Business

Nella sezione “business” la BBC ha un reportage sul drone della Tekever, un’azienda di Lisbona

which works with security firms, police forces and the military,

teleguidato sopra la campagna portoghese dalle onde cerebrali di un pilota che se “disciplinasse” meglio il proprio cervello, domani potrebbe pilotare qualsiasi aereo. “Anche se fosse disabile,” ma forse non se avesse giocato a football americano

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Jim “avanzo di galera” Hansen et al. ce l’hanno fatta. Ieri il Potus ha rifiutato di firmare la legge che autorizza la costruzione del bitumodotto tra il Canada e le raffinerie del Texas:

TO THE SENATE OF THE UNITED STATES

I am returning herewith without my approval S. 1, the “Keystone XL Pipeline Approval Act.” Through this bill, the United States Congress attempts to circumvent longstanding and proven processes for determining whether or not building and operating a cross-border pipeline serves the national interest.
The Presidential power to veto legislation is one I take seriously. But I also take seriously my responsibility to the American people. And because this act of Congress conflicts with established executive branch procedures and cuts short thorough consideration of issues that could bear on our national interest — including our security, safety, and environment — it has earned my veto.
Barack Obama

Coincidenza, il giorno prima Shell annunciava che per il momento non intende sfruttare la Pierre River Mine:

“The Pierre River Mine remains a very long term opportunity for us but it’s not currently a priority,” said Lorraine Mitchelmore, Shell Canada President and Executive Vice President of Heavy Oil.  “Our current focus is on making our heavy oil business as economically and environmentally competitive as possible. We will continue to hold the leases and can reapply in the future when the time is right.” 

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Sempre a proposito del “caso Willie Soon”, conflitto d’interessi e trasparenza, Michael Halpern ritiene abbastanza comprensibile la richiesta, fatta da Raul Grijalba a sette università americane, di avere la documentazione sulle fonti di finanziamento di altrettanti ricercatori che hanno testimoniato al Congresso sui cambiamenti climatici – minimi e incerti a loro avviso – senza dichiarare eventuali conflitti di interesse.
Halpern ritiene sbagliato pretendere di avere “tutte le bozze” di testimonianze o rapporti fatti dai ricercatori per conto proprio e altrui. Sa di caccia alle streghe, trovo. E se penso alle bozze di certi miei articoli, preferisco che rimangano tra me e i ricercatori che me le hanno riviste.

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Dopo l’Economist, anche Declan Butler di Nature trova pericoloso immaginare che l’epidemia di Ebola stia finendo, come fa la “comunità internazionale” dei donatori:

The United Nations estimates that its Ebola response will need US$1.5 billion for the first six months of this year, but it has only $600 million in hand, leaving a $900 million shortfall, just at the time it wants to scale-up efforts.

The biggest obstacle to achieving zero Ebola cases anytime soon might be the weather. The rainy season in West Africa will kick off around the end of April, peak during the summer, and run until roughly the end of October. Once in full swing, it will reduce dirt tracks, which much of the more remote areas in West Africa rely on for transport, to thick mud. This will badly hamper — if not derail — almost every aspect of the outbreak response. “The virus has told us loud and clear this week: ‘all I have to do is to survive out the next few weeks or months until the rains hit and then you are going to have a very very difficult situation’,” said Aylward (dell’OMS).

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Riciclaggi
Il quindicinale Current Science, pubblicato dall’Accademia indiana delle scienze, ospita un inserto speciale non peer-reviewed per risollevare il morale dei passeri. A cura di due habitués delle ICCF, raccoglie le solite narrative degli habitués e una dei newbies del Martin Fleischmann Memorial Project. La rassegna

Condensed matter nuclear science research status in China

di un habitué cinese et al. promette bene, ma il pdf non mi si apre. Agg.: CimPy ha trovato quello giusto.
Ricordo anche qui che il CNR ha concesso il patrocinio all’ICCF-19 di Padova su richiesta di un alto dirigente dell’ENEA secondo il quale si tratterebbe di un’iniziativa “in collaborazione con l’ENEA” che per la prima volta non risulta collaborare.
Che l’alto dirigente sia il multi-poltronato del PD che s’era inventato la collaborazione tra l’ENEA e la fondazione Gates?

