O's digest

Su Nature:
articolo di Hen Shen sul tentativo di Pamela Robey – che dirige la Stem Cell Unit degli NHIs – e di un gruppo di ricercatori, rappresentanti di aziende biotech e di agenzie governative, di definire più rigorosamente le “cellule staminali mesenchimali” e i loro usi clinici oltre a quelli noti dagli anni ’60 (trapianti di midollo). Paolo Bianco concorda sul rigore, ma

If I want to treat a disease of the brain with cells that for all intents and purposes are bone cells, the first thing I should come up with is a clear rationale.

Lee Buckler, della società canadese Cell Therapy Group, dice che

introducing standard cell lines and tests into MSC research could make it easier to compare different therapeutic products. “Some companies are going to feel delighted,” he says, but adds that more-established businesses may find their products suddenly threatened by competing claims that are founded on clearer points of reference.

Come Stamina-Medestea, forse? Alison Abbott non ne parla, si occupa invece della scoperta, nei topi, delle “piccole simil-staminali embrioniche” del midollo” (VESL) da parte di ricercatori molto cattolici nel 2006,

Together with the University of Louisville, Ratajczak patented his VSEL discovery. In 2007, Neostem acquired exclusive licensing rights and created its Stem For Life Foundation, which promotes adult stem cells as an ethical alternative to embryonic stem-cell therapy. Two years ago, the Vatican, which supports this approach, donated US$1 million to the foundation — the first time it had entered a joint venture with a trading company. It has since hosted two international conferences on adult stem cells, co-organized by Stem For Life and Neostem.

Finora solo chi collaborava con Ratajack riusciva a isolarle, ma ieri su Stem Cell Reports è uscito il damning paper di un grande lab (ne parlano anche Cell Stem Cell – il top della categoria – e The Scientist).

Stem for Life, btw, aveva organizzato lo show pro Stamina in Vaticano.

– due articoli – di nuovo – sulla resistenza dilagante agli anti-biotici di ultimo ricorso, entrambi raccomandati alle Ong: uno di Mary McKenna sui vari enterobatteri che resistono ormai anche ai vari carbapenem e uno di Beth Mole sugli abusi di antibiotici negli allevamenti per cui dagli anni ’90 lo Stafilococco aureo è diventato quasi invincibile.
– Andre Geim e la Grigorieva passano in rassegna le nuove strutture di Van der Waals fatte in cristalli bidimensionali e concludono con un vero e proprio programma di ricerca. Forse in tempo per Horizon 2020.

Fra le ricerche:

altro paper notevole (secondo me) sui solitoni, questa volta “pesanti” e decisamente solitari nel loro super-BEC, del gruppo atomi freddi Harvard-MIT;

l’albero genetico-evol- genealogico di sei nostri cugini stretti è in open access;

S. Gulev, M. Latif, M. Keenlyside et al. tornano sull’oscillazione Nord Atlantica pluridecennale:
in the mid-latitude North Atlantic and on timescales longer than 10?years, surface turbulent heat fluxes are indeed driven by the ocean and may force the atmosphere, whereas on shorter timescales the converse is true… This result, although strongest in boreal winter, is found in all seasons. Our findings suggest that the predictability of mid-latitude North Atlantic air–sea interaction could extend beyond the ocean to the climate of surrounding continents.
Vediamo.

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Ancora in tema di clima, un sondaggio fatto da un’agenzia repubblicana e da una democratica tra elettori 19-34enni riceve dai media questi titoli
– Three-Quarters Of Young, Independent Voters Describe Deniers As ‘Ignorant, Out Of Touch Or Crazy’
Voters think Republican climate dissenters ‘crazy’, bipartisan poll finds
Bipartisan Poll: Climate Change Deniers ‘Ignorant, Out Of Touch, Or Crazy’
Republican climate dissenters ‘crazy’ – US poll
anche da  Fox News.  Da Climalteranti, intanto, Riccardo Reitano festeggia “15 anni di mazze da hockey” e il global cooling da Londra a Melbourne.

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Da Roars, Alberto Baccini svela il gioco delle cinque carte con le classifiche dell’ANVUR.

8 commenti

  1. S. Gulev et al. 2013:
    mostrano come l’oceano atlantico possa contribuire alla variabilità atmosferica su scale temporali decennali (ed oltre) e soprattutto in inverno, mentre su scale temporali brevi ed anche interannuali l’atmosfera domina le variazioni nelle temperature superficiali oceaniche nel medio atlantico.
    Bon, scappo, torno in quota (e offline) tanto per continuare a convincermi che è davvero l’anno senza estate (o l’estate senza anno?)
    😉
    e per vedere come “ridono” i ghiacciai 😀

  2. Ma se la Creazione è terminata il settimo giorno, da dove saltano fuori questi nuovi batteri resistenti? Mi sa che ci tocca tornare indietro di qualche secolo e rivalutare la generazione spontanea. Passi per Spallanzani che era un prete, ma Pasteur era un imbroglione.
    Questo si che sarebbe “the greatest scientific hoax in history” 🙂
    Grazie per il link al “festeggiamento” della mazza da hockey. Mi sa che le polemiche artificiose dei pseudo-scettici alla fine l’abbiano solo resa uno dei dati climatologici più solidi in circolazione. Non tutto il male viene per nuocere.

  3. dovrebbero aver superato i problemi visto che parlano di licenze già concesse e di esordio sul mercato tra due o tre ann,i nei pochi articoli che ho trovato che approfondiscono. C’è davvero da incrociare le dita e fare il tifo 😀

  4. grande 😀
    lascio in omaggio anche una copia di http://www.scribd.com/doc/155446115/Environmental-Incidents-in-Northeastern-Alberta%E2%80%99s-Bitumen-Sands-Region
    che, riassunto, dice che in Canada le denunce degli incidenti inquinanti in Alberta sono state fatte male e comunque insabbiate in massa negli archivi e lì sono morte
    il governo l’anno scorso aveva giurato che eran tutte rose & fiori, leggi ottime, controlli abbondanti e inquinamento prossimo allo zero, per dire…

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