In alternativa al "piano Tafazzi"

L’Economist ha un briefing “Crossing continents” con un sacco di dati aggiornati sull’immigrazione, con interventi di emigrati e di rifugiati e, come filo conduttore La società aperta e i suoi nemici  di Karl Popper. Che andrebbe letto prima, o almeno il sunto di Wikipedia. Così si capisce meglio anche l’editoriale “A way forward on immigration”, un piano in tre punti per gestirne i flussi.

I primi due sono uguali a quello che ripetono da anni Pierfrancesco Majorino, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano, milioni di persone ragionanti, parecchie Ong umanitarie e agenzie dell’Onu. Sintesi della sintesi:

1.  “Riprendere il controllo”. “Aggiornare i sistemi internazionali per aiutare i rifugiati e aprire rotte per una migrazione ben regolamentata in Occidente”. Ben regolamentata nel senso che vengono rispettate le leggi, per esempio quelle che vietano ai cittadini del paese ospitante di sfruttare il lavoro degli immigranti illegali.

2. “Incoraggiare tutti i migranti, rifugiati compresi, a lavorare e al contempo limitare i sussidi (welfare benefits) che possono ricevere.” In Italia no, ma in altri paesi europei ai rifugiati è vietato lavorare anche da volontari, finché non ottengono la residenza permanente o la nazionalità del paese ospitante, una vera e propria vessazione. Invece bisogna “Consentire l’accesso immediato all’educazione e alla sanità”, mentre i sussidi per la disoccupazione o di altro tipo dopo diventano accessibili soltanto dopo tot anni di permanenza. In parte è discriminatorio, ma per i migranti economici è comunque un miglioramento delle loro condizioni di vita.

3. “Assicurare che i guadagni dell’immigrazione siano condivisi più esplicitamente tra migranti e cittadini del paese ospitante”, legando la spesa pubblica – in primis per scuole ed ospedali – al tasso di immigrazione in una data regione perché i residenti non abbiano servizi meno efficienti.
Qui viene la parte alla quale Majorino et al. non hanno ancora pensato:
“Un’altra idea più radicale è di tassare i migranti stessi, sia facendo pagare loro l’ingresso [avviene già per oligarchi e politici milionari che comprano con un “investimento” la residenza e/o la nazionalità in Portogallo, UK, USA ecc.], sia più plausibilmente con una sovraimposta sul loro reddito per un certo periodo dopo il loro arrivo… Il reddito potrebbe essere speso per le infrastrutture oppure diviso tra i cittadini. Più ci sono immigranti, più aumentano i dividendi.”

Forse Majorino et al. ci hanno ripensato perché qui vige l’illegalità di Stato. In un’economia come quella italiana, bisognerebbe reprimere anche l’evasione fiscale degli elettori invece di condonarla.

Se il piano fosse realizzabile, smorzerebbe molte tensioni ma non basterebbe: “Cultural objections to immigration are harder to assuage”.

A proposito, con Action Aid martedì prossimo alle 17 saremo in piazza San Babila, non lontano dalla Prefettura dove il ministro degli Interni Matteo Salvini incontrerà il suo amato Viktor Orban, il primo ministro ungherese antisemita, razzista, “sovranista” ecc. per spaccare la maggioranza di governo.

Altri articoli in tema, anche nella sezione “Books”, e da non perdere “Anti-vax fears drive a measles outbreak in Europe“.

***

Da anni dovrei ringraziare chi mi ha abbonata al Giornale di Astronomia, il trimestrale della Società astronomica italiana, ma non ho la minima idea di chi sia. Il numero che commemorava Nanni Bignami è da conservare, per favore A. M. riportamelo!

In quello di settembre 2018, vol. 44° N. 3, proseguono le disavventure della missione italiana andata a osservare l’eclisse di Sole a Teodosia, in Crimea, il 21 agosto 1914. Sul più bello il cielo si rannuvola, gli strumenti mandati da fornitore all’ultimo momento non sono quelli ordinati ecc.

