Accid… Su Nature, un editoriale commenta questo paper, secondo il quale “il nativo digitale è un mito”. Sarebbe uno yeti alle prese con uno smartphone esattamente come quelli di noi con un piede già nella tomba:
Some people put the cut-off at 1984, but for most it is 1980. People born after that date are the digital natives; those born before are digital immigrants, doomed to be forever strangers in a computer-based strange land.
Almeno certe pubblicità ci sono risparmiate:
The generational difference between the groups goes beyond their numbers of Facebook friends and Twitter followers: it can also help to explain differences in how they buy insurance. At least, that’s according to a report released this week for the insurance industry. Targeting Millennials with Insurance explains that young people aren’t like those who came before and queued passively for cover. They “prioritize holidays”, for one, which might surprise some of them. Because they are digital natives, they “will favor technologically innovative insurance policies”.
(link aggiunto)
Più università devono affrontare la questione delle molestie sessuali, dice un altro editoriale, come non essere d’accordo. Nella worldview, Michele Pagano dello Howard Hughes e dell’università di New York chiede alla ricerca biomed di smetterla di sfornare paper come fosse una linea di montaggio, e di mirare alla qualità invece che alla quantità, e come non essere d’accordo bis. Idem per “Towards polio eradication” di Jaime Sepùlveda.
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Michael Mann recensisce il documentario su Al Gore, An Inconveniente Sequel: Truth to Power (trailer) con troppa benevolenza. Una pizza! Tutt’un ve l’avevo detto io, visto che il livello del mare sale? visto che le siccità s’aggravano? Visto quanta gente è d’accordo con me? D’altronde i maschi alfa a me proprio… Però è vero che
This sequel is deliciously inconvenient, and for several reasons. It is inconvenient to the vested interests who had hoped that Gore would just give up.
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Nei papers, ho letto solo quello di Matthew Bell et al. sulla deforestazione che avanza dove specie rare sono già a rischio di estinzione.
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Shoukhrat Mitalipov dell’Oregon Health and Science University et al. avrebbero “migliorato” il genoma di ovuli fecondati umani con la tecnica CRISPR-Cas9, senza effetti indesiderati, ma non possono saperlo perché li hanno buttati via, ottenendo un tasso di successo superiore a quello dei genetisti cinesi (facile, nei loro articoli dicevano di aver combinato disastri), stando alla MIT Technology Review. (h/t radioprozac) Rif. anche STAT
Aspetto di leggere un paper, cmq non tutto quello che esce da quel centro è convincente e proprio per alcuni dei motivi elencati da Michele Pagano.
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Debunking the debunker
Grazie degli avvisi anche agli IbeC, ma non è il caso di perderci tempo, non avevo nemmeno scritto io il post andato di traverso al prude F***i. Se vi interessa la smentita evidence-based delle sue bufale creazioniste in versione Progettista Intelligente, la trovate nei commenti sotto i post “L’oca riceve e volentieri pubblica“, “Termodinamica chimico-creazionista, cont.” e su Oggi Scienza.
Se vi interessa invece capire quanto sia assurdo usare il secondo principio della termodinamica per prevedere l’evoluzione del pianeta, raccomando di nuovo il bel saggio di Roald Hoffmann, assai più competente del prude F***i anche in chimica.
segnalo solo che il link a “An Inconveniente Sequel” è un redirect a oscuro sito di streaming…
giovanni,
grazie, forse è meglio non usarlo, ho cambiato e messo il link al trailer.