Pneumatici a fusione fredda

Il fisico Luca Gamberale è celebre per aver acquisito insieme all’ing. Franco “raggi(r)o  della morte” Cappiello il reattore a fusione fredda Hyperion prodotto dalla Defkalion greco-canadese, copiato sull’e-cat di Andrea Rossi.

Nel luglio scorso, durante un “22 con i fiocchi!” e giorni successivi ormai passati alla storia, il dott. Gamberale aveva fatto vedere prima ad Andrea “Mistero” Rampado che

 il COP è 6.4 in continua crescita, si dovrebbe assestare attorno a 7-7,2.

poi – grazie ai colleghi Melis & Pedrocchi di Radio24 – al mondo intero, che produceva un campo magnetico da 1,6-2 tesla il quale risultava privo di effetti sia magnetici che sonori, e scaldava l’acqua a 70° C come misurato con le mani dal giornalista Mats Lewan nel ruolo di “osservatore indipendente”.

Poco dopo, il dott. Gamberale annunciava a Radio24 di aver congelato i rapporti con le 1.300 aziende di 78 paesi interessate al suo prodotto. Da altre fonti, si apprendeva che il recupero dei soldi versati per l’Hyperion era oggetto di una trattativa tra i legali della Defkalion milanese e della Dekfalion greca.

Ignaro di questi risvolti, in un’interrogazione parlamentare del 2 ottobre l’on.le Realacci del PD scriveva

Luca Gamberale, direttore scientifico di una società di progettazione di tecnologia LENR, la Defkalion Europe, afferma realisticamente che la commercializzazione dei suoi dispositivi abbia un traguardo di due anni… 

Hyperion in commercio dall’ultimo trimestre del 2014 e/o nel 2015:


L’on.le Realacci ignorava altresì che il dott. Gamberale aveva lasciato Defkalion Europa in settembre.

Dal marzo scorso dirige LD-Brane Srls, una start-up che si occupa di

development of highly techological (sic) cloud solutions: routing and planning optimization for fleets of trucks www.speedyplan.com; integrated platform for the quality Assurance of Echotomographs for medical use in hospitals.

Se le competenze del dott. Gamberale nei trasporti e nell’ecotomografia sono ignote, il mondo intero conosce quelle relative all’attività principale della sua ditta:

LD-Brane has a scientific programme for the experimental and theoretical study of LENR and for the realization of prototypes for the production of energy running using LENR. LD-Brane participates to the research program of the most prominent research centers in Italy and Europe, both public and private.

Modesto, il dott. Gamberale non fa i nomi “dei centri di ricerca più eminenti”, ma i link del suo “group”, del suo “sito web aziendale” e della sua “attività” portano al sito “gomme auto Pirelli”, l’azienda per la quale ha smesso di lavorare quattro anni fa.
(h/t gdm)

***

Fonti di aria fritta

La diminuzione di danni, vittime e quindi di potenza e numero di tornado in USA – scoperta da Roger Pielke Jr (et al.) e da lui vantata sul Wall Street Journal appena prima di tornado letali – è il risultato di una serie di errori, dicono i matematici Elsner et al., in realtà i tornado sono diventati più violenti. Dettagli dal lagomorfo.

Gavin Schmidt corregge un’altra bufala sui ghiacci artici che sarebbero stato meno estesi negli anni ’20, messa in giro ciclicamente da bigoilisti. Idem The New Yorker.

Riccardo Reitano si chiede cosa gli ha preso all’Huffington Post (vedesse a Italia Globale…).

Anche il Daily Kos scopre che lo Heartland BigOil Institute pubblica falsità.

Un redattore di Scientific American partecipa a una trasmissione di Faux News.

Anche la Corte Suprema tout court manda Ken Cuccinelli a ranare bis, questa volta negando la libertà di Big Oil & Coal di danneggiare i polmoni degli abitanti di stati confinanti. I suoi colleghi del Tea Party ci riprovano al Congresso.

*

Su Nature Climate Change, Deepti Singh et al. analizzano l’andamento dei monsoni tra il 1951 e il 2011. No surprise:

we show that statistically significant decreases in peak-season precipitation over the core-monsoon region have co-occurred with statistically significant increases in daily-scale precipitation variability. Further, we find statistically significant increases in the frequency of dry spells and intensity of wet spells, and statistically significant decreases in the intensity of dry spells. 

*

Per Ong

L’Organizzazione mondiale della sanità pubblica la sua prima mappa della resistenza ai farmaci evoluta da sette batteri, alcuni virus e il plasmodio della malaria, in 114 paesi:

this serious threat is no longer a prediction for the future, it is happening right now in every region of the world and has the potential to affect anyone, of any age, in any country. Antibiotic resistance–when bacteria change so antibiotics no longer work in people who need them to treat infections–is now a major threat to public health.

Sunto delle pessime notizie, soluzioni per ora nessuna.

