In attesa delle onde gravitazionali

Su Nature, Alexandra Witze scrive:

On 11 February, the Advanced Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) is giving a “status report” on its effort to detect gravitational waves, ripples in space-time predicted by Einstein almost exactly 100 years ago. LIGO is widely expected to announce that it has made the first ever direct detection of gravitational waves. Nature will be in Washington DC to bring you the news as it happens, starting at 10.30 AM US EST. Sign up below to follow the event live.

Speriamo che a Washington o a Pisa, qualcuno ricorderà il centenario della morte di Karl Schwarzchild e della memoria sui buchi neri che aveva mandato a Einstein, il 22 dicembre 1915, e che Einstein aveva letto all’Accademia al posto suo – in tempo per dirgli che era stata accettata.

Reportage live anche sul Guardian, tweet di Astrogarden, Spacebreak ecc.

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La Corte Suprema ha bloccato il Clean Power Plan del POTUS per ridurre le emissioni di gas serra:

The Supreme Court overruled a 21 January decision by a federal appeals court that would have allowed the EPA to implement the regulations pending legal review. If the lower court sides with the Obama administration and the states appeal against the verdict, the regulations would remain on hold pending a Supreme Court hearing. In that case, the high court could issue a ruling as early as 2017.

Riconsiglio di leggere l’inchiesta del Center for Public Integrity segnalata ieri.

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Pianeta fumante

Su Nature Communications (open access) Max Popp, Hauke Schmidt e Jochem Marotzke pubblicano un doppio modello di “evaporazione degli oceani” su un pianeta come la Terra, ma con una temperatura media maggiore di 70 K (circa 84-85°C invece di 14,5) e una concentrazione atmosferica di CO2 fino a 9.000 ppm (siamo un po’ sopra i 400 ppm):

we have demonstrated with a state-of-the-art climate model that a water-rich planet might lose its habitability as readily by CO2 forcing as by increased solar forcing through a transition to a Moist Greenhouse and the implied long-term loss of hydrogen. We confirm previous results that a region of increased climate sensitivity exists and show that the climate is unstable in our model in that region due to positive cloud feedbacks caused by a weakening of the large-scale circulation. We also demonstrate that there is hysteresis and that once a transition to the Moist-Greenhouse regime has occurred, the process may not simply be reversed by removing the additional forcing.

Sarei per studiare l’andamento dell’idrogeno atmosferico con simulazioni più realistiche…

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Da Real Climate, Gavin Schmidt risponde cortesemente a Nic Lewis, l’ex finanziere che vuol far ritrattare il paper di Kate Marvel, Gavin et al. per mezza dozzina di errori che vede solo lui. Gavin ne trova uno (minore), e conclude:

When there are results that have implications for a broad swath of other papers, it’s only right that the results are examined closely. Lewis’ appraisal has indeed turned up one error, and suggested further sensitivity experiments, which have both ended up strengthening the robustness of the basic result. The conclusion remains that sensitivity calculations which assume the efficacies of each forcing must be exactly 1, with no uncertainty – la tesi di Lewis, ndr- , are simply no longer credible.

Il delizioso lagomorfo riassume gli esilaranti debunking del debunker in chief della climatologia mainstream.

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Giancarlo segnala l’articolo di Bianca De Fazio su Repubblica:

Poco più di due mesi di indagini interne. Poi le sanzioni. Comunicate ufficialmente ai diretti interessati nelle scorse ore: nessuna autonomia nelle pubblicazioni di qui ai prossimi anni, obbligo di far supervisionare i lavori al direttore del Dipartimento e richiami formali ad operare “nel massimo rispetto delle regole nell’integrità della ricerca”. Integrità violata, secondo il giurì dell’ateneo della Federico II, in tre articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali da un gruppo di ricerca il cui coordinatore è il professore di Veterinaria Federico Infascelli, ordinario di Nutrizione e alimentazione animale. Fu il professore Infascelli, sulla base di quelle ricerche, a sostenere, nel corso di un’audizione in Senato (nel luglio scorso), la pericolosità di alcuni mangimi contenenti Ogm.

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C’è posta per tutti

se vuoi discutere tira fuori il tuo vero nome, brutto codardo. Altrimenti, vai a fare sesso con gli alieni assieme a Nonna Papera

xxx ed altri codardi che non usano il vero nome: fottetevi

L’unico motivo per cui non vengo a Milano a riempire di calcioni il tuo di culo e renderlo ancora più orrido è perché sostieni di essere una donna, nonostante questa affermazione lasci perplessa parecchia gente…

Altri esempi a richiesta. Con ciò, Christian Corda ha compiuto la propria missione: ripetere ossessivamente le stesse oscenità e minacce fino a convincere tutti delle sue “qualità morali“. Lo caccio via, così frignerà “censura” su 22 passi dove sarà accolto con fiori e kleenex.

