Bis

Un CimPy segnala che da ieri Marino Andolina, già protagonista della truffa Stamina, è agli arresti domiciliari. Dal Messaggero:

Arrestati anche un medico chirurgo plastico di Brescia e altri tre soggetti, due bresciani e un milanese di Rho, esterni al mondo medico … Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. (…)
Nessun ospedale è coinvolto in questo nuovo scandalo. Sono invece trenta i pazienti, tra questi anche sei bambini, affetti da malattie neorodegenerative come Sla, Sma e leucemia ai quali gli arrestati effettuavano, a pagamento, cure con farmaci definiti innovativi, ma che gli inquirenti definiscono invece «inefficaci e pericolosi» . (…)

Secondo la Procura di Brescia, Andolina e gli altri arrestati avrebbero iniziato la sperimentazione l’estate scorsa…  avrebbero infatti sfruttato le manifestazioni all’esterno degli Spedali civili di Brescia dei familiari dei pazienti che volevano farsi curare secondo il metodo Stamina per cercare pazienti ai quali somministrare i “prodotti farmacologici”.

In cambio di “somme ingenti”, i prodotti – cellule del tessuto adiposo estratte per liposuzione dal chirurgo plastico – erano forse staminali derivate da un dilettante in un laboratorio svizzero non autorizzato, e venivano iniettate in alberghi, appartamenti  o laboratori di analisi.

Mi ricorda un’inchiesta dell’Espresso,

È nel bilancio della Medestea che, per la prima volta, vengono messe nero su bianco le mosse internazionali della strategia di Stamina. Il gruppo di Merizzi, infatti, rivela di aver provveduto ad avviare a Lugano due società quasi gemelle. Della prima, battezzata Biogenesis Research, scrive che le sono stati conferiti «i diritti mondiali esclusivi» sul metodo Vannoni. Della seconda, che si chiama invece Biogenesis Tech, fornisce qualche elemento in più. Ad esempio che Medestea ne ha acquistato una partecipazione da Vannoni per 440.302 euro; e che la società svizzera, forte di un capitale di 100 mila franchi, ha come scopo «la diffusione mondiale della terapia con staminali, attraverso la costituzione di cell factories in joint venture in vari Paesi del mondo». 

Link aggiunti…

2/7 – Chiara segnala questo commento sulle sentenze della Cassazione.

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Climate change is the biggest health threat of the 21th century, bis

E’ uscito “Health and Climate Change del Lancet, con molti autori cinesi che non avevano partecipato al rapporto del 2009. E’ un po’ come il rapporto IPCC, ma in più raccomanda misure di “mitigazione” e non solo in campo sanitario, insomma 53 pagine fitte fitte. Dei tre commenti finali, quello di Drew Shindell et al. illustra l’aspetto “tout se tient” del rapporto, inquinamento, investimenti, opinione pubblica, risorse idriche pianificazione urbana… :

Deep cuts in carbon dioxide emissions are urgently needed to prevent dangerous climate change, but they must be complemented by reductions in shortlived climate pollutants (SLCPs), which produce a strong global warming effect but have relatively brief atmospheric lifetimes. SLCPs generally cause more radiative forcing per kg than carbon dioxide, and their mitigation could have a greater effect on climate change in the near term (in some cases almost immediately)—eg, by reducing the melting of snow and ice. Some SLCPs, namely black carbon (a component of combustion-derived particulate matter) and tropospheric ozone, are also strongly associated with adverse health outcomes, whereas others (eg, methane) are ozone precursors. Black carbon is often coemitted with other particulates and ozone precursors, and its removal often clears these particulates as a by-product, therefore enhancing the health benefits of emission reductions. Reduction of these pollutants therefore provides a unique opportunity to simultaneously mitigate climate change and improve population health in the near term, with benefits realised on a temporal and spatial scale relevant to policy makers.

I rischi e i costi sanitari sono maggiori nei paesi più poveri, dove non esiste una previdenza – come mostra la figura 7, oggi il Pakistan e ieri l’India. Dati dell’OMS un po’ più aggiornati sono usciti la settimana scorsa.

Nel 2009, l’ing. Indur Goklany aveva mandato al Lancet un commento citato/criticato solo da altri tre, forse perché era chiaro che non aveva letto le rassegne in bibliografia ed è noto per inventarsi i dati. Vediamo se ci riprova, questa volta per conto della GW BigOil & Coal PF

17 commenti

  1. Da quel che si è saputo, in questi casi le cellule staminali venivano ottenute tramite liposuzione (cosa molto più semplice da fare che non un carotaggio osseo!).
    Che Andolina, nella situazione precaria (dal punto di vista giudiziario) in cui si trovava si sia imbarcato in questa storia stupisce. O è stupido, o era talmente convinto della propria impunità e del fatto che quel che pensa lui è giusto che non si è preoccupato delle conseguenze. Terza ipotesi: ormai è preda di un delirio di onnipotenza.