43 commenti

  1. Ne ho appena intravisto lo schietto, sintetico e ragguardevole profilo su linkedin.
    Ometto di riportarlo qua ma non posso fare a meno di rimarcare che:
    Luca is definitely a true enthusiast of Basic Research.
    Luca is thoroughly involved in the deep exploration of Nature’s secrets and in their exploitation directed towards the benefits of mankind.

    Come umile membro della mankind non posso esimermi dal ringraziarlo profondamente da più profondo del cuore per il suo coraggioso disinteressato impegno.
    Successi come quello di Defkalion Europe non possono essere che assoluta garanzia di quello che potrà apportare al nostro sgangherato genere umano.
    In attesa di un nuovo trionfale streaming Melis/Pedrocchi (se son troppo occupati ci sarà Striscia o le Iene o, mal che vada Fabio e Mingo son sempre pronti) non possiamo fargli che i migliori auguri per garantirci tanta (ma tanta) free energy.
    Luca, Ci saluta la Huntziker?
    Per ora è tutto (ehehehehè), da Militello, Striscia lo Striscione!

  2. Si, avrei dovuto specificare.
    Militello, quando intervista il malcapitato di turno fuori dallo stadio, gli chiede sempre di salutare il conduttore che c’è in studio: La Huntiker o Ezio Greggio oppure Ficarra e Picone e così via.
    Chi segue Striscia lo Striscione capirà sicurmente.
    Un link per rinfrescare la memoria http://youtu.be/fPWOFGoqYvc

  3. Possibile che nessuno al PD si renda conto di quello che Realacci ha combinato? Siamo abituati alle raffiche ininterrotte delle sue interrogazioni, ma qualche esperto di cose scientifiche deve pure trovarsi tra i consiglieri dei nostri parlamentari. I fondi destinati alla ricerca sono cospicui e oggetto di forti tentazioni. Che un deputato entri nella competizione in modo così aperto, cercando di favorire certi personaggi apertamente indicati per nome, è sorprendente e alquanto sgradevole. Assomiglia molto a un abuso di potere.
    Gli altri deputati del PD che cosa fanno, gli va bene tutto, anche che si investa in fusione fredda a 25 anni dall’uscita di Fleischmann e Pons?
    La disaffezione alla politica è legata anche ai comportamenti superficiali e agli esibizionismi dei nostri rappresentanti.

  4. Antonello Gargiulo
    Lei si affida a Infinite Energy?
    Legga sotto.
    Breaking Through! – Cold Fusion Goes Commercial…
    by Eugene F. Mallove, Sc.D.
    Publisher and Editor-in-Chief
    Source: Infinite Energy Magazine
    Vol. 1, No.2 1995 – Editorial
    A distanza di 25 anni dall’uscita di F&P, che cosa ci propone di commerciale derivato dalla ff?

  5. ocasapiens
    il tuo link non funziona. Ero interessato, 5000 Km sono la mia percorrenza annua in moto, mi piacerebbe farli con 5 litri di pioggia 😉

  6. Riccardo,
    scusa – ho corretto il link. In sintesi:
    È dell’ingegnere Lorenzo Errico il brevetto del motore ad acqua che fa andare la nostra auto, apportando le dovute modifiche con l’irrisoria spesa di 700 euro, per oltre 5000 km con 1 euro di benzina, Gpl o metano e il pieno di 5 litri di una miscela di acqua distillata e soda caustica che fa avvenire l’elettrolisi che crea energia per far andare il motore.
    Il signor Errico ha sviluppato l’idea di Stan Meyer, ma per ora il brevetto lo ha solo chiesto…

  7. ocasapiens
    Sono anni che nel mondo funzionano motori che usano acqua come fonte di energia.
    Now for an incredible commercial bombshell- a water-fuel device that did not originate from the mainline cold fusion field at all, but which is very definitely penetrating the marketplace already in eastern Europe. We have learned that in a former region of the Soviet Union, now the country of Moldova (known also as Moldavia), the VIZOR Corporation in Kishinev has already sold thousands of heating units to homes and industries!
    La notizia viene da Infinite Energy.
    Scommetto che se compro io la macchina moldava ad acqua piovana a Pisa smette di piovere.
    Infinite Energy è appassionante come i fumetti di Flash Gordon.

  8. Ogni tanto penso che sarebbe stato bello non avere studiato per poter credere a questi miracoli 🙂
    Per dirla con Philip Ball su Nature qualche anno fa:
    “water is not a fuel. It never has been one, and it never will be one. Water does not burn. Water is already burnt — it is spent fuel. It is exhaust.”

  9. Ah, ma è quella famosa invenzione presentata anni fa sul forum di energeticambiente!
    Ricordo che non ebbe seguito perchè, dopo 3 ore (vedere discussione su EA), faceva cadere chi assistava all’esperimento in un sonno profondo. Misterioso e incontrollato effetto di misteriose radiazioni soporifere nucleari.
    La Motorizzazione Civile non ne avrebbe mai concesso l’impiego sulle strade pubbliche e quindi l’invenzione venne accantonata. Peccato!

