Soltanto quattro anni fa, a Padova si svolgeva la 19ma Conferenza internazionale sulla fusione fredda (ICCF19), la quale stava per mantenere le promesse di fornire energia infinita e gratuita, salvare il mondo dalla crisi climatica e l’umanità dalla fame e dalla sete. Il sito dell’ICCF19 è defunto, ma l’evento resta vivo nella memoria collettiva.
C’erano celebrità come Bill Gates, investitori coraggiosi come Tom Darden, presidenti di multinazionali come il signor La Gatta della TSEM Research S.r.l., sponsor come Confindustria, il patrocinio della Presidenza del Consiglio…
R a.k.a. Hortensio, Nasturzio et al. ha annunciato l’ICCF22. che si terrà dall’8 al 12 settembre nell’albergo Domus Pacis di Assisi, a 22 passi e un tot da dove abita il titolare dell’omonimo blog al quale dal gennaio 2011 si deve la promozione di molti imbroglioni e ciarlatani.
Prima dell’annuncio però, R. ha ricordato commosso un incontro sul tema al quale aveva assistito. Si teneva nella stessa città e l’aveva organizzato il fervente cattolico Claudio Pace dopo che insieme a un monsignore di sua conoscenza aveva candidato al premio Nobel per la Pace Francesco Celani, inventore del tubo FuF a fili di costantana e presidente del club International Society for Condensed Matter Nuclear Science (ISCMNS).
Proprio dal signor Pace, si apprende che l’ICCF22 è stata preceduta da simposi propedeutici in luoghi di culto. Nel trentennale della “scienza patologica” di Fleischmann & Pons, lasciavano presagire un evento ancora più grandioso di quello padovano, con capi di stato, ministri e cardinali in una sede prestigiosa.
Invece il tutto avviene in un ex convento trasformato in albergo a tre stelle e invece di una messa solenne in Basilica, per i relatori dalla fama modestissima ci sarà una greve “cena Medievale”, che sembra inadatta ai signori di una certa età.
Se qualche lettore seguisse i lavori, digerisse la cena e volesse scriverne un resoconto, l’oca s. lo pubblicherebbe volentieri lo stesso.
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Zauliade, 20ma puntata
E.K.Hornbeck contribuisce al feuilleton dell’estate ponendosi alcune domande sullo sfogo che il rettore Giorgio Zauli ha postato ieri sul sito dell’università di Ferrara. Chiama “non notizie prive di fondamento” quelle apparse “negli ultimi giorni” su organi di stampa – Estense, La Nuova Ferrara, il manifesto . riguardo agli “errori materiali” contenuti nelle sue pubblicazioni. Le riviste che hanno chiesto spiegazioni ai “corresponding authors” sarebbero due, invece di una come aveva detto alla Nuova Ferrara e a Repubblica.
Leonid Schneider sarà deluso di sapere che una notizia riportata da Repubblica risulta fondata: per adesso il rettore ha rinunciato a querelarlo.
I miei colleghi stiano attenti però,
- Non verrà ulteriormente tollerata la diffusione di notizie calunniose e chiaramente diffamatorie per tutelare la reputazione mia personale e soprattutto dell’Ateneo.
“Non verrà ulteriormente tollerata” da chi? Un co-autore o una co-autrice del rettore? Un suo parente? Il suo ex portavoce personale ma pagato con i soldi di noi contribuenti, l’assessore Andrea Maggi della Lega? Il 26enne “studente in giurisprudenza prossimo alla laurea”, Alessandro Balboni di Fratelli d’Italia, assessore con delega ai rapporti con il proprio ateneo dove invece di studiare “ha portato le idee della destra […] e caso più unico che raro è stato rappresentante degli studenti con la lista Azione universitaria”?
Dai titolari della start-up dell’università che vende bava di lumaca italiana?
Inquiring minds…
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Inquiring minds bis
Tiziana Metitieri segue le traversie del premio “Lombardia è ricerca”, destinato a chi riceve più nomine da un gruppo di ricercatori bio-med molto citati. Benché quest’anno fosse sul tema “invecchiare in salute”, mi sembra che dell’assegnazione abbiano parlato solo la Regione Lombardia, Il Giorno e Affaritaliani, testata nota per gli articoli sugli extraterrestri.
Guido Kroemer, dell’INSERM di Parigi, ha ricevuto il milione di euro grazie a un’unica nomina insieme a Frank Madeo dell’università di Graz, per aver scoperto “l’estensione della longevità mediante induzione dell’autofagia mediata dalla restrizione calorica”.
Altri ne avevano più di trenta per lavori meno trendy. Tiziana si chiede
- a che servono le nomination?
