Fede cieca nella fusione fredda


La radio svedese ha trasmesso la prima puntata del reportage sull’imprenditore Andrea Rossi, Den blinda tron på kall fusion :

Andrea Rossi sostiene che la sua macchina funziona a fusione fredda, ma gli scienziati non possono guardarci dentro né accedere a tutti i dati. Eppure su questa macchina, noti fisici svedesi hanno scritto resoconti positivi.

Ne scrivo su Oggi Scienza dove i commenti vengono moderati. Chi vuol insultarmi può farlo tranquillamente qui, censuro solo gli insulti rivolti ad altre donne, e su 22 passi dove sono sempre ben accolti.
 

19 commenti

  1. Lo sapeva Rossi era stato processato più volte, ma spesso assolto, un po’ perché gli erano stati contestati reati che effettivamente non aveva commesso, in po’ perché altre azioni che invece aveva commesso non erano (ancora? Più?) considerate reato dal nostro codice e un po’ perché altri reati di cui era (a torto o a ragione, non si sa) accusato erano caduti in prescrizione. Un po’ come nel caso B., insomma.
    E comunque, per ogni believer è evidente che il fatto che fosse di volta in volta dichiarato non colpevole, o che il fatto contestato non costituisse reato o che il fatto fosse caduto in prescrizione costituisce prova provata non solo di innocenza e non tanto di una certa imprecisione della parte avversa o delle lungaggini burocratiche, ma (serve dirlo?) del fatto che l’E Cat fonde che è una meraviglia, il TE Device funzionava splendidamente e il petrolio ottenuto dai rifiuti era più economico ed efficiente di quello estratto.
    Ah, sì: vuole anche dire che è tutto vero, Rossi salverà il mondo, anche se esiste un complottone contro di lui; Marcus è un suo (di lei) scagnozzo, lei è pagata dalle Sette Sorellle e io sono un’entità multipla a cottimo al soldo del quarto potere e mezzo. Purtroppo, a me danno solo pagherò al 2025, che c’è tanta crisi, mica come a Giancarlo, che a lui lo paga Sorgenia in contanti quasi ogni mese, il fortunato. E il povero mW? Gli faranno avere almeno i buoni pasto? Dico, prima che diventi diafano
    Mah.

  2. Sono ormai 2-3 anni che si parla di questo dispositivo e ancora non sappiamo se siamo di fronte alla scoperta del millennio… o ad una grandissima truffa. Io ho seguito, sin dall’inizio di questa avventura, tutti i test effettuati ( non direttamente ma solo attraverso quello che passa in intenet) e se confrontiamo le varie relazioni, dove ci sono punti in comune, abbiamo dei dati comparabili tra i vari test. Qualche volta sono apparsi dati di COP 60-100-200, ma come poi è stato rettificato da Rossi sono valori non stabili, ovvero possibili in futuro ma per ora non praticabili. Alla fine si quantifica come COP 6 il valore più corretto. Ripeto, non ero presente a nessun test, ma dell’ultimo ( effettuato circa 1 anno fa) sono stati pubblicati dei dati che farebbero pensare ad una apparecchiatura veramente straordinaria. Senza scendere in dettagli tecnici, e usando valutazioni approssimative, dalle dimensioni del generatore e dalla temperatura che questo raggiunge durante la prova, si può approssimativamente, ma con discreta precisione stabilire che lì c’era veramente in gioco la potenza dichiarata. Ora se la misura dell’unica alimentazione esterna ( alimentazione elettrica) è stata corretta, e data la semplicità del sistema credo che non sia difficile determinare l’apporto energetico che da, è difficile ipotizzare un trucco un imbroglio. Poi quando i detrattori parlano di forme d’onda anomale in questa alimentazione elettrica, forse non sanno che spesso si usano sistemi a parzializzazione d’onda per avere una regolazione di temperatura del sistema, ma in ogni caso l’energia immessa risulta sempre minore di un’alimentazione ad onda intera non parzializzata.

  3. Angelo,
    ormai abbiamo la corrispondenza con Levi degli scienziati svedesi che hanno firmato quel TPR, quindi sappiamo che le loro misure sono scorrette. Nell’unica fatta correttamente da esperti indipendenti
    il COP resta sempre stabile a quasi 1
    Cimpy,
    E’una vergogna! Stiamo qui io e lei a bloggare gratis 24/7 per Sorgenia e quella paga solo Giancarlo.
    Le Sette Sorelle non so, non si sono ancora fatte vive. Però se mi dà l’IBAN e il SWIFT- come spiega Rossi a Hanno Essén – le giro un po’ del milione/mese che ricevo dall’Ansaldo Nucleare per sputt per sparl per far la réclame al suo reattore piezo…

  4. Angelo,
    ammesso per assurdo che l’E-Cat funzioni, nella prova di marzo del TPR il COP parrebbe sceso a 2,6. A questo punto, se vuoi scaldarti ti conviene una pompa di calore, mentre se vuoi produrre energia elettrica, la strada è lunga.
    Senza contare che un dispositivo il cui principale parametro prestazionale è instabile mi sembra praticamente invendibile.

