Sappiamo tutti che, se l’obiettivo è di raccattare un finanziamento per Violante, il gioco è fatto prima di cominciare e noi non possiamo farci nulla.
    A noi interessa vedere se la ricerca di Violante merita attenzione. Un interesse esclusivamente culturale, che non ha la forza, né pretende, di diventare operativo. Non vorrei sentire strillare fra un mese che, siccome Violante ha ricevuto un finanziamento dalla CE, ipso facto la sua ricerca ha fondamenti scientifici seri.
    Ha senso considerare importanti i lavori sperimentali in campo nucleare di Violante se non sono segnalati in una banca di dati nucleari?
    Innanzitutto questa domanda la farei ai tre dottori che hai nominato.
    Ciao

  9. @Giancarlo
    Già. All’ENEA c’è di tutto, da chi nega l’effetto serra della CO2 a chi invita la soprano rapita dagli alieni a intervenire a un seminario!
    Dicevo “burla” perché di solito non basta chiedere soldi al parlamento per riceverli dalla DG ricerca. Gli omeopati e altri “alternativi” ci provano tutti gli anni e finora non ci mai sono riusciti. A me sembra controproducente, tanto più su invito solo del PDL.

  10. @ocasapiens
    Perché un tokamak sarebbe una patacca?
    Il perchè lo spiega molto bene il Prof. Coppi (MIT) in questa intervista alla BBC del 2009:
    He believes that Iter is the wrong experiment; it is too costly, will take too long and may not deliver fusion. He says we should be looking at other options.
    Ad esempio, contrariamente alle credenze popolari diffuse, la fusione nucleare è un’energia tutt’altro che “pulita”: le reazioni che ne sono alla base (DD e DT) generano neutroni ad alta energia che vanno ad attivare il “first wall” del reattore rendendolo potenzialmente un rottame radioattivo inavvicinablie.
    Infatti il prof Sebastien Balibar ( Directeur de Recherches au CNRS – Member of the Academie des Sciences – France ) chiosa:
    “The walls of the box, which need to be leak tight, are bombarded by these neutrons which can make stainless steel boil. Some people say it is just a question of inventing a stainless steel which is porous to let these particles through; personally I would have started by inventing this material.” Inoltre, forse troverà interessante questo articolo dello stesso professore, dal titolo eloquente “ITER : une catastrophe annoncée”.
    Oltre alle inchieste della BBC, il proverbiale “last nail in the coffin” è probabilmente stato piantato da SciAm in questo recente articolo .
    Senza contare che gli USA, paese nel quale evidentemente la ricerca pagata con le tasse dei contribuenti deve produrre risultati e non fuffa (o come la chiama lei “specialisti ed innovazione”), hanno tagliato i finanziamenti al progetto alternativo NIF.
    La costosa illusione che la fisica delle alte energie possa dare qualche risultato utilizzabile, dopo molti anni e molti miliardi buttati, si sta rivelando una strada non percorribile.

    1. @Hermano Tobia
      Ok, anche secondo lei i tokamak funzionano, quindi non sono patacche. Conosco Sébastien B. e le mie obiezioni su ITER sono in parte quelle. Ma il tema erano i miliardi che erano già stati buttati, secondo lei, eppure non spiega come li ha calcolati, in particolare per l’Italia, né spiega con quale modello prevede che ITER non produrrà alcuna ricaduta industriale ed economica. Invece cita la NIF che dimostra il contrario, perché verrà usata di più per controllare le testate nucleari.
      Allo stesso modo, i francesi investiranno 2 miliardi a Cadarache per condividere ricerche e materiali di ITER che serviranno per la sicurezza dei reattori nucleari. Posso anche essere contraria alle testate e ai reattori, ma ormai ci sono, se i soldi che lei considera “buttati via” per NIF e ITER eviteranno anche un solo incidente, per me saranno stati spesi bene.

  11. @Giancarlo
    Pensi che bastino un paio di blog di cui ignorano persino l’esistenza per fermarli o non credi piuttosto che occorra farli naufragare?
    Carpinteri è stato fermato da un blog. Oca sapiens ha scritto sul Sole 24 Ore la sua prima nota su Carpinteri perché stava seguendo il nostro blog, dove il caso era stato impostato da qualche mese su richiesta di uno sconosciuto. Non capita spesso, ma può capitare. Un blog può contenere solo cinguettii, ma può anche riportare considerazioni scientifiche utili. La rete è molto democratica, sopratutto è onnipervasiva. In una riunione di condominio mi è capitato di ricevere i complimenti di un giovane biochimico del Sant’Anna di Pisa che seguiva il nostro blog ma non se la sentiva di intervenire.

  12. @Hermano Tobia
    Non capisco perché gli insuccessi di ITER debbano favorire successi in ff. Non esiste una legge di conservazione della probabilità di successo, per cui se le cose vanno male presso ITER, debbano andare meglio presso la ff. Se si devono risparmiare soldi da ITER darebbe meglio investirli sulla ricerca del cancro, per dire. Il collegamento ITER e ff è forzato e arbitrario.
    Ogni tanto ITER rispunta nella considerazioni ff; li considerano diretti rivali; la rana che si paragona al bue.

