Sofa 2016: clima, fame e povertà

Le rese agricole aumentano di pari passo con la temperatura e la concentrazione atmosferica di CO2 (“IL cibo per le piante”), mi ripetono quelli che negano l’effetto serra dei nostri gas serra visto che il riscaldamento globale è finito nel 1998 e altri tout va bien, madame la marquise.

La coerenza non è il loro forte…

Per tutti gli altri, è uscito il Sofa 2016, The State of Food and Agriculture della FAO, sottotitolo “Cambiamento climatico, agricoltura e sicurezza alimentare”. E’ una rassegna, quindi per le Ong non ci sono grandi novità anche se i box sugli interventi di mitigazione e rispettivi finanziamenti faranno comodo per monitorare la destinazione del Green Fund per il clima e le discussioni di Marrakech in novembre.
(Su questo punto, sono meno ottimista del Guardian…)

Per i politici con un’attenzione limitata, oltre alla sintesi iniziale ce n’è una per ogni capitolo. L’impatto sulle rese, previsto dai modelli per le colture principali, è riassunto nella tabella 1, a pp. 127-133. Le proiezioni variano parecchio – gli “Human-Earth Systems Models” sono ancora in prova… –  salvo su un punto: le rese aumentano nelle zone temperate dell’emisfero nord (il mais nella “corn belt ” statunitense in particolare) e nel resto del mondo calano con l’eccezione della canna da zucchero.
Le tabelle 2 e 3 aggiornano al 2014 le stime per le emissioni agricole di CO2 equiv. (nella tab. 2 ci sono anche le emissioni “negative” delle foreste). Rappresentano circa un quinto delle emissioni totali, un 2-3% in più delle stime precedenti che tiene conto della recente diminuzione in altri settori a cominciare da quello energetico.


I danni peggiori per i poveri e i piccoli contadini, sono – refrain – quelli causati da eventi meteo estremi: siccità, alluvioni, uragani com’è ovvio dall’inizio del secolo.

It’s still hot
A proposito di risc. glob., è uscito l’aggiornamento a settembbre della serie GISTemp:

September 2016’s temperature was a razor-thin 0.004 degrees Celsius warmer than the previous warmest September in 2014. The margin is so narrow those two months are in a statistical tie. Last month was 0.91 degrees Celsius warmer than the mean September temperature from 1951-1980.

Versione “arcobaleno” e grafici più tradizionali da tamino che prima della media mobile su trent’anni  scrive:

The absolute worst thing that can happen in the near future, that will obstruct doing anything useful about this, would be for the U.S. to elect as president an arrogant sexual predator moron who said that global warming is a hoax perpetrated by the Chinese.

In combutta con i britannici? Gavin Schmidt segnala un modello meteo-climatico di Nick Dunstone et al. del MetOffice che prevede l’andamento nel 2017 dell’Oscillazione nord-atlantica, su Nature Geo.

La NAO

the prime driver of European winter climate variability, can be skilfully predicted one year ahead of winter. This is an exciting first step in developing useful winter climate predictions and services beyond the seasonal timescale.

Appuntamento il 9 novembre per la cosa peggiore e nel marzo 2018 per la NAO…

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Chiuso il cerchio
Prese dai fibroblasti di un embrione di topolina o della punta della coda di un’adulta, è uguale: in vitro le staminali possono diventare ovuli fecondabili, scrivono Katsuhiko Hayashi e il suo gruppo su Nature.