    1. FermiGas,
      ho usato il suo confronto con la pompa di calore su Oggi Scienza e stamattina con il proprietario della casa accanto alla mia. Gli è piaciuto che nella stanza col tubo a >300°C per 116 ore ci fossero 15°C. So che per Giancarlo è solo una questione di etica, ma nel mio quartiere fa molto ridere.

  5. @Angelo
    Ora se la misura dell’unica alimentazione esterna ( alimentazione elettrica) è stata corretta, e data la semplicità del sistema credo che non sia difficile determinare l’apporto energetico che da, è difficile ipotizzare un trucco un imbroglio.
    Dai pochi dati a disposizione ci sono seri dubbi che gli strumenti siano stati ben collegati. Se è del mestiere Lei sa spiegare un cos phi = -0,5 su un carico puramente resistivo?

  6. Volevo parlare di PETROLDRAGON partendo dall’inizio:
    vi risulta che dallo stabilimento Petroldragon sia mai uscito almeno un litro di petrolio, e che tale petrolio sia mai stato, come avviene, acquistato da una raffineria?
    Prima di tutto, se ci occupiamo di Petroldragon, dobbiamo rispondere a questa domanda.
    Avete informazioni?
    Grazie,
    mW

  7. Grazie Oca per il link,
    dal quale abbiamo notizia di 1500 tonellate di “prodotti” Petroldragon gettati in una gran fossa scavata dentro a un capannone di una ex cartiera in Ciociaria, e lasciati trafilare nel terreno.
    Quanto tempo e soldi occorreranno per bonificare? sigh.
    La domanda iniziale resta però senza risposta:
    E’ mai uscito un litro di petrolio dagli stabilimenti Petroldragon, che sia stato acquistato da una raffineria per distillarlo?
    E’ una domanda semplicissima, ma importante.
    mW

    1. mW,
      per me la risposta è no: nelle inchieste come nelle analisi (che mi ricordo) non c’è traccia di petrolio e sul suo sito lo stesso Rossi non dice mai di averne venduto.

  8. Giancarlo .. io non so cosa c’è dentro che riscalda il sistema e se è solo una resistenza il cos phi 0.5 non avrebbe senso, ma nel caso di una misura il cos phi 0.5 dimezza la potenza attiva impegnata nel sistema P = V x I x cos phi

  9. @Ocasapiens.
    Bene, allora credo che si possa sospettare che la Petroldragon non abbia MAI prodotto petrolio dai rifiuti.
    In alternativa lo avrebbe venduto alle raffinerie petrolifere.
    Ma di tutto questo non vi è traccia.
    Se non è mai stato usato in raffineria, non è petrolio.
    Prima di metterci a pensare a tutto il resto, mettiamoci bene in testa che il processo Petroldragon era una clamorosa BUFALA.
    Poi, senza mai dimenticare questo fatto, possiamo pensare a tutto il resto, se riteniamo.
    Posso ritrattare se fatti o documenti mi smentiranno.

  10. La cosa che lascia più basiti è la capacità di alcuni di credere qualunque cosa nonostante le evidenze contrarie.
    Rossi dice cop 200? E’ cop 200, fa niente che il coso sfiati meno a lungo e meno intensamente di un ferro da stiro.
    Trasmutazione di nickel in rame? Il rame è da trasmutazione, fa niente che poi le analisi isotopiche dicano che i conti non tornano.
    E via così, riscrivendo anche il passato da F&P, non solo dalla storia della Petroldragon – che, diciamolo, non ha messo sul mercato un litro che sia uno del suo fantastico prodotto, e si è conclusa col classico incidente-libera-tutti, modello Te Device e teatro La Fenice. Manco le Eco Mafie ci avessero tenuto di più a salvare Rossi dalle noie legali che a mettere le mani su un business che, fosse stato reale anche nel prodotto finale, li avrebbe arricchiti milioni di volte quel che avrebbero potuto fare col solo smaltimento dei rifiuti… Stai a vedere che Don Coso di Casa era preoccupato che gli potessero dare pure il Nobel, che poi coi picciotti, che figura ci faceva? Molto meglio bruciare tutto e dare un’idea delle grandi capacità imprenditoriali dell’azienda Eco-Cosa (quella là, insomma, quella tirata in ballo da Rossi), che comunque non gradisce pubblicità, specie se a rischio di Nobel…
    Ci sono posti strani dove atterro ogni tanto e dove incontro gente anche spiritosa, di quelli che ti dicono che è tutto vero, non servono prove che convivono con quelli che invece vorrebbero un segno chiaro e definitivo. Siamo sempre lì, Antitrader: non è tanto o solo questione di come un test è fatto, ma anche e soprattutto di chi lo fa. Se lo fa il mago di sempre, lascia stare: mi interessa solo per vedere quanto bene è occultato il trucco questa volta
    Pronti al tifo. Vai Gdmster.

