Teorema di Bell e legge di Brandolini, cont.

Accid… venerdì scorso alle Oche si intervistava Fabio Sciarrino del Quantum Information Lab, al Dipartimento di Fisica della Sapienza, a proposito dei loro due esperimenti con il Big Bell Test per violare la disuguaglianza di Bell. Ci avrebbe fatto comodo la rassegna di Antonio Acín e Lluis Masanes, “Certified randomness in quantum physics” che esce su Nature di oggi.

Be’, farà comodo a Giancarlo De Marchis, altro appassionato.

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Eawan Callaway riassume le ricerche dei genetisti per identificare il paese di origine di 325 schiavi liberati dalla British Navy nell’Ottocento – quando la Gran Bretagna aveva reso illegale la compra-vendita di esseri umani – e abbandonati sull’isola di Sant’Elena.

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In due papers, Joerg Schaefer et al. e Paul Bierman et al. usano gli stessi isotopi di berillio e di alluminio prodotti dai raggi cosmici e presenti nei sedimenti marini, per ricostruire la storia della calotta groenlandese (GIS) e capire che fine faceva durante i riscaldamenti globali del Pleistocene, un passato recente in termini geologici.
Secondo Schaefer et al.

the longest period of stability of the present ice sheet that is consistent with the measurements is 1.1 million years, assuming that this was preceded by more than 280,000 years of ice-free conditions. Other scenarios, in which Greenland was ice-free during any or all Pleistocene interglacials, may be more realistic.

Quindi i modelli della GIS sottovaluterebbero la tendenza della fusione in corso.
Secondo Paul Bierman et al. invece, non è mica così chiaro:

the signal of extensive deglaciation during short, intense interglacials could be missed or blurred, and we cannot distinguish between a remnant ice sheet in the East Greenland highlands and a diminished continent-wide ice sheet.

Secondo Pierre Henry Blard et al. che commentano i due risultati, la discrepanza fra la crio-dinamica locale e dell’intera calotta potrebbe essere solo apparente. Refrain: ci vogliono più… avete già indovinato il resto.

C’è abbondanza di dati per gli USA, scrivono Andreas Preyn et al.  su Nature Climate Change,

Extreme precipitation intensities have increased in all regions of the Contiguous United States … and are expected to further increase with warming at scaling rates of about 7% per degree Celsius … suggesting a significant increase of flash flood hazards due to climate change.

In compenso, nelle zone aride sono aumentate le siccità, come da proverbio.

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Era un po’ che non la mettevo.

Riservato a socie e soci del Drosophila melanogaster‘s Genetics and Neuroscience Fan Club.
Non vi sfuggirà l’importanza per noi mammiferi di due ricerche che avrebbero meritato la copertina al posto di un banale iceberg: quella delle genetiste Irmgard Haussmann et al. e quella delle neuro-genetiste Tina Lence et al. sulla determinazione del sesso della nostra amata moscerina.

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Energia, e avvocati competenti

Finite le disuguaglianze di Bell, di “razze”, di tassi di fusione e di sesso, arrivo alla legge di Brandolini.

Come sapete, su PubPeer degli scienziati fanno una revisione pubblica di articoli, principalmente biomed, quando identificano “problemi” come quelli di Alfredo Fusco, dell’Università Federico II a Napoli.

Fazlul Sarkar – di cui sono già stati ritrattati 18 papers tra quelli esaminati da PubPeer – ha intentato un processo per diffamazione ai  commentatori. Pretendeva che rivelassero la propria identità  così da chiedere loro risarcimenti milionari per avergli fatto perdere un stipendio di $350.000/anno. L’anno scorso un tribunale del Michigan gli aveva dato ragione, e ieri Retraction Watch ha pubblicato la decisione della Corte d’appello (h/t Filippo B.):

individuals are entitled to make anonymous statements under the First Amendment… Accordingly, we conclude that, while Dr. Sarkar’s defamation claim may nevertheless proceed, he is not entitled to discovery from PubPeer in this regard.

A toast to you, Dr. “Clare Francis”.

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Sotto le volgarità di chi nega l’effetto serra dei gas serra (che sorpresa, vero?), ho trovato un commento di paolo:

sono io troppo scettico o questa del motore AQUARIUS è l’ennesima (tr/f)uffa, tipo l’auto ad aria compressa?
È anche in HP Corriera della Sera: ‘I tecnici della startup, fondata da Ariel Gorfung, ingegnere industriale, hanno deciso di rimpiazzare i classici pistoni multipli a spinta verticale con un unico pistone a movimento laterale’ … eeh?

