Prof. Hoisted says


Nell’intervista di Smart City, il soave collega Melis pone alcune domande al prof. Bo Hoisted (sic) dell’università di Uppsala su i miracoli elencati nel TPR2. Gradirebbe sapere come sia avvenuta la trasmutazione di ogni elemento del fuel in Ni62. Il prof. Hoisted (sic) inizia alla prima persona del singolare

A dire il vero non ne ho idea…

e poi passa alla prima persona del plurale: “abbiamo misurato”, dice, una fusione nucleare, un fatto di cui noi, tutti o alcuni degli autori, sono certi.

Hanno addirittura calcolato le reazioni, in segreto forse per via dell’NDA. Personalmente, il prof. Hoisted (sic) non ne è così sicuro:

Ora, se questo fatto sperimentale verrà confermato, allora ci dovremo porre il problema di trovare una spiegazione. Per il momento spiegazioni teoriche non ce ne sono: ci sono speculazioni, e c’è una bella differenza tra le due…

Avrà pur un’ipotesi su come sia stata superata la barriera di Coulomb, chiede lo speranzoso collega Melis, non si sa mai che la “truffa della Defkalion”… Ciccia.

Ma la verità è che non lo sappiamo. Quindi la prima cosa è rifare l’esperimento, e una volta che i risultati saranno stati confermati, allora potremo cominciare a farci domande teoriche.

Noi tutti o alcuni degli autori hanno trovato

un’evidenza molto chiara,

Non abbastanza per il prof. Hoisted (sic),  

come ho detto prima ha bisogno di essere confermata da altri esperimenti: una singola osservazione, soprattutto con implicazioni straordinarie, in fisica non è mai sufficiente. Una volta confermata questa osservazione andremo avanti.

Purtroppo, “noi” avranno poco da confermare. Dopo il fou-rire suscitato dall’uscita del TPR2 su un blog invece di Nature o Science, Rossi ha escluso altri test. “Noi” si arrangino, lui deve solo sistemare 100 scatole stagnolate nel vecchio container celeste finalmente consegnato al secret customer (“Rossi says”).

Forse consapevole di aver deluso le attese dell’opinione pubblica mondiale e soprattutto quella italiana incarnata da Ascoli65, cancellando dalla rivoluzione energetica il contributo decisivo dell’Università di Bologna incarnata dal dott. Giuseppe Levi, il prof. Hoisted (sic) la rassicura avvolgendo nel “mistero” i mai osservati “shift isotopici”.

Manca solo la divina Provvidenza che spinge ogni neutrone al posto giusto e sembra di sentire il “prof” Fabio Cardone.

Nei secondi finali arriva uno scoop accolto con un silenzio dei media internazionali che si spiega solo con un complotto sionista, per dirla con un habitué di 22 passi:

Abbiamo manipolato noi le ceneri, Rossi era presente e ci ha assistito nell’operazione.

Forse convinto che servono sei ricercatori per prelevare alcuni milligrammi di ceneri e sigillarle in una bustina di plastica, in italiano l’astuto collega Melis si rivolge al prof. Hoisted (sic) con il voi. “Siete stati voi a scegliere il campione da analizzare?”

Si, certo, abbiamo prelevato noi il campione. Ma insomma, cosa vuole che le dica… in linea di principio è possibile imbrogliare chiunque per una persona che ha davvero questo dono…

“Un prestigiatore o qualcosa del genere”, suggerisce a “voi” il soccorrevole collega Melis,

esatto. Però direi che non abbiamo operato su questa scala. Abbiamo considerato che il tutto fosse fatto in modo fondamentalmente onesto.

Sia chiaro che il prof. Hoisted (sic) non ha mai dubitato della fondamentale onestà dello Sceicco della Brianza e che l’infido Sven Kullander non gli ha mai rivelato che nel 2011 Rossi avesse preso tutti gli autori dei TPR per i fondelli inviando un campione manipolato per impedire loro di scoprire il secret fuel.

Dal febbraio 2011 a oggi, l’onesto prof. Hoisted (sic) è sempre stato un third party imparziale e non si è mai sognato di dare consigli a Rossi in un fitto scambio di mail su come migliorare le prestazioni dell’e-cat stagnolato, di ceramica o in metallo dipinto di nero.