    1. Riccardo,
      Ci credono anche prof. universitari, vedi link sotto… Philip Ball era profetico
      Unlike Stan Meyer’s car, this story will run and run.
      Luca, Camillo
      Anche questa non è male

  10. @Oca Sapiens
    Anche questa non è male
    Lo so; me lo dicono in tanti: non dovrei approfondire troppo quello che scrivono i fusionisti freddi e i loro sostenitori. Poi cerco di dargli un senso e mi peggiora l’emicrania.
    Ma trovo scritto:
    Una delle possibili reazioni per la produzione di idrogeno dalla sabbia e acqua è la seguente:
    3 FeSi6 + 40 H2O >>> Fe3O4 + 18 SiO2 + 40 H2

    I miei ricordi di Chimica e Geologia sono molto appannati ma… questa non sarebbe reazione che dovrebbe *produrre* sabbia? O meglio, biossido di silicio che, se non ricordo male, e’ una delle componenti principali (se non la principale) della sabbia. E anche Fe3O4, non dovrebbe essere magnetite, altro componente significativo di alcune sabbie?
    Quanto al presunto “carburante” di quella reazione (oltre all’acqua), non sapevo neanche esistesse l’FeSi6? Esiste in natura? E’ una componente significativamente presente nella sabbia?

  11. A Ocasapiens
    cosa c’entra questo commento “Antonello Gargiulo,
    Lei crede davvero che un’automobile faccia 200 km con 1 litro di acqua distillata?”
    Io le riporto documenti come quelli ricerche della Mitsubishi e dei dati occultati dal MIT e lei un link totalmente Off Topic?
    Condivido un’altra bufala sulle trasmutazioni nucleari con conseguente produzione di energia: http://www.rainews.it/ran24/inchieste/19102006_rapporto41.asp
    Buona lettura

    1. Riccardo,
      un altro caso di Recursive Fury.
      Camillo,
      grazie – avevo qualche dubbio, vista la fonte.
      A. Gargiulo,
      Off Topic per niente: se lei crede all’auto ad acqua, crede a qualunque bufala. Infatti ne cita altre, l’esilarante rapporto 41 e questa:
      tutti i miliardi di euro, nostri, spesi per ricerche senza futuro
      Dal 2007 al 2013, gli italiani hanno speso 360 milioni per ITER e hanno ricevuto in cambio 600 milioni di commesse. E’ stato l’investimento più redditizio mai realizzato con “euro, nostri”.
      A distanza di 25 (anni) che cosa ci propone di commerciale derivato dalla fusione calda?
      La prima ricerca sulla fusione calda nelle stelle è stata pubblicata da Eddington nel 1926, da allora ha generato nuove conoscenze in fisica dei plasmi, astronomia, astrofisica ecc., bombe e nuovi strumenti, materiali e tecnologie per l’industria e la medicina, e prodotti in commercio da decenni.
      La prima ricerca sulla fusione fredda è stata pubblicata da Paneth & Peters nel 1926 e ritrattata nel 1927 perché gli autori avevano sbagliato le misure. Da allora nessuno è riuscito a dimostrarne l’esistenza.
      L’Electrolux ha chiesto il brevetto per un reattore a fusione fredda nel 1927. Secondo lei è in vendita da quando?

  12. per Camillo che ha scritto quanto segue:
    “A distanza di 25 anni dall’uscita di F&P, che cosa ci propone di commerciale derivato dalla ff?”
    A distanza di 25 che cosa ci propone di commerciale derivato dalla fusione calda, dopo tutti i miliardi di euro, nostri, spesi per ricerche senza futuro?

  13. @Antonello Gargiulo
    Risponde a una domanda con un’altra domanda?

  14. @E.K. Hornbeck
    FeSi6 non esiste in natura e nemmeno come prodotto artificiale. Perfino la formula è sbagliata. Fe2Si e Fe4Si3 potrebbero esistere. FeSi6 non rispetta le valenze dei due elementi.
    Ormai non vale più la pena di contestare punto per punto certe affermazioni.
    @Antonello Gargiulo
    Su Infinite Energy nel 1995 Mallove affermò che la fusione fredda era diventata commerciale.
    Non solo Mallove, ma anche Edmund Storms:
    “We can thank the skeptics for allowing some of us the chance to become very rich”.
    Nessuno di ITER ha mai affermato niente di simile.
    Fusion Technology è all’altezza di Infinite Energy, controlli.

  15. @ocasapiens
    “anche questa non è male”
    Credo che Armando de Para sia un grillino di successo. E’ probabile che sia l’ispiratore della interrogazione parlamentare dei senatori 5*, copia conforme di quella di Ermete Realacci.
    Come HT, AR è sempre alla ricerca di stravaganze.

