Conspiracist ideation, cont.

Il rapporto del Center for American Progress “Right of Reagan” elenca sei posizioni che caratterizzano la deriva fundy-complottista del partito repubblicano:

  • Oppose a pathway to citizenship for 11 million undocumented immigrants: Creating such a pathway would boost the U.S. economy by $1.2 trillion over 10 years
  • Fear standing up to the NRA: Those currently serving in the Senate have blocked legislation to expand background checks
  • Pay little mind to scientific research  
  • Have adopted an unyielding stance on national security
  • Have embraced uncompromising positions on the federal budget  
  • Oppose any legislation that would increase taxes

Sono anche nel programma che Donald Trump ha pubblicato ieri, in particolare il “pericolo islamico” dei migranti (che Obama vuol regolarizzare, essendo un musulmano nato in Kenya, of course). Sarebbe un problema locale, se i fundy-complottisti europei non copiassero sugli americani. L’eccezione, per ora, è “la paura di tener testa alla National Rifle Association” (pp. 8-9) che tra l’altro contrasta con la maggioranza dell’opinione pubblica americana. Stando a tutti i sondaggi, è stufa delle stragi.

Mother Jones pubblica questa figura:


e precisa che stando alla Difesa dal 1776 al 2015 i militari morti in battaglia e non sono 1,1 milioni. Secondo me, il CAP omette parecchi “danni collaterali” dovuti ai 300 milioni di armi in circolazione in USA, per es. la crescente militarizzazione della polizia locale che fa vittime a sua volta.

Se si considera l’economia una scienza, “Non tener conto della ricerca scientifica” accomuna gli altri cinque punti e i fundy-complottisti nostrani. Mi sembrano avere meno spazio sui media mainstream: è sempre più difficile trovare opinionisti degni del premio “A qualcuno piace caldo”, lamentano da Climalteranti, gli sciachimisti suscitano risate unanimi, e fra i politici solo alcuni esponenti del PD sostengono la FuF.

*

Da ecat news, Ascoli65 chiarisce poco a poco che, a suo avviso l’e-cat non è una frode, ma un complotto (la parola non gli piace, preferisce “macchinazioni” nella speranza di sembrare meno complottista (non funziona) internazionale, e non più della sola UniBo.
Abstract: la Difesa e misteriose Agenzie americane fanno propaganda all’e-cat per far credere che la FuF risolverà i problemi energetici e climatici mondiali. Da qui l’immensa copertura mediatica. Come da manuale, accatasta bufale sparse da Rossi e siti pro-FuF e correlazioni (inesistenti, ça va sans dire) per es. tra voci FuFprezzo del petrolio:

There are other economic sectors which seem to be interested in spreading the idea that the LENR energy will be available in 10/20 years, for instance the aerospace sector. Their companies seem to have replaced the automotive ones which were much more active in supporting the CF during the 90s. Then the interest of these last decreased, probably because the new batteries and fuel cells provide them some more solid arguments to keep high the future outlook of the automotive market and the interest of the investors. But planes cannot fly with batteries, they need fuel, liquid fuel, a lot of liquid fuel.

La realtà lo smentisce as usual. Toyota è l’unica azienda automobilistica ad aver finanziato la FuF negli anni ’90; alcuni aerei vanno già a batteria e il settore aerospaziale punta milioni sugli aerei elettrici e neanche un cent sulla FuF. I commenti proseguono qui, meno benevoli che dal dott. F****i.

***

A proposito di UniBo. Secondo Science Based Medicine, la marchetta dei suoi sette clinici per la Boiron 

Reveals a Lack of Effectiveness and Ethics

ed è

The Worst Homeopathy Study. Ever

Per far ancora più contenta Boiron, i clinici di UniBo dovrebbero convincere l’editore della rivista (IF 0,15) in cui si son comprati “il peggior” eccetera a comprare falsi indici bibliometrici dal fornitore indiano scoperto da Jeffrey Beall.