Quello era Bo Hoïstad.

11 commenti

  1. E come si fa a cancellare il contributo dell’Università di Bologna, che non solo è stato decisivo, ma è stata condizione necessaria affinché tutta la farsa arrivasse al punto dove è adesso.
    Tra l’altro, inserire il TPR2 tra i contributi di ricerca dell’UniBoh! è qualcosa che fa sanguinare la ragione.
    Qualcuno disse che se canta e raspa come un gallo allora è un gallo. E se invece raglia come un asino?

  2. @ OcaSapiens,
    Forse consapevole di aver deluso le attese dell’opinione pubblica mondiale e sopratutto quella italiana incarnata da Ascoli65, cancellando dalla rivoluzione energetica il contributo decisivo dell’Università di Bologna …
    Come ho avuto già modo di dirti, non capisco perchè continui a tirarmi in ballo a proposito del TPR2, documento che, al pari del TPR1, essendo firmato da Levi ritengo privo a priori di qualsiasi interesse scientifico, almeno fino a quando il ricercatore bolognese non avrà spiegato come ha fatto a tirar fuori i 12 kW che ha certificato nel report calorimetrico ufficiale relativo alla demo del gennaio 2011.
    Se si tratta solo di insipida ironia in merito all’opinione pubblica, ti ricordo che essa è maggiormente incarnata, almeno per quanto riguarda quella italiana, da tutti i parlamentari che sulla base dei documenti scientifici prodotti dai ricercatori pubblici italiani hanno presentato una decina di interrogazioni ai Ministri competenti chiedendo finanziamenti a favore dalla FF. L’opinione pubblica italiana e mondiale a cui ti riferisci è quella a cui si sono rivolti innumerevoli volte i fisici bolognesi tramite radio, TV, giornali, conferenze, internet, ecc. per affermare che l’ecat di Focardi-Rossi aveva prodotto quantità eccezionali di eccesso di calore. Non dipende da me se Melis ritiene che ci siano così tanti appassionati dell’ecat tra il pubblico della radio della Confindustria da aver ritenuto opportuno dedicare le 2 recenti puntate della sua trasmissione per aggiornarli su questo argomento.
    Per quanto riguarda il contributo dell’UniBo a questa saga italo-svedese stai tranquillo che è rimasto immutato. Il nome dell’Università di Bologna è riecheggiato varie volte nelle due puntate di Melis, anche se poi ha intervistato solo il portavoce unico del gruppo degli autori del TPR2, capitanato come al solito da Giuseppe Levi (Bologna University). Posso anche ricordarti che il testo del TPR2 pare sia stato tradotto in inglese dal prof. Passi (che è un linguista) citato in appendice, insieme al prof. Campari (fisico nucleare di UniBo), per la lettura critica del manoscritto. Ciò vuol dire che il manoscritto era stato redatto in italiano, indovina da chi.
    Per finire, a proposito di chi ha dato il maggior contributo alla rivoluzione energetica chiamata ecat, è molto interessante rileggersi la risposta di Bo Hoistad alla seconda domanda di Melis, non compresa nella parte andata in onda, ma contenuta sul sito di Radio24 (1). Come ognuno può ben vedere tutto il suo interesse per l’ecat lo fa derivare dal “calore in eccesso” rilevato sperimentalmente, infatti come “fisico nucleare” sa bene che senza gamma non ci possono essere reazioni nucleari e quindi ammette: ” Così stiamo approcciando questo fenomeno in modo puramente sperimentale: dato che in alcune prove del passato c’erano state indicazioni che del calore in eccesso fosse stato prodotto …”. E sai quali sono quelle “prove del passato” a cui si riferisce Hoistad? Sono quelle svolte nel 2011 sotto gli occhi “vigili” dei professori di Bologna inviati come “osservatori” a seguire gli esperimenti sull’ecat e in particolare la prima prova, la demo del 14 gennaio 2011, in cui i fisici bolognesi non erano lì solo come osservatori, ma anche come misuratori e certificatori del “calore in eccesso”.
    Quindi stai tranquilla, il primato per quanto riguarda il contributo dato al successo mondiale dell’ecat all’UniBo non glielo toglie nessuno. Resta memorizzato in internet.
    (1) http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/smart-city/2014-12-12/venerdi-dicembre-102408.php?idpuntata=gSLAFnX5p&date=2014-12-12

