Le oche, le nubi e un resto di bufale

Cari orecchietti di radiopop,

Partiamo con la rassegna stampa scientifica:

L’esperimento Cloud – foto sopra – al CERN, è stato creato nel 2006 per confermare un’idea dell’astrofisico Henrik Svensmark, ripresa di Jasper Kirby e gradita a parecchi politici e produttori di energia sporca.

Doveva attribuire il riscaldamento globale a un aumento non della concentrazione dei gas serra, bensì ai raggi cosmici, particelle ad alta energia che colpiscono l’atmosfera e interagiscono con gli aerosol, dei pulviscolini naturali o di fonte antropica e quindi con la formazione delle nuvole. Purtroppo l’arrivo dei raggi ha un andamento ciclico inverso rispetto a quello dell’attività solare e del tutto scollegato da quello della temperatura.

Dopo un inizio inglorioso sono arrivati alla riscossa ricercatori con meno preconcetti o la UE non continuava a finanziare l’esperimento fino al 2013. Com’era accaduto nel 2011, su Nature di ieri due articoli della collaborazione Cloud diretta da Kirby dimostrano che l’idea di Svensmark era proprio bislacca:

– il primo conferma che, in assenza di solfati prodotti dalla combustione del carbone, alle alte latitudini e temperature sotto i meno 30 gradi, le sostanze organiche emesse dagli alberi – abeti e pini soprattutto – formano i nuclei di condensazione del vapore acqueo, e questi  le nuvole;

– il secondo che i raggi cosmici aumentano da 10 a 100 volte – tradotto: non sappiamo di quanto – questa formazione. Prima della rivoluzione industriale avevano probabilmente un’influenza sul clima, oggi l’effetto semmai è minimo.

Entrambi i risultati consentiranno di migliorare un po’ i modelli di evoluzione del clima nei quali il ruolo delle nubi è ancora mal definito. Se sono confermati da osservazioni nell’atmosfera reale, ma l’articolo uscito oggi su Science, basato su misure dei nuclei di condensazione in alta quota, mi sembra limitare l’importanza degli ioni cosmici.

Questa è sensazionale. All’università della British Columbia, Vancouver, Canada, una collega polacca di Giulio Valentino della Riva, del nostro comitato scientifico, e altri ricercatori hanno scoperto un eucariota come noi in più piccolo, ma senza i mitocondri che tutte le cellule di eucarioti normalmente hanno. E Giulio non ci ha detto niente!

Facciamo il karaoche senza di lui…

Ci sono rimaste domande in sospeso su 2 bufale della settimana scorsa.

Le scatolette Quantum che trasformano i liquami in dolci e fresche acque ammazzando i batteri senza interferire in alcun modo con le cellule vive, come fanno a rendere i kiwi più ricchi di vitamina D e gli orti urbani più produttivi? chiediamo a Pietro De Marinis, dottorando del Dipartimento di economia agraria alla Statale.

Meglio comprarsi le Quantum Mini da 888 euro da appendere su balconi, terrazzi e davanzali  o l’auto che va a tachioni dell’ascoltatore Armando?

post-scriptum
In realtà, Pietro De Marinis era venuto per invitare gli ascoltatori che collaborano con Ong, giardinano, coltivano orti urbani – o resistenti, ciao orecchietti di Lodi! o cmq benintenzionati, al convegno Cooperazione internazionale e sviluppo agricolo, giovedì 9 giugno al Dip. di Scienze Agrarie della Statale, in via Mangiagalli, Milano.

E’ dedicato ad alcuni Scopi dello sviluppo sostenibile, alle buone pratiche evidence-based in agricoltura eco-compatibile. Ci sarà pure un confronto tra le pratiche biodinamiche (!) e quelle della Syngenta…

Stacco musicale in tema
La seconda più seria che faceta riguarda l’estratto di prugnolo del Molise tuttora venduto come farmaco contro i tumori nonostante la diffida dell’Istituto superiore di sanità (rif. sotto anche i link di Dora).

