Come in Danimarca due anni fa, scrive Holly Else su Nature senza menzionare la Francia, anche in Svezia il Ministero per la ricerca ha deciso di istituire un Research Misconduct Board, “una delle prime agenzie nazionali incaricata di indagare sulle disonestà scientifiche gravi” negli enti che ricevono fondi pubblici. La legge approvata il mese scorso entrerà in vigore in gennaio, e definisce le disonestà gravi come “fabbricazione, falsificazione o plagio”.
Era diventato urgente. Dopo lo scandalo Macchiarini che ha “cambiato l’intero paesaggio” e fatto “calare la fiducia nella ricerca”, altri casi hanno dimostrato che le università fanno del loro meglio per ignorare o nascondere le disonestà. Che rivelazione… Il Comitato sarà formato da un giudice e da 10 scienziati, pubblicherà l’esito delle proprie indagini che sarà
- vincolante legalmente per le università le quali saranno autorizzate a decidere le conseguenze per il ricercatore.
Uno solo degli intervistati trova che le università devono indagare “in casa” anche se con maggior rigore, altrimenti “perché fidarsene al punto di finanziarle?” Che pretese…
Tradotto con Google, sembra che la legge sia parecchio criticata, anche perché esclude gli enti privati e non dice nulla sulle ricerche di enti pubblici pagate da aziende o da fondazioni private. La definizione di “scorrettezza scientifica” sarebbe
- una deviazione seria dalla buona pratica nella forma di fabbricazione, contraffazione o plagio, commessi intenzionalmente o per negligenza grave, nel progettare, realizzare e pubblicare [reporting] una ricerca
A parte questo, in Danimarca e in Svezia, magari i governi daranno alla loro agenzia le risorse necessarie per indagare. Ricordo tentativi simili da parte di consigli nazionali, agenzie simil Anvur e accademie. Passato lo scandalo, passava la voglia di finanziarli anche se tutti i partiti dicevano che i benefici erano multipli dei costi.
Negli USA, l’Office for Scientific Integrity è paralizzato dalla mancanza di fondi e di personale. Ormai indaga su una disonestà grave solo dopo che sono morti dei pazienti reclutati per esperimenti clinici. Quanto all’Office Français pour l’Intégrité Scientifique – un ramo dello Hcéres, l’Anvur locale con una reputazione mouais… – esiste da due anni e deve ancora pubblicare qualcosa.
In Gran Bretagna, dice Holly Else,
- un’indagine parlamentare ha suggerito nel 2018 al governo di istituire un comitato nazionale per il monitoraggio delle indagini svolte dalle università.
Il governo e l’opinione pubblica sono impegnati con la Brexit. Nonostante le prove circostanziate da PubPeer e da Leonid Schneider, le università promuovono i disonesti e perseguitano i whistle-blowers, e i media non seguono nemmeno le falsificazioni della ricerca per conto di Cancer Research UK.
Qui invece…
Come dimostra Giorgio Zauli a Ferrara, in caso di disonestà scientifica palese il/la responsabile detta le regole dell’inchiesta, dichiara alla stampa che i risultati non verranno mai resi pubblici sebbene dimostrino una sua condotta specchiata. Contro i “Goebels” scettici procede e procederà per vie legali.
Leonid gradisce ancora meno di me l’appellativo di “Goebels”. Oggi riassume le frequentazioni razziste e antisemite di Zauli, tira fuori le immagini taroccate nel paper tragi-comico sulla bava di “lumaca italiana” (dài, Leonid, aggiungi Italian) e in quelli di Luca Maria Neri con e senza la firma di Zauli.
D’altronde l’università di Ferrara aveva invitato come docente il milanese Carlo Mario Croce, un esperto in materia all’università statale dell’Ohio denunciato e indagato dal 2013 per disonestà scientifica prima palese e poi confessa. L’università ha confermato che dal 2012 non gli rinnovava il contratto da direttore del Dip. di biologia e genetica del cancro, una decisione raccomandata da una Corte d’appello in ottobre 2018.
Nel 2016 Croce accumulava retrazioni e correzioni. Per consolarlo Zauli organizzava un Festschrift in suo onore nel proprio Dipartimento.