  3. Ascoli65,
    L’e-cat è totalmente privo di interesse scientifico, è una storia uguale a quella delle centinaia di presunti reattori FF che l’hanno preceduta. L’interesse sta nelle interpretazioni degli spettatori, e nel fatto che anche queste siano uguali alle precedenti.
    I trucchi usati da Rossi Levi e Passerini per far credere a una “certificazione” di UniBo sono evidenti a tutti. Così com’è evidente che hanno funzionato e il capo del DF non ha sbugiardato subito Focardi convocando una conf. stampa per dire che il DF non c’entrava nulla con la messa in scena di gennaio.
    I prof non potevano essere “osservatori” dato che Villa scrive che alcuni hanno potuto guardare lo spettacolo per qualche minuto e nel video si intravvedono seduti altrove a chiacchierare fra di loro. Gli “osservatori” del DF erano Levi e Ferrari in ottobre, a contratto firmato e non ancora pagato.
    Però da giugno 2011 il “contributo” del DF è stato smentito una decina di volte. Quindi finché lei non tira fuori la delibera che affidava al “gruppo” di Focardi una ricerca sulla FF, prima del 2011, l’unica “certificazione” di calore in eccesso è quella di Levi per conto di Rossi. Il resto è pura propaganda per l’e-cat.
    Per favore, non ricordi a me che a Genova c’è il mare e i TPR son scritti da Levi, dovrei semmai ricordare a lei che ne ho letto le mail.
    L’ho “tirata in ballo” perché al contrario di lei, Melis, Franchini e i believers, Hoistad non riconosce alcun “contributo” a UniBo. Per lui e gli altri svedesi, Rossi è l’inventore geniale al quale dare dritte perché non combini tanti casini, Levi un suo assistente che organizza i test, fa le misure e scrive i TPR, Focardi e UniBo non esistono. Per tre anni discutono con Rossi su come migliorare l’e-cat senza mai nominarli.
    Niente di grave. Lei continui pure a raccontare il contributo di UniBo al “successo mondiale dell’e-cat”, nel senso di chiacchiere in un centinaio di blog – su mezzo miliardo – metà dei quali per farsi una risata ogni tanto. In internet sono memorizzate bufale ben più gravi.

  4. @ Ascoli65
    L’opinione pubblica italiana e mondiale a cui ti riferisci è quella a cui si sono rivolti innumerevoli volte i fisici bolognesi tramite radio, TV, giornali, conferenze, internet, ecc. per affermare che l’ecat di Focardi-Rossi aveva prodotto quantità eccezionali di eccesso di calore
    Non “i fisici bolognesi” ma “alcuni fisici bolognesi”.

