Acque molto alte

N. Climate Change anticipa on line un paper econo-climatico di Brenden Jongman et al. sui rischi finanziari causati da “grandi alluvioni” in Europa occidentale. I fiumi attraversano più paesi, le loro alluvioni non si fermano alle frontiere, ma non ci sono meccanismi multinazionali per mitigarli. Dal 2000 al 2012, le alluvioni sono costate in media 4,9 miliardi di euro/anno; quelle del 2013 un po’ più di 12 miliardi.

Gli autori hanno combinato scenari di sviluppo socio-economico con le serie storiche di dati per 1.000 fiumi e affluenti e li hanno macinati dentro modelli climatici su scala continentale. Un’impresa pazzesca, però hanno collaborato quelli dello IIASA e del JCR di Ispra.

Vale lo stesso la solita avvertenza: si tratta di un primo tentativo, anche per l’interazione tra i vari bacini idrici e la correlazione delle portate minime e massime con la circolazione atmosferica, quindi i margini di incertezza sono ampi.

Risultato: nel 2050 i due terzi dell’aumento dei danni saranno dovuti alla maggior ricchezza e un terzo alla frequenza più che raddoppiata degli “eventi estremi” gravi. I danni, sempre in media annua e in assenza di grandi opere, aumentano del 380% fino a 23,5 miliardi.

We suggest that risk management for these increasing losses is largely feasible, and we demonstrate that risk can be shared by expanding risk transfer financing, reduced by investing in flood protection, or absorbed by enhanced solidarity between countries.

Sulla fattibilità finanziaria delle “opzioni di adattamento”, non mi pronuncio… Per quanto riguarda la solidarietà tra paesi UE ho qualche dubbio perché manca addirittura quella nazionale.

Tolti i Paesi Bassi, la Danimarca, la Germania e la Francia, mi sembra che da un decennio i governi europei stiano tagliando gli investimenti per mitigare i rischi idrogeologici. Italia, Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Gran Bretagna in particolare.

Rif. anche  Reuters, The GuardianClimate News Network (Tim ha messo una foto della sua amata Venezia), The Daily Express

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Nature Climate Change e Nature Geoscience pubblicano gratis 13 articoli, commenti e interviste sul rallentamento del risc. globale usciti dal 23 febbraio a oggi. A chi ha fretta, consiglio di partire dalla panoramica di Gavin Schmidt, Drew Shindell e Kostas Tsigaradis.

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Camillo non parla dell’e-cat, come sperato da un trubì, ma della Sindone nella nuova versione del PoliTo e senza rispondere alla domanda che tormenta la Cristianità dal 2012:

come fa un flusso di neutroni a lacerare una stoffa a mezzogiorno e dopo le 15 di venerdì

e un flusso a striarne un’altra una volta sola di domenica?

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Da Oggi scienza, sono stata accusata di distorsione e sarcasmo, e invitata a correggere la mia presentazione del Mendel Day al CNR dal “dott. Paolo Musso dell’università di Varese e Lima” che parteciperà a un Mendel Day all’università statale di Milano il 21 marzo.

L’avrei fatto volentieri se il dott. Musso insegnasse all’università di Varese et le reste à l’avenant…