La buona notizia

Il politologo Roger Pielke Jr ritiene che i dati sugli effetti del riscaldamento globale non sono ancora sufficienti per giustificare – economicamente – interventi che ne riducano i rischi. Gli occhi fissi sugli Stati Uniti, il 24 aprile sul Wall Street Journal (h/t il delizioso lagomorfo) nell’articolo

The Decline of Tornado Devastation

Despite what you might have heard about extreme weather events, damage and loss of life from twisters is in retreat 

vantava una propria ricerca insieme a due “massimi esperti di temporali”:

What we can say with some certainty is that the number of years with very large tornado losses has actually decreased. Consider that from 1950 to 1970 the U.S. saw 15 years with tornado damage in excess of $5 billion a year. From 1993 to 2013 there were only four such years, with three since 2008.

Come al solito, dai costi ometteva accuratamente quelli pubblici e privati sostenuti dal 1950 in poi per costruire case più sicure, accelerare i soccorsi e migliorare le previsioni. Così, nell’insieme

the good news for residents of the Midwest’s “Tornado Alley” and elsewhere is that over the past six decades America has witnessed a long-term decrease in both property damage and loss of life.

“Tornado Alley”, 27 aprile 2014 e le ultime ricerche su tornado e risc. glob.

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Biorisonanza

Due moschettieri dicono che su 22 passi è uscita una réclame per l’omeopatia a cura dell’ex spacciatore di scatolette ucraine che sfruttano la biorisonanza – cioè la memoria dell’acqua – per eliminare, vibrando sul comodino, virus, cancro, vermi, ghiandole mammarie, calvizie, cellulite, impotenza, rughe, “chakraterapya” et al.

Le sue scatolette mi hanno fatto venire in mente…

Due mesi fa, il presidente egiziano Adly Mansour e il maresciallo Abdel Fattah el-Sisi hanno inaugurato la prima Scuola di Medicina delle FF.AA. Hanno potuto ammirare (link aggiunto)

un sistema per diagnosticare e curare l’epatite C e l’AIDS senza neppure prelevare un campione di sangue dal paziente. L’invenzione è stata registrata dal Ministero della difesa e il sistema autorizzato dal Ministero della sanità.

(brevetto non concesso, in realtà).

Il sistema C-Fast/I-Fast consiste in un’antenna alimentata “dall’energia del paziente” che identifica”  i virus, anche l’H1N1 dell’influenza suina, eventualmente anche gli acari. Lo “risucchia” dal sangue, lo inattiva e sempre a distanza lo rimette nel sangue sotto forma di nutrienti.

Un anno prima, un prof. italiano dell’UCL che aveva assistito a una demo del prototipo, ne parlava come Andrea Rampado del raggi(r)o della morte:

“It’s not a miracle. It works,” said Prof Massimo Pinzani, chair of hepatology at University College London’s institute for liver and digestive health. Pinzani witnessed a prototype of the device in Egypt earlier this month, and now hopes to trial it at London’s Royal Free hospital. 

Poi ha cambiato idea, ma da allora i militari hanno fatto una tournée dei media. Grande successo in patria, molto meno fra i ricercatori egiziani all’estero. Avvisato che era scoppiata una baraonda internazionale, il presidente ha ordinato una verifica – della quale non si è più saputo nulla.

Come si può vedere dalle foto, il C-Fast è uguale al falso rilevatore di esplosivi, droga e dollari, venduto da James McCormick alle forze armate britanniche in Iraq e … egiziane.

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