I piccoli isolani di Flores

Su Science, Serena Tucci ora post-doc all’univ. di Princeton, Chiara Barbieri del Max Planck di Iena, il loro prof. Guido Barbujani dell’univ. di Ferrara e altri genetisti delle popolazioni, antropologi e paleontologi coordinati da Richard Green, pubblicano una nuova puntata della nostra evoluzione.
Confrontano il fenotipo dell’Homo floresiensis, vissuto circa 60-45 mila anni fa, con il genotipo di 32 pigmei che vivono oggi vicino alla cava dove si è scoperto il suo scheletro nel 2003. Confermano che la “piccola hobbit” appartiene a una specie a sé, non è un H. sapiens microcefalo, rachitico, con sindrome di Down o altra malattia genetica.
Così mettono fine a 15 anni di polemiche indecorose.
Come nel cane dei Baskerville, la vera scoperta sta in quello che non è successo. Nel genoma dei pigmei attuali non c’è traccia di geni arcaici così diversi dai nostri da essere assegnabili all’H. floresiensis o all’H. erectus che stando ad alcuni antropologi ne sarebbe l’antenato.
I vicini di casa non discendono dagli “hobbit”, sono diventati più piccoli per adattamento allo stesso ambiente, perché abitano nello stesso posto da 30 mila anni:

  •  The genomes of Flores pygmies reveal a complex history of admixture with Denisovans and Neanderthals but no evidence for gene flow with other archaic hominins. Modern individuals bear the signatures of recent positive selection encompassing the FADS (fatty acid desaturase) gene cluster, likely related to diet, and polygenic selection acting on standing variation that contributed to their short-stature phenotype. Thus, multiple independent instances of hominin insular dwarfism occurred on Flores.

(l’enzima fads aiuta a digerire il pesce, un’aggiunta “recente” alla dieta).
Come tutti noi usciti dall’Africa e tanto più se emigrati nel sud-est asiatico, sono dei bastardi.
Guido Barbujani che ha sempre alternative alle storie d’amore (m’aveva distrutto quella che spiegava l’evoluzione delle piattole uscite anch’esse dall’Africa…), ricorda che H. sapiens e Neandertal possono benissimo aver ereditato geni comuni da un antenato comune.
Sulle isole – e nei posti isolati come le oasi, per esempio – le specie grandi rimpiccioliscono e quelle piccole ingigantiscono in base alle risorse disponibili: è la regola di Foster. Insieme alle ossa di H. floresiensis, si sono trovate quelle di elefanti nani e di uccelli giganti. Fin qui tutto come previsto. Ma erano giganti anche i varani di Komodo, dei carnivori già enormi in partenza.
Mangiavano elefanti nani?
Homo floresiensis, National Geographic

H. floresiensis maschio, ricostruzione di Peter Schouten per il National Geographic

Tornando a noi, dove sta l’H. floresiensis nel nostro albero genealogico? Da quale specie uscita dall’Africa discende? Quando è emigrato in Indonesia? Per quanto tempo ha condiviso il pianeta con altri ominini? Possibile che siano vissuti su Flores con i pigmei sapiens fino a 12 mila anni fa e non si siano mai amati? (Mica si può escludere…)
L’anno scorso Debbie Argue et al. ipotizzavano una parentela stretta con l’H. habilis, emigrata circa sull’isola 190 mila anni fa.
E’ stata una ricerca lunga, complicata non solo perché non c’è stato verso di estrarre Dna analizzabile da ossa e denti di “hobbit”, fra i Tropici non si conserva – ma anche da diffidenze, da un passato di screzi e risse tra ricercatori australiani, americani, indonesiani sui reperti. E da tesi campate in aria, pubblicate sui PNAS con l’aiuto del geologo Kenneth Jingwa Hsü, un tantino creazionista…
Alla fine la ricerca è venuta fuori stupenda. Genera un sacco di domande e l’entusiasmo dei media – sono arrivati ottimi com. stampa dalle università, va detto. Oltre alla recensione di Ann Gibbons su Science, rif. The New York Times, National Geographic, Ars TechnicaSmithsonian Mag., Abc news ecc.
In italiano, poi cerco meglio, ho trovato soltanto l’articolo – da non perdere – di Stefano Dalla Casa su Le Scienze.
Su twitter si possono fare i complimenti a Serena Tucci e a Chiara Barbieri

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Omeopatia = ciarlataneria passim
In Russia, due venditori di acqua distillata ad uso veterinario volevano intentare un processo all’Accademia delle scienze il cui parere avrebbe fatto perdere loro milioni in mancate vendite. La Corte di arbitraggio ne ha cestinato le denunce insieme alle richieste di risarcimento.

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Nel Parco delle Bufale, la custode dimostra che per i consiglieri comunali di Verona 2,9% = 287% – e resta in trepida attesa del loro piano finanziario per il 2019.

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Dalla Svezia alla Francia, alcune centrali nucleari vengono chiuse o riducono la produzione di elettricità. Come accade regolarmente durante le ondate di calore, l’acqua di raffreddamento è troppo calda.
Dalle parti di Lione ok, ma in Svezia?

2 commenti

  1. Cara Sylvie, grazie mille per il suo interesse nella nostra ricerca. Spero avremo modo di fare due chiacchiere primo o poi! Un caso saluto da New York

    1. Grazie a lei, Serena, e complimenti anche agli altri, un lavoro così mette di buon umore per tutto il mese.
      Mi piacerebbe una chiacchierata quando siamo in fusi orari compatibili, ho un sacco di domande arretrate. Un paio di anni fa stavo per svegliarla all’alba, ma un’anima buona s’è sacrificata.

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