Scossa di terremoto a Milano

S’è appena sentita. Epicentro in Svizzera vicino a Lucerna, magnitudo 4.4, spero che gli amici stiano tutti bene.
A proposito, Steph ha scritto un bel post sui modellini farlocchi  – per dirla con il “non ho idea di cosa siano ma ne parlo male lo stesso” – di Stouffer e Manabe e di Wally Broecker (“dumb luck“, un corno…). Se lo incoraggiate, secondo me ne scrive uno per il cinquantenario del mio preferito: Manabe & Wetherald 1967.

*

Secondo Serena Danna,

 il metodo da lei usato [su Climalteranti] per criticare l’articolo comparso sulla Lettura non è né debunking, né tanto meno contro-informazione, piuttosto un procedimento simile a quello che gli americani chiamano “character assassination”, ovvero il tentativo di sporcare la reputazione di una persona.

Temo che non le sia chiaro il senso di “debunking”, “contro-informazione” e “character assassination”. Forse glielo chiarirà l’articolo appena uscito su Scienza in rete, dove le sue considerazioni in merito sono benvenute come da Climalterantie qui.
Da Climalteranti, Gianluca vorrebbe cambiare argomento e ridurre, con incaute addizioni, ad “appena il 10%”  il consensodei climatologi sulle cause dei cambiamenti attuali. Hilarity ensues

18 commenti

  1. Ero a seguire un’interessantissima conferenza di Telmo Pievani. Mentre parlava di come le condizioni climatiche potrebbero aver influito sugli esiti di una delle tante ramificazioni delle prime due fuoriuscite di Sapiens dall’Africa, ho come avvertito delle vibrazioni alla sedia su cui ero seduto. Di primo acchito, pensavo ad un effetto-Pievani. Poi ho capito.
    http://www.seismo.ethz.ch/it/home/
    Manabe & Wetherald 1967: mi riprometto di dedicargli un post incorniciato d’argento verso inizio maggio…

  2. “Da Climalteranti, Gianluca vorrebbe cambiare argomento e ridurre, con incaute addizioni, ad “appena il 10%” il consenso dei climatologi sulle cause dei cambiamenti attuali. Hilarity ensues…”
    Interessante. Pensavo fossero molte di più le pubblicazioni negaiole, tipo <1% e non dell'ordine dello 0,01%.
    Out of curiosity, esistono pubblicazioni in peer-review che quantificano le pubblicazioni sul clima per singolo anno?
    OT: segnalo che la querelle Gatti-Montanari sui vaccini contaminati dalle nano-cose continua sul BMJ, dove i nostri eroi attaccano Melanie Carr (EMA) nei commenti a questo articolo: http://www.bmj.com/content/356/bmj.j596/rapid-responses

    1. Mauro,
      poche e di solito su riviste che si occupano di tutt’altro.
      le pubblicazioni sul clima per singolo anno
      ho visto questo conteggio, ne trovi altri in bibliografia.
      Gatti-Montanari: vado a vedere.

  3. “ho visto questo conteggio, ne trovi altri in bibliografia.”
    Grazie mille per il link!

  4. “segnalo che la querelle Gatti-Montanari sui vaccini contaminati dalle nano-cose continua sul BMJ, dove i nostri eroi attaccano Melanie Carr (EMA) nei commenti a questo articolo”
    Bellissimo 😀 praticamente si difendono dall’accusa di non avere nessun controllo nei loro esperimenti perche’ – si sa che il controllo c’e’ sempre –
    cit: “As to the “lack of controls”, we confess we don’t understand its meaning. We carry out our analyzes according to all the golden rules of electron microscopy and there seemed to be no point in writing a technical manual of microscopy in the paper we published, taking the competence of our readers for granted.”

    La domenica alcuni guardano la partita, altri diventano scienziati.