  13. @Camillo
    Volevo farle notare che nei lavori di Violante (come negli esperimenti di Celani) vengono evidenziate anomalie calorimetriche (calore in eccesso che non riconducibile a fenomeni noti) e non viene formulata alcuna ipotesi sul fenomeno che lo genera.
    Pertanto le sue elucubrazioni su banche dati nucleari, ecc non sono a mio avviso rilevanti in questo contesto: qui si tratta di capire se tale anomalia esiste ed è riproducibile; è un problema di fisica / chimica convenzionale, non nucleare. Come le ho fatto notare in precedenza, un’obiezione sensata a questo tipo di esperimenti era stata avanzata dalla Dymitreva e da Kidwell con il loro articolo sul calore di sostituzione H=>D ; tuttavia entrambi, proseguendo gli esperimenti, hanno riscontrato anomalie termiche non spiegabili nemmeno tenendo conto di tale fenomeno. In particolare la Dmitrieva ha suggerito e pubblicato (non su Star Trek review, per rispondere ad una sua osservazione) una possibile origine non nucleare (ma nemmeno chimica) delle anomalie riscontrate.
    Volendo rimanere in ambito nucleare, inoltre non è sempre vero che per generare potenze termiche dell’ordine dei Watt devono ci devono essere radiazioni letali: gli RTG generano centinaia di watt termici e necessitano di minima schermatura; una delle ipotesi sull’origine delle anomalie è che, in qualche modo, venga alterato temporaneamente e reversibilmente il processo di decadimento di alcuni isotopi.
    Da tutto questo si evince con chiarezza che esiste una possibilità (discreta direi) che il fenomeno sia reale, ed di fronte ad evidenze sperimentali credibili (come ad esempio quelle riscontrate da Violante, che è riuscito ad ottenere buoni risultati grazie alla tecnica della riproducibilità trasferita), penso sia interesse di tutti approfondirle ed investigarle.
    Come tutti gli “investimenti” anche questo comporta vari rischi (possibilità che si tratti di un fenomeno nuovo ma convenzionale, impraticabilità dello sfruttamento industriale, ecc); ma volere ignorare “a priori” tali anomalie configura secondo me quel tipico atteggiamento antiscientifico che il premio Nobel Josephson ha definito “pathological disbelief”.
    Infine, se questo la tranquillizza, a Bruxelles ci sarà anche il prof. Konrad Czerski, autore di diversi studi catalogati presso la banca dati BNL e pertanto indiscusso esperto di reazioni nucleari.
    PS:
    @Ocasapiens
    Già. All’ENEA c’è di tutto, da chi nega l’effetto serra della CO2 a chi invita la soprano rapita dagli alieni a intervenire a un seminario!
    E’ proprio vero che quando mancano gli argomenti scientifici ci si rifugia nel gossip e nella caciara; io però sugli alieni ci andrei più cauto …

  14. @Hermano Tobia
    In particolare la Dmitrieva ha suggerito e pubblicato (non su Star Trek review, per rispondere ad una sua osservazione) una possibile origine non nucleare (ma nemmeno chimica) delle anomalie riscontrate.
    L’atomo è formato da un nucleo e da una corteccia elettronica. La chimica convenzionale si occupa della corteccia elettronica; la chimica nucleare si occupa del nucleo. Se la Dmitrieva considera che manifestazioni esoergiche possano non avere un’origine chimica o nucleare se la veda con i suoi colleghi.
    Ha ragione Attivissimo, alle brutte si ricorre all’esperto straniero.
    gli RTG generano centinaia di watt termici e necessitano di minima schermatura
    Lo insegna a me? Mai gli RTG hanno bisogno di grandi schermature, altrimenti sarebbero poco utili. Utilizzano radioisotopi beta e alfa puri o che emettono gamma molli. Le radiazioni letali appartengono alla fusione di Levi, che previde perfino due buchi opposti al nocciolo per misurare eventuali gamma di annichilazione della coppia elettrone/positrone.
    il premio Nobel Josephson ha definito “pathological disbelief”.
    Io lascerei perdere le definizioni di un premio Nobel che si occupa da anni di parapsicologia e telepatia. Uno è premio Nobel in un campo, mica in tutti i campi. B. J. si è affezionato a Rossi e a Celani, ma non conterei sul suo aiuto. E’ più che probabile che non abbia conoscenze nucleari.