  5. @ OcaSapiens,
    L’e-cat è totalmente privo di interesse scientifico,
    Bene, su questo siamo d’accordo, come dice Wikipedia tutta la FF è pseudoscienza. Però ha un grande interesse mediatico perchè tocca un tema molto sentito dall’opinione pubblica che è quello dell’energia. Questo interesse è nato grazie all’appoggio ricevuto dai fisici dal DF di UniBo e solo loro, oppure il MIUR, possono far rientrare questa bufala.
    L’appoggio ricevuto da un fisico di UniBo, l’oca s.
    I trucchi usati da Rossi Levi e Passerini per far credere a una “certificazione” di UniBo sono evidenti a tutti.
    I video della demo ci mostrano che Levi ha illustrato la procedura di prova di fronte al direttore del DF. Al termine delle prove Rossi ha detto, sempre davanti al direttore del DF, che le misure erano state fatte dai professori di UniBo e che essi avrebbero fornito i numeri esatti. Dopo una decina di giorni è stato pubblicato, presentandolo come ufficiale, il report calorimetrico con il logo dell’Università, che precisava meglio e certificava i numeri anticipati da Rossi. Dove starebbe il trucco? A me pare una delle certificazioni più trasparenti della storia della fisica. Sicuramente sbagliata, ma senza dubbio trasparente.
    Il report non è stato presentato in via ufficiale da UniBo che non poteva certificare nulla senza una delibera che incaricava della certificazione Levi o il “gruppo” di Focardi, l’oca s.
    … e il capo del DF non ha sbugiardato subito Focardi convocando una conf. stampa per dire che il DF non c’entrava nulla con la messa in scena di gennaio.
    Se lo riteneva necessario avrebbe dovuto convocarla. Mi pare però dura sostenere l’estraneità del DF in una demo in cui partecipava il gotha del dipartimento, con misurazioni fatte da personale del dipartimento, utilizzando strumenti del dipartimento, il tutto documentato da 3 video intitolati “Energy Catalyzer Bologna University Test”.
    A mio avviso era necessario convocarla, smentire subito Focardi e Rossi e pazienza per gli eventuali soldi dell’eventuale contratto. Ma non capisco perché lei neghi le frasi di Villa che lei stesso ha ricopiato e l’evidenza del video: l’unico partecipante era Levi. E gli altri non erano affatto il gotha del DF.
    I prof non potevano essere “osservatori” dato che Villa scrive che alcuni hanno potuto guardare lo spettacolo per qualche minuto e nel video si intravvedono seduti altrove a chiacchierare fra di loro.
    Alla demo di gennaio 3 persone del DF che hanno assistito all’intera durata del test. Tutti gli altri hanno avuto la possibilità di vedere l’ecat all’opera per qualche minuto. Che si trattava di un dispositivo che moltiplicava i kW lo sapevano tutti, e credo che tutti avessero le basi scientifiche per rendersi conto che stavano osservando un prodigio della scienza e della tecnologia. Villa lo esprime bene con queste parole pronunciate pochi giorni dopo ”appartengo a quei pochi privilegiati che hanno visto coi loro occhi l’E-Cat produrre calore”. Quindi se nel video si vedono i professori chiacchierare tra loro voglio credere che sia stato per esprimersi vicendevolmente lo stupore e l’emozione provata per quell’evento.
    Lei è libero di credere quello che vuole, ma a differenza di Levi e Focardi, Villa scrive “produrre calore” non “produrre un eccesso di calore”, mica ci è cascato! Sapere che in una descrizione c’è scritto “il dispositivo moltiplica i kW” non significa sapere che li moltiplica nella realtà. Le parole non sono la realtà e lei è stato il primo a scoprirlo nei video, con una bravura che le riconosciamo tutti. Come mai non ci riesce più?
    Gli “osservatori” del DF erano Levi e Ferrari in ottobre, a contratto firmato e non ancora pagato.
    Il comunicato UniBo del 5 novembre 2011 recita: ”a questo scopo erano presenti agli esperimenti, in qualità di osservatori, i ricercatori dell’Università di Bologna.”. Non limita questa presenza agli esperimenti di ottobre. In effetti nella decina di esperimenti svoltisi nel 2011 di cui si hanno immagini e notizie risulta sempre almeno la presenza di uno o più membri del DF. Il comunicato UniBo ci dà conferma che quella presenza era autorizzata dall’Ateneo e che serviva ad osservare il comportamento del dispositivo oggetto del contratto di ricerca, tenendo conto che, in campo scientifico, “osservare” vuol dire qualcosa di più che “rimirare”.
