Zone troppo speciali

Alcuni paesi, confinanti con quelli in guerra o che praticano la “pulizia” etnica, religiosa o politica, hanno creato delle “Special Enterprise Zones” nelle quali segregare i rifugiati e offrire agli imprenditori “opportunità” di usarli come mano d’opera, sotto forma di esenzioni fiscali, incentivi, assenza di regolamentazioni ecc.

Ne esistono circa 4000 e sono la “soluzione” propagandata dai fautori del libero mercato, tra cui due accademici di Oxford, lo specialista delle migrazioni Alexander Betts e l’economista Paul Collier.

Quelle zone contribuirebbero allo sviluppo economico locale e per certi versi è vero. Violano i diritti umani, le convenzioni internazionali, le leggi locali. Una concentrazione di persone prive di diritti offre semmai “opportunità” ai trafficanti più spietati, come si è visto dalla Libia all’Afghanistan – e in tutti campi di concentramento da quando esistono.

Su Nature, Heaven Crawley recensisce “Refuge. Transforming a Broken Refugee System di Betts & Collier

With little serious discussion of human rights, Betts and Collier’s recommendations effectively remove rich countries’ international obligations, and legitimize narratives that position refugees as ‘undeserving’. They present partnerships between the EU and governments of countries that host many refugees, notably Jordan, as evidence that “the embarrassment of the rich world can be leveraged into a solid system of international financing for the first countries of asylum”. There is another explanation: that governments want an easy way out, and global businesses want new ways to make money.

Tradotto: non date i soldi degli aiuti umanitari ai rifugiati, ma ai loro sfruttatori. Se collaborate con un’Ong, per favore, fate passare?

*

  Da Médecins Sans Frontières:

An MSF medical team providing support to the emergency department of Bab Al Hawa hospital in Syria’s Idlib province has confirmed that patients’ symptoms are consistent with exposure to a neurotoxic agent such as sarin gas.

MSF medical teams were also able to visit other hospitals where victims of the attack were being treated, and reported that victims smelled of bleach, suggesting they had been exposed to chlorine.

These reports strongly suggest that victims of the attack on Khan Sheikhoun were exposed to at least two different chemical agents.

*

La tecnica CRISPR-Cas9 per “redigere” il genoma dà risultati opposti a quelli ottenuti con altre tecniche, dimostrano Ann Lin e altri onco-genetisti su e-Life: una volta scritte nei geni con CRISPR-Cas9, in sei tipi di cellule tumorali certe mutazioni non producono né gli effetti deleteri descritti in letteratura né quelli previsti da esperimenti clinici.

Era già accaduto due anni fa con la tecnica a “dito di zinco”, scrive Heidi Ledford:

an expanding club of laboratories have been forced to re-evaluate and repeat experiments, as the spread of CRISPR–Cas9 uncovers potential errors in data collected using older techniques.

Per esempio l’interferenza del RNA per limitare l’attività di un gene.

Some zebrafish researchers said they welcomed the paper because it forced the community to confront a problem that had only been noted anecdotally. Others were not so happy. “I got some people who told me I ruined the field,” says Lawson.

Non solo con i pesciolini Danio, ma anche con l’Arabidopsis thaliana, la moscerina della frutta e decine di linee cellulari umane.

*

Nei papers, Elliott Campbell et al. stimano – in base al solfuro di carbonile contenuto nella neve caduta in Antartide dall’Ottocento in poi – che la quantità di CO2 fissata dalla vegetazione (GPP= gross primary production), è aumentata del 31% ± 5% negli ultimi due secoli. Com. stampa dell’UC-Merced.

***

Dopo le Ong, anche la magistratura si oppone al diritto di inquinare concesso ai propri finanziatori da Trump e da Scott Pruitt dell’EPA. Stando a un sondaggio della Reuters, su 32 produttori di elettricità soltanto la North Dakota’s Basin Electric Power Cooperative crede che  il carbone abbia un futuro, anche se per poco. Venti non ci credono:

The utilities gave many reasons, mainly economic: Natural gas – coal’s top competitor – is cheap and abundant; solar and wind power costs are falling; state environmental laws remain in place; and Trump’s regulatory rollback may not survive legal challenges.

Undici non hanno risposto.

***

fonte: Alkamedi S.r.l.

Ciarlatani™, cont. 

h/t Medbunker, la Gazzetta di Parma dedica una pagina di réclame alla conferenza di Stefano Fais secondo il quale la dieta alcalina previene e cura il cancro, il diabete, le malattie degenerative ecc. ecc. e fa vivere 100 anni.

