Fast food (oca's digest)

Sono un tantino overbooked,  prima di dimenticarmelo, segnalo quello che ho avuto il tempo di leggere nelle ultime 24 ore, semmai ci torno su.

Nature:
– copertina meritata per la ricerca di Svenja Engels et al. sui pettirossi che non riescono più a usare il campo magnetico terrestre disturbato dalle interferenze dei nostri congegni elettrici ed elettronici tra 20kHz e 20MHz, mille volte meno dei limiti minimi previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità per vertebrati come noi.

Una volta riportati in campagna o riparati dal rumore elettromagnetico di fondo, tornano a orientarsi normalmente.

– Quirin Schiermeier scrive che l’AMOC – la “cinghia di trasmissione” atlantica di cui fa parte la corrente del Golfo rallenta di un 3% all’anno dal 2004, non è chiaro se c’entra il risc. glob., la solita variabilità naturale o l’Oscillazione multidecennale che ogni 60-70 anni raffredda l’Atlantico.

– il paper di Kerry Emanuel et al. sulla “migrazione” verso i poli dei tifoni più intensi, l’avevo raccontato quand’era uscito on line, credo;

– poi mi leggo anche qualcosa dei paper nella bibliografia, ma anche così trovo convincente l’abbinamento clima-geologia di Rosemary Gillepsie e George Roderick che spiega l’evoluzione e diversificazione delle specie nelle Galapagos (proprio ora che quella maledetta nave rischia di inquinarle!). Era l’idea di Darwin e di Wallace, ovviamente, ma poi sono arrivati quelli della covarianza e la biogeografia è parsa di nuovo ininfluente. (Mi sa che influisce su tutto, ma modelli in grado di includere una quantità pazzesca di fattori sono ancora da costruire.)

– in tema con la “truffa della Defkalion”, c’è una rassegna delle ultime ricerche su nickel e catalisi, suggerita anche ai true believers nell’e-cat, prima che esca il prossimo Third Party Report, sempre scritto da Levi ed altri cari amici dell’inventore.

– esce anche il paper dell’Escherichia coli che sta benone anche con un paio di basi aggiunte al suo DNA, anticipato on line dieci giorni fa. Devo ancora farmi spiegare metà della roba che hanno usato, cmq sono abbagliata dalla tecnica.


Timema californicum

Da Science
Evoluzione in copertina, quella parallela degli insetti stecco (si dice così in ital. ? Timema knulli) californiani. Da quando non stanno più tutti quanti nelle sequoie, la selezione naturale dell’ambiente ha operato diversamente sulle mutazioni casuali.

Il gruppo di Patrik Nosil ha rintracciato nei geni la divergenza che ha prodotto due specie di timeme. In più, hanno traslocato timeme in un altro habitat e con santa pazienza hanno catalogato la variazione degli alleli nel corso di generazioni.

Da segnalare al dott. Pennetta e altri creazionisti più o meno cripto: è un’altra dimostrazione teorica e sperimentale dell’evoluzione di una nuova specie.

Qualcuno ricorderà l’esperimento Cloud al CERN, che doveva dimostrare l’influenza – via le variazioni del campo magnetico solare – dei raggi cosmici sulla nucleazione delle nubi e quindi sul clima. Avrebbe confermato così la tesi di Hendrik Svensmark. Quindi i gas serra che emettiamo noi non hanno alcun effetto serra, i cambiamenti climatici in corso sono naturali.

Be’, adesso che il gruppo non è fatto solo di “scettici”, ha scoperto che:

biogenic vapours emitted by trees and oxidised in the atmosphere have a significant impact on the formation of clouds, thus helping to cool the planet. These biogenic aerosols are what give forests seen from afar their characteristic blue haze. The CLOUD study shows that the oxidised biogenic vapours bind with sulphuric acid to form embryonic particles which can then grow to become the seeds on which cloud droplets can form. 

