Sans fard

Senza trucco non va bene, colpa della polisemia del sostantivo, “a viso aperto”?  non mi viene in mente un’espressione italiana corrispondente, ouf… Forse un titolo in francese va bene lo stesso, sto per mischiare un po’ di lingue. Il commento di Pontico sulle esternazioni di Federico Testa mi ha ricordato che all’università di Verona il commissario dell’ENEA, fra altri incarichi, è – era?

Guardavo la sua intervista a Radio Capital nell’inglese di Google Translate e – via un altro testo messo a male da Google Translate – sono approdata a un’indagine quasi poliziesca di Michel Charles, un prof di teoria letteraria a Normale Sup’, direttore della rivista Poétique. Su Fabula, in un francese incantevole (come gli altri autori del resto) pubblica il saggio

Le plagiat sans fard. Recette d’une singulière imposture

sulle decine di articoli altrui che R.L. Etienne Barnett è riuscito a pubblicare sotto il proprio nome e sulla reazione dei direttori di tre riviste, una volta avvisati dei plagi e auto-plagi che avevano pubblicato. Michel Charles ne trae conclusioni un po’ amare

l’imposteur n’a pas tenu son succès d’un art quelconque, l’invisibilité du plagiaire n’a pas été l’effet d’un déguisement particulièrement adroit, mais bien d’une certaine indifférence largement partagée et d’un contexte où l’évaluation est brouillée, quand elle ne se fait pas purement et simplement avec de mauvais critères. Pire, on ne peut exclure qu’une évaluation déréglée non seulement n’a pu faire obstacle à cette pratique, mais qu’elle l’a favorisée. Aussi la question n’est-elle pas tant de perfectionner les techniques de la chasse au plagiat que de revoir cet appareil d’évaluation et de repenser la  notion même de visibilité de la recherche avec la confusion qu’elle peut produire. Cette confusion nous emmène bien loin des aventures et des bonheurs du travail intellectuel. Il est temps de trouver les moyens de la dissiper.

Il paradosso è che queste riviste sono fatte e lette da specialisti dell’analisi e della valutazione di testi che in realtà nessuno legge con un minimo di attenzione.
Nel “caso Barnett” – già denunciato da Volker Schröder di Princeton nel 2001  – gonfiano il cv a geometria variabile.

Al momento, l’impostore è prorettore di un’università virtuale e spennapolli dell’Alabama, fa parte del comitato editoriale di una rivista spennapolli di biologia, ma è tuttora attivo in campo letterario. Per Neohelicon, una delle riviste che ne ha pubblicato i plagi, chiede assiduamente contributi persino agli autori che ha derubato. (Se ne discute da Retraction Watch)

Sham Journal Accepts Totally Absurd But Completely Appropriate Paper

Sans fard 2
A proposito degli spennapolli e delle loro richieste assidue, Pietro G. segnala un paper di nove pagine scritto, se così si può dire, nel 2005 da David Mazières ed Eddie Kohler, che consiste nella ripetizione del titolo, due figure e due note. Questo classico è stato girato senza alcun commento da Peter Vamplew, della Federation University Australia, in risposta all’ennesimo sollecito dell’International Journal of Advanced Computer Technology. Peter Vamplew ha poi girato a Jeffrey Beall la peer-review e la lettera di accettazione:

 This is your work, you are publish any where any time but another person publish this work is is fraud and copyright. So you are send me a camera ready paper and payment slip as soon as possible.

Per non commettere plagio e frode, il prof. Vamplew ha declinato l’offerta, da parte dei commentatori, di regalargli i 150 dollari per la pubblicazione.

*

Sans fard 3
Grande successo nei media econo-finanziari per il paper uscito su Nature, di Alain Cohn, Ernst Ferst e Michel Maréchal del Dip. di Economia all’università di Zurigo. Per il loro esperimento, hanno arruolato 128 “investments directors ” e traders con in media 12 anni di esperienza, di una grande banca internazionale (non c’è il nome). Dal commento di Kerri Smith

At the start of the tests, half the participants were quizzed about their jobs and their company, to prompt them to think of their identity as bank employees. The other half answered questions about their hobbies. The participants were then asked to toss a coin ten times, unwatched by the researchers, and to report the outcome. They could earn money if they reported flipping more heads than tails — and up to US$200 if they reported flipping all heads or all tails.The first group reported flipping heads 58.2% of the time — significantly higher than would be expected by chance alone. The control group reported tossing 51.6% heads.

Hanno ripetuto gli stessi test con studenti e un misto di dipendenti di aziende farmaceutiche, informatiche ecc. Anche in quelli che parlavano di azioni, profitti ecc. il livello di onestà era simile a quello dei banchieri nel gruppo di controllo che parlava dei propri hobby (intervista di Alain Cohn e Michel Maréchal in podcast).