Per non farsi mancare nulla, il quotidiano pubblica “il parere” del naturopata iridologo Rocco Palmisano, co-autore (‘tenti al rimmel) abituale di Fais, e “i consigli” dell’omeopata anestesista Leonardo Tagliavini.

In USA Robert Young, l’inventore della dieta alcalina, già condannato per esercizio abusivo della professione medica e furto, è sotto processo per omicidi colposi. In Gran Bretagna, due suoi seguaci sono stati condannati per violazione del Cancer Act, la legge del 1939 che protegge

vulnerable people tempted to spend money on products which they claimed would cure them.

In Italia, spacciatori di congegni come quelli di Alkamedi sono stati multati dall’Antitrust, ma il conflitto d’interesse di cui parla Medbunker potrebbe riguardare lAlkaWater, un “integratore” inventato da Fais.

Aggiunta 19/4 – Stefano Fais scrive

Io non sostengo mai che una dieta alcalina possa curare i tumori,

Nell’intervista che ho linkato, sostiene addirittura che

bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie […] non solo i tumori, ma anche tante altre patologie

Aiuta semmai ad acidificare l’urina, come scrivono tutti quelli che “hanno messo il naso” nel merito. Oltre a Medbunker,

Altri a richiesta.

Se avete tempo di leggerne uno solo, raccomando Fenton & Huang.

***

Mauro Toffanin aggiorna sulle attività di Antonietta “non sono anti-vaccinista e non ho alcun rapporto con cause legali” Gatti e marito:

Giusto ieri, i due coniugi ri-dichiaravano con orgoglio di non essere anti-vaccinisti, ma scienziati stimati dalla comunità scientifica; a dimostrazione di ciò, Stefano Montanari dichiara che parteciperanno ad una conferenza organizzata da IPAK. Montanari è in lista tra i relatori con l’affascinante pseudonimo di “Dr. Stephan Montenari”, alla francese; il pubblico da casa si chiede se sfoggerà anche un paio di baffi in stile ispettore Jacques Clouseau.

Lascio qui di seguito un commento di Orac su IPAK:

Let’s see. Here’s a page from the IPAK website:

Quote: “For the past ten months, IPAK scientists have been working with a legal team to work out the basis of a complaint against the CDC for their handling of vaccine safety science. The public is invited to participate as co-plaintiffs by joining the CDC Accountability Project. Our approach is based on legal theory researched by Prof. Mary Holland, who recently told the world about the threats to informed consent during her presentation at the United Nations.”

Sure sounds antivaccine to me. As does this “HPV Informed Consent Flyer,” which peddles antivaccine bullshit with other “questions”

Mary Holland is a famous American Loon.

54 commenti

  1. Il link sotto a “condannati” (per violazione del Cancer Act) non funziona.
    C’è un punto di troppo alla fine.

  2. Stefano Fais secondo il quale la dieta alcalina previene e cura il cancro, il diabete, le malattie degenerative ecc. ecc. e fa vivere 100 anni.
    A volte sembra proprio che tout se tient nel mondo alla rovescia delle pseudoscienze, pseudocure e vere truffe: Stefano Fais è ultimo nome di un articolo tutto targato ISS su una rivista presente nella Beall List, Oncotarget: Exosomes from human colorectal cancer induce a tumor-like behavior in colonic mesenchymal stromal cells. E chi troviamo fra i co-autori? Quella medesima Stefania Meschini che tanto lustro ha dato all’ISS con le sue sperimentazioni sul Trigno M e che fa da trait d’union fra ISS e SIMeB e ARTOI.
    E chi, invece, nel “Founding Editorial Board” della rivista? Carlo M. Croce, MD, Professor, member of the National Academy of Sciences, Director of Comprehensive Cancer Center, Chair, Molecular Virology, Immunology & Medical Genetics, The Ohio State University, Columbus, OH.

