Rassegna stampa, procrastinata

Rido e vedo gente, invece di fare gli O’s digest…

Space, climate change and the real meaning of theory” dell’astronauta Piers Sellers che ora dirige la NASA, è scritto proprio bene, oltre che ben argomentato (New Yorker).

Stefano Dalla Casa racconta l’operazione Infektion del Kgb – per far credere che il virus dell’AIDS fosse stato creato dalla CIA – e i danni terribili che ha causato, partendo dalla ricerca sul rilascio incidentale di antrace, in Unione Sovietica, che smonta un’altra “teoria del complotto” (Wired);

Nottetempo al CERN, dei burloni hanno inscenato un “sacrificio umano” davanti alla statua di Shiva (The Guardian);

Esperimenti in vecchia Caledonia con corvi della Nuova Caledonia hanno cercato di mettere in dubbio la genialità della compianta Betty, senza riuscirci (Science e Nature);
In luglio Alex Kacelnik, l’amico e il primo ammiratore di Betty, e dottorandi avevano mostrato che anche gli anatroccoli “ragionano” (Science);

Clive Hamilton ha da ridire sulle definizioni dell’Antropocene, troppo legate a singole discipline mentre le riguarda tutte, e tutti noi (Nature);

Meteorologi spaziali americani rivelano che un’eruzione della corona solare, nel maggio 1967 ha rischiato di scatenare una guerra tra USA e URSS, accid… se era un evento di Carrington eravamo ancora nell’inverno nucleare (Space Weather);

I mari sono straccolmi di plastica, scrive Daniel Cressey, spiagge a parte, resta da capire dove sta di preciso e quanti danni fa localmente e globalmente (Nature);
Stesso tema nella vignetta di Kal che esporta fra i pesci il mantra “life is a bitch” (The Economist);

I chimici stanno creando nuove generazioni di polimeri anche per nuove applicazioni, aggiunge Mark Peplow, “Polymers are everywhere – and therein lies the problem” (Nature);

John Warner e Jennifer Ludwig ritengono che il rischio posto dai prodotti chimici sia valutato male, e suggeriscono tre rimedi tra cui la standardizzazione di norme e regole, ottimisti…(Nature);

La Society of Biological Inorganic Chemistry ha annullato le elezioni del suo direttivo perché i voti erano molto superiori ai votanti, chi è stato? (Science/Retraction Watch);

Neal Jean di Stanford et al. hanno mappato la povertà e la ricchezza in Nigeria, Tanzania, Uganda, Malawi e Rwanda, utilizzando immagini satellitari diurne – no surprise, ma fa impressione lo stesso; commento di John Bohannon “per provare a risolvere i problemi, bisogna sapere dove stanno”, e di Joshua Blumenstock, “la povertà si combatte con i dati” (Science);

Su un tema affine, e sempre per le Ong, ho dimenticato di segnalare la rassegna di Fabio Giulio-Tonolo et al. sulle “tendenze globali della mappatura basata su immagini satellitari durante le emergenze” – di un mese fa e sempre attuale come il lavoro di Giulio-Tonolo e dei suoi colleghi di ITHACA (Science);

Donato Rigante denuncia “l’apartheid accademico in Italia”

Favouritism and elitism have been common features of any competitive environment, including academic medicine, for a long time, but interest the media in only a minority of cases. …  the present Università is run by a few very senior academics who foster a power system based on a frequent disregard of widely accepted values of merit.

Grazie dell’aiuto, dott. Rigante, però mi sa che gliela faranno pagare  (The Lancet h/t Retraction Watch)
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