  5. Hydra, just for the lulz, pochi giorni fa Gatti ha spiegato in TV come ha preparato i campioni dei vaccini testati: https://donotlink.it/mW9v
    Che senso ha spiegarlo nel paper scientifico quando c’è YT? Seems legit.
    p.s.: notare come usi direttamente l’ago della siringa per distribuire meglio il campione sulla pellicola bioadesiva… poi si stupiscono se vi hanno trovato traccie di acciaio e alluminio; non stupisce più di tanto quando cianciano a sproposito di legge di Mohs, lame e formaggi 😀

  6. @Mauro Toffanin:”pochi giorni fa Gatti ha spiegato in TV come ha preparato i campioni dei vaccini testati: (…)
    notare come usi direttamente l’ago della siringa per distribuire meglio il campione sulla pellicola bioadesiva…”
    Ho visto, sono sempre piu’ ridicoli e in un primo momento mi sono chiesto come possano avere incarichi da ricercatore simili personaggi, poi mi sono subito ricordato di alcune mi esperienze personali: una laureata in biologia che non si ricordava se il DNA ha 2 o 3 catene e un dottorando in statistica che calcolava probabilita’ superiori a 1 e accettava il risultato perche’ “lo ha fatto il computer”…sigh…
    “Che senso ha spiegarlo nel paper scientifico quando c’è YT?”
    Soprattutto dopo il paper :-DDD non so se mi spiego

  7. Hydra: “Ho visto, sono sempre piu’ ridicoli e in un primo momento mi sono chiesto come possano avere incarichi da ricercatore simili personaggi […]”
    Possono grazie ad una sentenza della cassazione che gli permette di accedere all’ESEM di Urbino per un giorno alla settimana; se Gatti-Montanari non avessero vinto tale causa legale, ora non staremmo nemmeno qui a parlare di nano-fuffa. Di sicuro sono ricercatori non per “meriti”.
    Non so se hai seguito le ultime gesta del nostro eroe, ma pochi giorni fa Montanari ha lanciato l’ennesima accusa di complotti perpetrati da Big Pharma sulla pelle di innocenti bambini. Secondo lui, gli 800 bambini sepolti in una fossa comune a Tuam, sono il risultato di esperimenti condotti illegalmente dalle casa farmaceutiche tra gli anni ’30 e ’60, per lo sviluppo del vaccino anti-difterite¹; il tutto con la complicità del governo Irlandese e delle riviste scientifiche internazionali.
    Di per se tale episodio non meriterebbe nemmeno di essere riportato, ma ciò che lo rende esilarante non è tanto il complotto, quanto il fatto che ha creato indignazione persino tra i seguaci più incalliti di Montanari, costringendolo a portare “prove” di tali affermazioni infamanti; messo alle strette, getta la maschera ed ammette che lui le prove non le ha (cit. verbatim): “[…] non ha alcuna importanza se la notizia è vera o falsa [bambini morti per trial illegali su vaccini sperimentali, ndr]. Ciò che importa è che è credibile, ed è credibile a causa della situazione creata dai vari professorini, politicuzzi, enti di controllo e giornalisti.”
    Insomma, l’importante è che una supposizione sia credibile per essere vera, poi Montanari cita i lager nazisti, e tutta una serie di frodi scientifiche che nulla hanno a che vedere con i vaccini, ma tanto basta per poter sostenere che siccome è già successo in passato, può succedere ancora in futuro. E visto che nessuno controlla, allora… gggomblotto!!1!1!.
    Messa così, sembra l’ennesima boutade di Montanari, ma ciò che il nostro eroe ignora è che a furia di spararle finalmente ne ha imbroccata una! Ebbene sì, in Irlanda, tra gli anni ’30 e ’60, gli orfanotrofi e le strutture pubbliche di ricovero per famiglie disagiate erano spesso impiegate in trial clinici per testare i vaccini; in alcuni casi tali trial sono stati condotti senza il consenso dei genitori, come spiega nel dettaglio l’Irish Examiner: http://www.irishexaminer.com/ireland/special-investigation–vaccine-trials-on-children-worse-than-first-thought-300247.html
    Ciò che Montanari non sa (o fa finta di non sapere), è che delle migliaia di bambini usati in quei trial clinici, nessuno è morto, né ha subito effetti collaterali di alcun genere a causa dei vaccini stessi; come diverse inchieste negli anni passati appurarono. Ciò è dovuto al fatto che tali trial non avevano come fine quello di testare “nuovi vaccini sperimentali” come Montanari sostiene, ma quello di testare i vaccini già esistenti in forma tri ed esa-valente (che erano una novità per quei tempi). I vaccini dell’epoca erano già, relativamente, sicuri.
    L’unica cosa di cui ci si può indignare per questi trial è l’assenza del consenso, ma pure Gatti-Montanari ricadano nella stessa faciloneria visto che non seguono le linee guida della dichiarazione di Helsinki (DoH): https://pubpeer.com/publications/15332619 The pot calling the kettle black.
    L’ironia di tutta questa faccenda è che Montanari voleva svelare un mega-complottone, mentre l’unica cosa che è riuscito a dimostrare ineluttabilmente è che lui non si fa scrupuli a speculare sulle sofferenze altrui, anche a costo di inventarsi infamanti panzane pur di tirare acqua al proprio mulino. Ah the irony is lost on Montanari.
    ¹- il vaccino anti-difterite, in forma TAT, esisteva già ben prima dell’orfanotrofio di Tuam, per cui non è ben chiaro a quale “vaccino anti-difterite” Montanari faccia riferimento;