  15. @ocasapiens
    Ok, anche secondo lei i tokamak funzionano, quindi non sono patacche.
    Se lei intende che i tokamak fanno fondere D e T, allora certo che funzionano, come del resto funziona questo questo chip poco più grande di un pacchetto di sigarette, e che non costa certo i miliardi di ITER.
    Se invece come funzionamento intende (come chi la finanzia, ovvero il contribuente, si aspetterebbe) che da ITER o da un altro tokamak si potrà estrarre energia utile, allora la invito a leggere con maggiore attenzione le osservazioni del suo amico Sebastien, che ha un’opinione molto diversa.
    Per valutare le “ricadute industriali ed economiche” di un progetto che probabilmente è destinato al fallimento non servono modelli econometrici o studi approfonditi: sarà positivo per i bilanci delle ditte che si accaparrano le commesse e negativo per chi le finanzia (cioè i contribuenti) visto che non otterranno il risultato che si aspettavano.
    Seguendo il suo ragionamento si potrebbero valutare quindi le “ricadute industriali ed economiche” della costruzione, chessò, del tunnel per i neutrini ipotizzato dalla Gelmini, per vedere se senza le rocce in mezzo vanno un po’ più veloci: diamo un po’ di commesse anche alle imprese di scavi e costruzioni, visto che il settore adesso è in sofferenza.
    Sul NIF le riporto l’articolo linkato (National Ignition Facility: Mother of All Boondoggles? – che tradotto significa NIF: la madre di tutti gli sprechi ? ) che cita testualmente:
    The giant laser facility at Lawrence Livermore Lab in California first was conceived as a major project to demonstrate one of two alternative paths to harnessing the “energy of the stars” for power production, which is called inertial confinement fusion
    Come vede la vicenda è del tutto analoga al progetto ITER (in questo caso il confinamento è inerziale e non magnetico); un progetto faraonico di fisica delle alte energie che ha lo scopo di ricavare energia utilizzabile dalla fusione termonucleare, e che però si è rivelato impraticabile.
    Che poi gli USA siano riusciti a riconvertire il progetto per il controllo delle testate nucleari piuttosto che smantellare tutto, mitiga ma non certo annulla il danno economico.
    I contribuenti hanno finanziato ITER per avere energia, non per fare arricchire le ditte che si prendono le commesse o per realizzare una soluzione in cerca di un problema.

    1. @Hermano Tobia
      Di preciso, quanti miliardi hanno buttato via i contribuenti italiani?
      Non possono pensare che da ITER si ricaverà energia utile. Nel progetto c’è scritto – anche in italiano – che sarà un prototipo. Semmai funzionerà (OT: ne dubito), ne deriveranno reattori.
      “commesse”
      Come tutte le aziende che producono materiali per la ricerca. Da chi crede chi siano stati pagati i primi satelliti? Dalle industrie di chip, cellulari e orologi atomici?
      “Seguendo il suo ragionamento”
      Non è il mio, ripeto, ma di Vannevar Bush e di migliaia di altri dopo di lui. Si basa su un modello non “econometrico” ma di politica dello sviluppo – educazione, diritti come mobilità e libertà di espressione, forme del patto sociale, economia ecc. – e sulla storia. Provi pure a confutarlo, ma temo che sia difficile: funziona dai tempi della rivoluzione industriale.
      “tunnel per neutrini”
      Forse sarebbe meglio un altro esempio, ha appena detto che il tokamak produce davvero una fusione! Anche il confronto con il chip non mi pare calzante. Dietro quel chip, ci sono quasi 200 anni e centinaia di miliardi “buttati via” in ricerca e commesse pubbliche. E Intel continua a “buttar via” $8 miliardi/anno in R&D.
      “smantellare tutto”.
      Cosa c’è da smantellare? I polimeri delle biglie e il deuterio servono comunque. Come per tutti i lab del LLNL, la prima missione della NIF è la “sicurezza nazionale”, l’energia e la cosmologia vengono dopo: deve sviluppare laser per le testate nucleari comunque. Adesso ha più risorse per la sua prima missione. La più utile: meglio la diagnosi laser che con un’esplosione nucleare ogni tanto nei paesi SALT.
      E prima che mi attribuisca un altro “ragionamento”, preciso che è di Richard Garwin e di Joseph Roblat. L’ho solo tradotto.

  16. Il sito di Enzo Pennetta é diventato, da sito di apologetica, sito apologetico di se stesso, in quanto la Critica Scientifica (titolo molto umoristico del blog) non è condivisa neppure dal premio Nobel Werner Arber, Presidente della Pontificia Accaddemia delle Scienze, che ha confermato da parte sua il neodarwinismo. Il pericolo reale: l’intento apologetico diventa un’ arma micidiale per gli anticlericali, che in questo modo criticano la Chiesa, dando ad intendere che tali posizioni appartengano ad essa. Nulla di piú falso. L’intero blog mira inoltre ad acuire le crepe tra credenti e non credenti, creandole talora di sana pianta. In nome del bene della Chiesa? O di chi vive di contrapposizioni fittizie?

    1. @luci ed ombre
      Dopo gli attacchi di Roberto de Mattei a Nicola Cabibbo, le critiche di Schoenborn al neo-darwinismo di Woytila ecc., pensavo che Pennetta partecipasse semmai alla creazione di crepe tra credenti. Ma credo che abbia ragione lei, agli anticlericali spiacerebbe perderlo.

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