Citree, ricordando Claudio Abbado

A Milano ci sarebbero 35 specie arbustiveoree (h/t bdaleppo) al condizionale perché mi sembrano poche: nellelenco non ho trovato i liquidambar del quartiere che in questi giorni si vedono lontano un miglio. Né so se è aggiornato per includere il cachet di 3.500 alberi che ai tempi della sindaca Moratti, il Comune doveva pagare a Claudio Abbado.

Il database creato da Juliane Vogt et al. del Politecnico di Dresda ne contiene 390 adatte al “paesaggio urbano” ed è consultabile gratuitamente perché è un progetto UE (h/t BBC). Si parte dai criteri di scelta per arrivare alla specie – in latino, inglese o tedesco per adesso – o vice versa per controllare sulla foto che la specie è proprio quella che avete in mente e paragonarne le prestazioni con quelle delle concorrenti.

più paulonie, please

I criteri sono parecchi –  26 solo per l’aspetto! –  e molti hanno un’importanza regolabile. Deve fornire cibo agli uccellini? Essere deciduo o sempre verde? Crescere in fretta? In un cimitero? Di quanto? Assorbire gli inquinanti o le polveri sottili? Richiede molte cure? Starà all’ombra o in mezzo al cemento o all’asfalto? Ce ne sono altre nella zona?
Insomma c’è da perderci delle ore.
Poi si piantano su una mappa del quartiere. Con tre o più giocatori, prevedere un sistema di votazione delle preferenze, un week-end intero e come colonna sonora sinfonie di Mahler e almeno il Concerto in sol di Ravel…

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A proposito di videogiochi, il gruppo di Laura Gagliardi – la chimica dell’università del Minnesota di cui parlo ogni tanto – ha lanciato Master of Filtering, al momento  per Windows 64, abbreviato in MOF come i nuovi materiali detti “metal-organic frameworks”. Video della versione alpha.

Bisogna salvare il mondo bombardato da molecole di CO2, costruendo uno sbarramento di MOF che le catturano ma lasciano passare gli alleati come l’azoto e l’ossigeno. Quando la CO2 spacca la barriera perché il MOF è troppo fragile, se ne possono riciclare i pezzi in una nuova configurazione. Fisici e chimici della materia stanno cercando come creare dei MOF in tutto il mondo, ma se ci si mettono anche i ragazzini magari si riesce a catturarne di più e meglio.

Un paper di Science Advances calcola in 4,88 ± 0,57 K la sensibilità del clima al raddoppio della CO2 atmosferica, e di più entro il 2100 usando dati paleo-climatici e lo scenario RCP8.5 detto business as usual per le emissioni di CO2. La prima stima sembra un po’ alta, dice aTTP. James Annan era stato meno diplomatico:

To cut a long story short, it’s not silly – the authors are entirely respectable and the work is interesting – but I don’t think it is really that credible in terms of overturning established consensus. In fact it looks to me like they’ve gone astray in a few ways which add up to provide plenty of reasons for doubting the result.

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Cronache di ordinario trumpismo

Su Science Insider esce la notizia che in due elezioni l’Accademia di arte e scienza neerlandese potrà eleggere solo donne – 10 nel 2017 e 6 nel 2018 – per ridurre un po’ la quota celeste attualmente del 87%. Nella media mondiale. Solo a Cuba le accademiche sono il 29%. Sotto l’articolo, ci sono 11 commenti misogini firmati con nomi maschili.

Sotto l’articolo sulle regole stabilite dall’EPA che il governo Trump potrà subito abolire, ci sono 4 commenti, 2 favorevoli all’abolizione e 2 contrari.

3 commenti

  1. Per la serie “il pelo nell’uovo”: lo storace (Liquidambar styraciflua) a me pare un albero, e non un arbusto, seppure spesso di media taglia (nei giardini di Porta Venezia ci sono però esemplari maestosi), altre mancanze importanti tra gli alberi mi paiono:
    – quella della piuttosto comune Catalpa bignonioides (albero dei fagiolini o dei sigari) (forse c’è anche la Catalpa speciosa),
    – quella del Taxodium distichum (cipresso calvo , begli esemplari in vari giardini con specchi d’acqua, vedi Porta Venezia).
    Tra gli arbusti citerei l’unico agrume a foglie caduche che io conosca il Citrus trifoliata (ponciro) che vegeta bene nel nostro clima e ben difende i suoi pelosi e profumati quanto immangiabili frutti.
    Con stima. Bernardo

    1. Bernardo,
      ups… grazie, volevo scrivere “arboree” come la prima colonna dell’elenco, scusa la distrazione.
      Anche per quelle arbustive 25 sono poche, escludo che sia un elenco completo. L’ho linkato perché c’è anche il nome latino da usare con Citree (bell’idea, vero?) per identificare la specie.

  2. Ho provato a usare Citree, forse non è ottimizzato x Ubuntu, così mi è sembrato poco intuitivo, i punti d’intervento per spostare i cursori sono difficili da individuare e con apparato iconografico scarso, ma probabilmente è in costruzione. L’idea è comunque interessante.

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