  3. mi dispiace dover constatare che chi vuole buttare discredito su qualcuno o qualcosa lo faccia senza neanche mettere il naso nel merito. Io ho scritto il libro di cui si parla con Rocco Palmisano proprio perché nonostante tutto quello che dico sia sostanziato da lavori scientifici del mio gruppo e non solo, ed io faccia parte integrante della comunità scientifica internazionale, la caccia alle streghe nei confronti di chi, senza fare per nulla muro contro muro nei confronti di chi la pensa ed agisca diversamente, cerca di aprire uno spiraglio dall’interno della comunità scientifica, su un approccio diverso da quello utilizzato correntemente per esempio nella terapia dei tumori. Io non sostengo mai che una dieta alcalina possa curare i tumori, i miei lavori dimostrano che dei farmaci anti-acidi hanno dimostrato di funzionare sia nel migliorare le attuali terapie anti-tumorali sia nello svolgere un’attività anti-tumorale, e quello che propongo è di affiancare questo approccio alle attuali terapie. Basterebbe leggere la mia parte del libro per capire ancora meglio quello che ho cercato
    di esprimere in queste poche righe
    dispaice molto
    stefano fais

    1. Stefano Fais,
      i risultati da lei pubblicati finora NON dimostrano affatto che l’Alka Water, la “dieta alcalina mediterranea” o
      bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie… non solo i tumori, ma anche tante altre patologie
      come lei sostiene, e come viene smentito da tutti quelli che “hanno messo il naso” in merito.
      Trova una quindicina di link sopra.

  4. ocasapiens
    “bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie… non solo i tumori, ma anche tante altre patologie”
    Proprio così. Si informi meglio. Il dott. Fais ha ragione.
    Legga almeno qua:
    http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14756366.2016.1252760
    (“alkaline water may be considered a promising low-cost therapeutic approach that should be taken into account for prophylaxis and, combined with standard chemotherapy, for treatment of human prostate cancer”)
    e il libro di Fais “L’approccio antiacido per la prevenzione e la cura delle malattie”, segnatamente pp. 95-96 e 145-156

  5. ocasapiens
    abbia l’elementare decenza di non censurare i commenti, come i miei, che la smentiscono dati alla mano e ai quali non sa come rispondere (altrimenti mostra soltanto di essere vittima di pregiudizi dogmatici antiscientifici e oscurantisti).
    Ripeto: ha ragione il dott. Fais, “bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie… non solo i tumori, ma anche tante altre patologie”.
    Lo dimostra tra gli altri questo studio (leggere per convincersene):
    http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14756366.2016.1252760?scroll=top&needAccess=true
    (nelle conclusioni si legge: “alkaline water may be considered a promising low-cost therapeutic approach that should be taken into account for prophylaxis and, combined with standard chemotherapy, for treatment of human prostate cancer”)
    Ribadisco che il tutto è spiegato nel libro del dott. Fais “L’approccio antiacido alla prevenzione e alla cura delle malattie”, segnatamente pp. 95-96 e 145-156.

    1. Alessandro,
      tutti i commenti da un nuovo utente sono sospesi da WordPress, quindi abbia l’elementare decenza di non ritenermi al suo servizio 24 ore su 24.
      L’affermazione
      bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie… non solo i tumori, ma anche tante altre patologie
      si riferisce agli esseri umani, femmine comprese, non a topi geneticamente modificati per contrarre tumori alla prostata. Quell’articolo non la giustifica, a parte i p values e il conflitto d’interessi. Semmai dimostra che in quei topi sono più efficaci dell’AlkaWater, non solo il bicarbonato ma il te verde, l’uva, l’aglio, il luppolo, i cavoli e i pomodori…
      Comunque è superato, da oggi per gli uomini sembra meglio il caffè. Rif. “Reduction by coffee consumption of prostate cancer risk: Evidence from the Molisani cohort and cellular models”, Int. J. Cancer

  6. ocasapiens
    se avesse letto integralmente l’articolo e il libro citati, avrebbe trovato prove (con ampio corredo di bibliografia) che l’alcalinizzazione sistemica (ivi compresa l’assunzione di acqua alcalina) è efficace nella profilassi dei tumori in quanto la prolungata acidità tissutale è prodromica all’insorgenza del cancro, e l’acidità è del cancro un carattere fenotipico, comune a uomini e topi.
    Quindi è infondato, puerile il suo ragionamento secondo cui lo studio è condotto su topi e quindi non vale per gli uomini.
    Che l’articolo da me citato “dimostri che in quei topi sono più efficaci dell’AlkaWater, non solo il bicarbonato ma il te verde, l’uva, l’aglio, il luppolo, i cavoli e i pomodori” è una sua conclusione ridicola, come chiunque legga di persona con attenzione quell’articolo non faticherà a constatare.
    Se vuole venire a conoscenza di come un’alcalinizzazione sistemica ottenuta con un integratore alcalinizzante risulti efficace nel tenere a bada la crescita di un tumore, può dare un’occhiata a questo recente studio:
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4957829/
    Dimenticavo: è uno studio condotto sui topi, quindi secondo la sua logica strampalata è liberissima di ritenerlo irrilevante per gli esseri umani.