  2. si,ma sono cose da terzo mondo. e non mi stanchero’ mai di ripetere che in questo stato di cose presente non ci ha portato Andolina.

  3. Quarta ipotesi: il gioco, visto il nostro sistema giudiziario in tema, vale comunque la candela.

  4. bravo ! visto il sistema sociale,politico,giudiziario. e’ proprio cosi. questi sono epigoni,non precursori. del resto qui la cosa e’ venuta fuori solo perche’ si sono di mezzo dei bambini,tra studi sulla sindone pagati con soldi pubblici,cariche regalate,carriere inspiegabili…siamo nel terzo mondo.

  5. Vediamo se finisce come la pubblicista gallicana – duecento articoli dedicati, lo stalking etc., ed era un caso tutto sommato minore. Adesso, shhh … zitta come una mosca – un’eroina.
    Non capisco perché Nevanlinna su cobraf ce l’abbia (suppongo) con ocasapiens, l’unica che ha avuto il coraggio di dire il fatto suo anche al PdC sul patrocinio ICCF19 mentre gli altri glissavano!
    E’ inutile ripetere sempre gli stessi concetti. Silenzio non è automenaticamente sinonimo di assenso.
    http://cobraf.com/forum/topic.php?reply_id=123485779&topic_id=5747&ps=20&pg=1&sh=0
    http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2015/01/09/cifuf-e-ciciap/

  6. Il compagno Furlanic difende così Andolina
    «Se si aggiunge che nel tempo si sono incrociate anche decisioni diverse e contrastanti da parte dei ministeri incaricati si capisce come il tutto sia molto nebbioso nelle sue varie articolazioni. Aggiungiamo che il dottor Andolina non ha mai parlato di cura capace di risolvere stati di malattia grave, ma di palliativi compassionevoli, capaci di ridurre, in alcuni casi, stati di grave sofferenza e di migliorare la qualità della vita delle persone malate».
    Infatti. Andolina NON proclamava già nel 2010 di aver ottenuto risultati streptosi in 2/3 (due terzi!) dei pazienti trattati.
    http://www.staminafoundation.org/article/intervista-al-dott-marino-andolina-la-metodica-della-stamina-foundation
    “Solo nel 2008 mi imbattei nella Fondazione Stamina ONLUS e fui testimone della guarigione di un piccolo paziente che davo per spacciato e, quindi, entrai nel grande progetto di Davide Vannoni.
    Fino alla fine del 2009 furono così una cinquantina i pazienti che abbiamo curato con cellule mesenchimali, prevalentemente affetti da malattie neurologiche (Morbo di Parkinson, Paresi Sovranucleare Progressiva, Atrofia Multi Sistemica, Ictus, Retinopatia Diabetica, Maculopatia, paraplegie e tetraplegie), autoimmuni (psoriasi, Sclerosi Multipla) e genetiche (Niemann Pick, Distrofia Muscolare) ed ottenendo importanti risultati su più di 2/3 dei pazienti, mentre i più modesti risultati ottenuti da coloro che ritenevamo avere risposto poco o nulla alla terapia si sono dimostrati, a distanza di un anno dall’interruzione delle terapie, essere, invece, significativi. Infatti avevamo fermato le rapide progressioni delle patologie seppur non avessimo, almeno apparentemente, ottenuto miglioramenti significativi.”
    “La popolazione cellulare ottenuta con questa metodica è più variegata, o meglio dovrei dire che produce effetti differenti e più amplificati. Rispetto ad altre metodiche ho visto effetti rigenerativi veri e propri e non solo effetti immunosoppressivi (che è una caratteristica di base delle mesenchimali).
    La modalità di coltivazione ed i tempi della stessa, creano cellule con grande vitalità ed in totale sicurezza, mentre ho visto cellule mesenchimali prodotte da altri laboratori che avevano già intrapreso linee di differenziazione verso l’osso. Inoltre la differenziazione verso la linea neuronale che è una peculiarità della metodica di Stamina, è unica nel modo e nei tempi, rendendo questa, a mio giudizio, la metodica più avanzata per le malattie del sistema nervoso centrale e periferico.
    In ultimo vorrei ancora sottolineare il know how medico in controtendenza con le conoscenze e con la prassi comunemente diffusa per cui si pensa che più cellule si iniettino maggiore sia il risultato.
    Non è vero: il giusto dosaggio somministrato più volte fornisce risultati maggiori, più stabili e duraturi. Ovviamente queste conoscenze nascono dalla prassi, da prove e valutazione dei risultati che per ogni patologia e per ogni stadio di degenerazione sono stati sperimentati in un tempo molto lungo.
    Le prime applicazioni sull’uomo di questa metodica sono avvenuti a metà degli anni ’90, dopo una lunga fase di sperimentazione animale.”