  16. Complice una domenica primaverile ma meteorologicamente incerta, ho dato un veloce sguardo all’articolo di Mallove linkato da Gargiulo. E’ inutilmente prolisso e scientificamente poco informativo. Teorizza complotti dei “fusionisti caldi” del MIT e un loro potere di condizionamento globale senza portare alcuna prova che non sia un generico interesse a non perdere i finanziamenti.
    L’origine del suppposto scandalo si scopre solo dopo 12 pagine, un dato grezzo che non coincide con quello pubblicato. Assomiglia molto agli “scandali” dei negazionisti climatici sulle differenze fra le serie di temperatura grezze e omogenizzate. E’ raro che il dato fornito da uno strumento sia direttamente utilizzabile senza una calibrazione, una normalizzazione o qualche altro processo. Il fatto che siano state apportate delle modifiche, quindi, di per sè non significa nulla; solo il pregiudizio di un intento fraudolento può giustificare lo “scandalo”.
    A me sembra che quell’articolo dica di più sul personaggio Mallove che sui “complottisti” del MIT. Forse, ma è pura illazione, aveva qualche sassolino nella scarpa da togliersi.

  17. Cosa c’entro io con l’auto ad acqua?? Dove IO avrei avrei mai dichiarato di crederci? 🙂
    La verità è che l’oca insapiens è uscita dal recinto ed ha linkato una pagina web di un quasi mio omonimo accreditandomela erroneamente (non importa se sia stato veramente io).
    Il lettore distratto si fiderá della forma ma non entrerà mai nel merito del contenuto verificando la veridicità di quello che si è scritto. Sono solo banali tecniche di induzione al conformismo praticate dagli scriventi “imparziali” che riportano lo scredito per avvalorare le loro falsità (cit.”Da allora nessuno è riuscito a dimostrarne l’esistenza.”…peccato che nessuno abbia commentato le ricerche Enea affossate da Rubbia ma mai smentite e della Mitsubishi sulle trasmutazioni nucleari che ho riportato…peccato che nessuno riporti che il MIT non possa più nasconderla https://www.youtube.com/watch?v=TFAJr6m4dR4).
    È piú facile screditare e distogliere l’attenzione che fare corretta informazione.
    E’ il classico atteggiamento dei debunker e dei web influencer: screditare mettendola in caciara distogliendo l’attenzione dai fatti menzionati.

    1. A. Gargiulo,
      le ho fatto una domanda, come lei stesso sembrava aver capito, senza attribuirle alcunché.
      Le ricerche Enea sono state screditate dalle riviste che hanno rifiutato di pubblicarle. Non sono state affossate da Rubbia, visto gli autori del rapporto 41 scrivono:
      We thank Carlo Rubbia whose contribution has been essential for achieving these results.
      Il MIT non nasconde di affittare aule ad estranei, al contrario lo pubblicizza. L’incontro di marzo era organizzato dalla ditta JET Energy, non dal MIT.
      Iwamura dice di ottenere trasmutazioni da più di 20 anni, ma dal 2002 non riesce più a pubblicarle su una rivista nemmeno lui.

  18. Oca (Sylvie Coyaud) ha scritto: “Le ricerche Enea sono state screditate dalle riviste che hanno rifiutato di pubblicarle.”
    Infatti Science ha scritto quanto segue (http://www.rainews.it/ran24/inchieste/documenti/letteraSCIENCE001.pdf)
    “Therefore, our decision is not necessarily a reflection of the quality of your research but rather of OUR STRINGENT SPACE LIMITATIONS”.
    Quindi da una parte l’ENEA con Rubbia dimostra trasmutazioni nucleari e quindi, in altre parole, produzione di energia nucleare a seguito di perdita della massa e dall’altra Science non ha spazio per banali risultati di cialtroni…
    Complimenti!
    Anche Hagelstein che studia la FF da 25 anni è forse un corpo estraneo al MIT?
    http://coldfusionnow.org/2013-starts-right-with-cold-fusion-101-at-mit-for-second-year/
    Quanti miliardi di euro/dollari sono stati dedicati alla ricerca di questi fenomeni dimostrati e riproducibili se comparati a quelli della fusione calda?
    Chi decide cosa pubblicare e su cosa investire in ricerca? Le stesse lobby dell’energia ed i poteri forti.
    La fusione calda è un affare solo per chi si piega a prendere i soldi delle commesse miliardarie e per chi raccoglie le briciole per disinformare sistematicamente.
    L’obiettivo è continuare ad accentrare la produzione di energia nelle mani di pochi ed a rendere l’umanità schiava dell’energia.
    Vedo qui spesso affermazioni che hanno la presunzione di essere sentenze, non dimostrate da documenti, e comportamenti tipici dei debunker e dei disinformatori di professione.
    Il mestiere dei web influencer evidentemente rende.
    Cordiali saluti

    1. quella è la normale lettera di rifiuto; Rubbia non ha dimostrato nulla, infatti non ha firmato il rapporto
      Nel tempo libero, Hagelstein rappresenta solo se stesso e fa ricerca su quello che vuole; al MIT si occupa di ingegneria elettronica e informatica, non di FF.
      affermazioni non dimostrate da documenti: le ho messo 12 link a 12 documenti, compreso il rapporto 41 che lei citava senza nemmeno averlo letto.

      shineangelic
      DFTT: certo, segnalo solo le sue bufale ai passanti.