  11. Scusate se mi intrometto.
    Premetto che non sono un esperto e su molti vocaboli che usate vado a senso ma per quel che riguarda la fusione fredda di Rossi penso questo.
    La mia speranza è che questo sistema funzioni di modo che si possa dire basta a tante ingiustizie nel mondo a causa delle risorse energetiche e se questo sistema sarà una bufala prima o poi si scoprirà. Perchè anche ammesso che Rossi riesca a farpassare una bufala con l’aiuto di qualche complice, nel momento che verrà commercializzato e tutte le persone che lo avranno vedranno che la loro bolletta non diminuisce o per chi si vorrà staccare dalla rete elettrica nazionale non avranno più corrente, l’inganno verrà svelato e la giustizia farà il suo lavoro, magari non quella italiana.
    Inoltre chiedo chi di voi ha letto il libro “Il segreto delle tre pallottole” di Del Giudice e Torrealta in cui denunciano l’utilizzo della fusione fredda in ambito militare nelle guerre in medio oriente.
    Un saluto

    1. Marco,
      le promesse messianiche, le tecnologie salvifiche, tutta quella retorica religiosa mi fa solo paura. Per fortuna non arrivano mai sul mercato (legale).
      chi di voi ha letto
      io, m’è caduto dalle mani, un tentativo penoso di imitare grandi romanzieri americani. Ci vuol talento, e molto altro, per arrivare alla caviglia di un Pynchon o un De Lillo – secondo me.

  12. >…vado a senso ma per quel che riguarda la fusione fredda di Rossi …
    Grazie Marco. Il suo commento casca a fagiolo. Si rende conto che nella Sua frase riportata sopra si annida il fertile substrato che fa crescere e propserare tanta fuffa pseudoscientifica e tante altre iniziative vannamarchiste?
    Rifletta dunque seriamente sulle Sue responsabilità.
    Ricambio il saluto.

  13. Sembra che tutti i commentatori non abbiano seguito attentamente le vicende dell’Ingegnere negli ultimi anni.
    Comunque non credo che emeriti Professori universitari mettano in gioco la propria reputazione per avallare le risultanze sperimentali di Rossi.
    Comprati? Con quali soldi se Rossi ha dovuto vendersi la casa per poter portare avanti le sue ricerche?
    Quello che alcuni ipotizzano, ossia il bidone, nelle condizioni attuali non è ipotizzabile, visto che l’Ingegnere non ha mai chiesto soldi ad alcuno. A me, per esempio, che ho prenotato uno degli apparecchi circa due anni fa senza aver dovuto pagare alcunché.
    Pregate piuttosto che questa cosa sia vera, perché senza una nuova energia alternativa e rinnovabile non esiste futuro per il genere umano.
    Avete visto cosa ha provocato una semplice speculazione? Una crisi che dopo otto anni non accenna a risolversi concretamente.
    Credo che molti commentatori dovrebbero studiare di più e con maggiore serietà.

    1. Claudio Ferrara,
      lei mi sembra parecchio disinformato. Seguo le vicende del (non) ingegnere dal 1983 quando si è scoperto che professori universitari si erano giocati la reputazione “a gratis” per conto suo. Dal 2011 ha chiesto e ottenuto soldi dalla Defkalion, dai licenziatari e dal “partner industriale”. Così dal giugno dell’anno scorso è riuscito a comprarsi 15 appartamenti a Miami Beach.
      Lei chiama “semplice speculazione” una bolla finanziaria gonfiata per 7 anni dalle banche di tutto il mondo nonostante quelli che dal 2001 denunciavano il “capitalismo delle locuste”. Guarda caso, oggi molti di loro denunciano le promesse di energie miracolose.
      Forse dovrebbe informarsi anche sul mestiere dei commentatori prima di credere che non facciano il proprio dovere.

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