Zoonosi parlamentare


Colpa o merito di Mario Monti, nel 2013 Ilaria Capua è stata eletta deputata ed è rimasta in Italia. Colpa dell’impreparazione in biologia di alcuni magistrati, è tuttora indagata per complicità in tentata epidemia di influenza aviaria perché il suo laboratorio ha mandato a virologi stranieri – com’è obbligatorio tra enti di ricerca – un virus noto per non causare né epidemia né influenza aviaria.

Immagino che l’abbia messa di buon umore l’unica accusa rimasta dopo il bizzarro “dossier” pubblicato dall’Espresso, perché ha scritto un Abecedario di Montecitorio (in edibus, 12,50 euro, sarà in libreria la settimana prossima), breve, buffo e un po’ amaro.
I deputati neofiti sono persone normali, dice, ma alcuni vengono presto contagiati – come fosse un virus maligno – da una maleducazione plateale, inscenata in aula per farsi riprendere da cameramen e fotografi. Nel libro abbondano le analogie con il comportamento animale, soprattutto di altri primati a proposito delle esibizioni dei maschi alfa, volgarità riservate a una bella signora comprese.

Anche se la voce “Scienza” è  fra le più deprimenti del libro,

la politica ignora la scienza e se ne occupa soltanto quando può essere strumentalizzata per enfatizzare una posizione o per accontentare un bacino elettorale. E di questo non si fa segreto.

da vice-presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Ricerca (adesso è in quella delle Politiche Comunitarie), Ilaria è riuscita a “fare qualcosa”  con l’approvazione di tutti i partiti o quasi. Di recente sembra diventato ancora più difficile. Per esempio, Renzi aveva annunciato a “Che tempo fa”:

uno stanziamento di 50 milioni per il 2016 (75 a partire dal 2017) per la chiamata diretta di 500 professori universitari, ordinari e associati, che si sono distinti per elevato merito scientifico; e fondi (55 milioni di euro per il prossimo anno, 60 a regime dal 2017) per l’assunzione di 1000 ricercatori.

Dopo anni di blocco delle assunzioni 1000 ricercatori fanno ridere, ma meglio che niente. In Commissione, Ilaria faceva approvare una piccola aggiunta: valutava il “merito scientifico” delle eccellenze un comitato composto al 50% da stranieri, come si usa nei paesi sviluppati. Il governo pareva favorevole, poi ci ripensava e proponeva un 30%, ma meglio che niente. Proposta bocciata in aula dai deputati del PD, per non limitare le prepotenze dei vecchi baroni.

(Da collegare a quanto dicono Andrea Idini e i ricercatori precari o meno che conosco.)

*

Look for America...
Invece nel discorso del POTUS di ieri, c’è parecchia ricerca, e scienza del clima. D’altronde ne va dell’economia statunitense, meno antiquata di quella italiana.

7 commenti

  1. In Italia la ricerca rimane il regno dei paradossi.
    Da un lato si vorrebbero chiamare queste ultraeccellenze, considerati i presunti requisiti e selezione, pagandole comunque non dico croste di formaggio ma quasi: 50 milioni diviso 500 sono a testa 100 mila euro all’anno, comprese tasse, overhead (20/30% sul lordo complessivo) e fondi ricerca (che a questo punto sono nulli), per posizioni di gente gia’ full professor all’estero.
    Non esiste full professor che valga la pena pigliarsi che non abbia almeno un paio di postdoc associati e una manciata di dottorandi. A parte che i dottorandi in italia sono molto piu’ burocratizzati che altrove, quindi trasferirli e’ difficile… Ma con che soldi trasferisci il gruppo?
    Non dico di mobilitare una milionata per professore (anche se per chi vale veramente la pena non basta neanche), ma centomila annui di totale e’ praticamente quanto prendo io con la Newton…
    Dall’altro a Palermo il concorso RTDb (tempo determinato “tenure track”) in Fisica Applicata ha un numero di 12 pubblicazioni MASSIME (non minime, massime)…
    http://www.unipa.it/amministrazione/area4/set27/.content/2015_ricercatori_TD/bando_16posti_b.pdf
    A parte la tavolinata…
    E chi ce le ha meno di 12 pubblicazioni… e dove dovrei applicare io? E dato che per superare l’abilitazione scientifica (che pero’ non fanno da una vita, quindi boh) era necessario averne 24 nel mio SSD, chi ne ha 18, troppe per RTDb e troppo poche (e nessun concorso) per associato cosa fa nel frattempo?
    Io capisco che la bravissima Capua provi a metterci una pezza, ma qua sta affondando il titanic e facciamo salpare gusci di noce per salvare i topini…

    1. Andrea,
      50 milioni diviso 500
      Eh lo so e Ilaria C. meglio di me perché 4 o 5 anni fa i CDC di Atlanta le facevano una corte pazzesca! Dubito che ci siano molti candidati a prendere quanto un post-doc dove stanno adesso.