  19. @Antonello Gargiulo
    Voglio rivelarle un segreto: nessuno dispone di tempo infinito.
    Questo comporta che, con tutta la buona volonta’ di questo mondo, nessuno di noi e’ in grado di leggere tutto quello che gli viene proposto.
    Ognuno di noi e’ costretto a selezionare e, prima di investire tempo nel leggere un articolo, molti di noi cercano di valutare la credibilita’ di chi ce lo propone.
    Forse saro’ particolarmente sfortunato, ma ogni volta che ho letto un po’ approfonditamente l’articolo di un fusionista, di un piezonuclerista o di un loro sostenitore… ho trovato una tale quantita’ di errori grossolani (nel migliore dei casi) o di macroscopici travisamenti (nel peggiore) che sono diventato molto cauto nell’investire il mio tempo in questo modo.
    Provo a spiegarle perche’ sono arrivato alla conclusione che lei non e’ credibile e che non vale la pena perdere tempo per seguire i link che lei propone.
    Lei scrive (riguardo alle ricerche sulla fusione calda): “miliardi di euro, nostri, spesi per ricerche senza futuro”.
    A parte il fatto che mi sembra evidente che, almeno su questo punto, lei ha torto (anche se non si arrivasse all’obiettivo primario, i miliardi spesi non sono comunque inutili, come le ha spiegato Oca Sapiens), come potrebbe mai essere *sicuro* che quelle ricerche non avranno successo? Perche’ lei sta profetizzando; il suo e’, evidentemente, un atteggiamento religioso, non scientifico.
    Anche i due articoli che ci propone, sono di due siti fiancheggiatori della sua religione.
    Poi, lei non ha risposto alla domanda di Camillo (la ripropongo perche’ e’ fondamentale: “A distanza di 25 anni dall’uscita di F&P, che cosa ci propone di commerciale derivato dalla ff?”) ma, al contrario, mette in atto una manovra diversiva: mettere sullo stesso piano le ricerche sulla fusione calda e quelle sulla fusione fredda.
    Inoltre: la manovra diversiva stessa e’ pateticamente fallace: paragonare i soldi e il tempo spesi per le ricerche sulla fusione calda e quelli sulla fusione fredda non ha senso, perche’:
    (1) nessuno mette in dubbio l’esistenza della fusione calda,
    (2) nessuno mette in dubbio la difficolta’ nello sfruttare la fusione calda,
    (3) la stessa esistenza della fusione fredda, al contrario, e’ — a voler essere *estremamente* generosi — controversa;
    (4) la fusione fredda era ipotizzata proprio come un modo *semplice* ed economico per produrre energia.
    Se lei, 25 anni fa, era abbastanza grande per capire il mondo che la circondava, ricordera’ certamente l’estremo entusiasmo che si diffuse nel mondo scientifico in seguito all’annuncio di F&P; io ricordo la quasi totalita’ dei fisici, che potevano permettersi di farlo, che si butto’ a capofitto nell’improvvisa speranza di trovare una scorciatoia rispetto alle difficolta’ connesse alla fusione calda; se dopo 25 anni, questa scorciatoia non ha ancora prodotto nulla di indiscutibilmente pratico (le ricordo la domanda di Camillo che lei ha poco elegantemente eluso), con che coraggio vi lamentate (lei e gli altri sostenitori della fusione fredda) per i soldi spesi per percorrere la strada difficile ma credibile? Volete forse spendere gli stessi soldi della ricerca sulla fusione calda? Ma allora che scorciatoia sarebbe? Ne volete spendere meno? Ma almeno convinceteci che questi fenomeni sono reali. Possibile che non siate in grado di mettere a punto un semplice, ma inequivocabile, esperimento che dimostri l’esistenza della fusione fredda? Se cosi’ fosse, vedrebbe — nella comunita’ scientifica — lo stesso entusiasmo di 25 anni fa.
    Infine: nel suo ultimo intervento mostra la sua vera natura: un appassionato delle teorie del complotto. La fusione fredda sarebbe ostacolata da quei cattivoni dei produttori di energia che vogliono rendere schiava l’umanita’.
    La mia personale esperienza e’ che, quando si ricorre alla teoria del complotto, non si hanno piu’ argomenti per sostenere le proprie ragioni e si sta cercando delle scuse per giustificare i fallimenti propri o dei propri idoli. Sarebbe bastato questo a renderla non credibile, ai miei occhi; ma, dopo tutto il resto, e’ solo la ciliegina sulla torta.
    Nel caso specifico poi… conosco abbastanza la comunita’ accademica (e la lotta al coltello tra i singoli ricercatori, sopratutto giovani, per acquisire un po’ di visibilita’) per trovare assolutamente patetica l’ipotesi di un complotto che riesca a frenare anche solo una parte consistente del mondo accademico dal percorrere una strada considerata come fruttuosa. Si rassegni: se la fusione fredda e’ un argomento di nicchia, nel mondo accademico, non e’ dovuto a nessun complotto; e’ dovuto semplicemente al fatto che i ricercatori che ci credono sono un’esigua minoranza.
    @Shineangelic
    Ha ragione: non dovrei dar da mangiare hai troll.
    Ma la retorica del confronto tra i costi della ricerca sulla fusione calda e di quelli sulla ricerca sulla fusione fredda mi fa imbestialire.
    E quando ce vo’, ce vo’.