  8. Gentile sig.ra Coyaud
    dato che ha accennato al mio commento lasciato su Climalteranti, ne approfitto per informarla che ho rifatto meglio i calcoli (ma non escludo che possano essere suscettibili di ulteriori correzioni al rialzo o al ribasso) ed è venuto fuori che quel 10% oscillerebbe più verosimilmente tra il 9,37% e il 7,73%, infatti i nuovi numeri che ho estrapolato, sono i seguenti:
    • GALLUP 1991: 65
    • BRAY E VON STORCH 2007: 46 (nello studio non è specificata la percentuale dei pro-AGW,
    per cui se applicassimo le stesse percentuali utilizzate per il totale, otterremmo 21)
    • DORAN E ZIMMERMAN 2009: 75
    • ANDEREGG ET AL 2010: 194
    • BRAY 2010: 245 (anche se quelli dichiaratisi “very much convinced” sono solo 101)
    • ROSENBERG ET AL 2010: 201 (ma applicando la stessa percentuale utilizzata nello studio, si ha 178)
    • FARNSWORTH E LICHTER 2012: 410 (non è però specificato il livello di esperienza nel campo)
    • COOK ET AL 2013: 746 (anche qui non è specificato il livello di esperienza nel campo)
    • STENHOUSE ET AL 2014: 115 (anche se quelli dichiaratisi più convinti sono 97)
    • VERHEGGEN ET AL 2014: 554 (anche se quelli più esperti sono effettivamente 290)
    • PEW RESEARCH CENTER 2015: 123
    • CARLTON ET AL 2015: 38 (anche se quelli più esperti sono effettivamente 20)
    Tirando le somme viene fuori quanto segue:
    65+46+75+194+245+201+410+746+115+554+123+38= 2.812 scienziati pro-AGW esperti di climatologia
    (oppure: 65+21+75+194+101+178+410+746+97+290+123+20= 2320 scienziati super esperti e super convinti dell’AGW)
    che, rapportati al totale dei climatologi attivi nel mondo, circa 30mila secondo lo studio di Cook (ma realisticamente saranno molti di più), rappresentano il:
    ###### 9,37% (o il 7,73%) ######
    Va inoltre sempre sottolineato che i suddetti numeri non tengono conto della presenza di eventuali doppioni tra i vari studi (cosa altamente probabile, essendo stati attinti spesso e volentieri dalle medesime liste, come specificato dagli stessi autori).
    Tengo infine a ribadire che lo scopo di queste mie somme è solo quello di evidenziare che nel mondo della climatologia non sembrerebbe affatto che ci sia quella famosa maggioranza schiacciante del 97% in favore dell’AGW tanto pubblicizzata dai media, e che, più verosimilmente, la maggior parte degli esperti preferisce ancora mantenere una posizione di cauta neutralità sulle responsabilità antropiche, in quanto le incertezze nel campo sono ancora troppo elevate, come viene, tra l’altro, ammesso anche negli stessi rapporti dell’IPCC (ad esempio a pag.824 del cap.9 del rapporto IPCC 2014: “Furthermore, despite the progress that has been made, scientific uncertainty regarding the details of many processes remains.”).
    Cordiali saluti
    p.s.: a proposito del “Hilarity ensues”, vedo che insiste ancora nel riproporre i disegnini a torta di James Powell sul 99,99%, ampiamente sbugiardati dai suoi stessi colleghi di Skeptical Science (https://skepticalscience.com/Powell.html)… che simpatica umorista!
    ^_^