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Bella, Garlaschelli e Samperi smentiscono una ricerca sulla Sindone – non quella di A. Carpinteri et al. ritrattata da A. Carpinteri – nella rivista che l’aveva pubblicata; spiegazione di Marco Bella

15 commenti

  1. @ Oca Sapiens
    @ tutti
    Scusi (scusate tutti) l’OT (ma poi neanche tanto, visto che scriveva anche di “fundy-complottisti nostrani”), ma questa e’ troppo spassosa per non dargli risonanza.
    Una piccola premessa: qualche giorno fa si e’ diffusa la notizia (qui dal sito del corriere, ma solo come esempio: ha avuto ampia eco in molti altri siti) secondo la quale il ministro Giannini avrebbe (finalmente!, aggiungo io) deciso di reagire a quella che lei stessa definisce “truffa culturale”, ovvero il tentativo di ambienti cattolici (e non solo, come vedremo) conservatori (ed, evidentemente, intolleranti) di travisare (nello specifico) il senso di alcuni aspetti della riforma della scuola sostenendo che intende diffondere le cosiddette “teoria gender” e/o “ideologia gender”.
    Le esatte parole della Giannini, come riportate dal Corriere: “Chi ha parlato e continua a parlare di teoria `gender´ in relazione al progetto educativo della governo di Renzi sulla scuola compie una truffa culturale […] Ci tuteleremo con gli strumenti a nostra disposizione, anche per vie legali» […] «Spero che siano sufficiente […] ove si continuasse ad incriminare la legge studieremo quali strumenti adottare“.
    Veramente speravo che fosse il mondo scientifico, in prima fila, a reagire in maniera energica a quella che — concordo col ministro — e’ un’autentica truffa culturale, ma (per ora) accontentiamoci di questo.
    Puntiamo ora l’attenzione su uno dei piu’ accesi sostenitori dell’esistenza di
    un'”ideologia gender” che sarebbe (parole sue)
    “la più radicale delle ideologie totalitarie conosciute fin qui nella storia […] che mina le basi della convivenza civile […] [finalizzata a] cancellare i concetti di maschio e femmina […] [e ad] abrogare il “maschio e femmina Dio li creò” […] un’ideologia tanto inumana quanto quella di Pol Pot, con la differenza che, mentre Pol Pot governava con il terrore, qui l’apparenza è quella della concretizzazione della libertà […] [finalizzata a] indottrinare i bambini fin dalla più tenera età, così che crescano non sapendo se sono maschi o femmine“.
    Mi riferisco al senatore di Forza Italia Lucio Malan, feroce critico del ministro Giannini, che, per lo meno, mi sembra usi sistematicamente l’espressione “ideologia gender” (buttandola quindi in politica) piuttosto che “teoria gender” (che invece avrebbe competenza scientifica).
    E ora veniamo alla parte divertente.
    In risposta a tanti che sostengono che l'”ideologia gender” non esiste, due giorni fa ha pubblicato un post autolesionista, su Twitter, dove leggo ‘Ecco l’ideologia gender “che non esiste” in Sociology Guide‘ e riporta un link a questa “Sociology Guide”, di cui ignoro l’autorevolezza (ma, in questo caso, sarebbe un optional).
    Perche’ definisco “autolesionista” il post di Malan?
    Be’… leggete la definizione di “Gender Ideology”, riportata dalla pagina che Malan referenzia,… e non potrete non capire; ne riporto la parte iniziale:
    Gender ideology refers to attitudes regarding the appropriate roles, rights and responsibilities of men and women in society. Traditional gender ideologies emphasizes the value of distinctive roles for women and men where men fulfill their family roles through breadwinning activities and women fulfill their roles through homemaker and parenting activities.
    Gender ideology also refers to societal beliefs that legitimate gender inequality. Gender ideology is not a variable that ranges from liberal to conservative instead it refers to specific type of belief those that support gender stratification.

