Avversonomica

Ho appena scoperto che è un sinonimo di vaccinomica, un ramo della ricerca in immunologia promosso e sponsorizzato da BigPharma, secondo il quale per ridurre gli eventi avversi, i vaccini vanno “individualizzati” con procedure costose a carico dei consumatori o del sistema sanitario.

Lo dicono anche gli anti-vaccinisti, forse inconsapevoli di fare gli interessi di BigPharma.

Pare che il sinonimo sia stato coniato da Kenneth Stoller, un noto ciarlatano secondo il quale l’autismo è causato dalle sostanze tossiche messe nei vaccini, ça va sans dire. Sostiene di curarlo rinchiudendo in una camera iperbarica dei bambini anche sani, ma con parenti facoltosi, un trattamento crudele e a volte fatale.

Sono capitata su adversonomics leggendo di un processo in USA, dove succede questo:

Una madre di Ferndale [nel Michigan], condannata a cinque giorni di carcere per aver violato la sentenza che la obbligava a far vaccinare il figlio è ricorsa in tribunale nella speranza di impedire future vaccinazioni.

Mentre era in carcere, l’ex marito l’aveva fatto vaccinare.

Stando al suo avvocato, Rebecca Bredow, 40 anni, deve convincere la giudice Karen McDonald, dell’Oakland County Circuit, che sarebbe “nel miglior interesse del bambino”…

“Una strada in salita”, scrive il quotidiano locale:

Lo sforzo di Bredow segue la strada imboccata questo mese da un’altra madre anti-vaccini. In oltre un’ora di testimonianza, Lori Matheson aveva esposto le proprie obiezioni contro i vaccini prima che McDonald la implorasse di chiamare un esperto della loro sicurezza.

Matheson ha chiamato la dott. Toni Lynn Bark, di Evanston, Illinois, che si dice competente in pediatria, medicina di emergenza e  adversonomics, lo studio delle reazioni avverse ai vaccini. McDonald ha messo in discussione le sue qualifiche…

D’altronde sono difficili da trovare, la dott. Bark non risulta né con PubMed né con Scholar.

Tutto questo mi ha fatto venire in mente che ci saranno processi analoghi anche qui, ma nel dibattito sull’obbligo vaccinale che violerebbe la potestà genitoriale non ho visto risposte alla domanda “In caso di divorzio o separazione, chi decide se vaccinare o no i figli?”

25 commenti

  1. Novità invece sulla copertura vaccinale reale e non teorica? Tutti a parlare del X% di vaccinati e poi nessuno sa quanti davvero producono gli anticorpi che il vaccino avrebbe dovuto stimolare.

  2. @AleD:”Novità invece sulla copertura vaccinale reale e non teorica? Tutti a parlare del X% di vaccinati e poi nessuno sa quanti davvero producono gli anticorpi che il vaccino avrebbe dovuto stimolare”
    Lei sembra pensare che i vaccini non stimolino la produzione di anticorpi, dunque a che le serve sapere la reale copertura di qualcosa che non funziona ?

  3. La cronaca ci racconta di diversi casi di dissidi fra i genitori risolti dai Tribunali, nel superiore interesse del minore, demandando la decisione al pediatra o ai servizi sociali o autorizzando il consenso dell’unico genitore “disponibile”. In un caso di dissidio su cura omeopatica o allopatica il Tribunale ha ordinato il trattamento prescritto dall’ospedale.

    1. Riccardo,
      grazie, leggo poco la cronaca! Visti certi “esperti” in avversonomica scelti come consulenti dai tribunali, è rassicurante.

  4. @ocasapiens: e in quello studio dove si parlerebbe del controllo della risposta degli anticorpi post vaccino? Per ricavare per l’appunto la reale % di copertura e non quella teorica data da solamente quanti hanno ricevuto il vaccino?
    @Hydra virids: perché lei crede che tutti i vaccinati producano gli anticorpi a cui il vaccino si riferisce? Io non sto insinuando nulla, chiedo solo dati che non vengono forniti e che forse nemmeno si conoscono. A lei darebbe tanto fastidio sapere nella realtà quanti sono sul serio vaccinati e non solo in teoria?

    1. AleD,
      e in quello studio dove si parlerebbe del controllo della risposta degli anticorpi post vaccino?
      Lei non ha chiesto i risultati degli esperimenti clinici per ogni vaccino o avrei risposto di cercarli su PubMed. La sua domanda era
      Novità invece sulla copertura vaccinale reale e non teorica?
      Nella realtà si vaccina sul serio e non per finta (salvo reato grave), quello studio risponde con i dati più recenti.
      Per ricavare per l’appunto la reale % di copertura
      Può farlo per ogni vaccino sommando il tasso di efficacia nei vaccinati, per es. il 100% per il vaiolo, alla protezione dei non vaccinati (100%).