    1. Gianluca,
      come le hanno detto e ripetuto, le sue somme sono assurde.
      Lei confonde quelle di articoli (“su 24.210 articoli, 5 negano l’AGW”), che nessuno ha sbugiardato, con una percentuale (99,99%) di persone e fa esattamente lo stesso errore che Skeptical Science rimprovera a Powell: immagina che l’assenza di una posizione sia la posizione che preferisce lei.
      lo scopo di queste mie somme è solo quello di evidenziare
      che lei non ha la minima idea di cosa sia una statistica. Grazie di dimostrarlo di nuovo.
      Furthermore, despite the progress that has been made, scientific uncertainty regarding the details of many processes remains
      Peccato per lei che l’effetto serra dei gas serra non faccia parte dei dettagli e che su di esso non ci sia alcuna incertezza da oltre un secolo.

  9. “immagina che l’assenza di una posizione sia la posizione che preferisce lei”
    Non mi pare di aver affermato questo, ho semplicemente constatato che circa i 2/3 di quei 24.210 articoli (o il 65% di quel 99,99% di autori, se preferisce), non esprimono alcuna posizione sull’AGW.
    ————–
    “Peccato per lei che l’effetto serra dei gas serra non faccia parte dei dettagli e che su di esso non ci sia alcuna incertezza da oltre un secolo.”
    Infatti non mi permetto di mettere in discussione il meccanismo dell’effetto serra, ho solo messo in evidenza che ci sono ancora forti dubbi nella comunità scientifica sulle variabili in gioco, tra qui rientrano giocoforza anche le responsabilità antropiche.
    La ringrazio per avermi comunque dato spazio nel suo blog.
    Cordiali saluti

    1. Gianluca,
      ho semplicemente constatato che circa i 2/3 di quei 24.210 articoli (o il 65% di quel 99,99% di autori, se preferisce), non esprimono alcuna posizione sull’AGW.
      Lei confonde autori e articoli, altro che capre e cavoli… Con il suo sistema di somme, avrebbe “constatato” qualcosa se avesse letto non solo i 24.210 articoli, ma anche il milione e passa di articoli citati in nota.
      Non è possibile, quindi ha sommato posizioni di cui non sa nulla per affermare che “verosimilmente” tra il 9,37% e il 7,73% dei climatologi è d’accordo sull’effetto serra dei gas serra emessi da attività umane.
      non mi permetto di mettere in discussione il meccanismo dell’effetto serra
      Lei si permette solo dire che lo mette in discussione la maggioranza dei climatologi, ma è palesemente falso.
      ho solo messo in evidenza che ci sono ancora forti dubbi nella comunità scientifica sulle variabili in gioco tra qui rientrano giocoforza anche le responsabilità antropiche.
      Anche questo è falso.

  10. Effettivamente ho letto solo qualche decina di articoli a saltare tra quelli dichiarati pro-AGW (mi riferisco agli articoli scientifici veri e propri, non agli studi sul consenso), ma nessuno di essi fornisce una dimostrazione chiara e diretta della responsabilità antropica, bensì esprimono sempre delle deduzioni, sulla base dei vari modelli proposti, accompagnandole con i consueti “extremely likely”, “very likely”, “likely”, “presumably”, ecc. ecc… formule tipicamente usate nel linguaggio scientifico, per carità, ma che denotano sempre e comunque un certo livello di incertezza.
    Anzi, se fa una semplice ricerca di parole come “uncertainty”, “uncertain”, “low confidence”, “limited confidence” e similari, resterà stupita della loro spropositata quantità disseminata in quegli articoli scientifici pro-AGW.
    Comunque, senza doversi perdere nella lettura di milioni di articoli, basta leggersi il paragrafo finale TS.6 pagg.114-115 del rapporto IPCC (quello stesso che ha linkato lei) per constatarlo.
    E visto che lei insiste a travisare ciò che sto tentando di esprimere, accusandomi persino di dire il falso, le cito giusto alcune frasi estratte proprio dal suddetto rapporto IPCC (le parti in maiuscolo le ho messe io per evidenziarle meglio):
    – “there is only MEDIUM TO LOW CONFIDENCE in the rate of change of tropospheric warming and its vertical structure”
    – “sub-decadal variability in the temperature and upper heat content (0 to to 700 m) is still POORLY CHARACTERIZED in the historical record”
    – “available data are INADEQUATE to assess the status of change of many characteristics of sea ice”
    – “on a global scale the mass loss from melting at calving fronts and iceberg calving are NOT YET COMPREHENSIVELY ASSESSED”
    – “UNCERTAINTIES in aerosol–cloud interactions and the associated radiative forcing REMAIN LARGE”
    – “UNCERTAINTIES in aerosol forcing remain the dominant contributor to the OVERALL UNCERTAINTY in net anthropogenic forcing”
    – “Observational UNCERTAINTIES for climate variables other than temperature, UNCERTAINTIES in forcings such as aerosols, and LIMITS IN PROCESS UNDERSTANDING continue to hamper attribution of changes in many aspects of the climate system”
    – “CONFIDENCE IN ATTRIBUTION TO HUMAN INFLUENCE REMAINS LOW due to modelling UNCERTAINTIES and LOW AGREEMENT BETWEEN SCIENTIFIC STUDIES”