Caccio via anche l’ex collega di Corda nelle imprese di Santilli, l’antisemita parossistico “Luca Petronio” che vi scrive:

Informiamo gli utenti di questo blog sionista che stiamo per intraprendere un’azione legale contro i criminali scientifici giudei Coyaud e Corda. Invitatiamo pertanto gli utenti in buona fede a non commentare i post che riguardano il Professor Santilli o saremo costretti ad includerli nell’azione legale.

Giovanni e tutti quelli che sperano di essere inclusi sono calorosamente invita tata tatì a commentare l’articolo della “NON giornalista NON” (omissis) e NON Cavalier templare onorario su Oggi Scienza.

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Finito l’embargo, posso dire che su nell’editoriale di Nature domani c’è una notizia che fa ben sperare:

we announce that Nature journals will make all papers relating to Zika virus free to access until further notice. Nature journals will also now encourage authors who haven’t already deposited their relevant sequence information in public archives to do so on submission to help drive the shift towards fast data sharing during public-health emergencies.

A statement, signed by journals (including Nature’s parent company Springer Nature) and researcher funders, on data sharing in public health emergencies has also been produced. The full text is included below:

Statement on Data Sharing in Public Health Emergencies

The arguments for sharing data, and the consequences of not doing so, have been thrown into stark relief by the Ebola and Zika outbreaks.

Per Ebola, il gruppo Nature pubblicava già i paper in open access (rif. prossimo post).

5 commenti

  1. Salve a tutti, mi chiamo Christian Corda e sono un fisico ed astrofisico italiano con regolari abilitazioni all’insegnamento universitario, ho una laurea in fisica (vecchio ordinamento), una laurea specialista in scienze fisiche ed un dottorato di ricerca in fisica. Sono autore o co-autore di circa 150 pubblicazioni scientifiche in alcuni dei maggiori giornali scientifici specialisti internazionali. Capite dunque quanto sia onorato di essere accusato da una come Nonna Papera – Sylvie Coyaud che NON è una giornalista, NON ha laurea, NON ha passato l’esame per giornalisti, NON è iscritta all’albo. E’ una poveraccia, NON ha famiglia, NON ha un compagno, NON ha affetti, ha fallito in tutte le cose più importanti della vita e la sua unica soddisfazione è andare a sparare balle su vari porcili mediatici per scaricare le sue frustrazioni dovute a dei complessi adolescenziali non superati.

  2. Salve a tutti, mi chiamo Christian Corda e sono un fisico ed astrofisico italiano con regolari abilitazioni all’insegnamento universitario. Ho una laurea in fisica (vecchio ordinamento), una laurea specialista in scienze fisiche ed un dottorato di ricerca in fisica. Sono autore o co-autore di circa 150 pubblicazioni scientifiche in alcuni dei maggiori giornali scientifici specialisti internazionali. Capite dunque quanto sia onorato di essere accusato da una come la signora Sylvie Coyaud che NON è una giornalista, NON ha laurea, NON ha passato l’esame per giornalisti, NON è iscritta all’albo.
    Invito la signora Coyaud a tornare a studiare ed a prendersi quelle competenze e quelle qualifiche che attualmente non ha.
    Cordiali saluti.

  3. Salve a tutti, mi chiamo Christian Corda e sono un fisico ed astrofisico italiano con regolari abilitazioni all’insegnamento universitario. Ho una laurea in fisica (vecchio ordinamento), una laurea specialista in scienze fisiche ed un dottorato di ricerca in fisica. Sono autore o co-autore di circa 150 pubblicazioni scientifiche in alcuni dei maggiori giornali scientifici specialisti internazionali. Capite dunque quanto sia onorato di essere accusato da una come la signora Sylvie Coyaud che NON è una giornalista, NON ha laurea, NON ha passato l’esame per giornalisti, NON è iscritta all’albo.
    Invito la signora Coyaud a tornare a studiare ed a prendersi quelle competenze e quelle qualifiche che attualmente non ha.
    Cordiali saluti.

  4. Spinning neutron stars or jets from black holes may be generating repulsive gravitation
    Ma è vera questa cosa?
    Ci sono arrivato cercando info sulla Anomalia del Pioneer (http://www.staif2.org/about.html), per fortuna almeno questa è una storia finita bene (“The story is finding its conclusion because it turns out that standard physics prevail,” – See more at: http://www.space.com/16648-pioneer-anomaly-spacecraft-mystery-solved.html#sthash.a7YqMVyU.dpuf), ma il coautore del Tem-pl-onk continua a ravanare, forse spera che gli intitolano un asteroide anche a lui; vai Corda, allunga il collo, ché vedi Roma.

    1. Hortensio,
      i jet escono dai buchi neri solo nelle “ricostruzioni artistiche”, in realtà escono dal suo disco di accrescimento e a quanto pare non generano alcuna anti-gravità.
      p.s. Corda: su Oggi Scienza ho fatto un pistolotto, poche righe, più per gli studenti del master in comunicazione della scienza che per lui.

I commenti sono chiusi.