Figli di una lupa europea, per ora

Dove sono state addomesticate per prime le lupe grigie dalle quali sono discese almeno quattro linee genetiche (cladi) di cani, circa 35-33 mila anni fa, prima che dei cani attraversassero lo stretto gelato di Bering insieme ai primi colonizzatori del Nord America?

La risposta continua a spostarsi, Russia orientale, Medioriente, Cina… Anche i lupi sono grandi viaggiatori, infatti. No, in Europa scrivono su Science, Olaf Thalmann e altri 29 “darwinisti”, cioè biologi evoluzionisti e genetisti di cui il gruppo di Svante Pääbo e quello di Robert Wayne.

Hanno confrontato decine di migliaia di marcatori del DNA mitocondriale, trasmesso solo per via materna, di:
– 18 fossili di canidi addomesticati e non
– 49 lupi attuali dell’emisfero nord
– 77 cani moderni

Mancano fossili cinesi e mediorientali anteriori a 13 mila fa, quindi l’albero filogenetico che hanno ricostruito è un po’ sbilenco. Consapevoli di avanzare su un terreno minato da polemiche e nazionalismi, gli autori mettono le mani avanti:

A further caveat to our conclusions is that although the mtDNA sequence tree is well supported, it represents a single genetic locus. The rapid coalescence of mtDNA genomes and the lack of recombination are important advantages; however, both mitochondrial and nuclear genomes suffer from incomplete lineage sorting, which, given the recent divergence of dogs and wolves, can potentially confound evolutionary inference.

Comunque il risultato che le scoperte di altri fossili e i confronti del DNA nucleare – meglio ancora di interi genomi – dovranno smentire è questo: i fossili americani ed europei di canidi addomesticati condividono l’mtDNA di uno o più dei quattro lignaggi e quello di un lupo grigio europeo ormai estinto; i fossili canidi non addomesticati e i lupi asiatici e mediorientali no.

Perfino Elizabeth Pennisi chiama l’antenata “Fido”, come se 32 mila anni fa fossero i maschi a partorire cuccioli – sigh…

In copertina: un Basenji, membro del clade più “divergente” dei quattro esistenti anche se a vederlo non sembra.

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O’s digest

– nell’editoriale, Donald Kennedy rampogna il governo americano che tarda a vietare l’uso di antibiotici non a scopo sanitario negli allevamenti, mentre i patogeni stanno evolvendo resistenza a tutta birra;
– Adrian Cho riferisce dei dubbi sulla materia oscura, al suo solito. Questa volta tocca alla prevalenza di positroni – rispetto agli elettroni – registrata dall’AMS attaccato alla stazione spaziale. L’eccesso di positroni indica un nuovo fenomeno – sottinteso: legato alla presenza della materia oscura, scrivevano Samuel Ting e il gruppo dell’AMS sulle Physical Review Letters in aprile. Ma no… indica la presenza di raggi cosmici “secondari”, scrivono (preprint) adesso Blum et al. sulla stessa rivista, cioè di ex protoni, espulsi da stelle che esplodono, entrati in collisione con l’elio o l’idrogeno prima che i loro residui siano rilevati dall’AMS;
Kamyar Saeedi e vari dottorandi e post-doc coordinati da Mike Thewalt hanno battuto il record mondiale di durata per la memoria quantistica (q-bits) in silicio: a temperatura ambiente 39 minuti, a 4,2 kelvin 3 ore. Complimenti ragazzi, ma è ancora pochino…
– Hansen (no relation) et al. hanno usato dati satellitari Landsat per mappare con Google Earth la tendenza locale (30 m x 30) delle foreste dal 2000 al 2012. C’è stata una perdita netta di 1,5 milioni di km2, concentrata fra i Tropici: la riduzione della deforestazione in Brasile è sovrastata dal suo aumento nel sud-est asiatico, in America centrale e in Africa subsahariana le cui zone deforestate crescono in media di 2 mila km2/anno. Ci sono molti particolari anche sulla situazione fuori dai Tropici, per es. sull’effetto di incendi e patogeni.

I data- set sono depositati sul sito Global Forest Change.

Gratis, in cambio, se potete, AGIRE-CRI avrebbero bisogno di soldi, anche 10 euro, per aiutare i superstiti d Haiyan.

Paolo C. segnala questo aggiornamento sull’Amazzonia che ha perso 5.800 km2 nell’ultimo anno.

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Da Climalteranti, il glaciologo Paolo Gabrielli racconta le neiges d’antan sul Kilimanjaro, dove il riscaldamento globale cambia la circolazione di Walker; mi chiedo se non c’entri anche il buco dell’ozono antartico e l’intensificazione dell’Angola Down (rif. paper che citavo qui) dall’altro lato del continente.

Ci vorrebbe Steph per sapere se sono collegati, ma si occupa anche lui del “plateau” delle temperature appena scomparso, come Skeptical Science.

Alla Bi-cameral task force on climate change del Congresso, Jon Krosnick (Stanford, com. stampa) ha presentato l’analisi di 22 sondaggi fatti tra il 2006 e il 2013  e ha paragonato le risposte nel stati governati da repubblicani e da democratici (meno quattro e Washington-D.C, senza dati sufficienti).

L’opinione dei governanti repubblicani sul risc. glob. diverge da quella dei propri elettori più di quanto un Basenji diverga da un Borzoi. Sunto:

  1. In the states examined, majorities consistently said the United States should take action to limit its emissions regardless of what other nations do.
  2. Majorities in nearly all states endorsed having the federal government do more than it is doing now to deal with global warming. Exceptions were Idaho (45 percent endorsed doing more), Montana (48 percent), Nevada (47 percent) and Utah (46 percent).
  3. In no state did even a near-majority endorse increasing consumption taxes levied on gasoline or electricity use.
  4. In only one state did a clear majority endorse giving government tax breaks to encourage building of more nuclear plants: South Carolina, where 64 percent favored that action. Bare majorities endorsed tax breaks to encourage construction of nuclear plants in Connecticut (52 percent), Minnesota (53 percent) and Louisiana (50 percent).
  5. Support for government efforts to encourage building of all-electric cars was notably lower than other policy approaches. The largest endorsement came from the states of Washington, New Jersey, Iowa and Kansas, which all favored the proposal by 68 percent.
  6. Engagement with global warming issues was consistent across states. In most states, between 50 and 70 percent of those surveyed said they were highly knowledgeable about the issue. The lowest self-reported knowledge levels were observed in Alabama (38 percent) and West Virginia (29 percent).

Notare il punto 3.

4 commenti

  1. Pensavo che i Figli della Lupa fossimo -Signora Oca, se in italiano i congiuntivi a volte appaiono buffi, non è colpa mia- che i Figli della Lupa, dicevo, fossimo Noi, mi dispiace tanto apprendere che non è così.
    Ovviamente, grazie alle Nostre doti anguillesche, Ci adatteremo a trafficare con il piezonucleare e la cavitazione, ma non sarà più come prima, che andavamo avanti a scoppi macchine e bandiere (vedi http://www.youtube.com/watch?v=zMFtp3VpT-Q).
    Piuttosto spero che non si evolva una specie di tarma resistente alla naftalina, sarebbe una strage di labari, gagliardetti e crocifissi, ma di questo trito e vieto darwinismo me ne frego.
    G

    1. Giarabubble,
      Video interessante… La mia non era una critica all’italiano, solo un’incertezza grammaticale – preciso prima che mi querelino…

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