"Patata 2.0"

Erik Stokstad riassume i risultati di un progetto triennale del Crop Trust, finanziato dalla Germania con $50 milioni, per salvare le razze selvatiche e tradizionali (wild and land races) che già oggi soccombono al riscaldamento globale, siccità e patogeni – prima di aver evoluto una resistenza.

  • The plant can grow in cold climates and poor soil, and in some places yields several crops per season. Once harvested, the energy-rich tubers, packed with vitamin C, can be stored for months and cooked in many ways. A hectare of potatoes can provide up to four times the calories of a grain crop.

La biodiversità è necessaria per migliorare la produttività, ferma da 60 anni nonostante un appetito crescente in Asia – i maggiori produttori al mondo sono Cina e India – e in Africa. Finora non c’è verso di ottenere patate ibride da piantare. Ma in USA, Brasile (l’Empraba continua a fare scintille), Cile, Olanda, Kenya alcuni ricercatori cominciano a sperimentare con nuovi semi ibridi.

Ci sono ancora parecchi problemi da risolvere. Il primo è che con quattro copie per ciascuno dei loro 12 cromosomi, le patate ereditano combinazioni genetiche imprevedibili:

  •  As experts say, the current varieties don’t breed true, which is why farmers plant bits of “seed tuber,” which yield genetically identical plants, rather than seeds. Compounding the headache, breeders select for many traits at once, further lowering the probability of finding a winner.

Non solo i semi rendono meno tuberi, ma quei tuberi sono portatori di caratteristiche negative. Un modo per accelerare la selezione di quelli adatti ai cambiamenti climatici nelle varie regioni consiste nel trasferire ai cultivar attuali i geni di resistenza alla siccità o alla maledetta peronospora (Phytophthora infestans), per esempio, identificati nelle razze selvatiche o tradizionali:

  • Wild potatoes from Mexico, for example, evolved in the presence of P. infestans and can resist many strains. Many other wild species have yet to be thoroughly collected or studied.

Un ricercatore dell’Embrapa ne ha scoperta una nel Rio Grande do Sur, molto lontano dalle sue montagne d’origine e in un clima tropicale.

(No, le patate non danneggiano il cervello dei bambini – h/t radioprozac)

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Gavin Schmidt ha assemblato le temperature globali osservate fino al 2018 e invita tutti a confrontarle con quelle simulate dai modelli (lo ha già fatto).

Il modello a “onda da stadio” di Judith Curry e del marito, ovvero il riscaldamento globale non è dovuto alle emissioni crescenti di CO2 ma a cicli oceanici naturali, è particolarmente adatto perché prevedeva un raffreddamento fino al 2030. Nella sua testimonianza l’altro ieri alla Camera, Judith Curry ha ripetuto che “gli scienziati dissentono sulle cause” del risc. glob. e finché non sono d’accordo non è il caso di ridurre le emissioni.

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Science pubblica una mega-rassegna della letteratura sui danni in USA dovuti alle emissioni di sei gas serra che l’EPA dovrebbe regolamentare stando agli “Endangerment Findings” integrati nel 2009 nella legge sull’Aria pulita. Da allora

  • the amount, diversity, and sophistication of the evidence have increased markedly, clearly strengthening the case for endangerment. New evidence about the extent, severity, and interconnectedness of impacts detected to date and projected for the future reinforces the case that climate change may reasonably be anticipated to endanger the health and welfare of current and future generations. 

Come il precedente, costretto a dimettersi per la troppa corruzione, Andrew Wheeler, il nuovo capo dell’EPA nominato “ad interim” da Trump è un lobbista del carbone. Abolisce anche lui i limiti già stabiliti, ma per ora viene frustrato dai tribunali.

Nei papers:

cambiamenti climatici e loro effetti demografici fra le manguste nel deserto del Kalahari (Suricata suricata), di Maria Paniw, Gabriele Cozzi, il leggendario Tim Clutton-Brock et al. In breve: se non piove durante la stagione degli amori la popolazione cala ma ne muore meno se fa più caldo durante la stagione fredda (quella dei non amori) – a condizione che vivano in una grande comunità;

Isabel Rodriguez Barraquer et al. hanno trovato che a Salvador de Bahia dove la dengue è endemica, gli abitanti erano immunizzati in parte contro il virus Zika.

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Complimenti agli anti-vax per il successo. In Europa + Israele, l’anno scorso i casi di morbillo sono triplicati rispetto al 2017, stando ai dati dell’OMS. Su oltre 82 mila casi .- il 61% ospedalizzato, nei paesi che riportano i ricoveri – circa l’80% è stato registrato in Ucraina, Serbia, Francia, Israele e Italia. Le morti sono passate da 42 a 72.

3 commenti

  1. Se si riferisce che è possibile “trasferire ai cultivar attuali i geni di resistenza”, con quali metodi avverrebbe questo tentativo? Se si intende usare l’ingegneria genetica, la “Patata 2.0” andrebbe assolutamente bollata come “Patata OGM 2.0” e sottoposta all’interminabile opposizione di cui fu vittima la povera Amflora!! V. mio articolo peer-reviewed, open-access in Ethics Sci Environ Polit: https://doi.org/10.3354/esep00185 (Sylvie, perdonami auto-promozione 😉

    1. Giovanni,
      con quali metodi avverrebbe questo tentativo?
      Nell’articolo Stokstad ne descrive tre: ingegneria genetica e due tipi di ibridazione.

  2. Sì certo: ma appunto, se lo stesso risultato venisse perseguito con l’uno o l’altro metodo (la modificazione genetica diretta essendo dichiaratamente più rapida e precisa), logicamente dovrebbe essere sottoposto alla stessa regolamentazione; invece, sappiamo che una patata “OGM” – anatema!! – incorrerebbe in un destino avverso, tanto da essere, in molti paesi, impossibile da svilupparsi. Da qui la mia ironia…

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