Alla COP24 di Katowice, USA, Russia, Arabia Saudita e Kuwait, uniti nella lotta contro i diritti umani e nella difesa del diritto di BigOil & Co di rovinarci la salute e l’ambiente, hanno fatto saltare l’accordo sull’accettazione del rapporto IPCC sulle conseguenze di +1,5 °C.
Interpretazione forse ottimista da Climalteranti; cronaca di una protesta sul Guardian:
A Trump administration presentation extolling the virtues of fossil fuels at the UN climate talks in Poland has been met with guffaws of laughter and chants of “Shame on you”.
Oggi la Cina che a rigore dovrebbe unirsi almeno alla lotta contro i diritti umani, ha annunciato una super-smart grid infarcita di intelligenza artificiale, per le energie rinnovabili. Dovrebbe estendersi nei paesi della nuova “Via della Seta”.
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Letto durante il week-end
Forse avanza la trasparenza? Comunque è deprimente:
– bullismo e maltrattamenti confermati al Max Planck, Science;
Empathy expert Tania Singer will resign as director of the Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences in Leipzig, Germany, after a commission confirmed allegations of bullying made by several members of the institute. […] Singer intends to remain as the principal investigator for at least some of the work of The ReSource Project, her ambitious study investigating the effects of meditation.
– “UNAids is a boys’ club” come l’Onu in generale, stando al rapporto della commissione indipendente che per mesi l’UNAids ha tentato di non pubblicare. Dubito che il segretario generale Michel Sidibé resti in carica nonostante le promesse di riforme, perché sono dieci anni che non le mantiene;
– conflitti d’interesse non dichiarati da ricercatori bio-med, oncologi in prima fila – guarda caso, ProPublica/NYT;
– filantropi che finanziano la ricerca bio-medica, mentre mandano soldi in paradisi fiscali per evadere le tasse che finanzierebbero i servizi sanitari nel proprio paese. Analisi dei Paradise Papers su Science:
Science examined seven of the largest private research funders and found that, according to conservative estimates, they have in recent years placed and committed more than $5 billion to funds in offshore tax and secrecy havens
L’unica dei sette che non lo fa o li mette altrove è la Fondazione Gates.
Leonid Schneider racconta un altro motivo d’orgoglio per il CNRS:
The CNRS plant science research institute IBMP (Institut de biologie moléculaire des plantes) in Strasbourg, France, is mostly known for their photoshopped science, starting with the Olivier Voinnet affair. Several other group leaders and tenured researchers at IBMP published manipulated data themselves, even the institute’s director Laurence Marechal-Drouard. But at least … at least IBMP didn’t peddle outright homeopathic quackery, right?
Giusto?
Smut Clyde presenta l’ultima truffa di Marco “yogurt” Ruggiero, antirughe anche questa (preciso per le passanti occasionali: non esiste un’imuno Corporation a Vanuatu).
Il video della Deconf 2018 “Inside the Fake Science Factory” su editori e conferenze predatorie dura un’ora, ma è utile (h/t Smut Clyde) anche per chi li segue da anni, e una truffa di Ruggiero compare al 26° minuto…