    In pratica, Malan ci porta una prova a favore del fatto che l’ideologia gender esiste ma che sostiene l’esatto contrario di quando crede lui.
    A chi avesse voglia di divertirvi, consiglio di leggere le risposte al tweet di Malan. Molti sul tenore di “Forza Lucio Malan, ripeti con me: ‘The cat is on the table’. Piano piano imparerai anche tu l’inglese. Non demordere!” o “stenda una Sindone pietosa sulla sua abissale ignoranza“.
    Ma, attenzione: non vorrei che qualcuno arrivasse a concludere che Malan sarebbe “il solito fanatico cattolico ultra-conservatore, intollerante e che non sa neppure l’inglese”.
    Non e’ cosi’.
    Non foss’altro per il banalissimo fatto che Malan e’ valdese, non cattolico.
    Fortunatamente, cosi’ come ci sono cattolici e cattolici, ci sono anche valdesi e valdesi; sara’ che, considerando le persecuzioni che hanno subito in passato, ho un bias positivo nei loro confronti, ma sono convinto che i valdesi siano, mediamente, molto piu’ aperti a quel “modernismo” che molti reazionari cattolici odiano a morte.
    Concludo proponendovi un punto di vista valdese molto diverso da quello di Malan e riportandovi alcuni brani che mi sembrano particolarmente significativi:
    Diversi cristiani sono sinceramente preoccupati dei nuovi scenari che si stanno aprendo rispetto alle questioni di genere. Tuttavia, le preoccupazioni devono essere fondate e quelle espresse nell’intervista [del senatore Malan], in particolare, non lo sono.
    Non c’è alcuna “ideologia” che in maniera subdola e surrettizia si insinua nella nostra società e nei luoghi dove è custodito il nostro tesoro più prezioso, vale a dire nelle scuole dove vanno i nostri figli, con l’obiettivo di «cancellare l’identità sessuale, l’appartenenza familiare, il legame con i genitori e i figli». C’è piuttosto una riflessione che va avanti da tempo e che porta con sé dei cambiamenti sociali. L’educazione dei nostri figli è affidata alle famiglie e alla società e la famiglia e la società trasmettono ai figli le riflessioni cui esse sono arrivate, segnalando gli errori del passato.
    […]
    Gender è “genere”, la parola che nelle grammatiche serve per dire se un sostantivo è maschile o femminile, ed è anche la parola usata per descrivere l’ambito interdisciplinare di studi — figlio del femminismo — che riguarda le relazioni tra uomini e donne, la sessualità e l’affettività. È ideologico o totalitario? No, è invece frutto dell’esperienza e del buon senso. “Ideologia totalitaria” è un’espressione grossa, che andrebbe usata con parsimonia.
    […]
    Purtroppo a me pare che sia piuttosto un certo tipo di discorso sulla “famiglia tradizionale” a negare l’integrità e complessità della persona, arrivando a considerare le relazioni affettive finalizzate alla procreazione, quasi come se i figli fossero una necessità strumentale e materialista. Non ricordo di aver sentito i paladini della “famiglia tradizionale” parlare mai di “affetto” o “amore”.
    […]
    Che il senatore Malan abbia delle idee sulla natura umana, idee diverse da quanto elaborato dalla chiesa di cui entrambi facciamo parte, va bene ed è anche salutare. Che invece ceda all’allarmismo e che parli di complotto non va affatto bene. […] Non è sano ventilare teorie del complotto.
    Paradossalmente, proprio le ideologie totalitarie si sono affermate così: il complotto pluto-giudaico-massonico non ha mai ammazzato nessuno, perché non esiste, ma chi ci credeva sì, e continua a farlo.
    Sono quasi vent’anni che mi occupo di questioni di genere e ho scoperto che non c’è nulla di cui avere paura. Tutt’altro. Non c’è bisogno di aderire a chissà quale impianto ideologico, ma ognuno può fare il proprio percorso e, per me, è stato un percorso spirituale che ha rafforzato la fede che mi è stata tramandata. Ma soprattutto, dare il giusto rilievo al genere è uno dei migliori antidoti alla violenza dell’essere umano. Questo è, infatti e non a caso, l’obiettivo delle vilipese campagne scolastiche contro il bullismo omofobo. L’alternativa a quelle campagne è l’isolamento, la denigrazione e l’abuso di ragazzi e ragazze omosessuali all’interno del luogo dove dovrebbero invece potere stare al sicuro. Insomma, l’alternativa la conosciamo già e non ci piace. Offrire una riflessione sulle questioni di genere è un tentativo di migliorare le cose.
    Il “gender” non è contro la vita, ma per essa, per una vita libera, dignitosa, consapevole e rispettosa del prossimo. La riflessione sul genere è finalizzata a capire cosa non va nei rapporti all’interno di una famiglia, di una società, di un’azienda, di un paese, per migliorarli. Certo, non sarà la riflessione sul genere a salvare l’umanità — compito affidato a Cristo, per chi, come me e il senatore Malan, ci crede — ma è un tentativo di renderlo un mondo migliore per sempre più uomini e donne possibili. È lo stesso tentativo che la scienza, la medicina, la tecnologia portano avanti da secoli e non è un caso che oggi l’umanità stia meglio di quanto non sia mai stata: più istruita, più interconnessa, meno malata e meno povera. Un allarme ingiustificato genera paura e la paura è nemica della libertà.