- perché se la nomination riguarda 2 candidati ne viene premiato solo uno? (Questa la so)
- perché plurinominare candidati in palese conflitto d’interesse?
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Un mese fa, Enrico Bucci aveva pubblicato un paper sulla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia, e un post sugli “epidemiologi da tastiera” che continuano tuttora a negarne l’esistenza e a bloccare le misure di contenimento. Risultato: la Corte di giustizia europea ha condannato l’Italia per i ritardi sia nel monitoraggio degli ulivi che nell’abbattimento di quelli infetti.
O’s digest di Science rimandato.
@ Oca Sapiens
Il suo ex portavoce personale ma pagato con i soldi di noi contribuenti, l’assessore Andrea Maggi della Lega? Il 26enne “studente in giurisprudenza prossimo alla laurea”, Alessandro Balboni di Fratelli d’Italia, assessore con delega ai rapporti con il proprio ateneo dove invece di studiare “ha portato le idee della destra […] e caso più unico che raro è stato rappresentante degli studenti con la lista Azione universitaria”?
Ho un atroce sospetto: che stiamo cadendo nella trappola di Zauli: “buttarla in politica”.
A me sembra che sia stato proprio lui ad averla buttata in politica.
Ma non vorrei che faccia parte di una precisa strategia volta proprio a distogliere l’attenzione dalle contestazioni, squisitamente tecniche e scientifiche, ai suoi articoli. E a cercare di sostenere che le osservazioni di Schneider, e l’insistenza di molti altri (compreso il sottoscritto, per quel che puo’ valere) nel chiedere trasparenza sull’operato della commissione etica (vista la tenacia con cui si cerca di nascondere i dettagli, la mia curiosita’ a riguardo sta rasentando l’ossessione) abbia motivazioni squisitamente politiche.
Quando una questione e’ strettamente scientifica, c’e’ ancora una ragionevole possibilita’ che le persone con la testa sulle spalle possano capire da che parte sta la ragione e da che parte sta il torto.
Quando la questione diventa (anche) politica (nel senso che le persone che esprimono un parere sono etichettate in base al piu’ o meno presunto partito di appartenenza), le urla dei fanatici tendono a tramortire qualsiasi manifestazione di buon senso e anche coloro che capiscono come stanno effettivamente le cose hanno la tentazione di far finta di non capire, se questo e’ di vantaggio alla propria parte.
Comunque, passando ad altro… vedo che l’attivita’, riguardo alla vicenda in questione, presso il sito istituzionale dell’Universita’ sta diventando frenetica: oggi trovo anche un elenco di docenti di UniFe che hanno espresso (in che modo? in che termini?) solidarieta’ al Rettore Zauli “in merito ai recenti e reiterati attacchi comparsi sulla stampa nei suoi confronti”. Con tanto di indicazione sul come aggiungersi un elenco entro una data limite (16 settembre).
Ora… forse ho una sensibilita’ incompatibile con i tempi moderni (si figuri che penso ancora che la democrazia sia il meno peggiore dei sistemi di governo disponibili… temo che questo mi classifichi proprio come un vetero-dinosauro)… e non ho niente contro la spontanea e pubblica espressione di solidarieta’, da parte di alcuni docenti (sopratutto se ben informati) nei confronti di un Rettore.
Ma trovo inquietante (e spero non sia necessario precisare il motivo) che il sito ufficiale dell’universita’ in questione faccia un elenco dei docenti solidali con il Rettore in carica e solleciti (di fatto e’ questo, l’indicare un paio di indirizzi email a cui scrivere per essere aggiunti un elenco) ulteriori adesioni. E l’indicazione di una data limite non fa che aumentare la mia inquietudine.
E comunque: il medesimo sito sarebbe disposto anche a dare visibilita’ a un eventuale appello, da parte di docenti della medesima universita’, per la diffusione degli atti della commissione etica?
E.K.Hornbeck,
le mie domande non riguardano la politica. Vorrei sapere chi sta minacciando di ritorsioni gli “organi di stampa” che scrivono cose sgradite. Il rettore pare di no, visto che non querela più Leonid e quando minaccia lo fa in prima persona.
Grazie del link. Le firme servono prima del 19 – quando la Comm Etica farà la sua relazione al Senato accademico.
Trovo interessante che il personale biomed (il 90% dei firmatari, a occhio) manifesti solidarietà con il rettore da quando pretende che gli “organi di stampa” parlino solo bene delle sue pubblicazioni – e di quelle di alcuni di loro.
La kasta non è acqua (cit. ma non ricordo di chi…)