Questa volta ci sono testi sulla spettrografia dei quattro destinatari del premio Schiapparelli. Flavio Salvati, un diciottenne del liceo scientifico di Maccarese-Fiumicino ha scritto un vero e proprio saggio di fisica, complimenti ecc. ma ho trovato meraviglioso quello di Elena Bettonte, una quattordicenne di Trento. Per spiegare le righe di assorbimento, fa questa analogia:

Per esempio, se lo spettro di emissione di una pasticceria fosse composto da un vassoio di dolci con gusti diversi,

lei lasciasse gli amici mangiare ciascuno il loro dolce preferito e alla fine vedesse che mancano quello al cioccolato e quello alla vaniglia

capirei che in quel gruppo erano sicuramente presenti la mia amica Giulia e quel goloso di Paolo.

***

Sul JAMA, John Ioannidis se la prende con le ricerche “associative” sulla nutrizione nelle quali salta fuori che qualunque cibo fa morire prima e/o vivere più a lungo, in open access, da raccomandare a tutti gli amici.

Su JCI Insight, undici delinqu eticamente deficienti di Harvard e dintorni pubblicano i risultati di un esperimento sul livello di un ormone nel metaboloma di 12 volontari dopo 10 giorni di denutrizione totale (0 calorie), approvato dal comitato bioetico dell’azienda Partners Healthcare

19 commenti


  1. Ben regolamentata nel senso che vengono rispettate le leggi, per esempio quelle che vietano ai cittadini del paese ospitante di sfruttare il lavoro degli immigranti illegali.

    E quella che vieta l’immigrazione illegale? Tipo arrivare qui senza documenti di riconoscimento?

    1. E.K.Hornbeck, we have a winner!

      AleD,
      Tipo arrivare qui senza documenti di riconoscimento?
      Tipo i sopravvissuti del Costa Concordia rimasti senza documenti?
      La maggior parte degli immigranti illegali arrivano legalmente con un passaporto e un visto validi.

  2. @ Oca Sapiens
    Proprio negli ultimi giorni, girando in rete, ho notato un improvviso aumento degli xenofobi documenti-e-distintivo.
    Ovvero di quegli attivisti/commentatori/troll xenofobi che cercano di far passare il messaggio “i migranti vanno respinti perche’ non hanno i documenti”.
    Evidentemente fanno finta di non capire (o magari non capiscono proprio) che chiedere, a chi ha il diritto all’asilo riconosciuto dalla Costituzione Italiana, di disporre di documenti per poter entrare in Italia e’ un controsenso visto che gli possono essere stati rubati o poiche’, proprio per quella mancanza di “effettivo esercizio delle libertà democratiche” di cui parla l’art. 10, possono essergli stati ritirati o persino non essergli mai stati neppure rilasciati.
    Visto che sembra aver gradito la precedente fake news che ho preparato, provo a improvvisargliene un’altra.
    Molto piu’ sintetica. In tre versi. Come gli haiku. Praticamente un fhaiku.
    Gli xenofobi/razzisti nostrani si stanno coordinando per cercare di far passare una versione aggiornata del comma 22:
    – per chiedere il diritto d’asilo, in quanto perseguitato, e’ necessario avere i documenti in regola
    – ma chi ha i documenti in regola non e’ perseguitato e, quindi, non ha diritto all’asilo.

  3. @ehk: effettivamente i centri di accoglienza sono pieni di rifugiati, mi deve essere sfuggito. Ma vai a cagare va.
    @ocasapiens: e che cosa c’entra ora una mappa dei residenti in italia con quello di cui si sta parlando?

