Le cavie e i lobbisti


Su Scienza in rete, Giuseppe Remuzzi torna sul collegamento tra la Fondazione Stamina-Medestea e la Cure Alliance di Camillo Ricordi, il quale riproduce un precedente comunicato:

Ricordi e la Cure Alliance non sono quindi pro o contro nessuno, ma restano a favore di una verifica che e’ nell’interesse di tutti e che metterà fine a comportamenti, lobby, discussioni e pubblicazioni polarizzanti e non costruttive.

Ma Cure Alliance è una lobby che vuole più soldi pubblici per trial in deroga alla Convenzione di Helsinki,

L’incontro di più di tre ore avvenuto domenica 7 luglio, tra membri della Cure Alliance e del Cell Transplant Center di Miami, incluso Ricordi, con Davide Vannoni e Gianfranco Merizzi, ha permesso di visionare una quantità significativa di dati, testimonianze, prove e controlli di qualità effettuati sui prodotti cellulari somministrati per aumentare la sicurezza dei trattamenti e diminuirne i rischi.

Testimonianze che comprendevano anche quelle dei 52 pazienti danneggiati su “un centinaio”?

Il volume enorme di materiale ricevuto è tuttora oggetto di valutazione e conferma la posizione di Ricordi a favore della verifica scientifica e obiettiva del protocollo e dei risultati che si otterranno nei trials clinici approvati.

La valutazione è in corso e Ricordi è già “pro”? Come nella valutazione di proposte di finanziamento che sempre più spesso utilizzano esperti stranieri si auspica che anche in questo caso si farà ricorso a esperti stranieri che possano contribuire ad esprimere un giudizio imparziale sui dati e risultati ottenuti.

Stranieri come quelli di Cure Alliance che hanno palesi conflitti di interessi e stanno arruolando nella propria lobby pazienti presenti o futuri e i loro famigliari?

L’articolo di Giuseppe Remuzzi riprende in parte gli argomenti di Paolo Bianco su Nature e sul Sole-24 Ore.  Andrebbe collegato al resto dell’attualità, mi sembra, per es:
– trasformare le proprie cavie in lobbisti è l’abituale tattica di Big Pharma, la sta usando ora per non rendere pubblici i risultati negativi. E’ già vincente di suo e non ha bisogno di rinforzi;
– sarà una coincidenza, ma le aziende biotech che producono terapie cellulari – non solo con staminali – sono fondate e/o acquisite da BigPharma. Sarà un’altra coincidenza, ma il loro reddito proviene da fondi pubblici per la ricerca o per la sanità, e quelle che riescono ad accumulare i brevetti giusti sono molto più redditizie delle aziende farmaceutiche tradizionali – si veda Amgen per es.

Dice Stephan Grupp, che usa protocolli compassionevoli per tentare terapie cellulari all’ospedale pediatrico di Philadelphia:

When I’m doing informed consent with these families, the first thing I say is  “Forget everything you’ve read about this”. Nothing could possibly be as promising as the various articles about this make it seem.
Già, ma von fa parte della Cure Alliance.

Cavie cercansi
Secondo Maurizio Melis, servono sei minuti per leggere in radio le seguenti opinioni di Dennis Bushnell sulla fusione fredda:

1.Che ci sono centinaia di esperimenti che dimostrano l’esistenza di queste reazioni
2.Che c’è una teoria (Widom/Larsen) che spiega le osservazioni e le classiche obiezioni alla cosiddetta fusione fredda (superamento della repulsione coulombiana e assenza di radiazioni)
3.Che ci sono una decina di gruppi e ricercatori indipendenti, che con metodo “edisoniano” hanno ottenuto (la nasa sta verificando) apparati in grado di produrre centinaia o migliaia di watt, contro le decine di watt che si ottengono comunemente in questo tipo di esperimenti. Edisoniano significa che sono andati per tentativi, capendo poco o nulla del fenomeno.
4.Che il potenziale di queste reazioni è enormemente più alto di quello fin ora raggiunto.

Qualcuno prova a casa e conferma?

1 commento

  1. E’ che ad ogni frase si resta quel minuto, minuto e mezzo storditi, cercando di accomodare il senso della medesima, che proprio non vuole andare giù, cozzando con tutto quel che già c’è e la contraddice

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