  20. Se si è così convinti che siano bufale allora perché tanto accanimento sistematico ad affermare che chi ci ha lavorato e ci lavora è un ciarlatano? 😉
    Le difficoltà a controllare la fusione calda sono infinite perché siamo sulla Terra e non nel Sole. Pochi atomi che sfuggono alla gabbia elettromagnetica sono in grado di mettere fuori uso il reattore. Qualunque fisico indipendente e di buon senso potrebbe affermarlo.
    È estremamente più semplice ed economico invece riprodurre le condizioni della lenr e sono decine i laboratori nel mondo che ci sono riusciti.
    Da una parte miliardi di nostri soldi spesi (nostri perché pubblici) e dall’altra praticamente autofinanziamenti.
    Da una parte le lobby, dall’altra parte ostracismo.
    Da una parte energia prodotta finora pari a zero, dall’altra watt misurati (lasciamo stare per ora i KW di Rossi).
    Un homo sapiens e non un’oca sapiens dove scommetterebbe la partita per i prossimi decenni?

  21. @Antonello Gargiulo
    Lei continua ad evitare la domanda fondamentale, quella che le ha posto Camillo: “A distanza di 25 anni dall’uscita di F&P, che cosa ci propone di commerciale derivato dalla ff?”
    Perche’ se e’ vero, come dice lei, che “È estremamente più semplice ed economico invece riprodurre le condizioni della lenr e sono decine i laboratori nel mondo che ci sono riusciti”… non servono 25 anni per rivoluzionare il mondo; ne bastano 5. E non c’e’ complotto che tenga.
    Per uscire da un sogno basta una notte. Non le sono bastati 25 anni?

  22. E.K. Hornbeck
    Son 88 anni che le LENR rivoluzionerebbero, se non fosse per la lobby del carbone che da allora dirotta tutti i nostri miliardi nella ricerca sul carbone.

  23. Oltre al ricorrere a qualche forma di complottismo, altra caratteristica dei difensori delle cause perse è il coinvolgere il prestigio di interi enti nelle “malefatte” dei singoli ricercatori.
    Hegelstein non è il MIT; esiste ancora una discreta libertà di ricerca e di opinione per cui nessuno fermerà lui e nessun’altro. Il MIT ha ospitato e di sicuro continuerà ad ospitare negazionisti climatici, creazionisti, fautori della “Terra giovane”, etc.
    Tutto ciò è noto e non dovrebbe essere necessario dirlo, ma è buffo notare che il citatissimo rapporto 41 contiene esplicitamente il dislaimer di prammatica “The technical and scientific contents of these reports express the opinion of the authors but not necessarily the opinion of ENEA”. Ma questo non ferma i sostenitori del “il MIT dice” o “l’ENEA pensa”.
    Mi fa quasi rabbia che io debba parlare contro i sostenitori della fusione fredda. Io ho detto altre volte che non ho nulla in contrario a che qualcuno faccia ricerca e anzi mi fa addirittura piacere. Delle volte capita anche che cercando una cosa se ne trovi un’altra inaspettata; a me è successo. Ma non voglio venduta per fatta una cosa che non lo è. A volte c’è qualcosa, altre no; alcuni la trovano, altri no; comunque nessuno sa cosa sia. E nessuno dovrebbe pensare che sia facile scardinare decenni di conoscenze sulle reazioni nucleari, una cosa che si può fare con qualche esperimento abborracciato e dalla riproducibilità dubbia. Le dichiarazioni tipo quella di Gargiulo su chissà quanti watt prodotti non stanno nè in cielo nè in terra.
    Tanto per rispondere alla domanda di Gargiulo, sarà che non sono nè homo nè oca e in ogni caso probabilmente nemmeno sapiens, per i prossimi decenni non scommetterei su nessuna delle due fusioni. Ma la ricerca deve guardare più avanti delle contingenze quindi tifo per tutto. Ma che sia ricerca, con gli inevitabili successi e insuccessi, non spaccio di risultati virtuali.

    1. Riccardo,
      Penso anch’io che sarà dura ricavare elettricità da fusione calda, ma cercavo di mostrare come funziona la scienza in generale. Una volta accertata l’esistenza della FC, la ricerca non ha più smesso di produrre novità in tanti settori. Idem quella sul calore “anomalo” di certe reazioni chimiche o sulla superconduttività. Per ora quella su FF (e reazioni picno-chemio-piezonucleari) produce solo errori di misura.