  4. effettivamente i centri di accoglienza sono pieni di rifugiati, mi deve essere sfuggito.
    Mi risulta che nel 2017 oltre il 47% dei richiedenti asilo ha ottenuto una qualche forma di protezione quindi, si’, deve proprio esserle sfuggito.
    Che le piaccia o no, nei centri di accoglienza di rifugiati ce ne sono parecchi.
    Ma il punto e’ che, come fate voi xenofobi di complemento, pretendere di discriminarli in base alla disponibilita’ o meno dei documenti dimostra che o non capite di cosa state parlando o, peggio, lo capite ma siete in malafede.
    Ma vai a cagare va.
    Ribadisco: non siamo amici e, con ogni probabilita’, non lo saremo mai.
    E ci tengo a che anche il piu’ disattento lettore occasionale di questo blog non possa avere dubbi a riguardo.
    Le ho gia’ chiesto il favore di esprimere il culmine delle sue abilita’ dialettiche rivolgendosi a me usando il “lei”.
    Insistendo a darmi del “tu”, continua solo a infamare i suoi genitori e l’educazione che le hanno fornito.

  5. @ekh:

    Che le piaccia o no, nei centri di accoglienza di rifugiati ce ne sono parecchi.

    Una marea, 3.300 su 130.000 richieste, il 2,5%
    Ah, rispetto la sua richiesta: xenofobo sarà chi l’ha messa al mondo.
    Ossequi.

  6. @ AleD
    Una marea, 3.300 su 130.000 richieste, il 2,5%
    Lei spara numeri a caso.
    Non escludo ce ne siano di piu’ aggiornati ma quelli di qui dispongo sono questi e la smentiscono brutalmente.
    Il suo 130’000 sembrerebbe essere l’arrotondamento del numero delle richieste di asilo del 2017: 130’119.
    Quindi guardiamo i numeri del 2017.
    Su 130’119 domande, al momento della preparazione del documento che le propongo, ne risultano esaminate 81’527.
    Di queste, 6’827 si sono concluse con la concessione dello status di rifugiato, 6’880 di protezione sussidiaria e 20’166 di protezione umanitaria.
    In altre parole, almeno 33’873 richiedenti su 81’527 hanno ottenuto *in* *prima* *istanza* (perche’, non dimentichiamolo, possono fare appello e spesso l’appello viene accolto) una qualche forma di diritto d’asilo e sono stati autorizzati a rimanere, legalmente, in Italia.
    33’873 su 81’527 fa il 41,5%, non il 2,5%.
    Ma fossero anche stati solo il 2.5%, non avrebbe avuto senso sceglierli in base a quesiti dilettanteschi del tipo “hanno i documenti o non hanno i documenti?”
    xenofobo sarà chi l’ha messa al mondo.
    Cosi’ va meglio.
    Mi insulti pure ma non facendo intendere una familiarita’ tra noi.

  7. @ekh: Non sparo numeri a caso, sono le sue fonti a essere ballerine.
    Come fanno a essere 6827 i rifugiati se l’articolo cita: 81.527 * (1-0.524) * 0.084 che sono i circa 3300 che ho riportato? Che ovviamente vanno rapportati alle domande presentate e non a quelle che hanno avuto risposta.
    E soprattutto, degli altri 60.000 che si fa? In giro per l’europa non li vogliono, a casa non si rimandano, ops, rimangono qui illegalmente a fare i mantenuti. Ma non si può dire! E’ xenofobia, razzismo, si va all’inferno a parlare di queste cose! 😀 Bellissima a proposito l’esternazione della cei (in minuscolo, ci tengo):

    una soluzione concordata con il ministero dell’Interno per sbloccare una situazione dolorosa e insostenibile, per mettere fine a una vicenda dolorosa, sotto gli occhi di tutti da troppo tempo: si è preferito considerare una priorità le condizioni di salute dei profughi a bordo della Diciotti

    O sono masochisti oppure si potevano muovere prima. Oppure fanno i farisei? Magari al prossimo giro riescono pure ad aprire un campo profughi nel vaticano, sia mai! Dicono che ci sono andati vicini questa volta ma all’ultimo l’opzione è saltata, è intervenuta la provvidenza… 😀

