La biologia quantistica per davvero

Su Science, ho trovato una rassegna di Emiliano Brini, Carlos Simmerling e Ken Dill, incantevole già dal titolo, “Narrativa delle proteine attraverso la fisica” e dalla citazione in esergo:

  • La scienza… è l’impresa organizzata e sistematica che raccoglie conoscenze sul mondo e le condensa in leggi e principi verificabili. — E. O. Wilson, Consiliency

Fa piazza pulita della fantascienza con la quale troppi attribuiscono poteri miracolosi alla loro merce. Riguarda le proprietà – governate dalla meccanica quantistica – delle proteine e come la loro dinamica in vivo viene studiata dalla fisica molecolare computazionale. E’ anche una descrizione affascinante della biologia attuale. A pagamento purtroppo, ma se dovesse capitarvi di essere querelati da un ciarlatano quantistico, sapete dove trovare il primo autore – o un’oca aspirante sapiens.

Ieri accennavo a due paper sul clima. Il primo di Deborah Zani et al. è sulla senescenza delle foglie accelerata dal riscaldamento globale. Nelle foreste europee si nota già, scrivono. A un certo punto gli alberi delle zone temperate non ce la fanno più ad assorbire la CO2 atmosferica e di questo passo entro fine secolo perderanno le foglie da 3 a 6 giorni prima della scadenza naturale invece di 1-3 settimane dopo, come previsto la maggior parte dei modelli ecologici.

Bella Perspective di Christine Rollinson.

Il secondo paper ha lo stesso tema. Negli anelli degli alberi vecchi di almeno 260 anni, Peng Zhang e altri ricercatori cinesi “leggono” un cambiamento del clima, contraddistinto negli ultimi 20 anni da episodi estremi di caldo e di aridità del suolo che si rafforzano a vicenda (positive feedback loop). Sono senza precedenti, e “potenzialmente” rappresentano l’inizio di un trend irreversibile. Non è certo perché la dendro-crono-climatologia è complicata, scrivono altri due ricercatori cinesi nella Perspective (conviene leggerla prima, secondo me).

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Non solo Science. Anche l’Economist piange per la “morte” del radiotelescopio leggendario di Arecibo, oltre a preoccuparsi per la salute della democrazia (prognosi ancora favorevole, ma incerta).

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Non so voi
La notizia del miliardario che fa causa a Trump per farsi restituire i $2,5 milioni che gli aveva dato per intentare cause perse in partenza, ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali e distruggere la democrazia americana, mi ha messa di buon umore per tutta la giornata. Buona domenica.