      Hydra viridis,
      bingo.

  5. @ocasapiens: senta bella, la domanda era oltremodo limpida:

    Novità invece sulla copertura vaccinale reale e non teorica? Tutti a parlare del X% di vaccinati e poi nessuno sa quanti davvero producono gli anticorpi che il vaccino avrebbe dovuto stimolare.

    E non ha risposto, magari perché la risposta non esiste. Può anche andar bene spiegare perché la risposta non esiste eh.

    1. AleD,
      per favore, si rilegga. La sua prima frase è una domanda (“?” finale) sulla copertura vaccinale. La seconda è un’affermazione sulla quantità di anticorpi prodotti dai vaccinati che “nessuno sa”.
      Non è vero. Come tutti possono vedere a pp. 519-531 delle norme OMS, ogni vaccino viene autorizzato o meno in base agli studi clinici che quantificano la risposta immunitaria, anticorpi compresi.
      Lei è libero di ripetere “la risposta non esiste eh”, ovviamente, ma la realtà non cambia.

  6. Quanti sono abituati alla comunicazione “de visu” affidano all’espressione del viso e alla postura intenti polemici, sarcasmi, domande, che poi non sono capaci di esporre in modo univoco nella comunicazione scritta. Evidentemente il bell’AleD appartiene a tale categoria.

  7. Ora provo a esporre una cosa in modo univoco:
    a me AleD mi sembra un bel troglodita.
    Rileggo:
    “A me ecc.”

    Beh, sarà che ogni scarafone è bello a mamma sua, ma quanto a univoco mi sembra che ci siamo.
    Saluti.
    H

  8. Boh, par la fiera dei rimbambiti. Provo con altre parole, anche se ho l’impressione che ci sia gente che fa finta di non capire.
    Copertura vaccinale del 95% del morbillo, in realtà quella % quanto è più bassa visto che ci sono i non responder (quelli che anche vaccinati non producono sufficienti anticorpi).
    Risposta? Facciamo boh e la chiudiamo qui? Oppure un numero, please. Oppure anche il silenzio se non si sa che rispondere.

  9. @AleD
    ti è stato detto che è un dato essenziale per l’approvazione di ogni vaccino, e ti è stato indicato anche dove andare a guardare…
    se insisti con la tua domanda, che così com’è non può avere una risposta univoca, stai provocando o semplicemente non sei in grado di capire che ti è stato già risposto? 🙂

  10. @ AleD
    Boh, par la fiera dei rimbambiti. Provo con altre parole, anche se ho l’impressione che ci sia gente che fa finta di non capire.
    E’ l’impressione che abbiamo in tanti, in effetti.
    @ Mikecas
    [AleD: o] stai provocando o semplicemente non sei in grado di capire che ti è stato già risposto?
    O entrambe le cose?

  11. @mikecas:

    se insisti con la tua domanda, che così com’è non può avere una risposta univoca,

    Che bello, ma siete in qualche struttura protetta e rispondete da li?
    Mi riquoto:

    Provo con altre parole, anche se ho l’impressione che ci sia gente che fa finta di non capire.
    Copertura vaccinale del 95% del morbillo, in realtà quella % quanto è più bassa visto che ci sono i non responder (quelli che anche vaccinati non producono sufficienti anticorpi).
    Risposta? Facciamo boh e la chiudiamo qui? Oppure un numero, please. Oppure anche il silenzio se non si sa che rispondere.

    Perché la risposta non sarebbe univoca, sentiamo…

    1. AleD,
      per favore si rilegga, vedrà che sopra “Risposta?” ecc. fa un’affermazione, non una domanda. Finora ne ha fatte due, la prima sulla copertura vaccinale reale – la risposta è nella tabella 1 dell’articolo linkato nel mio primo commento – e la seconda era:
      Per ricavare per l’appunto la reale % di copertura e non quella teorica data da solamente quanti hanno ricevuto il vaccino?
      I vaccini sono migliaia, tutti diversi e creati per forme di prevenzione diverse. Nessuno di noi sa a quale lei stia pensando.
      Fin qui è d’accordo?
      Se sì, provo a immaginare a cosa si riferisce e a risponderle di nuovo. Se crede invece che le leggiamo nella mente, suggerisco di “chiuderla qui”.
      Se con “copertura vaccinale reale e non teorica” lei intende l’immunità conferita a una determinata fascia di popolazione e con “vaccino” uno dei vaccini pediatrici resi obbligatori per legge, su PubMed trova la percentuale della sua efficacia osservata nei vaccinati e la percentuale di protezione data dall’immunità di gregge osservata nei non responder e non vaccinati.