“Laterale” dev’essere una licenza poetica… Non mi sembra una truffa, al massimo non farà risparmiare tanta benzina come spera l’inventore. Di mio, so solo che di recente l’Economist (? poi cerco) parlava di motori a singolo pistone super-efficienti allo studio per le auto ibride. Ho visto che Peugeot sta testando l’Aquarius, ma forse Hortensio ne sa di più.

12 commenti

  1. Confermo, il motore a pistone lineare non è una truffa, ma deve ancora dimostrare di essere meglio di quello tradizionale. In pratica si mette un magnete collegato al pistone e una molla al fine corsa. Il pistone rimbalza continuamente sulla molla, il magnete genera energia elettrica in una bobina avvolta attorno a tutto l’accrocchio. Vantaggi: niente parti rotanti, potenzialmente più facile da bilanciare, compatto. Svantaggi: difficile da fasare, magnete non deve scaldarsi troppo, il sistema di ritorno non è banale…

  2. Mammamia una richiesta di consulenza motoristica! E cosa ne so, io, di motori? Mi ricordo glielo dicevo a quei due giovanottini, “O Barsanti”, gli dicevo “o Matteucci, io son troppo vecchio per tirare avanti ‘sta faccenda del motore a scoppio, ecco qui i disegni, c’è anche un paio di scarabocchi di Leonardo, ma lui voleva fare le valvole di legno … Testone, anche lui! come tutti i ragazzi del resto, non hanno la pazienza di ascoltà

    ehm

    Vabbè”, concludevo, “pensateci voi, che siete freschi di studi”.
    Ma veniamo ai giorni nostri. Dunque! Non importa, credo, sentire Lapalisse, per rendersi conto che un motore termico molto efficiente fa consumare meno carburante di un motore poco efficiente, ma sarà vero che il motore Aquarius è così tanto (due-tre volte) più efficiente di un motore normale?
    Il sito della ditta è oltremodo vacuo, IMO; cmq “According to Aquarius, several prototype vehicles using its free-piston generator will be road-tested by the carmaker client early in 2017“, dice Reuters; fra poco più di tre mesi, dunque, dovremmo sapere se inizia la normale serie ritardo 3-6-9, o se si va direttamente al prevedibile rinvio 3-6-12, salvo che non si parta con la procrastinazione programmata 3-9-27, anche perché immagino che prima di venire montato su un veicolo, un motore di così nuova fattura dovrebbe passare migliaia di ore al Banco Prova, e avrebbe tutti i grafici di potenza, consumo, eccetera necessari per capire cosa fa esattamente; fosse già al punto di andare su un veicolo, tutta l’industria motoristica sarebbe in subbuglio per questa invenzione.
    Inoltre, Aquarius ha proceduto -e se non è modestia questa, allora la modestia non esiste- ad un “rethink of engine fundamentals“, col che il mio bufalometro tascabile è andato a fondo scala, eppure l’ho appena fatto tarare dagli specialisti del Laboratorio 22, dove grazie alle mie doti empatiche il Direttore delle Fanfaluche ha gentilmente fornito la sua Bufala-Campione, l’Apparato Deumidificatore Quantum, già lodato a suo tempo fin su fusionefredda.
    Ci aggiungo che secondo me un free-piston senza valvole ha un sacco di difficoltà pratiche sulle quali non mi diffondo, tanto per brevità quanto per non far capire che non le so, e concludo che, salvo diverse e più precise informazioni, io non ci scommetterei un quattrino, su questo motore, almeno per i prossimi anni, ma il mare è pieno di pesci e qualcuno abboccherà, l’auspicio della ditta è una cinquantina di milioni.
    Ma se c’è sospetto di sòla, bisognerebbe chiedere al Techunta, lui le sa tutte, e se non le sa le inventa.
    Il motore free-piston allo studio di Honda invece, a quanto ho capito, ha valvole comandate elettricamente, e una elettronica da paura, ciononostante ancora non è a punto e chissà quando lo sarà. Ecco, a questa ci credo.
    Ora mi ritiro, sento uno sbocco poetico, sarà forse un haiku?
    Beh, forse no, in diciassette sillabe cosa mai posso farci entrare


    comunque, provare costa niente

    Ride, il Techunta?
    Maggiore perculanza
    gli sia aggiunta!
    Saluti.
    H

  3. “Ma se c’è sospetto di sòla, bisognerebbe chiedere al Techunta, lui le sa tutte, e se non le sa le inventa”
    E’ un po’ che non inventa – dico, a parte l’ultimo delirio tra i 22 desaparecidos dell’E Cat in cui comunque Capo passero e stormo postante dichiara di aver fede (ché sennò poi come si fa con Levi?).
    E’ anche un bel po’ che non ci racconta di alghe, di centrali ad olio, di motori ad acqua, di fili di costantana, di piezonucleare, di impianti russi, di impianti americani, di lampade in overunity, di orbi, di retroingegneria aliena (anche nel senso di ingegneria aliena nel retro).
    Però, ci scommetto, è solo perché molto impegnato altrove -anche lui avrà lavoro come se non ci fosse una domenica e magari anche problemi in famiglia, da cui il silenzio protratto rotto solo per cose di estrema importanza come dichiarare l’inequa iniquitudine di chi insiste a chiamare super’hazzole le super’hazzole, pure che non brematurino necessariamente scappelando da una parte o dall’altra…
    Abbi fede, vedrai che non è scomparso. In 3/6/12 giorni (o forse mesi, chissà)

