Ristretti dal caldo (cont.)


Come per le pecore Soay, il PR di Forza Gn-Uk Maurizio Morabito dirà che per studiare l’effetto dell’ambiente sugli animali non va tenuto conto del clima?

Alan Baudron et al. hanno misurato l’impatto del riscaldamento marino su otto specie redditizie del mare del Nord nell’arco di 40 anni. In quel breve periodo, la temperatura è aumentata di 1-2°C e sei specie su otto sono palesemente rimpicciolite, riducendo del 23% la resa media per ciascuna. E’ solo una correlazione? No, scrivono su Global Change Biology,

Although it is not possible to ascribe these phenotypic changes unequivocally to temperature, four aspects support this interpretation: (i) the synchronous trend was detected across species varying in their life history and life style; (ii) the decrease coincided with the period of increasing temperature; (iii) the direction of the phenotypic change is consistent with physiological knowledge; and (iv) no cross-species synchrony was detected in other species-specific factors potentially impacting growth.

L’aumento della temperatura non è stato omogeneo in tutti gli habitat, e l’effetto varia. Sempre in media il merluzzo è rimasto uguale e la sogliola è diminuita solo dell’1%, invece l’eglefino e il merlano si ridotti addirittura del 29% – una conferma della teoria dei sistemi di von Bertalanffy rivista da James Grieg Miller.
Totale, i modelli di evoluzione degli ecosistemi fanno previsioni affidabili (almeno in questo caso):

The smaller body sizes being projected for the future are already detectable in the North Sea.
(h/t The Guardian)

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Da RealClimate, c’è la nuova classifica degli anni più caldi dal 1880 in poi, vinco la scommessa, nelle serie NASA-Giss e HadCRUT4. Viva Gavin Schmidt e Phil Jones!

Però la perdo nelle serie NOAA-Ncdc e Cowtan-Way che hanno il 2013 al 4° e 5° posto. Se Steph le criticasse, invece di occuparsi di vecchi alberi

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Politici e (auto)imbroglioni (cont)
Avete detto che sono anti-scienza, dimostratelo!  ha ordinato Judith Curry a chi commentava così la sua testimonianza al Congresso USA. Già fatto ed è stato un piacere hanno risposto in tanti.

Antologia dal Rabett.

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Sul Guardian ci sono nuovi particolari sulla truffa di Gary Bolton, l’inventore di un presunto sniffatore a distanza di esplosivi, droghe, fondi neri e altre sostanze illecite, che politici creduloni avevano imposto per rilevare le bombe artigianali in Iraq, nonostante il parere contrario del ministero della Difesa. Lo hanno promosso in  altri paesi, anche in cambio di tangenti versate a diplomatici e ambasciatori.

I giudici non l’avevano presa bene, in agosto lo avevano condannato a sette anni di carcere, con la storia delle tangenti è difficile che in appello gli riducano la pena.

8 commenti

  1. Steph ha preferito occuparsi di grandi vecchi alberi CO2-stoccanti proprio per evitare di occuparsi di piccole ed insignificanti quisquilie relative alle spezie orientali o alla posizione in classifica di un singolo anno che varia al massimo del 2% (quarto-settimo rango su 133) in funzione dell’input di dati e del metodo di analisi.
    Ma promette di passare in rassegna la seconda quisquilia nelle prossime ore 😉

  2. Anche a me le classifiche non appassionano granchè. Tanto per dire, secondo GISS fra il primo e il quinto posto la differenza di temperatura è di 0.05 °C a fronte di una variabilità climatica intorno agli 0.2 °C; uno sbuffetto in più o in meno fa saltare parecchi posti in classifica. Resto affezionato alle buone vecchie definizioni di climatologia e di trend.
    Notevole però la concordanza sui primi due posti e, a ben guardare, sul terzo; 2007 o 1998 in funzione del considerare o meno l’artico.

    1. Quels snobs! (Grazie Steph, che mi capisci… aspetto un tuo assessment del metodo Cowtan & Way)
      Certo, vedere il 1998 declassato da 3 anni con dei Nino modesti fa pensare.

  3. steph
    se quelle parole potessero fruttare un Nobel o un sacco di soldi avrei qualcosa da ridire, altrimenti non vale la pena porsi il problema 🙂

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