    1. AleD,
      che cosa c’entra ora una mappa dei residenti in italia con quello di cui si sta parlando?
      a lei bisogna sempre spiegare che a Genova c’è il mare, sigh… La sua domanda precedente era sulla legge “quella che vieta l’immigrazione illegale? Tipo arrivare qui senza documenti di riconoscimento”.
      Arrivare senza documenti non è illegale di per sé. La mappa mostra che la stragrande maggioranza dei migranti arriva in Italia in treno e in aereo, con documenti validi. Diventano illegali quando il loro visto d’ingresso scade, quando non ottengono il permesso di soggiorno o non viene rinnovato.
      degli altri 60.000 che si fa?
      sono 42 mila, nemmeno un quinto degli emigrati italiani. Lei continuerà a “sparare numeri a caso” finché non capirà la differenza tra “asilo” e di “status di rifugiato”.
      CEI: O sono masochisti oppure si potevano muovere prima
      Si “muovono” da quando i migranti illegali erano italiani. Le diocesi accolgono nei CAS dal 15 al 20% dei migranti/anno, e in case private, canoniche, conventi ecc. alcune migliaia/anno di migranti salvati con i corridoi umanitari.
      Magari al prossimo giro riescono pure ad aprire un campo profughi nel vaticano, sia mai!
      LOL, ha mai sentito parlare dei Patti lateranensi?

  8. Ma ha problemi anche con l’aritmetica delle elementari? O non capisce perché il (1-0.524) deve essere applicato alle 130.000 e passa richieste?
    La cei (sempre in minuscolo) non può lamentarsi di essere dovuta intervenire perché stanca di stare a guardare nel mentre altri non si muovono? Lo capisce il concetto? NO, rispondo io che stiamo prima.

  9. @ AleD
    Non sparo numeri a caso, sono le sue fonti a essere ballerine.
    Come fanno a essere 6827 i rifugiati […] ?