Il 17 aprile 2019 per consolarlo di aver perso in prima istanza la causa intentata all’università dell’Ohio per recuperare la poltrona di direttore, Luca Maria Neri lo invitava a tenere un seminario – di photoshop? Menzognero come al solito, il sito Unife News definiva Croce
- Distinguished University Professor presso la Ohio State University e Direttore dell’Istituto di Genetica e dello Human Cancer Genetics Program.
Pare aver perso il titolo di “Distinguished“.
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Informare assessorati, medici, NAS e lettori, no?
Medbunker twitta “Perché il Ministero della salute e addirittura l’OMS hanno dovuto emanare una nota che avverte sui pericoli di una “cura”? Perché c’è chi la compra ma è candeggina che si chiama “soluzione miracolosa” e servirebbe per curare tutto, autismo e cancro compresi.”
Dissento.
Il Ministero ha dovuto farlo perché in Italia c’è chi spaccia a caro prezzo un veleno da 0,50-1 euro/litro nei supermercati.
Agli assessorati regionali e provinciali, alle federazioni dei medici e ai NAS, il Direttore Generale del Ministero spiega che la soluzione tossica contiene il 28% di ipoclorito di sodio, quali sono le terapie necessarie per rimediare alle intossicazioni e conclude
- Si prega di voler dare la massima diffusione alla presente nota circolare ai servizi ed ai soggetti interessati e di comunicare alla scrivente Direzione Generale qualsiasi caso di evento avverso riscontrato.
Mi sembra che l’abbiano diffusa tutti i siti anti-bufale mediche senza aggiungere altro.
Da oca, diffonderei più volentieri se, invece di tradurre soltanto le varianti inglesi di “Miracle Mineral Supplement” più usate dagli spacciatori italiani come – per esempio – Dionidream, la Direzione Generale avesse elencato anche quelle usate dalla concorrenza locale più agguerrita come – per esempio – Ipomax con “Metodo Ruffini“.
Potrebbe prevenire intossicazioni e di striscio invogliare i NAS – la speranza è l’ultima ecc. – a sequestrare la merce.
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Coincidenza, un concorrente italiano ha battezzato la sua candeggina diluita che cura l’autismo “Acqua miracolosa”. Be’, ieri la ministra francese della salute ha annunciato il “de-rimborso scaglionato” da parte della Sécurité Sociale di acque distillate e zuccheri di sintesi, miracolosi anche contro l’autismo. Il rimborso scenderà al 15% entro un anno e allo 0% nel gennaio 2021.I 130 milioni di euro/anno non risparmiati serviranno a salvaguardare i posti di lavoro alla Boiron.
(Per la botta in Borsa, cinque granuli di Arnica 30 CH e tre di Rhus toxicodenderon sotto la lingua tre volte al giorno per una settimana…)
Oggi il collettivo contro le fake med celebra una vittoria per la scienza e protesta il “regalo fatto dal governo” a una delle famiglie più ricche del paese.
- La vraie question serait celle de l’utilisation de ces 260 millions d’euros. N’avez vous aucune idée quand nos hôpitaux ferment ? Quand on manque d’effectif dans tous les services ? Quand les urgences sont exsangues ? Quand on nous explique qu’il n’y a plus d’argent “magique” ?
Ha scatenato l’Amba Radan con una lettera aperta nel marzo 2018 perché di idee ne ha tante:
- Le déremboursement de l’homéopathie n’est qu’un début
E’ strano che la Unione Europea non abbia formato un’agenzia come la Research Misconduct Board: dovrebbe essere interessata all’uso dei fondi europei per finanziamenti a ricerche taroccate, ed una struttura sovranazionale sarebbe più indipendente dall’influenza politica e scientifica nazionale; inoltre, invece di finanziare progetti differenti in diversi paesi, un unico centro sarebbe più efficiente, e meno costoso, e ci sarebbe una leva economica superiore (sia sui fondi di ricerca stanziati, sia su quelli futuri) per pressare le università a punire ricercatori incapaci, o in malafede, che hanno effetti deleteri soprattutto nella ricerca medica.
domenico,
ogni tanto la Commissione Europea si fa dare indietro i soldi, deve avere gente che controlla. Anni fa la Cattolica di Roma aveva rimborsato quelli ricevuti per il progetto Lycocard perché Paola Palozza aveva truccato i dati.