L’ISS dice che non ci sono dati per affermarlo, ma che sta preparando esperimenti sugli animali lo stesso. Eppure il dott. Andrea Savarino dell’ISS ha pubblicato una rassegna di nuove ricerche secondo le quali questi “integratori anti-ossidanti” sono addirittura dannosi – se funzionano: danneggiano il Dna e le difese immunitarie contro i tumori, e anche contro l’HIV.

Scusi, dott. Savarino, ma sul sito del suo istituto non è spiegato. Com’è che quando ci sono solo pubblicazioni negative su integratori e tumori, voi dell’ISS spendete i nostri soldi per un esperimento sugli animali e quando un meccanismo di difesa contro l’HIV è confermato nelle scimmie – anche da lei salvo omonimia – bloccate la ricerca?

Dalle 12.50 alle 13.27 anche in streaming, podcast e, per dirci se abbiamo sbagliato qualcosa FaceBook e mail oche at radiopopolare.it

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p.s. Nel GR di popolnetwork, ho cercato di spiegare l’articolo del Lancet sulle correlazioni cronologiche nei dati della Banca Mondiale e dell’OMS per il 1990-2010, tra aumento della disoccupazione, tagli a percentuali di PIL investite in sanità pubblica, dove esiste, aumento della mortalità nel caso di tumori per i quali la sopravvivenza in caso di terapia è maggiore del 50% (cancro alla prostata, al seno, al colon) e minore del 10% (al polmone e al pancreas). Questo per 75 paesi  ricchi e mediamente ricchi, di cui i 35 paesi dell’OCSE.

I giornali hanno ripreso a modo loro il com. stampa dell’Imperial College. Si tratta di un primo tentativo, quindi l’incidenza un po’ approssimata è di 0,37 morti in più su 100.000 abitanti per tumori curabili con ogni 1% di aumento della popolazione disoccupata; 0,0053 morti in più con ogni 1% di PIL in meno per la sanità pubblica.

Da un confronto con il 2000-2007, nei paesi dell’OCSE la stima è di 260 mila morti in più per il triennio 2008-2010, di cui 40 mila correlate alla disoccupazione, salvo dove esiste una sanità pubblica per tutti come l’Italia; di un calo della mortalità nei paesi come la Gran Bretagna dov’era aumentata parecchio la spesa per la sanità pubblica; non c’è differenza per i tumori non curabili.

6 commenti

  1. … l’auto che va a tachioni dell’ascoltatore Armando…
    Ma l’auto che va a tachioni viaggia sempre più veloce della luce? Perché ogni tanto bisognerebbe anche fermarsi.

  2. Dal cielo alla Terra
    comunicazione xyz1237
    L’agricoltura biodinamica è fuffa, nello vuoto dello spazio cosmico non funziona.
    Dal cielo alla Terra
    Missione xyz1237 conclusa

  3. Ascoltata l’intervista al Dr Savarino, direi che l’ISS dovrebbe rispondere anche a un’altra domanda più generale: perché hanno ospitato nella loro sede un congresso dell’ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) “che ha visto la partecipazione di oltre 200 partecipanti di diverse discipline mediche (oncologi, omeopati, agopuntori, naturopati, antroposofi)”? Perché, se la Dr Stefania Meschini era solo parte della segreteria organizzativa, il Gotha dell’ISS era invece nel Scientific Advisory Board? Perché non risulta che gli illustri medici e ricercatori dell’ISS abbiano tirato pomodori marci quando il presidente di ARTOI – Dr Massimo Bonucci – illustrava il trattamento di tumori cerebrali mediante omeopatia? Insomma, quanto è seria l’infiltrazione delle pseudoscienze nell’Istituto Superiore di Sanità?
    Tutti i link utili sono raccolti qui: http://www.hivforum.info/forum/viewtopic.php?p=67030#p67030

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