    1. Gianluca,
      resterà stupita
      perché mai? leggo riviste scientifiche per mestiere da trent’anni. Se lei vedesse le incertezze in epidemiologia, mi sa che direbbe a tutti di non farsi curare perché la maggioranza degli esperti non sanno se vale la pena.
      Comunque grazie di confermare che l’IPCC non mette in dubbio l’effetto serra dei nostri gas serra e segnala accuratamente le incertezze sui processi che inducono. Però lei mischia capre e cavoli: alcune riguardano la variabilità naturale “sub-decennale” (un doppio Niño o una mega eruzione vulcanica per esempio); altre i modelli di dinamica dei ghiacci, una novità; il raffreddamento dovuto a certi aerosol (in diminuzione speriamo, causano troppe vittime); le differenze risolte l’anno scorso sulla temperatura in troposfera ecc.
      Mi hanno fatto ridere le sue maiuscole per l’attribuzione: è l’unico punto sul quale c’è un consenso del 100%.
      E’ una ricerca iniziata da poco. Si tratta di quantificare la probabilità di un’influenza, se c’è, del riscaldamento globale su un singolo evento meteo locale: alluvione, ondata di calore, incendio ecc. A posteriori se si ripetono spesso, si riesce più o meno a fare. Solo che i governi vorrebbero previsioni tipo bollettino meteo ma a 5-10 anni. Tutti dicono che gli esperimenti con i modelli fanno pena, anche chi li fa.

  11. @ Gianluca
    alla luce delle sue ricerche appare finalmente chiaro che l’IPCC è un ente negazionista. Come diceva quel famoso presentatore? colpo di scena!
    Quanto tempo perso a denigrare l’IPCC, per poi scoprire che sotto si nasconde la lobby dei carbonisti.
    Scherzi a parte gentile Gianluca, segua un consiglio disinteressato: mi pare che di figure ne abbia collezionate abbastanza, ok, c’è l’anonimato, però a tutto c’è un limite. Se vuole trovare conforto e ammirazione sa bene dove andare, ma non è che se su Trumpmonitor, nel sito del col. ridens si bevono di tutto e fanno pure applausi senza chiedersi nulla, allora funziona così dappertutto. Nel mondo esistono ancora delle persone serie, e che caspita.

  12. Francamente non mi importa di collezionare figure o trovare conforto, né qui, né altrove… lo faccio esclusivamente per schiarirmi un po le idee e capire come funziona il mondo delle persone serie.
    Seguire i vostri blog e leggere i vostri commenti è sempre molto istruttivo ed illuminante.
    Grazie a tutti voi per i vari contributi.
    ^_^

  13. “leggo riviste scientifiche per mestiere da trent’anni”
    Sì, ho notato che nel suo blog lei tratta una vasta gamma di argomenti, tra cui alcuni davvero molto interessanti, come quelli in campo medico, dimostrando una notevole padronanza di linguaggio e di concetti oltre ad una lodevole capacità investigativa e meticolosità nella ricerca degli approfondimenti. E su questo, pur se talvolta tende ad assumere toni un po troppo estremisti ed intolleranti, non posso che farle i miei più sinceri complimenti, anche perché mi trovo ad essere d’accordo con la stragrande maggioranza delle sue osservazioni e idee… tranne che su quelle in campo climatologico! Mannaggia!
    ^_^
    Cordiali saluti

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