    Il com. la limita eccome, parla unicamente di quella demo; quindi stando al suo ragionamento la presenza di ricercatori alle precedenti non era autorizzata, l’oca s.
    Però da giugno 2011 il “contributo” del DF è stato smentito una decina di volte.
    A me non risulta. Il comunicato di novembre 2011, ad esempio, non è una smentita, ma una precisazione su aspetti del tutto marginali, sfuggiti ad un giornalista disattento di FoxNews. Anzi la solerzia con cui è stato precisato a novembre che le prove non erano state effettuate PRESSO l’Università, cosa che era risaputa da tutti, costituisce una indiretta conferma per tutte le informazioni pubblicate fino ad allora nei principali media e che associavano l’UniBo all’ecat e che non sono mai state smentite.
    “L’indiretta conferma” era una smentita bella e buona, precisava che le prove erano fatte come voleva Rossi nel suo capannone; e la cosa era “risaputa da tutti” nel senso dei pochi che avevano visto il com. del DF dopo la firma del contratto, prima smentita ufficiale di studi già effettuati a UniBo sull’e-cat; il giornalista di FoxNews non era distratto per niente, riportava correttamente quanto detto (e scritto) da Sterling Allan, il propagandista di Rossi in USA e solo a lei Fox News sembra “marginale”.
    Quindi finché lei non tira fuori la delibera che affidava al “gruppo” di Focardi una ricerca sulla FF, prima del 2011, l’unica “certificazione” di calore in eccesso è quella di Levi per conto di Rossi.
    La certificazione del gennaio 2011 era del DF-UniBo ed ha poca importanza per chi fosse. Immagino che uno degli scopi fosse quello di spianare la strada al contratto di ricerca tra DF e Rossi firmato nei mesi successivi e che probabilmente era già in corso di perfezionamento. Di questo perfezionamento ne parlava già Passerini il 26 gennaio 2011, cioè il giorno della pubblicazione dei report del DF: ” lo stesso Ing. Rossi – mi riferiscono – starebbe perfezionando con l’Università di Bologna un contratto di ricerca per proseguire studi e sperimentazioni”. Se non vuoi credere a quanto riportato da Passerini c’è la conferma di Villa del 4 febbraio: ”22PASSI: So che è in corso il perfezionamento di un contratto di ricerca tra Rossi e l’Università di Bologna per permettere al Dipartimento di Fisica di eseguire ulteriori esperimenti, parteciperà anche lei a questa ricerca? VILLA: Certamente, se gli attori principali lo vorranno …”
    Lei può immaginare quello che vuole, ma come tutti noi non sa per quale motivo Levi abbia usato il logo quella volta e mai più, l’oca s.
    Non è neppure escluso che a gennaio 2011 ne fosse in corso già uno di contratto con il DF o che ci fosse stato in precedenza. Infatti nell’aprile del 2010 Rossi rispondeva così (in italiano) sul JoNP (neretto mio): ”Quello che ha detto il Prof. Focardi, che in base ad un contratto che abbiamo con l’Universita’ di Bologna ha controllato le radiazione residue nell’ambiente, e’, appunto, che non ci sono radiazioni residue fuori dal reattore.”(1) L’esistenza di questo precedente contratto, se confermata, consentirebbe tra l’altro di spiegare l’impiego di attrezzature e di risorse umane di UniBo utilizzate per produrre la documentazione scientifica inclusa nella domanda di brevetto WO/2009/125444.
    Ovviamente io non posso tirar fuori nessuna delibera in merito. Mi baso esclusivamente su ciò che è reperibile in rete e anche se ce ne fosse stata una a quest’ora il DF-UniBo l’avrebbe già rimossa dal web come ha fatto con l’annuncio della firma del contratto con Rossi del 19 giugno 2011 che non si trova più in rete.
    Eh sì, ormai lei si basa perfino sui “Rossi says”, l’oca s.
    dovrei semmai ricordare a lei che ne ho letto le mail.
    A me non interessa il contenuto delle mail private, che dei privati leggono privatamente. Quella di cui stiamo parlando è una vicenda pubblica in corso da anni sul palcoscenico pubblico dei media, che si svolge con atti pubblici, quasi tutti reperibili su internet e consultabili pubblicamente.
    A lei non interessano i fatti, altrimenti saprebbe che non erano mail private perché riguardavano l’attività di enti pubblici in cui dipendenti pubblici utilizzavano il personale e le risorse di enti pubblici, l’oca s.
    L’ho “tirata in ballo” perché al contrario di lei, Melis, Franchini e i believers, Hoistad non riconosce alcun “contributo” a UniBo.