    Vedo che lei non perde occasione di evidenziare la sua incapacita’ di leggere persino delle banali tabelle.
    6’827 (e non dimentichiamo la sua malafede nel non tener conto di coloro che hanno ottenuto la protezione sussidiaria e la protezione umanitaria) e’ semplicemente uno dei dati da cui partire: tabella due, anno 2017, totale. Uno dei dati su cui calcolare le statistiche.
    6’827 concessioni dello “status di rifugiato” diviso 81’527 decisioni prese nel 2017. Ovvero, arrotondato alla prima cifra decimale, l’8.4% che lei usa piu’ avanti.
    se l’articolo cita: 81.527 * (1-0.524) * 0.084 che sono i circa 3300 che ho riportato
    Questo suo si chiama “mentire”, visto che l’articolo non riporta quel calcolo, e “sparare numeri ed operazioni a caso”, nel vano tentativo di ottenere il dato sbagliato da cui e’ partito e che non ha l’onesta’ intellettuale di ammettere che e’ doppiamente sbagliato.
    Doppiamente perche’ non tiene conto della protezione individuale e della protezione umanitaria e perche’, anche limitandosi allo status di rifugiato, e’ banalmente e completamente sballato.
    Lei (non l’articolo) ha moltiplicato il numero totale delle decisioni (81’527) per la percentuale del complemento di coloro che hanno avuto una decisione negativa (100% – 52.4% ovvero 47.6%) e poi ancora moltiplicato per la percentuale di coloro che, su tutte le decisioni, hanno ottenuto lo status di rifugiato (8.4%).
    Ma lei frequenta ancora le elementari?
    Solo cosi’ potrebbe essere scusabile.
    Ribadisco: il numero di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato e’ noto: 6’827 su 81’527 decisioni. Arrotondando, l’8.4%.
    Non c’e’ verso che il suo 3’300 possa essere corretto.
    Se, come controprova, vuole ottenere il numero di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato dal totale delle decisioni e dalla percentuale di coloro che hanno ricevuto lo status, lei deve banalmente moltiplicare il numero totale delle decisioni (81’527) per la percentuale (sul numero delle decisioni) di coloro che hanno ottenuto lo status (8.4% o, se preferisce, 0.084).
    Totale: 6’848; che differisce dal numero reale (6’827) solo a causa dell’arrotondamento alla prima cifra decimale della percentuale (8.4%).
    Il valore che lei ha aggiunto per arrivare al numero che voleva ottenere, ovvero 1-0.524, e’ un autentico clandestino e non ha diritto allo status di fattore moltiplicativo. Le piaccia o no, deve essere espulso.
    Che ovviamente vanno rapportati alle domande presentate e non a quelle che hanno avuto risposta.
    Spero che Hydra Viridis, che se ne intende molto piu’ di me di statistiche, non sia in ascolto o lei rischia di avere un morto dal ridere sulla coscienza.
    Non vige il principio del silenzio/dissenso per le richieste di asilo!
    L’assenza di decisione vuol dire che la decisione arrivera’ in futuro, non che l’asilo e’ stato negato.
    Anzi: quando la decisione e’ negativa, il richiedente ha possibilita’ di proporre appello; se non gli viene comunicata la decisione negativa, i termini per l’appello non decorrono.
    E, comunque, lei sta mescolando cose diverse e che non si sovrappongono neppure completamente.
    I 130’119 erano le richieste di asilo presentate nel 2017.
    Le 81’527 sono le decisioni prese del 2017.
    Le decisioni del 2017 riguardano sia domande presentate nel 2016 che domande presentate nel 2017.
    Le domande presentate nel 2017 sono state decise in parte nel 2017 e in parte sono state o saranno decise nel 2018 (sperabilmente non nel 2019).
    Quindi la sua affermazione (“ovviamente vanno rapportati alle domande presentate e non a quelle che hanno avuto risposta”) e’, ovviamente, errata.
    E soprattutto, degli altri 60.000 che si fa?
    Altro numero sparato a caso.
    In giro per l’europa non li vogliono
    Chissa’… forse l’aver violato sistematicamente i trattati, in passato ma anche di recente, evitando di registrarli e incoraggiandoli ad attraversare la frontiera francese e quella austriaca per chiedere l’asilo in altri paesi, forse… dico forse… puo’ aver incoraggiato gli altri paesi a averne piene le scatole dei governi italiani e del loro lassismo.
    Magari sbaglio.
    a casa non si rimandano, ops, rimangono qui illegalmente a fare i mantenuti
    Ma lei non era uno di quelli che ci diceva che i clandestini vengono fatti entrare per poterli sfruttare? Se sono illegali e mantenuti (e gia’ questo e’ un po’ incoerente) come e’ possibile sfruttarli?
    Comunque, se lei mi dice che e’ il caso di rimandare a casa quelli che non hanno ottenuto lo status di rifugiato e, scaduti eventuali permessi di soggiorno di vario tipo, sono qui illegalmente, le do perfettamente ragione. Per come la vedo io, e’ un preciso compito dell’esecutivo.
    Ma dopo averli salvati dai naufragi, dopo averli identificati e dopo aver valutato l’eventuale diritto all’asilo. Non prima e, sopratutto, non tramite criteri balordamente superficiali quello che propone lei (disponibilita’ o meno dei documenti).
    Aggiungo che l’attuale ministro dell’Interno aveva *promesso*, in campagna elettorale, 600’000 espulsioni di irregolari. In tempi *rapidi*.
    Quante gliene risultano di gia’ effettuate?
    Non le viene il sospetto che la sceneggiata mediatica attuata col blocco di qualche barcone, con qualche centinaio di migranti, sia solo una scusa per esaltare gli xenofobi superficiali, come lei, e distrarre l’attenzione dal fatto che l’espulsione degli irregolari e’ una cosa alquanto complessa, che richiede abilita’ politiche e diplomatiche di cui l’attuale governo non fa uso e di cui probabilmente non dispone neppure, che la promessa di 600’000 espulsioni era, comunque, sostanzialmente irrealizzabile (almeno in quei numeri) e che serviva solo a imbrogliare gli allocchi, in campagna elettorale?
    E’ xenofobia, razzismo, si va all’inferno a parlare di queste cose!
    E’ xenofobia e razzismo parlarne in maniera xenofoba e razzista, come fa lei.
    Ma ha problemi anche con l’aritmetica delle elementari? O non capisce perché il (1-0.524) deve essere applicato alle 130.000 e passa richieste?
    Spieghi lei, se ne e’ capace.
    E nel dettaglio.
    Ma non oggi.
    Potrebbe essere pericoloso, per la salute mia e degli altri lettori, ridere cosi’ tanto in un giorno solo.

