Questa volta i media non mi sembrano esagerare. Ieri un com. stampa dell’università della California a Berkeley, “Un letto di morte di 66 milioni di anni fa collegato al meteorite che ha ucciso i dinosauri”, anticipava l’uscita sui PNAS dell’articolo di Robert De Palma e molti altri tra cui Walter Alvarez:
Prelude to Extinction: a seismically induced onshore surge deposit at the KPg boundary, North Dakota.
La formazione dove da sei anni avvengono gli scavi si chiama Hell Creek, tra l’altro. Quando il meteorite è caduto a Chicxulub non solo ha sparato i frammenti di roccia che caratterizzano il confine KPg, detto anche K-T per Cretacico-Terziario invece di Paleogene, ma ha provocato uno tsunami in un mare interno del North Dakota trasformando Hell Creek in
- un cimitero fossilizzato, i pesci ammassati uno sopra l’altro, misti a tronchi bruciati, rami di conifere, mammiferi morti, ossa di mosasauri, insetti, parte della carcassa di un Triceratops, microrganismi marini chiamati dinoflagellati…
Tutti morti lo stesso giorno. Ma lasciando il posto a noi mammiferi…
Dalla roccia fusa nell’impatto sono state proiettate in atmosfera, a circa 200 km/ora, minuscole sfere vetrificate (tektites). Arrivate a 3000 km di distanza circa 10-12 ore dopo, sono piovute per 45-60 minuti e hanno scavato buchi profondi nei sedimenti. Se non ci fosse stato uno tsunami, il mare le avrebbe frenate e si sarebbero depositate sul fondale.
L’onda sismica dell’impatto e i suoi frammenti viaggiavano alla stessa velocità.
La ricostruzione è sicuramente plausibile, ma non penso che metterà fine al dibattito sulla “vera” causa dell’estinzione dei dinosauri in tutto il mondo. Magari un giorno si scoprirà un cimitero simile lungo il confine K-T fra Gubbio e il Monte Conero e l’ipotesi di Walter Alvarez e di suo padre sarà definitivamente confermata…
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Su Science, Ben Scheele et al. parlano del colpevole di altre estinzioni: il Batrachochytrium dendrobatidis, assistito di recente da un suo parente, il B. salamandrivorans. Come dice il nome, divora solo la Salamandra salamandra. Il B. dendrobatitis è quello che più di quarant’anni fa, all’inizio del commercio globale, è partito dall’Asia ed è arrivato nelle Americhe, poi in Australia e nel resto del mondo, sterminando specie di anfibi locali – quelli asiatici sono immuni a quelle micosi, sembra. Circa il 12% delle 500 e passa specie infette si sta riprendendo, 90 sono estinte e per le altre il declino continua.
Commento di Dan Greenberg e Wendy Palen, e di Matthew Warren su Nature.
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Nel Sud-est asiatico noi e i nostri “misteriosi cugini denisovani” ci saremmo amati fino a 15 mila anni fa, scrive Ann Gibbons su Science. Sorpresona: pensavo che si fossero estinti 30 mila anni fa. Chris Stringer lo avrebbe annunciato via Skype all’American Association of Physical Anthropologists parlando del genoma di 60 abitanti della Nuova Guinea, analizzato da Murray Cox e Herawati Sudoyo.
Aspetto di sapere cosa ne pensa Serena Tucci. Ha organizzato lei il simposio “Decyphering the Denisovans” del PhysAnt (lei dice così, mi adeguo…), durante il quale Cox, Sudoyo et al. presentavano i loro risultati e ne discutevano con i colleghi. Video qui – inizia verso i 20′.
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In Italia, la destra vuole provvedimenti che facilitano lo sterminio delle donne: riforma Pillon, mega-attenuanti per i femminicidi, referendum per abolire la legge 194, agevolazione dell’acquisto e della detenzione di armi in casa così aumentano i femminicidi, disegno di legge sulla violenza contro le donne contestato…
D’altronde eravamo avvisate. Prima sono venuti per i richiedenti asilo…
Parlando di apocalisse, mi sembra in tema il convegno “Resilienza o Estinzione? ” tenuto all’Università di Pisa il 22 Marzo scorso, i link alle registrazioni sono reperibili qui:
https://www.apocalottimismo.it/resilenza-o-estinzione/
L’intervento del prof. D’Alessandro sulla “Sostenibilità sociale della transizione energetica” meriterebbe a mio avviso ulteriore approfondimento e discussioni, non soltanto tra noi soliti quattro gatti…
Il racconto della Catastrofe di Hell Creek, Signora Oca,
è assolutamente affascinante!
Un meteorite di una dozzina di chilometri di diametro
che colpisce la Terra a settantamila chilometri all’ ora
….
generando onde supersoniche che fanno
il giro del pianeta e un getto di roccia fusa alto come l’ Everest
che porta l’ aria di mezzo emisfero al calor rosso
Incendiando TUTTO nel raggio di cinquemila chilometri
…
e miliardi di tonnellate di polveri vengono lanciate fino a metà strada
dalla Luna bloccano la luce solare per mesi e per anni, mentre
la pioggia trasforma i gas venefici scaturiti da profondità
telluriche in acido solforico
…
pesci fossilizzati boccheggianti con le branchie
piene di fango, e l’ultima preda ancora nello stomaco
…
novantanove virgola nove per cento delle specie viventi
spazzate via nel giro di ore
…
….
….
Uhm, sarà meglio che la smetta, perché rischio
di diventare melenso.
Saluti.
R
Grazie dell’ecfrasi, Renato, ci voleva.