Tentativi di valutazione

Escono articoli che confrontano l’efficacia o meno delle misure adottate dai governanti per limitare la diffusione del Sars-CoV-2 e per la “riapertura”. Sono da prendere con i soliti chili di sale finché la pandemia è in corso.

Il punto di osservazione dell’Economist è già implicito nel nome, ma mi sembra difficile contestare l’editoriale “Why governments get it wrong”, le informazioni condensate nel briefing “Grim tallies” o l’aggiornamento sui danni economici subiti di paesi più poveri.

Dopo una breve panoramica delle restrizioni in 186 paesi di cui 82 con varie forme di lockdown, sul Lancet Emeline Han et al. analizzano e riassumono le “Lezioni tratte dall’allentamento delle restrizioni per il Covid 19” in nove paesi ricchi:

  • Hong Kong [Special Administrative Region], Giappone, Nuova Zelanda, Singapore, e Corea del Sud) e quattro in Europa (ie, Germania, Norvegia, Spagna e Regno Unito).

(I criteri valutati sono questi.) Tra le molte differenze, una è decisiva:

  • Con poche eccezioni quali Germania, Nuova Zelanda, Norvegia, Scozia e Corea del Sud, i leader politici hanno faticato a ottenere la fiducia dell’opinione pubblica e quindi un sostegno per cambiamenti continuativi dello stile di vita. Più in generale, nei paesi governati da donne i risultati sono stati migliori perché esse godono di maggior fiducia e sostegno rispetto agli uomini al governo negli altri paesi.

Bravi, bis, ancora, serve un megafono?
h/t Q. Durand-Moreau. Come lui raccomando di leggere il testo integrale e magari di riflettere sulla fattibilità delle cinque raccomandazioni finali in Lombardia, per dire, dove le risorse ci sarebbero se la sanità non fosse stata privatizzata.

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Raccomando anche il post di Leonid Schneider “Siamo arrivati alla vitamina D come cura anti-Covid”, una rassegna di prodotti diventati di moda dopo il fallimento dell’idrossiclorochina come profilassi e/o terapia.

Sono basati su un razzismo esplicito o implicito, conflitti d’interesse non dichiarati, abusi della statistica, correlazioni tra pelle scura – nessuno avendo misurato il livello di vitamina D nei positivi per il virus – e la gravità e letalità dell’infezione, il peggio insomma. Nel mucchio, Leonid mette un gruppuscolo di francesi e si fa insultare da uno degli autori della ciofeca, il deputato macroniano Joachim Son-Forget.

Aggiungo solo che questa volta la correlazione è tra le patrie regioni maggiormente soleggiate, dove la popolazione avrebbe un livello sierologico più elevato di vitamina D, e un minor numero di infezioni nelle RSA.

Ne avevo già parlato perché una delle fonti è un sito italiano che promuove gli integratori alimentari. La  ciofeca era stata silurata da compatrioti con una lettera esilarante pubblicata sulla stessa rivista. Da turista occasionale in Corsica, ho trovato notevole la valutazione del metodo:

  • più che una prognosi favorevole dovuta alla vitamina D, il loro metodo mostra che l’esposizione alla luce solare induce a costruire case di riposo…, una correlazione robusta anche con l’inclusione della Corsica [che gli autori hanno escluso dalla Francia]. Oppure che il clima è influenzato dalle case di riposo. 

Misure governative contro la pandemia di bufale, ancora niente…

4 commenti

  1. “Misure governative contro la pandemia di bufale, ancora niente”
    Siamo pur sempre un Paese dove l’oscillococcum si vende anche nelle farmacie comunali

    1. Giusto, Cimpy, ma almeno non può recare “specifiche indicazioni terapeutiche sull’etichetta o tra le informazioni di qualunque tipo che si riferiscono al prodotto”, come da
      normativa vigente in materia di medicinali omeopatici derivante dal nuovo Codice Europeo (Capo II D.Lgs 219/2006) e dalle modifiche introdotte con il DLgs n. 274 del 29.12.2007 (G.U. n. 38 del 14.02.2008).

    1. zoomx,
      pare che sia una medicina diffusa in tutto il mondo…
      In Italia c’è stata parecchia réclame per l’acqua declusterizzata da un copri-bottiglia (il produttore vende anche indumenti intimi che fanno lo stesso effetto), o in biorisonanza con il campo geomagnetico grazie una scatoletta di plastica con dentro un magnete, appesa al muro.
      Il prof. Emilio Del Giudice, teorico della fusione fredda e della memoria dell’acqua omeopatica, promuoveva quella “informata“…
      In USA la Boiron spacciava saccarosio per medicinali omeopatici e ha perso il processo.

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