(In  realtà, su campioni così piccoli e variabili, la differenza non mi sembra tanto significativa. Semmai è resa significativa dalla sua interpretazione.)

Gli autori – forse per diplomazia – ne deducono che durante il priming i bari si erano calati nella “cultura materialistica”  in cui lo status sociale è determinato dal successo finanziario, non tanto in una “identità professionale” di per sé bugiarda e bara. Come veniva invece da pensare ai partecipanti ai quali è stato chiesto quali categorie erano più inclini a imbrogliare e hanno messo i banchieri per primi. Visti gli scandali evocati dagli autori all’inizio del paper e i bonus colossali dati a dirigenti per premiarne risultati anche disastrosi, il pregiudizio pare avere un fondamento.

Coincidenza, il giorno dopo la pubblicazione on-line,

Niilo Jääskinen, one of the ECJ’s advocate generals, has recommended upholding the EU law on bankers’ bonuses that restricts payouts to 100% of a bankers’ salary, or 200% if shareholders grant their approval.

Il governo britannico che aveva fatto opposizione ha cambiato idea, la decisione è prevista in febbraio ed è molto probabile che confermi la legge.

Mi colpisce che i bari e bugiardi non abbiano capito lo scopo del test con la moneta virtuale, è un classico dell’economia comportamentale, comunque qualche nozione di probabilità dovrebbero averla. Davvero se la scordano e sono disposti a passare per imbroglioni in cambio di 20-100-200 dollari?

Reazioni di Bloomberg, MSN-moneyThe Economist, The Financial Times, Econointersect, The Conversation

*

A proposito dei gel “problematici” il TG 1 intervista Gerry Melino di Tor Vergata, forse meritava più tempo Elena Cattaneo.

*

A Fukushima Daiichi, le operazioni vanno di male in peggio. Nella sezione scienza e tecnologia, l’Economist ha un bel reportage sul nuovo “sarcofago” in costruzione attorno al reattore 4 di Chernobyl.

*

Lawrence Torcello scrive di “lezioni” del processo dell’Aquila per gli scienziati del clima.

19 commenti

  1. “senza trucco” in italiano ??!…..ehm sylvie temo che tu abbia ancora molto da capire su questo paese…

    1. Di sicuro, ma qui il mio problema è l’italiano, “plagiat sans fard” è paradossale perché si usa dire “la verité sans fard”, senza mistero né artifizio, mentre il mistero e l’artifizio sono il tema di Charles.

  2. uff..mi hai distratto dall’ Approfondimento di leonetto sul sito di pennetta enzo ,non sai tu che c’e’ una ressa di professori e studiosi che pendono dalle sue labbra per imparare le teorie dell’evoluzione? ha persino riveduto le bozze,adesso scrive in un italiano quasi comprensibile ! ah ah..oddio continua a chiedersi dove mai siano i “nuovi caratteri” (l’amico non ha mai sentito parlare del carattere falciforme,o del colore della pelle,risultati dall’adattamento della specie…macche’) e “nuovi organi” (forse e’ convinto che l’uomo abbia “organi in piu” rispetto a quelli della rana ah ah).
    gran finale sulla lettura “letterale” della bibbia (ecco cosa deve interessare alla scienza !)
    avanti cosi ! contro l’aborto ! avanti,avanti cr….o !

  3. vieni qui masiero, vieni a spiegarci come fa una lettera a mondare tutta la scienza dall’errore (derivato dal tomismo) del finalismo. Peccato da cui la scienza si e’ liberata durante secoli,soprattutto per quanto attiene alla biologia e alla teoria dell’evoluzione. Ma che razza di storia hai studiato? quella di topolino?
    Hai mai letto Darwin e Galileo,in vita tua, masiero?
    La scienza come tutti sanno e’ nata nonostante e malgrado la chiesa cattolica, a prezzo di sangue, di dolore, di morte. E senza il cristianesimo sarebbe probabilmente comparsa molto prima del 600. Confondere l’importanza di una facolta’ innata dell’uomo come quella di saper astrarre leggi universali dall’esperienza particolare (e magari limitare anche la validita’ di queste stesse leggi-vedi kant) con il formalismo sterile dell’aristotelismo d’accatto della “teologia scolastica” e’ quanto di piu’ sciocco abbia mai letto. E’ vero invece che furono alcuni degli stessi uomini che avevano studiato la scolastica (Occam) a rifiutarla consapevolmente e a porre un prerequisito fondamentale della scienza quale quello della liberta’ speculativa dai dogmi religiosi. Con le conseguenze che questo comportava prima di tutto sul piano personale.
    Ah, gia’ che ci sei vieni anche a spiegarci “i domini di coerenza dell’acqua”, che razza di studi hai fatto e di quali informazioni sei in possesso, tali da sconvolgere tutta la chimica conosciuta, visto che ti senti in grado di dare patenti di scienziato a questo e a quello. E chi sei tu? la commissione dei nobel? il peer review di lancet? chi c…o sei?