  7. Vorrei terminare i miei interventi su questo blog dicendo che chi lo ha aperto ha un atteggiamento da troll che vuole accorpare chi cerca di aprire una porticina dal di dentro , dove il di dentro è la comunità scientifica internazionale, per contribuire ad un cambiamento di cui veramente si sente il bisogno. Quello che io ho già pubblicato nel sostenere quanto è scritto nel libro, è ampiamente disponibile su internet visto che la maggiorparte dei giornali su cui ho pubblicato sono degli open access journals. per chi non riuscisse a farlo per conto suo potete richiedermi quello che volete a stefano.fais@iss.it. Dico ad ocasapiens che se continua su questi toni sarò costretto a denunciarla/lo per diffamazione..per me è già abbastanza difficile sostenere la mia piccola guerra personale con chi non vuole accettare nessun dato se è fuori dal mainstream…all’interno della comunità scientifica internazionale. E non posso tollerare che lascino lì frasi interpretabili e che nella loro interpretazione non mi appartengono. Faccio infine presente che prima di passare agli umani sono necessari esperimenti preclinici nei topi od altri modelli…fa parte del procedimento scientifico per arrivare alla sperimentazione clinica.
    buona fortuna a tutti
    stefano fais

    1. Alessandro e Stefano Fais,
      mi limito a riportare in breve il parere della comunità scientifica, per es. quanto scritto nelle “references” dell’articolo dei topi, a proposto delle proprietà antitumorali di te verde, uva, pomodori ecc.
      Alle critiche già linkate nel mio post che siete liberi di ignorare, ovviamente, aggiungo Ian Robey, Nutrition & Metabolism 2012, Huebner et al. Anticancer Research 2014 e sopratutto Fenton e Huang, BMJ 2016.
      In sintesi, da Fenton e Huang:
      these in vitro examinations and animal studies of cancer cell behaviour are at the hypothesis-generating phase and should not be extrapolated to human health.
      p.s.
      Su i p-values, rif. American Statistical Association, marzo 2016.

  8. ocasapiens
    Fenton e Young non tengono in alcun conto gli studi da me citati:
    http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14756366.2016.1252760?scroll=top&needAccess=true
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4957829/
    quindi il lavoro di Fenton e Young è manifestamente lacunoso e sorpassato.
    Inoltre, che la regolazione del pH sia alla base di un efficace approccio terapeutico anticancro non è una mera ipotesi, ma è stato dimostrato in numerosi lavori scientifici i cui risultati sono notificati in articoli accessibilissimi on line, come si può constatare leggendo almeno qua (con relativa bibliografia):
    https://translational-medicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12967-015-0735-2
    “From the first preclinical evidences showing that PPI [gli inibitori di pompa protonica, cioè dei farmaci antiacidi] may work either as chemosensitizing agent or highly cytotoxic anti-tumor agents, to the clinical evidences that PPI chemosensitize either human or pets tumor patients, the proof of principle is becoming solid and convincing. PPI were able to chemosensitize human tumor cells of different histologies, through a normalization of extracellular pH, both in vitro and in vivo”
    Come ho già detto, il pH acido è un carattere fenotipico comune al tumore dell’uomo e del topo, quindi non ha senso obiettare che gli approcci profilattici e terapeutici che si appuntano sul pH tumorale e si rivelano efficaci nei topi non lo siano per gli uomini (oltretutto, come ha già precisato il dott. Fais, “prima di passare agli umani sono necessari esperimenti preclinici nei topi od altri modelli…fa parte del procedimento scientifico per arrivare alla sperimentazione clinica”).
    Inoltre, i PPI intervengono proprio sul pH tumorale, e – come ho già chiarito – la loro efficacia terapeutica anticancro (da soli o in combinazione con i chemioterapici o altri trattamenti) è già stata dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio da numerosi studi negli ultimi quindici anni circa.
    Cosa della quale anche lei, gentile ocasapiens, dovrebbe ormai prendere atto (anche se la comunità scientifica internazionale stessa recalcitra a farlo, quindi capisco le sue resistenze, che però non hanno un serio fondamento scientifico, poiché – ripeto – trascurano le evidenze guadagnate in una quindicina anni di studii e pubblicate su riviste scientifiche in articoli liberamente accessibili).
    La chiudo qui. Buona salute a tutti