  4. Signora Oca sono desolato,
    tra le etichette di questo post c’è “api”, ma nel corpo dell’articolo non trovo occorrenze, forse nei link? purtroppo oggi non ce la fo ad aprirli tutti, sono andato a farmi la Carta Astrale, è un pappié di più di mezzo chilo e … beh, per usarla tutta, quella carta, bisogna che mi vengano tre o quattro crisi di lassismo, vero che con robikappa in hoovering su questo blog mi potrebbero venire in mezzo pomeriggio, ma questa è cosa che nessun si augura perché, come dice il Poeta,
    anche le più alte cime del Perù
    rischiano d’esser sommerse di pupù
    ,
    ma il punto non è questo, il punto è che di api nel post non ce n’è, sono terribilmente preoccupato, non saranno mica morte tutte di Varroa?
    Colgo l’occasione -ehm … non aspettavo altro …- per informare che un mio amico ha inventato una difesa contro la Varroa, il nome commerciale scelto è penoso (Beethic, nientemeno!), naturalmente secondo lui è il toccasana -come per l’oste il suo (dell’oste stesso, non del mio amico) vino è ottimo. Se c’è un/a apicoltore/trice in sala, magari potrebbe dare il suo parere.
    Saluti.
    H

    1. Hortensio,
      ups, scusi la distrazione. Volevo segnalare il “policy forum” di Science sugli impollinatori, lo faccio oggi. Per Beethic, provo a chiedere di nuovo.

  5. Rettifico:
    errata: “di api nel post non ce n’è”;
    corrige: “di api nel post non ne trovo”.
    H

  6. Non è propriamente “senza valvole”, quel motore:
    dalla richiesta di brevetto
    https://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/biblio?CC=WO&NR=2015162614A1&KC=A1&FT=D# :
    Each of the piston rods has exhaust openings“, in italiano credo si chiamino “luci”, o “travasi”.
    In tutta la lunghiiissima Summary Description, non ho trovato accenno a un sistema per non far sbattere il pistone sulla testa del cilindro … infatti nella comparazione con un motore “normale” della potenza di about 80 hp, la potenza del motore Aquarius è sempre 80 hp, però è estimated; mi sembra di capire che questo motore non ha fatto nemmeno un giro; scommetto che ogni volta che provano ad avviarlo gli sbatte il pistone sulla testa del cilindro e si fracassa qualcosa.
    Avrei continuato volentieri il cauterio, ma sono arrivato ad un punto:
    Further advantageously, the engine comprises a system for transforming linear movement to rotational movement.
    Signora Oca lei non ci crederà, ma il system for transforming eccetera è il Pignone e Cremagliera, io glielo dicevo a quei ragazzi, “O Barsanti”, gli dicevo, “o Matteucci, ma non l’adoprate il Pignone e Cremagliera, inventate un’altra cosa ma il P&C no, non va bene nemmeno col motore a vapore” ma loro nulla, duri come le pine verdi, l’hanno fatto come hanno voluto loro. Ma si vede che non avevano tutti i torti, se questo sistema viene riesumato cent’anni dopo per un motore dalle prestazioni eccezionali.
    Ecco, dopo questa del Pignone e Cremagliera ho pensato che leggere ancora, più che cauterio sarebbe stato martirio, e non mi sento ancora pronto a questa prova.
    Saluti meccanici.
    H

  7. Colgo l’occasione per riportare cosa ne pensano certi buontemponi del motore Aquarius:
    Q: Anybody know how the Aquarius’s engine works?
    A: You hold it over your head and money starts raining down upon you.

  8. Prego, sempre a disposizione per ricondurre al loro recinto le bufale in fuga.
    Tra l’altro, se il pistone aziona una Asta a Cremagliera, allora non è più nemmeno Free Piston …
    Strano che non abbia avuto il patrocinio del Tecunta.
    Il mio amico inventore ringrazia per le Linee Guida per la lotta alla Varroa ma non gli piacciono, troppa chimica e troppo lavoro secondo lui, e anche troppo stress per gli sciami; è molto sensibile nei confronti del benessere delle api, e aborrisce il troppo lavoro.
    Vediamo come gli va quest’inverno.
    Saluti.
    H

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