Niente di nuovo, ma un po’ di dati in più sulla dimensione delle particelle-nucleo fanno sempre comodo.

 *

E’ uscito il rapporto del DoA sulle api, la situazione è migliorata rispetto ai tempi del colony collapse disorder, ma non abbastanza. Anche ricercatori statunitensi scoprono finalmente che i neonecotinoidi danneggiano le api, ma dubito che serva a frenarne l’uso.

Sorpresa, dopo che un suo articolo era stato rifiutato da una rivista seria, Lennart Bengtsson ha raccontato al Times di essere vittima di un complotto dei peer-reviewers; l’editore ha comunicato ufficialmente che era falso e ha pubblicato sotto il parere dei peer-reviewers, così tutti possono ammirare la competenza di Lennart Bengtsson et al. – molti altri dettagli dal rabett e altrove sul povero barone perseguitato perché faceva volontariato per BigOil.

***

Dal paper di Kathleen Amos, sulle pubblicazioni indicizzate da PubMeb e ritrattate tra il 2008 e il 2012:

Of the 20 countries that had retractions of 5 or more papers, the highest rate of retraction for plagiarism was found in Italy, where 66.7% of retractions resulted from plagiarism (Table 2). This was followed by Turkey at 61.5%, Iran and Tunisia at 42.9% each,and France at 38.5%. In total, 12 countries had rates of plagiarism higher than the 16.6% average calculated for the sample. China’s plagiarism rate was 16.8%, almost double the United States’ rate of 8.5%. Both Finland and Germany recorded rates of 0.

h/t Retraction Watch

2 commenti

  1. Gent.ma Sylvie,
    mi perdoni se uso il blog per formularle un quesito, ma non ho la sua mail; spero abbia un minutino per me. La prego di leggere la mail qui sotto, che ho mandato al prof. Luis Herrera-Estrella dopo evere apprezzato il suo articolo Terzo mondo, aiuti dagli Ogm, in Il Sole 24 Ore, 8 aprile 2001. Ho usato l’indirizzo mail trovato a http://www.langebio.cinvestav.mx/?pag=346 e ho scritto 2 volte, ma senza risposta. Lei ha qualche aggiornamento rispetto al suo articolo così interessante ma ormai datato? (Anche notizie che possano interessare uno studio su “OGM” e Terzo mondo, al di là del Messico)
    La ringrazio anticipatamente se vorrà rispondermi alla mia mail e la saluto cordialmente.
    Dear professor,
    I’m forwarding my previous message, I don’t know whether you saw it.
    In the meantime, I understand that Mexico still forbids the cultivation of GM maize (although you import it!), but not other GM crops: http://www.businessweek.com/articles/2013-10-30/brazil-says-yes-to-genetically-modified-foods-dot-mexico-says-no
    Best,
    GT
    From: Giovanni Tagliabue
    Sent: Friday, May 09, 2014 9:16 AM
    To: xxx
    Subject: Request of info on GMOs
    Dear Prof. Luis Herrera-Estrella,
    I hope you are well.
    I’m an Italian independent researcher, currently working on a text regarding GMOs.
    I read that you were involved in a project to develop GM cultivars: please see attachment, a good article in an Italian newspaper which dates back to April 2001. I hope you can read Italian Sorriso
    I have a few questions for you:
    * The articles says that the Mexican government in 2000 declared a moratorium on GM agricoltural technologies. Did it last for long or is it even still impossible to DNA-recombine cultivars?
    * Depending on that, did you and/or other Mexican biologists manage to go on with your work? If so, was it successful? Can you provide links to texts about this subject?
    * What are you ideas regarding the future of G.engineering plants in your country?
    Thanks for your patience and best regards from Northern Italy!
    Giovanni Tagliabue
    Milano – Italia

    1. Giovanni T.,
      Le ho scritto un suggerimento, ho la stessa mail anch’io (l’ho tolta dal suo commento, per evitare che sia harvested by spam bots…)

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