  10. @ekh:
    Faccio copia e incolla dalla sua fonte, ho poche speranza, ma pazienza, qui dentro i rincoglioniti veri o presunti pullulano.

    130mila le richieste di asilo nel 2017: è il numero più alto registrato in Italia.

    Nel corso dell’anno appena concluso sono state esaminate 82mila domande (10mila meno rispetto al 2016) da 49 Commissioni Territoriali e Sezioni in sede distaccata. I migranti a cui non è stata riconosciuta alcuna
    forma di protezione sono il 52,4% del totale, cioè 42.700 casi (Tab. 2)

    Se il 52.4% sono stati “respinti”, quelli promossi sono applicando un calcolo immagino alla portata di pochi: 1-0.524. Capisco che scritto così sia difficile da interpretare quindi metto 47.6% ok, ora è più chiaro?
    Che applicato alle richieste gestite: 81.527 * 47.6% = 38.806 “promossi”

    Aumenta il numero di chi ottiene lo status di rifugiato. È cresciuto il numero di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato, status che nel 2017 ha costituito l’8,4% degli esiti

    Rifugiati = 38.806 * 8.4% = 3.260
    Che sono appunto i promossi con lode.

  11. @ezh:

    Ma ha problemi anche con l’aritmetica delle elementari? O non capisce perché il (1-0.524) deve essere applicato alle 130.000 e passa richieste?
    Spieghi lei, se ne e’ capace.
    E nel dettaglio.
    Ma non oggi.
    Potrebbe essere pericoloso, per la salute mia e degli altri lettori, ridere cosi’ tanto in un giorno solo.

    Non so faccia lei. Per lei in seguito a votazioni facciamo anche amministrative locali, in % i leghisti quanti sono? Prende i voti dela lega e li rapporta a cosa? Ai votanti o agli aventi diritto al voto? Post votazione chi governa non governa anche per chi non ha votato?
    Scritto così le si illumina una lampadina e riesce a traslare la conclusione anche a quest’altro argomento?

    1. E.K.Hornbeck,
      un morto dal ridere sulla coscienza.
      Già aveva cercato di far fuori Steph insegnandogli a leggere una curva delle temperature…

      AleD,
      li rapporta a cosa?
      Al numero dei votanti in una determinata elezione, non al totale dei votanti negli stessi giorni a tutte le elezioni, amministrative o meno.
      Vediamo se “scritto così” le si illumina la lampadina.
      1. Tutti i richiedenti prestazioni sanitarie alle ASL chiedono la pensione di invalidità all’INPS, quindi la percentuale degli invalidi si calcola sul totale delle prestazioni richieste.
      Sì o no?
      2. Tutti i richiedenti asilo al Ministero degli interni chiedono lo status di rifugiato all’UNHCR, quindi la percentuale dei rifugiati si calcola sul totale delle richieste d’asilo.
      Sì o no?


  12. Al numero dei votanti in una determinata elezione, non al totale dei votanti negli stessi giorni a tutte le elezioni, amministrative o meno.

    Lo si paragona agli aventi diritto al voto, non solo ai votanti! Porca miseria.

    1. Tutti i richiedenti prestazioni sanitarie alle ASL chiedono la pensione di invalidità all’INPS, quindi la percentuale degli invalidi si calcola sul totale delle prestazioni richieste.
    Sì o no?

    Se parte con una affermazione falsa non ha senso la domanda, mi riferisco alla sua affermazione che il 100% di quelli che usufruiscono del ssn chiedono anche la pensione di invalidità, ovviamente una scemenza.