  7. Intervista al dott. Andolina, del 4 marzo2014, medico e principale collaboratore di Davide Vannoni.
    Dott. Andolina, quanto è efficace la terapia con le staminali e su chi?
    Su circa 250 casi non abbiamo mai avuto reazioni indesiderate, neanche uno sternuto. Il laboratorio dell’Istituto Superiore di Sanità a suo tempo ha certificato che le nostre cellule staminali sono idonee a qualsiasi uso terapeutico. L’Ospedale di Brescia ha attestato che non ci sono mai stati effetti collaterali.
    Su che malattie?
    Su quelle inguaribili come le neuro degenerative su base genetica e e sulle autoimmuni ma soprattutto queste particolari staminali (mesenchimali) ricostruiscono qualsiasi tessuto danneggiato e non è necessario che siano le proprie, ma sono valide per qualsiasi persona; ad esempio Parkinson o distrofia muscolare, artite reumatoide, artrite degenerativa, tutte le malattie neurologiche degenerative ma anche da trauma accidentale, Paresi Sovranucleare Progressiva, Atrofia Multi Sistemica, Ictus, Retinopatia Diabetica, Maculopatia, paraplegie e tetraplegie, autoimmuni (psoriasi, Sclerosi Multipla) e genetiche (Niemann Pick, Distrofia Muscolare), ottenendo importanti risultati su più di 2/3 dei pazienti, mentre i più modesti risultati ottenuti da coloro che ritenevamo avere risposto poco o nulla alla terapia si sono dimostrati, a distanza di un anno dall’interruzione delle terapie, essere, invece, significativi. Infatti avevamo fermato le rapide progressioni delle patologie seppur non avessimo, almeno apparentemente, ottenuto miglioramenti significativi.
    “Perché tanto accanimento verso il metodo anche per i soggetti inguaribili?
    Temo che sia un metodo che guarisce troppe malattie ad un prezzo troppo basso.”
    http://www.alister.it/news/vannoni-andolina-e-stamina/?doing_wp_cron=1435150247.1332030296325683593750

    1. Chiara,
      Temo che sia un metodo che guarisce troppe malattie ad un prezzo troppo basso.
      30-40 mila euro a ciclo, “troppo basso”? Dev’essere miliardario…

  8. Io penso che un primo fatto da appurare con precisione, sia se Andolina ha personalmente avuto dei guadagni economici da questa operazione oppure no.
    Non so in quale misura questo possa mutare la sua posizione giudiziaria, ma credo sia importante stabilirlo.
    Furlani?, Behrens e Iacchia si sono pesantemente esposti per Andolina,
    “…che ha sempre speso se stesso ed i propri beni per l’attività di medico, senza ottenere mai benefici personali di carattere economico“
    e io sarei curioso di sapere se, almeno per quanto attiene alla proposizione da me citata, hanno ragione.
    Non ho una opinione, ma prendo nota.

  9. @mW
    Da quel che so Andolina è davvero una persona del tutto disinteressata dal punto di vista economico. All’ epoca della crisi della ex Jugoslavia si è prodigato per aiutare i vicini (soprattutto i bambini) sia con missioni lì che facendo venire i bambini bisognosi di cure a Trieste. Con lui, sua moglie, che si è fatta carico di tanti bambini che hanno anche accolto in casa loro e a loro spese. La figlia (credo biologa) lavora in una ONG in paesi del terzo mondo.
    Credo che da Stamina non abbia guadagnato, facile che ci abbia addirittura rimesso.
    Il suo “guadagno” è solo la soddisfazione personale di aver fatto qualcosa di “speciale”. E, forse, di essere ammirato come un eroe.
    Quindi, anche in questa storia, se non è estraneo alle attività della cricca (se cioè ha fatto davvero qualcosa e non c’è stato solo millanteria da parte degli altri) probabilmente lo ha fatto solo perché è così inossidabilmente convinto di essere l’ unico genio in grado di salvare i malati. E -insofferente com’è alle regole- ha deciso di andare avanti convinto di essere assolutamente nel giusto.

    1. Chiara,
      anche a me amiche di Trieste dicono così, in città aveva un’ottima reputazione fino a qualche anno fa – su questo ha ragione Hermano Tobia – chissà cosa gli è successo.

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