    1. E.K. Hornbeck,
      OT per niente.
      Veramente speravo che fosse il mondo scientifico a reagire
      Nelle riviste, sulla stampa e in rete, alcuni studiosi hanno spiegato che cos’è la costruzione ideologica dei ruoli maschili e femminili. Ma contro gente tipo Malan, Bagnasco (zitto sulla pedofilia dei suoi colleghi anche lui), Lurker e F***i vari c’è poco da fare.
      In pratica, Malan
      Si è dato del talebano ignorante.
      Non ricordo di aver sentito i paladini della “famiglia tradizionale” parlare mai di “affetto” o “amore”.
      non si può pretendere troppo, anche in Italia la maggioranza dei delitti contro le donne e i bambini avviene nella “famiglia tradizionale”.

  2. @ Oca Sapiens
    Nelle riviste, sulla stampa e in rete, alcuni studiosi hanno spiegato che cos’è la costruzione ideologica dei ruoli maschili e femminili.
    Certo; e mi sembrano interventi ammirevoli.
    Solo che speravo in qualcosa in piu’; sia in quantita’ che in intensita’.
    Nei link che mi segnala trovo affermazioni come “Mentre agitano lo spettro della «colonizzazione da parte di una teoria del genere che mira alla creazione di un transumano», le parole di Bagnasco testimoniano il persistere di teorie e pratiche che, in nome della natura, vogliono costringere uomini e donne nella corazza di ruoli e destini rigidi e asimmetrici, riduttivi della ricchezza, varietà e potenzialità degli esseri umani”. O “Queste espressioni sono in sostanza delle invenzioni e delle costruzioni che pretendono di unire sotto un unico ombrello studi, ricerche e rivendicazioni di diritti da parte della comunità LGBTI, ma non solo, spesso travisandoli”. O anche “le Cassandre della “ideologia del gender” combattono contro un nemico che hanno immaginato, o che hanno costruito, stravolgendo il reale, per renderlo irriconoscibile e poterlo così additare come un mostro temibile”.
    Sono ottimi ragionamenti, utili per spiegare, a persone istruite, curiose e interessate alla questione, perche’ parlare di “teoria gender” o di “ideologia gender” (nei termini usati dagli oppositori a queste invenzioni) sia sbagliato.
    Ma sono anche utili a convincere i mitici “uomo della strada” e “casalinga di Voghera”?
    Credo che, in questo, sia molto piu’ efficace la Giannini quando definisce — in maniera semplice e diretta — “truffa culturale” il sostenere l’esistenza di una “teoria gender”.
    Un pochino meglio “Il Direttivo della Società Italiana delle Storiche” quando scrive un secco ‘Non esiste, infatti, una “teoria del gender”‘. Ma io avrei sentito l’esigenza di leggere anche “e chi sostiene il contrario e’ un bugiardo”.
    Certo, mi rendo conto che sto facendo il classico errore di pensare che quelle che io ritengo priorita’ politiche e sociali debbano essere condivise anche dalla collettivita’ degli scienziati.
    Mi consolero’ pensando che la Giannini (oltre che un politico) e’ anche uno scienziato.

    1. E.K. Hornbeck,
      Solo che speravo in qualcosa in piu’; sia in quantita’ che in intensita’.
      è solo un campione personale, e di sole studiosE, non penso sia rappresentativo.
      Anch’io trovo efficace la Giannini, anzi, vorrei un web del ministero dedicato alle truffe culturali in generale.
      E.K. Hornbeck e CimPy,
      Google trends: forse mi ripeto, cmq se servono esempi raccomando Spurious correlations.

