Decisioni editoriali


L’Rna provvede per conto proprio ad adattare certi  invertebrati a sangue freddo al loro ambiente, senza aspettare qualche mutazione del Dna, scrivono Sandra Garrett e Joshua Rosenthal, univ. di Portorico, in un paper anticipato da Science-Express.

Hanno confrontato specie parenti di cefalopodi per cercare le differenze che consentivano a un Octopus vulgaris di vivere a 30 °C di media nella barriera corallina portoricana e ai Pareledoni (foto sopra) a 1,8 °C sotto la base antartica di McMurdo. Le differenze non sono nei geni per le proteine (di membrana), scrivono, è tutto merito dell’editing dell’Rna. Degli enzimi che correggono l’Rna messaggero prima che possa tradurre in una proteina le istruzioni del Dna. E il messaggio diventa “Fa una proteina diversa”.
Meccanismo dell’evoluzione che non s’era ancora notato? A parte quello, c’è un aspetto d’attualità:

Resta da sapere se i cefalopodi usano l’editing per un’acclimatazione rapida o per un adattamento a lungo termine.  Per ciascuna possibilità , sarebbero diversi i meccanismi biochimici che impartiscono al processo editoriale una sensibilità alla temperatura. … L’acclimatazione potrebbe venire da strutture di Rna sensibili alle temperature o dall’espressione, dipendente dalla temperatura, di altri fattori.

Se è così anche nei vertebrati a sangue caldo, questo nuovo modello sulle specie a rischio cottura per via dei cambiamenti climatici è da rifare.

Neghismo
Io invece, ho deciso di indignarmi sul blog del Sole per la pubblicazione dell’articolo di Peter Duesberg, Marco Ruggiero et al. – ancora lì a dire che l’HIV non esiste – nell’Italian Journal of Anatomy and Embryology.

Mi piacerebbe sapere se qualche ricercatore ha protestato o pensa di farlo…