  12. @ocasapiens: mi ri-ri quoto per l’ultima volta…

    Mi riquoto:

    Provo con altre parole, anche se ho l’impressione che ci sia gente che fa finta di non capire.
    Copertura vaccinale del 95% del morbillo, in realtà quella % quanto è più bassa visto che ci sono i non responder (quelli che anche vaccinati non producono sufficienti anticorpi).
    Risposta? Facciamo boh e la chiudiamo qui? Oppure un numero, please. Oppure anche il silenzio se non si sa che rispondere.


    E’ lei che dice di fare divulgazione scientifica, se c’è qualcuno che prioritariamente si va a spulciare pubmed (discriminando l’attendibilità tra le varie pubblicazioni) e poi riporta un riassunto sarà anche lei e mica io eh. Rimango in attesa…

    1. AleD,
      meno male che è l’ultima volta, così ricopio solo una volta la mia risposta, che sembra esserle sfuggita, in grassetto così riesce magari a vederla: I vaccini sono migliaia, tutti diversi e creati per forme di prevenzione diverse. Nessuno di noi sa a quale lei stia pensando.
      E’ lei che dice di fare divulgazione scientifica
      Non in campo medico-sanitario, forse mi confonde con qualcun altro.
      se c’è qualcuno che prioritariamente si va a spulciare pubmed (discriminando l’attendibilità tra le varie pubblicazioni) e poi riporta un riassunto sarà anche lei e mica io eh. Rimango in attesa…
      Sì badrone, subito badrone
      Sull’efficacia di quei vaccini, ci sono più di 27 mila studi. Rimanga pure in attesa, badrone, ma dubito che qualcuno accetti di “spulciarli” e riassumerli gratis e per amore suo.

  13. @AleD, la “Copertura vaccinale del 95% del morbillo” è un desiderata, almeno stando ai dati del 2016 – per il morbillo saremmo in Italia sotto il 90%.
    Quanto ai “non responders”, sono un ottimo motivo per vaccinare un maggior numero di persone. Ma tu sai quanti siano? Ad esempio per il morbillo si stima siano il 2/5 %. E quindi?

  14. @cimpy:

    Quanto ai “non responders”, sono un ottimo motivo per vaccinare un maggior numero di persone. Ma tu sai quanti siano? Ad esempio per il morbillo si stima siano il 2/5 %

    La stima esce da dove?

    E quindi?

    E quindi fa parte dell’informazione da dare circa le vaccinazioni, un certo numero di persone che si vaccinano in realtà lo fanno per nulla, e sarebbe da chiarire se i non responder sono comunque soggetti ai rari effetti avversi anche se non producono una risposta immunitaria, oppure no. Chi lo sa?

  15. “La stima esce da dove?”
    Fonti chiaramente ti parte: quelle ufficiali come ad esempio il Ministero della Salute
    ma io sono ancora più di parte di così e leggo anche in luoghi dichiaratamente anti-antivaccinisti, come ad esempio questo
    Ora, il 2/5 % di non responders l’ho trovato esattamente non ricordo più dove, so che era relativo al morbillo e per gli anni antecedenti al 2016.
    Ma per dirtela ancora più chiaramente, a proposito di questa tua affermazione:
    “un certo numero di persone che si vaccinano in realtà lo fanno per nulla”
    retoricamente ti chiedo: un certo numero quanti? E lo sai prima, o la definizione di “non responder” è a posteriori?

  16. @cimpy: E’ interessante come richieste di approfondimento vengano bollate come insinuazioni anti-vacciniste, non trovi?
    Comunque guarda che il tuo secondo link non è anti-vaccinista, giusto il contrario. Comunque stando a quello con la seconda dose di vaccino per il morbillo la vaccinazione reale è al 99% dei vaccinati.

    retoricamente ti chiedo: un certo numero quanti? E lo sai prima, o la definizione di “non responder” è a posteriori?

    Ovviamente ad oggi si sa solo a posteriori, ma la domanda iniziale era appunto per sapere se queste stime esistessero o meno e pare che ci siano ma relativamente alla fase sperimentale dei vaccini e non al loro impiego di massa.
    Rilancio l’altra domanda interessante:

    E quindi fa parte dell’informazione da dare circa le vaccinazioni, un certo numero di persone che si vaccinano in realtà lo fanno per nulla, e sarebbe da chiarire se i non responder sono comunque soggetti ai rari effetti avversi anche se non producono una risposta immunitaria, oppure no. Chi lo sa?