14 commenti

  1. Hai ragione, ma ne vedo poca e solo sperimentale:pione polarizzato da Compass, neutrini sterili forse niente, idem per le stringhe cosmiche, fermioni di Majorana o quasi, e di recente un vincolo – o forse un’esclusione? – per le WIMPs da Atlas al Cern – quantum gravity tutto fermo, mi sembra.
    C’è qualcosa che devo seguire? (Quando vedo quello che esce in una settimana su arXiv mi spavento e scappo!)

  2. Beh dipende con quanta granularità e dove si vuole guardare e quanta novità si cerca, essendo un esperto del campo mi sembra tutto importante e non ho affatto il polso di cosa interessa alla gente.
    Fra teoria ed esperimento gli avanzamenti non sono pochi.
    Parlando dell’ultimo mese in ordine sparso e non spiegato: dagli avanzamenti dei calcoli di nuclei sul lattice di Pederiva (http://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.114.052501) agli esperimenti di cattura alfa sul carbonio importantissimi in astrofisica (http://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.114.071101).
    C’è il dibattito che si riaccende sul Particle Vibration Coupling (vedi ultimo post sul mio blog)
    Poi se si guarda pure arXiv nell’ultimo mese abbiamo una pubblicazione potenzialmente importantissima di Nazarewitcz (https://en.wikipedia.org/wiki/Witold_Nazarewicz) su come i nuclei esotici abbiano in realtà poca informazione rispetto a quella che ci servirebbe per migliorare sistematicamente i nostri modelli teorici e ci sia ancora molto lavoro teorico da fare sui nuclei che già abbiamo, o, per metterla diversamente, su come i due sistemi siano piuttosto disaccoppiati in quanto a contenuto informativo.
    Considerando quanti soldi costano gli acceleratori, e che il claim viene dall’ex direttore scientifico di Oak Ridge e nel panel di direzione di FRIB (il futuro principale acceleratore per la fisica nucleare americano) non è male come claim.
    Presto comunque si avranno altri risultati di R3B/LAND sugli esperimenti di reazioni relativistiche sugli ossigeni (e già avevano dei risultati molto belli, su degli Ossigeni non legati e hanno scoperto la dripline a O-26 anzichè O-28).
    A gennaio è stato acceso GANIL e presto si avranno un po’ di dati nuovi in fisica nucleare.
    Duguet e i gruppi di Parigi settimana scorsa han tirato fuori dal cappello una nuova idea (l’ennesima) per un bel modello di fisica nucleare sempre cercando di migliorare la consistenza nel trattamento, resta da vedere il manpower.
    Quantum Gravity e effetto Casimir, dato che hai citato, c’è stata recentemente una scoperta molto interessante: http://physics.aps.org/synopsis-for/10.1103/PhysRevLett.114.081104

  3. Ma davvero ICCF19 cià il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Ministero delle Attività Produttive e del CNR?
    Eh già!

    Mh

    Eh

    D’altronde



    Oh!
    Eh!
    L’hai prese le pasticche?
    Sì l’ho prese
    Bene, allora ora spengo eh

    Mh

    Maa

    Oh!

    Ehhh
    Ma mi ci porti all ICCF19?
    A fare cosa?
    A vedere i grulli.
    Non lo so, devo sentire il Ministro, domani gli telefono.

    Allora, apposto?

    Maa
    Ehhh!!!
    Ma gli telefoni davvero al Ministro?
    Gli telefono, sì, se t’ho detto che gli telefono gli telefono.