    L’ho già detto nel precedente intervento. Nella parte non andata in onda Hoistad giustifica il suo coinvolgimento nei 2 TPR, a cominciare dal primo relativo ai test di Ferrara, con i risultati calorimetrici delle prove precedenti, cioè quelle del 2011, in cui la credibilità dei clamorosi risultati energetici poggia esclusivamente sulle affermazioni dei fisici bolognesi.
    poggia esclusivamente sul reso conto di Levi, che correttamente Hoistad non attribuisce a UniBo, come gli altri svedesi sa che non è vero, l’oca s.
    Melis nei suoi programma continua a tirare in ballo i ricercatori dell’Università di Bologna. Franchini, per quanto ne so, attribuisce la responsabilità del clamore suscitato dall’ecat esclusivamente ai fisici del DF. E per finire, in rete ci sono innumerevoli commenti di believers che dichiarano la loro fede nell’ecat solo perchè i professori di Bologna lo hanno visto in funzione con i loro occhi, mentre i fisici della domenica che lo negano lo hanno solo visto sul PC.
    Sul fatto che il clamore sia dovuto al nome di UniBo non ho dubbi; visto il suo ruolo nel “giallo canarino”, mi sorprende che lei non senta anche il clamore delle risate, e non solo in Italia, l’oca s.
    Per lui e gli altri svedesi, Rossi è l’inventore geniale al quale dare dritte perché non combini tanti casini, Levi un suo assistente che organizza i test, fa le misure e scrive i TPR, Focardi e UniBo non esistono.
    Agli italiani non è stata raccontata così. I media che ne hanno scritto o parlato, e sono stati tanti, hanno sempre presentato i fisici del DF come ricercatori dell’Università di Bologna e non come assistenti o consulenti di Rossi. E comunque non sto parlando di chi ha contribuito o meno ad una invenzione che noi due sappiamo non funzionare e non esistere neppure, ma di chi ha creato il mito, che è reale, che questa invenzione esista e funzioni, e per la gente questi sono stati e sono tuttora i fisici di UniBo.
    Agli italiani alcuni media continuano a raccontare bufale nel senso di radio24. I pochi che ne hanno parlato nei primi mesi del 2011 non lo fanno più. Credo che a pochi colleghi faccia piacere essere scelti come destinatari di un falso comunicato stampa, l’oca s.
    Lei continui pure a raccontare il contributo di UniBo al “successo mondiale dell’e-cat”, nel senso di chiacchiere in un centinaio di blog – su mezzo miliardo – metà dei quali per farsi una risata ogni tanto. In internet sono memorizzate bufale ben più gravi.
    Beh certo di fronte all’assoluto, qualsiasi evento risulta insignificante. Comunque ho fatto un controllo di quanto l’ecat lo sia per te e per i tuoi lettori. La vicenda Stamina, che sicuramente è molto grave, compare tra i tag dei tuoi post 19 volte e il massimo numero di commenti raccolti è stato di 36, mentre l’argomento e-cat compare in 107 post e in parecchi di essi il numero dei commenti ha superato abbondantemente il centinaio.
    E sull’economia, quanti post crede che abbia scritto? Non mi sono mai occupata di medicina e non leggo le riviste mediche. Ogni tanto, qui segnalo qualcosa per le Ong, poca roba. Il confronto semmai andrebbe fatto con le bufale sul clima o altre che fanno ridere, l’oca s.
    (1) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=53&cpage=1#comment-174

  6. Sono in sostanza d’accordo con quanto dice (riporta?) Ascoli65. E’ soprattutto grazie a al DF di UniBoh che quell’accrocco ha acquisito notorietà e, purtroppo, credibilità. E’ inutile girarci intorno: questa vicenda rappresenta una sonora figuraccia da parte di quell’università.
    Forse il più ingrato è Rossi…

  7. @ OcaSapiens,
    solo per dirti che ho letto le tue repliche in neretto intercalate nel mio precedente commento.
    Non ritengo di dover aggiungere nulla a quanto ho già detto. Le nostre rispettive posizioni in merito alle responsabilità ed agli obblighi residui dell’UniBo nella vicenda ecat sono notoriamente diverse. Le nostre frasi sono a disposizione dei passanti che vorranno farsi una loro idea in merito. Non mi faccio comunque illusioni che possano influire sul corso degli eventi.

  8. @ Luca
    E’ un po’ un pasticcio: la discussione sul ruolo di UniBo nella vicenda ECat procede parallelamente nei commenti a due post diversi.
    Mi sarebbe sembrato piu’ pratico proseguire qui, ma vedo che viene ancora preferito il post precedente.
    Ti ho quindi risposto nei commenti al precedente post.

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