    1. per chi è interessato,
      a proposito dei vaccini contro il morbillo, AleD chiede a Cimpy [ripetendone la domanda h/t Cimpy]:
      E lo sai prima, o la definizione di “non responder” è a posteriori?
      Si sa prima perché gli esperimenti clinici servono a verificare se i non-responder sono di più o di meno rispetto a vaccini esistenti. Se sono di più, il vaccino non è autorizzato.
      Però i virus cambiano di continuo, e succede che non si riesca a modificare un vaccino in tempo o che un governo decida di esaurire le scorte. Per es. negli anni 90 per il ceppo di morbillo Edmonston-Zagreb, si era visto che c’erano più low-responder alla prima dose del Trivitaren che a quella di altri due trivalenti. Da allora il Trivitaren è diverso (anche i vaccini cambiano di continuo).
      i non responder sono comunque soggetti ai rari effetti avversi anche se non producono una risposta immunitaria, oppure no. Chi lo sa?
      In generale nel tasso di non-responder sono compresi i “low responder”, la maggioranza, che producono meno anticorpi e/o per meno tempo, quindi sono meno soggetti a effetti avversi. Nello specifico, il tasso dipende dal tipo di vaccino, di virus ecc. e nei bambini australiani da alcune mutazioni genetiche.
      un certo numero di persone che si vaccinano in realtà lo fanno per nulla
      “Per nulla” nel senso che in Italia lo fanno per sé e per altri 1,8 milioni circa.
      Sul 2-3% di non- e low-responder (media per il morbillo e i trivalenti attuali), la maggioranza è protetta da infezioni gravi e contribuisce a proteggere i non vaccinabili che sono circa il 3% della popolazione, ma la stima varia da paese a paese e nel tempo…
      p.s. Il link di CimPy rimanda a una citazione dell’omeopata Serravalle, che da anni sostiene che tutte le vaccinazioni sono inutili e pericolose.

  17. Ora, la domanda sul fatto se si sapesse prima o dopo,l’avevo fatta io, provocatoriamente.
    Il secondo link cita Serravalle e commenta così:
    “Pur di provare la sua tesi che il vaccino antimorbillo non è efficace, il dott. Serravalle ci presenta un episodio accaduto 20 anni fa. A quell’epoca si praticava il vaccino MPR a dose unica. Nel frattempo l’esperienza ha insegnato che dopo una sola dose circa il 5% dei vaccinati non risponde al vaccino. Dopo la seconda dose (che va fatta a partire da almeno 4 settimane di distanza dalla prima) ca. il 99% dei vaccinati sviluppa un’immunità.
    Perciò quando negli USA c’era ancora la raccomandazione di un’unica dose MPR, nel corso degli anni il numero dei non-responder è via via cresciuto finchè erano abbastanza da permettere al virus di provocare un’epidemia anche in una comunità ben vaccinata.
    Questo punto era stato raggiunto nel 1988 e Serravalle ha saputo usare nel suo libro questo vecchio avvenimento per far credere che il vaccino non abbia una protezione adeguata. Non informa il lettore però che dopo quell’esperienza sono state cambiate le raccomandazioni da 1 dose a 2 dosi. Questo, e ovviamente l’altissima copertura di vaccinazione, ha permesso alle Americhe (Nord e Sud) e anche ad altri paesi di eliminare del tutto il morbillo. Ormai in questi paesi ci sono solo pochissimi casi, e si tratta sempre di importazione della malattia dall’estero dove questo circola ancora liberamente a causa di una troppo bassa copertura vaccinale.
    E’ anche interessante conoscere la frequenza di complicazioni da morbillo durante l’epidemia del 1990.
    Totale: 22,7%
    Otite media: 6,6%
    diarrea: 9,4%
    pneumonia: 6,5%
    encefalite: 0,1%
    morti (suspected measles-associated deaths): 3,2 casi ogni 1000 casi registrati (di cui il 91% non era vaccinato). Anche questo è un dato che il dott. Serravalle evidentemente non ritiene degno di nota)
    Per dimostrare meglio l’assurdità dell’argomento che Eugenio Serravalle usa nel suo libro e che conoscevo già da prima perché viene spesso usato dagli antivaccinisti, ho preparato i seguenti grafici.
    E’ interessante vedere messo nelle giuste proporzioni l’epidemia del 1988. Fa anche pensare il fatto che nell’epidemia del 1990 ci sono stati 89 morti e 36 casi di encefalite. Se si riporto poi questo numero alle epidemie che ci sono state nell’era prevaccinale, ci si può immaginare quanti drammi il vaccino ha evitato solo negli Stati Uniti, infatti all’epoca ci sono stati ogni anno in media 450 casi di morte per morbillo”
    Dite che di Serravalle parla bene?

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