    Allora apposto.
    Oh, menomale!
    CLICK

  4. Ad una lettura della medesima, non ho l’impressione che ne potrebbero seguire molte altre: sta tutto nell’ultimo capoverso della prima (ed unica?) pagina:
    “Neutrino conjecture
    The direct corollary of this three-parameter formula is neutrino emission from the ‘cold fusion’ cell.
    The successful detection of neutrino emission from a self-sustaining cold fusion heater (such as Dennis’ sphere shown in the 2013 National Instruments Week) would eventually change the world.”

    Ecchéccivuole? Basta intercettare con successo l’emissione di un neutrino da un qualsiasi bollitore in autosostentamento da fusione fredda. Banale, no?…Evvia, Guardiana, smonti il motore dell’O-cat-Leonarda, che si va ad intercettare: we would eventually change the world, O al limite, se proprio va male, ci si compra una nuova bicicletta. Ecchéssaràmai…
    😀

    1. Andrea,
      grazie, qui ne ho per un mese…

      CimPy,
      grazie, adesso correggo. Ma che combinazione… Hermano Tobia sarà entusiasta della congettura.

      Nasty,
      per caso lei è libero durante la CiFuF? Potremmo chiedere un accredito, e per le spese di soggiorno facciamo una sottoscrizione.

  5. Grazie della considerazione, Signora Oca; ho già depositato domanda di ammissione al Corso Formativo Teorico-Pratico di Aspirante Inviato Provvisorio Aggiunto (in prova) de “L’ Osservatore Pastafariano”, ma naturalmente un titolo in più avrebbe il suo peso.
    Per le spese non c’è problema, faccio dragare il Brenta e lo risalgo col Nautilus, come saprà alloggio in un tubo lanciasiluri difettoso, e ciò mi permette di risparmiare un sacco di soldi; c’è solo il fastidio dell’ umidità perché il difetto appunto è che il portello esterno non chiude bene.
    Saluti.
    N

    1. Andrea,
      non solo in fisica nucleare! Appena ho bisogno d’aiuto, ti scrivo.

      Nasty,
      Fusione Fredda sarebbe la testata ideale, forse Giancarlo può metterci una buona parola.

  6. beh un buon uso della statistica è buona cosa ovunque, ovvio.
    Tuttavia per la fisica nucleare ci sono esigenze particolari. La materia è molto complicata, anche senza contemplare le complicazioni dal punto di vista statistico. La statistica associata alle considerazioni sull’impatto di nuovi dati, sul fitting dei parametri, possono essere estremamente complicate (una interazione nucleare ha dagli 8 ai 18 parametri, anche di più.) e aggiungere la statistica al bagaglio di conoscenze del fisico nucleare oltre alla fisica nucleare stessa, alla fisica quantistica in generale e many-body in particolare, alla fisica dell’interazione forte, all’astrofisica per molti casi (come il sottoscritto) può diventare davvero oneroso.
    Finisce che uno deve iniziare a seguire 5/6 campi pure nei dettagli giusto per farsi un idea con un minimo di ampio respiro e capire il proprio campo fino in fondo, che è già abbastanza incasinato e approfondito e con un secolo di storia. E’ anche la parte affascinante, andare a una conferenza di gas freddi, a una di reazioni nucleari, a una di struttura nucleari, a una di astrofisica, a una di interazioni fondamentali e ora aggiungiamoci pure i metodi di machine learning…
    E ad alcune persone piace avere la vita dura… Il problema è che la materia già subisce un’emorragia di personale e di idee perchè è già troppo complicata, storicamente spessa, e correlata a troppe altre cose, quindi beh, il passaggio va valutato con cura. Io poi sono d’accordissimo a non restare nel medioevo su certe cose, ma il problema è che vanno forniti degli strumenti standard (che esistono) e del “brainware” dedicato proprio per non disperdere le già esigue energie del già esiguo manpower, ma questo non viene fatto perchè la visione della Fisica, e specialmente nella Fisica nucleare, è che lo scienziato deve fare tutto da se: Dalla teoria con carta e penna al software, e questa è la vera visione oramai non sostenibile imho.

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