  24. Meglio ripeterlo, forse Gargiulo riuscirà ad assimilare:
    “Il MIT non nasconde di affittare aule ad estranei, al contrario lo pubblicizza. L’incontro di marzo era organizzato dalla ditta JET Energy, non dal MIT” e “Nel tempo libero, Hagelstein rappresenta solo se stesso e fa ricerca su quello che vuole; al MIT si occupa di ingegneria elettronica e informatica, non di FF”.
    Chi è che usava “banali tecniche di induzione al conformismo”? E’ un po’ come quando si dice che “la NASA si occupa di FF” perché due asociati fanno un video per tifosi, o come quando si racconta di gente che va al circo Rossi e si scrive accanto ad ogni nome quello del loro luogo di lavoro – tipo: Tizio, Università di Bologna – come se il luogo di lavoro del Tizio approvasse. Ma queste non sono banali tecniche di induzione al conformismo, vero mr G.? E’ solo un’ulteriore dimostrazione di quanto la FF – che ogni tre per due dice di essere ostacolata da poteri forti, sia continuamente a caccia di nomi autorevoli che la possano blasonare…
    Poi mi piace l’argomento forte: “Quanti miliardi di euro/dollari sono stati dedicati alla ricerca di questi fenomeni dimostrati e riproducibili se comparati a quelli della fusione calda?” Giusto: in generale ne si buttano tanti, di soldi; potrebbero pure chiudere un occhio e regalarne un po’ a gente che tiene famiglia no? Anche se non fondono un piffero, intendo (che di “dimostrati e riproducibili” nella FF ci sono solo i buffet…). E poi -come ha fatto notare E.K. Hornbeck, l’importante è anche dare ad intendere che la FF potrebbe essere abbinata alla fusione calda – stessa roba un Tokamak e un bollitore di Rossi, vero? Non serve nemmeno saper leggere, basta guardare le figure per capirlo…O forse Gargiulo voleva dire che, non essendo overunity il primo, tanto valeva finanziare un po’ anche le conquiste immobiliari del secondo. Tanto nessuno dei due produce davvero guadagni energetici. Però noialtri siamo un tantino più sofistici e di differenze tra Fusione Calda e Fusione Fredda ne troviamo parecchie, compresa la capacità divulgativa e il bisogno di gridare eureka ogni tre per due ai quattro venti di chi ci lavora.
    “Se si è così convinti che siano bufale allora perché tanto accanimento sistematico ad affermare che chi ci ha lavorato e ci lavora è un ciarlatano?”
    Diceva un tale che i furbi fanno carriera quando tutti gli altri restano a guardare in silenzio.
    “È estremamente più semplice ed economico invece riprodurre le condizioni della lenr e sono decine i laboratori nel mondo che ci sono riusciti.” E’ estremamente semplice convincere te che in una scatola da scarpe c’è un sole in miniatura. Vedessi poi come ride… Non ci sono repliche riuscite, ci sono solo tanti claims di gente che dice di esserci riuscita – ciascuno a modo suo, tra l’altro – che, stranamente, nessun non FF riesce a replicare – che sia perché son tutte storie da fantascienza?
    “Son 88 anni che le LENR rivoluzionerebbero, se non fosse per la lobby del carbone che da allora dirotta tutti i nostri miliardi nella ricerca sul carbone.”
    Dài, aggiornati: la penultima volta erano le lobby petrolifere, l’ultima erano ancora quelle, ma con l’aggiunta della Compagnia dell’Energia da Fissione…Adesso non è che puoi pensare che si vada solo a carbonella eh?…