  3. @ Cimpy
    La realtà è più complessa: qualcosa correla meglio della FUF con le variazioni di interesse relative al prezzo del greggio:
    Molto interessante!
    Sai che questo google trends e’ roba forte?
    Sbaglio o dal link che ci proponi percepisco una correlazione inversa tra l’interesse per “Gasoline” e quello per “Penelope Cruz”?
    Pensandoci bene, Penelope Cruz e’ un’attrice spagnola. E “Cruz”, in spagnolo, significa “Croce”, il simbolo del Cristianesimo.
    D’altro canto, “Gasoline” (inglese per “benzina”) e’ probabilmente il piu’ conosciuto (per i grande pubblico) dei prodotti del petrolio. E dove viene estratto il petrolio? In gran parte nei paesi del Golfo Persico, tutti quanti islamici, e in particolare in Arabia Saudita, che comprende l’Hejaz (la regione piu’ sacra dell’Islam) ed ha adottato il Wahhabismo come religione, ovvero una variante estremamente rigida dell’Islam Sunnita.
    Insomma, c’e’ da stupirsi che “Gasoline” e “Penelope Cruz” siano in correlazione inversa?
    Ho provato a cercare una conferma confrontando l’interesse per “Gasoline” con quello per “Benedetto Croce” ma, sfortunatamente, quello per “Benedetto Croce” e’ troppo basso, rispetto a quello per “Gasoline” (non parliamo poi rispetto a quello per “Penelope Cruz”), per poterci ragionare.
    (e la cosa non mi dispiace affatto, tenendo conto che Croce ha affermato che la scienza e’ solo un “Kochbuch” (libro di ricette di cucina)).
    Sai che questo google trends e’ uno strumento formidabile per individuare correlazioni a capocchia e per costruire, a tavolino, teorie complottiste insensate?

  4. E ti dirò di più : prova a confrontare “cold fusion” con “butterfly” e vedrai cosa conta realmente nel mondo. Che quando la seconda, pure da Pechino, sbatte le ali, vedi come al MIT se la fanno sotto
    😉

  5. Io so solo che uno che citi la Nona di Beethoven per deridere le capacita’ dei Bonobo,non ha capito cosa e’ la Musica.
    the Anti Opus Dei Center Council

  6. @GVDR:
    Ci sono tanti trattati di stereochimica che spiegano la de-racimizzazione.
    Uno dei tanti articoli di spiegazione:
    http://pubs.acs.org/doi/full/10.1021/ja7106349
    Questa e’ imho una bella review:
    http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0010854507002159
    Per tirare in ballo la fisica si tratta di una rottura esplicita di simmetria chirale. Ci sono diversi composti che rompono esplicitamente la chiralita’ in natura, non solo la luce polarizzata (che basta che sia riflessa per polarizzarsi, mica serve una grande sofisticazione “aliena”), ma quarziti e altri metalli solidi che non sono racemici (cioe’ equamente levogiri e destrogiri) per costituzione. Esattamente come i domini ferromagnetici in cui una rottura esplicita della simmetria indotta da un campo esterno polarizza gli stati di rottura spontanea della simmetria in domini asimmetrici fino al atotale allineamento, e’ relativamente facile rompere la simmetria di un composto racemico per determinare un singolo dominio, una volta che sono presenti impurita’ cristalline.
    Ora e’ sicuramente un campo di studi ancora aperto e affascinantissimo, ma di certo non e’ un “mistero” (con la mistica associata) e a malapena rimane un “enigma”.
    Ma anche se fosse l’enigma, quale sarebbe la soluzione e insinuazione della “critica scientifica”? Un bel ditone diretto che raddrizza le molecole teologicamente “alla mormone”?

  7. sono cose vecchie di 30 anni e piu’. anche la lateralizzazione delle funzioni cerebrali “e’ un enigma”. e allora? chi ha qualcosa da fare e dire la fa. chi non sa fare un cazzo,distrugge. di solito si tratta di fanatici religiosi presi a calci dal destino.

  8. Grazie Andrea, aggiungo all’elenco delle cose da leggere. Che son tante, però. Alla fine mi tocca trasferirmi, perché non ho più spazio in ufficio…

  9. La mia lista “toread” è del tutto virtuale, ha il pregio di non occupare spazio. Ha il difetto di non causare sensi di colpa impolverandosi. 😛
    Io non capisco bene come mai Pozio non citi studi e processi così fondamentali di quello che vorrebbe sostenere. Dal CV sembra essere un ricercatore coi fiocchi, ma la ricerca bibliografica e il fatto che in scienza “etsi deus non daretur” sono un tantino la base…

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