  2. Al di là dei bei discorsi del demostene abbronzato
    l’ economia statunitense oltre a emettere un quantitativo di CO2 procapite (lascviamo perdere il cumulativo negli ultimi 2 secoli che è di gran lunga il maggiore del mondo) che è più del triplo di quella degli italianucci (e analoghi extra-consumi di risorse non rinnovabili) ha qualche altro difettuccio.
    Ad esempio un ultradecennale sbilancio delle partite corrente di migliaia di miliardi di dollari all’ anno (contro la nostra sostanziale parità) il che significa che per diverse motivi (più militari e politici che economici) nel suo complesso gli USA sottraggono risorse al resto del pianeta.
    Certo come %del PIL investono (soprattutto i privati, comprese le big-corporation tra cui da non dimenticarsi big-oil, big-tobacco etc) in ricerca più di noi. Ma se è per questo investono in armi di distruzioni di massa (e nella ricerca scientifica che le rende possibili) una % ancora più alta.
    Poi sì la nostra classe politica è scientificamente (e non solo) ignorante
    vuoi mettere al confronto la classe politica repubblicana (al di là delle eccezioni) a stelle e strisce?
    Chissà se la brava Capua oltre oceano sarebbe stata lautamente sovvenzionata per effettuare ricerche tipo quelle che hanno permesso agli arsenali USA di dotarsi di antrace ed altre raffinate invenzioni tecnologiche?

    1. alberto,
      Apperò…
      il demostene abbronzato
      1. qualche cosa di meglio non le viene in mente?
      2. Pro capite gli europei emettevano meno CO2 degli americani perché non avevano scoperto il carbone?
      3. Crede che i CDC facciano ricerca militare, ma dovendola tenere segreta invitano migliaia di stranieri a parteciparci per un po’?
      4. Secondo lei, le potenze coloniali sottraevano risorse da altri pianeti?
      Gli USA investono in armi di distruzioni di massa (e nella ricerca scientifica che le rende possibili) una % ancora più alta (della % investita in ricerca non di armi di distruzione di massa)
      Armi di distruzione di massa atomiche? chimiche? Altre? Nel frattempo,
      complimenti per l’ordine di grandezza
      vuoi mettere al confronto la classe politica repubblicana (al di là delle eccezioni) a stelle e strisce?
      Vuol mettere al confronto una classe politica che alla quasi unanimità finanzia la truffa Stamina? Unita nel fa rimborsare omeopatia e simili? Nel chiedere soldi per la ricerca su fissione piezonucleare, fusione fredda, UFO, invenzioni del “Messia” Keshe, scie chimiche, vaccini che rendono i maschi omosessuali (omissis)?

  3. 1. Sì diversi soprannomi ironici possono venire in mente. Ovviamente l’ abbronzatura per indicare un colore caffelatte in sé è banale, è il concetto di demostene che funziona un po’ meglio (=oratore molto brillante in cui le dote retoriche sovrastano tutte le altre e nascondono i fallimenti concreti).
    2. Se le interessa il cumulativo di CO2 procapite degli europei nel complesso è inferiore a quello statunitense (meno di 150tC procapite rispetto ad oltre 300 secondo la Tveberg) eccetto che per la GB che è leggermente superiore agli USA. I motivi sono diversi. E anche il fatto che ad oggi le emissioni dello statunitense medio siano più del doppio dell’ europeo medio (oltre 4 tC/y contro meno di 2 ed una media globale sotto l’ 1,5) dipendono da diverse ragioni, ben poco influenzate dalle belle parole di questo o quel presidente, qualunque colore abbia di capelli o di pelle.
    3. Ovviamente no, la sua è un’ inutile domanda retorica, per evitare di guardare in faccia la realtà. ossia che una parte rilevante di quella “sacra” ricerca scientifica è finanziata dal complesso militar-industriale compreso quello dell’ industria dei combustibili fossili.
    4. E questa sarebbe una giustificazione perché le potenze di oggi (comprese le ex-coloniali) continuino con altre vie (finanziarie, politiche e, sebbene meno che in passato, militari) lo sfruttamento degli abitanti delle nazioni meno sviluppate d’ accordo con i dittatori e gli affaristi locali?
    5. Vuole forse negare l’ evidenza, ossia che la %del PIL statunitense rivolta allo sviluppo tecnologico di nuove distruttive armi (“di massa” per me non sono solo quelle che ipocriticamente sono state spacciate in possesso di Saddam, anch’ esse tipo l’ antrace prodotte nei laboratori USA, oltre che ovviamente russi, tedeschi, inglesi etc, ma soprattutto quelle convenzionali, come nuovi jet, portaerei, bombe di ultima generazione etc) sia di gran lunga superiore alla nostra (Obama un paio di anni fa se ne è pure lamentato direttamente in un incontro col premier, sostenendo che dovevamo spendere di più per la “difesa” oltre a comprare ovviamente i loro aerei).
    6. Sì voglio mettere. Anche perché i singoli casi da lei citati, per quanti deprecabili, sono scarsamente rilevanti (tranne da quei pochi che ne sono ossessionati, tipo la scempiaggine delle FuF o l’ arlecchinata piezonucleare) tutti insieme hanno un peso complessivo minimo anche solo rispetto ad esempio all’ impatto delle politiche antiGW statunitensi (quelle concrete, vedi boom dello shale-oil condito con i proclami presidenziali sulla green-economy).

  4. Purtroppo la buona volontà dichiarata da Obama si scontra con la poca competenza riguardo ai temi scientifici. Che non appartiene solo ai repubblicani americani.
    La dichiarazione di voler implementare un nuovo “progetto Apollo” per la cura definitiva del cancro (let’s make America the country that cures cancer once and for all) sembra dettata da fini propagandistici più che da una strategia pensata.

  5. Curioso che una scriva un abbecedario sul parlamento quando la sua presenza in aula è stata poco più del 62%
    http://parlamento17.openpolis.it/parlamentare/685853-capua/685853
    mi sarei aspettato un impegno un pochino maggiore da parte di qualcuno che si è stracciato le vesti per anni dicendo che la politica deve fare di più per la ricerca.
    Comunque sempre meglio della Cattaneo che non arriva neanche al 13% almeno lei i libri non li scrive.
    Piero

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