– Un video girato a Shanghai mostra come cuocere braciole di maiale direttamente sul marciapiede (h/t BBC);
– il Far West è a corto d’acqua perché la siccità ricorrente sta prosciugando il bacino del Rio (ex) Grande;
– in Messico, la siccità prolungata in 22 stati su 32 ha ridotto le rese agricole del 40%;
– in USA, la siccità dell’anno scorso si è allarga a ovest;
– in Spagna, Grecia, Francia e Gran Bretagna incendi aggravati dal caldo insolito… ma non erano in Alaska?
Anche questa volta, i modelli climatici degli anni Ottanta sembrano aver azzeccato la maggior frequenza/intensità degli eventi estremi. Magari è altrettanto realistico questo modello di Bo Elberling et al., Nature Climate Change, sulla stabilità pluridecennale del carbonio stoccato nel permafrost artico e rilascio graduale solo dopo un aumento di 5°C della temperatura locale.
Be’, siamo a buon punto.
Tanto per continuare con le notizie allegre: su Oggi Scienza, inquinanti neurotossici per orsi e umani nell’Artico e nuove proiezioni ONU sull’aumento della popolazione.
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Ken Cuccinelli e la mazza da hockey (cont)
Il candidato democratico a governatore della Virginia sembra leggere i sondaggi. Approva un spot che accusa il rivale repubblicano, eletto a procuratore generale dello stato con i soldi di Big Oil & Carbon, di aver scatenato una “caccia alle streghe” contro Michael Mann.
a me quello che fa riflettere tutte le volte in questa tipologia di servizi TV è la reazione della gente o il ‘taglio’ del servizio..
non conoscendo il cinese, ad occhio comunque, il ragazzo intervistato non è scocciato più di tanto dal caldo..
poi l’intervista alla coppia di australiani che finisce con un bel ‘but it’s ok”..
da noi ovviamente finirebbe col classico ‘fa caldo perché siamo in estate’ o ‘fa freddo ma d’altronde siamo in inverno’.
Il bello (o il brutto..) è che anche in alcuni ambienti o community più tecniche alla fine il discorsetto finale è sempre il solito..’ha fatto sempre caldo in estate’..’in passato l’inverno era come quelli di oggi..’..
mi chiedo quindi cosa ci stia a fare l’informazione scientifica in un panorama (almeno parzialmente) costellato da tanta a-tecnicità e sopratutto perché non riconsiderare i metodi dell’informazione scientifica, obbligando tra l’altro i media ad abbordare e affrontare i problemi in maniera tecnica, consultando esclusivamente tecnici del settore in sede di divulgazione.
un saluto.
@Stefano
“obbligando i media”: in Italia non ci sono più redattori scientifici. Credo sia passata l’idea che l’informazione è tutta opinione, se uno scienziato dice E = mc2, bisogna sentire quello che dice E = mc3.
E quello si trova sempre. Con Giancarlo, a Oggi Scienza stiamo cercano di spiegare a un prof universitario che 1.000 calorie/ora soon 1,16 Watt e non 1.160 watt come sostiene dal 2009, ma non c’è verso.