  4. cosa dici Sylvie? evidentemente io e te facciamo parte di quell’umanita’ cui e’ capitato di aprire il dizionario di greco alla parola “Logos” ah ah ah poi senti….ti pare che sarebbe mai potuta nascere “La Scienza” tra quegli indios mezzi nudi?o dai maya che mangiavano i bambini? o tra quei cinesi coi piedi nell’acqua? ci voleva tommaso,e che cazzo…e chi non lo sa?
    ma pensa te cosa mi tocca leggere,,,ma pensa te….

    1. M’arrazzo,
      non trattiamo troppo male Tommaso, ai suoi tempi c’era di peggio.
      vieni qui Masiero
      meglio se va da fusione fredda dov’è atteso da agosto, unico fisico italiano difeso dal dott. F***i per un’interpretazione corretta del II principio della termodinamica la quale, escludendo il tempo, consente di prevedere che entro un altro milione di anni le Dolomiti saranno spianate. E che i domini di coerenza dell’acqua curano Ebola – estiqaatsi, come si dice in greco…

  5. Che gran gran pasticcio quel Leonetto! Mette assieme Pigliucci e Coyne, Dawkins e Jablonski. Sembra abbia studiato l’evoluzione da Masiero. Gli ego smisurati uccidono se stessi.

  6. Taci tu, cosa ne sai ? Hai mai visto un coniglio partorire una gallina? E allora…perdio…

  7. Masiero si chiede come mai la scienza sia nata “qui” e non in “India”…Provasse ad aprire i testi di geymonat, paolo rossi (il filosofo eh), ginzburg,prosperi, e indietro russell,momsen,croce,bloch,burckardt su una questione di enorme complessità e in cui il dibattito è ancora aperto. Non si studiano questi Autori nelle scuolette “parificate” ? Di certo nessuno di loro ha mai attribuito il merito alla teologia scolastica o al fatto che all’epoca “erano tutti cattolici” (e gli altri, al rogo). Siamo allo sciocchezzaio vero e proprio a quanto pare…..che pena.

    1. M’arrazzo,
      domenica prossima invece di divertirsi, deve leggere JANE e il rapporto del SIPRI – poi interrogo sulla religione di quelli che comprano più armi…
      Dico, questa è una valle di lacrime, ma non del fou-rire

  8. senti senti il masiero-pensiero : in india e in cina le civilta’ ” non erano inferiori alla nostra”…ah ah ah masiero la teoria che esistono civilta’ “inferiori” e “superiori” dove cazzo l’hai letta? perche’ guarda di sicuro non c’e’ presso gli autori che ti ho citato prima !!
    E quali sarebbero poi le “civilta’ inferiori” ?…portatemi levi-strauss ! presto ! ah ah ah
    che concentrato di volgarita’….

  9. Dalla tua terra ; Sylvie : “Cave of forgotten dreams” del Maestro di cinema Werner Herzog. Dall’arte rupestre di 35000 anni fa, una pietra tombale su ogni idea assoluta di “progresso” e “superiorita’. Pura immane Poesia.

  10. M’arrazzo
    quelle che riferisci sono idee medievaleggianti, le stesse di chi portava la “civiltà” nelle Americhe e, più tardi, in Africa. Chi l’ha detto che il tempo scorre uguale per tutti? 🙂

  11. temo sia minimalista la ricostruzione su commissario Enea Federico Testa.
    Dato che risulta non solo professore supplente ma anche:
    – Direttore del dipartimento di economia aziendale http://www.dea.univr.it/?ent=infodipartimento&lang=it
    – professore presso questi corsi http://www.dlls.univr.it/dol//?ent=oi&aa=2014%2F2015&codiceCs=L20&codins=14051&cs=343&discr=Cognomi+F-O&discrCd=&lang=it e questo http://www.dea.univr.it/?ent=oi&aa=2014%2F2015&codiceCs=C73&codins=4S02508&cs=382&discr=&discrCd=&lang=it
    – membro di vari collegi sindacali nel settore dell’energia http://www.enea.it/it/amministrazione-trasparente/organizzazione/organi-di-indirizzo-politico-amministrativo/testa-dati-di-cui-all2019art-14-comma-1-d-lgs-n-33-2013/TestaIncarichi.pdf lo segnalava un lettore http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/11/16/federico-fuori-di-testa/#comments
    E forse il quadro non è ancora completo….
    Non capisco perchè in Italia siano possibili queste cose …

    1. Peter,
      Non capisco perchè in Italia siano possibili queste cose
      E’ lo spoils system, le poltrone che spettano a ogni partito. Non vige solo in Italia, temo.
      M’arrazzo,
      alla mostra del Broletto, Novara (rif. post di ieri “In principio”), c’è il film di Herzog.

I commenti sono chiusi.