La mano del Creatore


Da Retraction Watch si discute larticolo di  Ming-Jin Liu, Cai-Hua XiongLe Xiong e Xiao-Lin Huang, dell’università di Huazhong, su PLoS One: “Biomechanical Characteristics of Hand Coordination in Grasping Activties of Daily Living”, che per editor ha avuto Renzhi Han dell’Ohio State University Medical. Center.

L’esperimento con 30 volontari che usano il CyberGlove è il minimo della vita, i dati sono sbagliati come conferma perfino il primo autore, la descrizione delle caratteristiche biomeccaniche sembra copiata dai testi in bibliografia, ma quello che ha scatenato i commenti sotto il paper è il creazionismo, dichiarato già dall’abstract:

The explicit functional link indicates that the biomechanical characteristic of tendinous connective architecture between muscles and articulations is the proper design by the Creator to perform a multitude of daily tasks in a comfortable way.

Prosegue, dopo opinioni azzardate su altri primati:

Hand coordination should indicate the mystery of the Creator’s invention. (…)  In conclusion, our study can improve the understanding of the human hand and confirm that the mechanical architecture is the proper design by the Creator for dexterous performance of numerous functions following the evolutionary remodeling of the ancestral hand for millions of years.

A quasi un mese dalla pubblicazione, esce la notifica di un anonimo “PLoS staff”

A number of readers have concerns about sentences in the article that make references to a ‘Creator’. The PLOS ONE editors apologize that this language was not addressed internally or by the Academic Editor during the evaluation of the manuscript. We are looking into the concerns raised about the article with priority and will take steps to correct the published record.

Parte un altro giro di commenti. FTW:

The article is ok, but is missing an important reference: this one.

La peer-review sarà stata inesistente, pagata o compiacente, ma viene anche da chiedersi cosa intendono per “scienza e tecnologia” in certe università cinesi.
Aggiorn. Il paper è stato ritrattato dalla rivista (h/t Stefano)

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Delle 1.600 persone che hanno seguito il link al video sublime in cui Bob G. del Martin Fleischmann Memorial Project esprime a lungo poche idee confuse sul Ni-62, quante compreranno

  • un biglietto per il “circo” organizzato da Mats Lewan in giugno
  • il kit da $250 per farsi in casa un reattore a FuF
  • due o-cat Leonarda al prezzo di una
  •  una nuova scorta di rimmel?

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Business plan B
Scrive Katie Thomas sul New York Times

It is a startling accusation, buried in a footnote in a legal briefing filed recently in federal court: Did two major pharmaceutical companies, in an effort to protect their blockbuster drug, mislead editors at one of the world’s most prestigious medical journals?

Lawyers for patients suing Johnson & Johnson and Bayer over the safety of the anticlotting drug Xarelto say the answer is yes, claiming that a letter published in The New England Journal of Medicine and written primarily by researchers at Duke University left out critical laboratory data. They claim the companies were complicit by staying silent, helping deceive the editors while the companies were in the midst of providing the very same data to regulators in the United States and Europe.

Non proprio “startling”…

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L’università di Barcellona cancella il “controverso” master in omeopatia;  alla Statale di Milano invece, c’era il corso di Franco Maggi che cura pure le “malattie del freddo” con l’estratto di geranio EPs 7630 della Solgar, diluizione non specificata, e il resto con la nutrizione ayurvedica.

7 commenti

  1. L’articolo e’ stato ritrattato, come reazione a una tempesta mediatica (sul sito del giornale PLOS ONE a social media) e solo dopo che la comunità scientifica (me compreso) ha bombardato il sito di PLOS ONE con tale richiesta e minacciando di discreditare il giornale se l’articolo non venisse ritrattato (me compreso).
    Il problema rimane di come tale “aberrazione” possa aver passato 2 (o 3) livelli di controllo (1) quello dell’editore scientifico, (2) quello dei reviewers e (3) quello del copy editor o, in assenza di questo, dell’editore scientifico che ha la responsabilità’ di controllare il contenuto del paper e infine proporne la pubblicazione.
    Il problema e’ più’ serio rispetto a quella che si vuol far passare per una “svista” e riguarda il processo di Peer Review in generale.
    C’e’ un’aperta discussione sul tema, e in questo caso specifico molti hanno richiesto di vedere le “reviews” di questo paper e di avere accesso a tutti i documenti rilevanti, per capire come questo errore possa essere avvenuto. Molti hanno dichiarato di non confidare più’ in questo giornale (che pure e’ coadiuvato da molti e rispettati ricercatori, che sono coinvolti nella la valutazione a pubblicazione degli studi scientifici). Tutti i commenti posso essere trovati nella sezione comments che accompagna il paper.
    L’incidente e’ stato anche coperto da Nature – vedi
    http://www.nature.com/news/paper-that-says-human-hand-was-designed-by-creator-sparks-concern-1.19499
    cordiali saluti,
    Enrico Petretto

  2. Beh non è che PLoS One sia Nature… pubblica più o meno tutto… A differenza di altri open access non è predatorio e non è completamente bananas solo perché è uno dei primi, ma il rate di accettazione è tipo il 70% che coi tempi che corrono è più alto di ArXiv.

    1. Andrea,
      pubblica più o meno tutto…
      non proprio. Ci sono buoni motivi per scegliere PLoS ONE invece di altre riviste della PLoS, per esempio alcuni lab dei paesi poveri non pagano o pagano meno. Ho visto parecchi scivoloni, alcuni da IgNobel (ne trovi un po’ nel Parco delle bufale), e mi sembra che quelli clamorosi vengano ritrattati più velocemente che su Nature.
      Qui il problema è diverso. Metti pure che l’ipotesi fosse l’Intelligent Design della mano umana, comunque l’esperimento è ridicolo, i dati non quadrano, ci sono pezzi copiati ecc. – per citare problemi evidenti anche a me.

      E. Petretto,
      grazie di essere intervenuto, prof, ha pure fatto indignare un suo connazionale creazionista!
      capire come questo errore possa essere avvenuto.
      è indispensabile, tutto il sistema di controllo sembra essere stato aggirato – o forse raggirato deliberatamente, data la quantità di raggiri provenienti dalla Cina? Ed è stato sbagliato, trovo, pubblicare una notification invece di un’expression of concern.
      Spiace anche a me. Come molti nelle Ong internazionali, facevo campagna per la Public Library of Science ai tempi delle Oche quotidiane su Radio3-RAI (16 anni fa?). Quando era stata fondata PLoS ONE temevamo che l’editore allentasse le regole pur di finanziare le altre riviste del gruppo, non vorremmo essere stati lungimiranti.

  3. “Ci sono buoni motivi per scegliere PLoS ONE invece di altre riviste”.
    Sicuramente, come ci son buoni motivi per scegliere anche solo arXiv alle volte… Ma che la “peer review” di PloS ONE debba essere virgolettata non è una novità nè ci vedo così tanto scandalo.
    “Come sia successo” è piuttosto ovvio dal mio punto di vista, se gli editori spingono per “pubblicare quasi tutto e lasciare che sia la comunità a decidere” due referee che a malapena leggono si fan presto a trovare…

    1. Andrea,
      se metti un paper su arXiv non entra nelle rassegne, con danni per tutti se pensi alle ricerche in neglected tropical diseases, o agronomia nei paesi poveri .
      Secondo me è un caso di peer-review rigging com’è successo a Springer, Elsevier, Wiley ecc. non solo per le loro riviste in open access.

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