    2. Tutti i richiedenti asilo al Ministero degli interni chiedono lo status di rifugiato all’UNHCR, quindi la percentuale dei rifugiati si calcola sul totale delle richieste d’asilo.
    Sì o no?

    Ovvio che si.

    1. AleD,
      Le affermazioni 1 e 2 sono entrambe false. Speravo che lei ci arrivasse per via della differenza tra ASL e INPS e tra Ministero degli interni e UNHCR…
      Lo si paragona agli aventi diritto al voto, non solo ai votanti! Porca miseria
      Neanche per sogno. La percentuale dei votanti per ogni partito si calcola sul totale degli elettori iscritti sulla lista elettorale giusta.
      Se un giorno le capiterà di entrare in un seggio, si accorgerà che la lista degli “aventi diritto” per il Senato è diversa da quella per la Camera, la lista per le comunali è diversa da quella per le regionali ecc.

  13. @ AleD
    pazienza, qui dentro i rincoglioniti veri o presunti pullulano.
    Se lei smette di intervenire, diminuiscono in maniera drastica.
    Le sarebbe bastato leggere, con attenzione, il mio precedente intervento per evitare l’ennesima figuraccia.
    Ma meglio cosi’: piu’ divertimento per chi sa leggere le tabelle.
    Se il 52.4% sono stati “respinti”, quelli promossi sono applicando un calcolo immagino alla portata di pochi: 1-0.524
    Se avesse letto, e capito, il documento che le ho proposto, saprebbe che non e’ esattamente cosi’, ma pazienza. E’ un errore che inizialmente avevo fatto anch’io, leggendo i dati da altra fonte, e questo sono costretto a condonarglielo.
    Rifugiati = 38.806 * 8.4% = 3.260
    Che sono appunto i promossi con lode.

    Ed e’ qui l’errore grave.
    A parte il fatto che il numero di 6’827 con status di rifugiato e’ scritto chiaro nella tabella che lei si rifiuta di leggere, a parte il fatto che i “promossi” sono meno (l’errore che le ho condonato sopra, ma per capirlo non deve limitarsi a fraintendere le parole del testo; deve leggere e capire anche le tabelle), ovvero 33’873, la percentuale di 8.4% e’ calcolata sul totale degli *esiti*, ovvero sulla somma che comprende *anche* i “respinti”.
    Se lei vuole le percentuali relative ai “promossi”, sono queste (arrotondate alla prima cifra decimale):
    – status di rifugiato: 20.2% (6’827 su 33’873)
    – protezione sussidiaria: 20.3% (6’880 su 33’873)
    – protezione umanitaria: 59.6% (20’166 su 33’873)
    E non mi contesti che la somma delle percentuali e’ superiore al 100% perche’ questo e’ a causa degli arrotondamenti.
    Per lei in seguito a votazioni facciamo anche amministrative locali, […]
    Se questo e’ il suo modo di spiegare nel dettaglio, vuol dire che ha litigato sia con verbo “spiegare” che col concetto di “dettaglio”.
    La cosa grave non e’ tanto che lei non riesce a capire una semplice tabella; la cosa grave e’ che lei si crede tanto in gamba da voler spiegare qualcosa agli altri.

  14. @ Oca Sapiens
    Già aveva cercato di far fuori Steph insegnandogli a leggere una curva delle temperature…
    Devo stare attento anch’io: la mia salute e’ ragionevolmente buona ma non so quanto posso resistere a queste sollecitazioni.
    Quello che non riesco a capire e’ se davvero e’ incapace di capire queste banalita’ o se fa solo finta.
    E, nel primo caso, se si rende conto delle figure che sta facendo e/o se gli importa minimamente.

    1. E.K.Hornbeck,
      Esito fra l’esibizionismo e il masochismo, ma forse lo scopo è di somigliare a Salvini e sentirsi potenti vicariamente.
      Oggi pioveva e faceva fresco, ma per strada c’erano signori con la camicia aperta sul petto villoso e molliccio.

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