  25. @Antonello Gargiulo
    “Se si è così convinti che siano bufale allora perché tanto accanimento sistematico ad affermare che chi ci ha lavorato e ci lavora è un ciarlatano”
    Se si trattasse di persone fuori dal giro accademico come l’inventore Pierluigi Ighina, nessuno si occuperebbe di loro. Noi invece ci occupiamo di docenti che riescono a pubblicare articoli dove reazioni nucleari non rispettano nemmeno il principio di conservazione dell’energia, tipo il decadimento del ferro, per di più simmetrico. La cosa ha destato tanto scalpore da provocare una massiccia raccolta di firme di protesta.
    Non è un caso che lo sfortunato Luca Gamberale sia un preparatino; ha applicato quello che ha imparato e forse ci sta rimettendo dei soldi. Focardi era docente e certamente negli ultimi venticinque anni di attività ha influenzato il DF di Bologna e soprattutto i suoi studenti. E’ noto che gli studenti si innamorano dei loro professori, per illudersi di studiare nella migliore università del mondo. Forse lo stesso Levi è stato allievo di Focardi. A Bologna almeno cinque tesi sono state dedicate alla ff. Ora a Bologna hanno dovuto assumere l’atteggiamento di chi aspetta che passi la nottata. Difficile immaginare che Levi esca dal suo stato di ricercatore, diventando associato. Insomma, Focardi ha lasciato un’eredità imbarazzante da gestire.
    Il miei post sono tutti di natura esclusivamente scientifica. Se nota – ma credo che non sia mai stato di là – i titoli fanno sempre riferimento a persone che sostengono tesi scientifiche che io cerco di contrastare da un punto di vista chimico.
    Celani non è docente, ma lavora in un centro di ricerche prestigioso. Per me la chiusura del suo laboratorio è stato un atto di responsabilità da parte della Direzione, anche se insolito in quell’ambiente dove la ricerca libera è un dogma. Celani avrebbe potuto fare come tanti fisici che si sono buttati a capofitto sulla ff subito dopo l’uscita di F&P. Sei mesi e via, tutto finito. Fosse emersa una traccia di validità, sarebbe andata come con il laser, che è letteralmente “esploso” in qualche anno di ricerca frenetica. Oggi basta un hint nel verso giusto per accumulare scoperte in brevissimo tempo.
    Chiedo anche a lei: ci consiglia la lettura di cinque articoli ff cruciali riportati in qualsiasi banca dati?
    Escluda il rapporto 41 che è sempre rimasto solo un rapporto interno ENEA a causa della sua totale inconsistenza.
    In 25 anni la ff non è diventata accademia, quindi è diventata la più clamorosa “Balla di Scienza” come viene rappresentata nella bellissima mostra di Palazzo Blu di Pisa, organizzata da un fisico dell’INFN. Speriamo che l’evento rappresenti la pietra tombale sull’attività ff dell’INFN e dell’ENEA.

  26. @Antonello Gargiulo
    “È estremamente più semplice ed economico invece riprodurre le condizioni della lenr e sono decine i laboratori nel mondo che ci sono riusciti.”
    Dove si trova la documentazione accademica di questi successi?
    A noi risulta che Mario Massa, che ha perfino messo in piedi un laboratorio dedicato, non riesce a mettere mano a un solo reattore ff, macro o micro. Un malizioso potrebbe pensare che si tratta di gente che mantiene vive a tempo indefinito le attenzioni dei tifosi per ottenere finanziamenti pubblici o privati. E’ un fenomeno tipico; penso alle macchine magnetico e/o orgoniche che vengono proposte per curare non so quali mali. Il tasso di creduloni è sempre abbastanza elevato da giustificare qualsiasi business, anche la produzione dello specifico di Dulcamara.

  27. @Antonello Gargiulo
    “Se si è così convinti che siano bufale allora perché tanto accanimento sistematico ad affermare che chi ci ha lavorato e ci lavora è un ciarlatano”
    Conosce un metodo più efficace per contrastare le interrogazioni parlamentari di Ermete Realacci e di alcuni Senatori M5*? Dipendesse da loro la ricerca sulla ff sarebbe incoraggiata e finanziata per altri 25 anni, creando illusioni in persone che non dispongono degli strumenti culturali per valutare in proprio la consistenza delle rivendicazioni ff.
    Mi ricordo di quando Rosy Bindi fu costretta a furor di popolo a fare investimenti di accertamento sul metodo di Bella. Corriamo lo stesso rischio. Azzerano tutto e promuovono accertamenti, è quello che vuole?

  28. Se si è così convinti che NON siano bufale, allora perché tanto accanimento sistematico a tenere a distanza chi vorrebbe testare gli accrocchi e non ha fede in essi ?

  29. @Cimpy
    Siamo ancora alla fase di testare gli accrocchi? Dopo l’annuncio di Mallove del 1995 dovrebbero essere in commercio costosissimi scaldacqua al palladio/deuterio, da usare nei rifugi di montagna dove non c’è collegamento elettrico. La BMW fa conoscere le sue novità appena prima di metterle in vendita, c’è mica bisogno di collaudo da parte di terze parti.

    1. Camillo,
      Ci sono centinaia di scaldacqua “in commercio”. Per esempio dal 1992 quello della BlackLight Power ha raccolto circa 75 milioni di dollari:
      Mills has proved himself a terrific salesman. He has raised capital from various sources, including utilities Conectiv Energy Supply and PacifiCorp and private investors like former Johnson & Johnson president Jim Lenehan.
      fonte

  30. @Antonello Gargiulo
    “Se si è così convinti che siano bufale allora perché tanto accanimento sistematico ad affermare che chi ci ha lavorato e ci lavora è un ciarlatano”
    Senza volere, Lei ha usato il termine scelto da Ulrich Samm, Direttore di una sezione presso il KFZ Jülich:
    Auch Ulrich Samm, Leiter der Kernfusionsforschung am Forschungszentrum Jülich, sieht keinen Grund, sich damit auseinanderzusetzen: “Was Herr Rossi macht, gehört in die Kategorie Scharlatanerie.”
    Le bufale sono sempre inventate dai ciarlatani, non trova?

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