    1. Alessandro,
      Forse dovrebbe leggere Fenton e Huang (Young è il truffatore che ha inventato la dieta alkalina, bel lapsus…). Si accorgerebbe che parlano dell’efficacia di alkaline diets e water alkalinisers (non di PPI come l’esomeprazolo) negli esseri umani. Il loro scopo è di
      To evaluate the evidence for a causal relationship between dietary acid/alkaline and alkaline water for the aetiology and treatment of cancer.
      perché
      patients [umani] with cancer are approached by salespeople who are promoting water alkalinisers as a way to treat their cancer.
      Siccome non esistono studi sulle diete alcaline e gli alcalinizzatori dell’acqua
      Promotion of alkaline diet and alkaline water to the public for cancer prevention or treatment is not justified
      Mi aspettavo che il dott. Fais fosse d’accordo, visto che i suoi due studi su pazienti umani riguardano l’esomeprazolo come adiuvante della chemioterapia, non l’AlkaWater.

  9. ocasapiens
    “Siccome non esistono studi sulle diete alcaline e gli alcalinizzatori dell’acqua”
    No, gli studi sugli alcalinizzatori dell’acqua esistono, glielo dico per la terza volta (ma ci è o ci fa? Mi ascolta quando parlo?) postando per la terza volta il link a questo studio (nella speranza che finalmente si accorga che riguarda proprio un alcalinizzatore d’acqua, l’Alkawater):
    http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14756366.2016.1252760?scroll=top&needAccess=true
    Sicché (e glielo dico per la seconda volta), lo studio di Fenton e Huang, non prendendo in considerazione né lo studio testé citato né quest’altro (su altro alcalinizzatore):
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4957829/
    risulta con ogni evidenza lacunoso e obsoleto. Ne discende che questa conclusione perentoria di Fenton e Huang:
    Promotion of alkaline diet and alkaline water to the public for cancer prevention or treatment is not justified
    lascia il tempo che trova, in quanto appunto il loro studio è lacunoso e obsoleto.
    Le è chiaro, adesso, che lo studio di Fenton e Huang è lacunoso e obsoleto, e quindi non ha senso accoglierne acriticamente le conclusioni, oppure devo postarle per la quarta volta gli studi di cui quello di Fenton e Huang non tengono conto?
    E non ricominci con il ritornello “gli esperimenti sono sui topi, non sugli esseri umani”, perché non può non sapere che, come ricorda il dott. Fais, “prima di passare agli umani sono necessari esperimenti preclinici nei topi od altri modelli…fa parte del procedimento scientifico per arrivare alla sperimentazione clinica”.

    1. Alessandro
      glielo dico per la terza volta (ma ci è o ci fa? Mi ascolta quando parlo?), Fenton e Huang parlano di studi sui pazienti, non sui topi.
      Gli studi sugli animali sono necessari, ma non sufficienti. Il dott. Fais deve dimostrare che l’AlkaWater previene il cancro e altre malattie negli esseri umani prima di promuoverla. Auguri:
      Only 5% of agents that have anticancer activity in preclinical development are licensed after demonstrating sufficient efficacy in phase III testing.

  10. ocasapiens
    rieccola con il solito puerile ritornello (che l’avevo pregata di risparmiarci): “gli esperimenti sono sui topi, non sugli esseri umani”.
    Al che non posso che ripetere che, come sa uno studente al primo anno di medicina e come le ricorda il dott. Fais, “prima di passare agli umani sono necessari esperimenti preclinici nei topi od altri modelli…fa parte del procedimento scientifico per arrivare alla sperimentazione clinica”.
    Inoltre, se avesse esaminato con un minimo di attenzione gli studi di Fais e colleghi, si sarebbe accorta che essi mostrano
    1) l’efficacia anticancro di una modificazione del pH tumorale
    2) che il cancro insorge a seguito di una prolungata acidosi tissutale.
    Quindi
    a) poiché l’acidità tumorale è un carattere fenotipico del cancro (altro aspetto chiaramente mostrato dai lavori di Fais et alii e che lei sistematicamente trascura), e pertanto comune a quelli umani e murini,
    b) considerati 1 e 2, e letti i risultati di almeno questi due studi:
    http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14756366.2016.1252760?scroll=top&needAccess=true
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4957829/
    l’unica ragionevole conclusione da trarsi è che un approccio alcalinizzante sistemico sia una strategia efficace per la prevenzione dei tumori SIA negli uomini SIA nei topi, e che SIA negli uomini SIA nei topi una alcalinizzazione sistemica incrementi l’efficacia anticancro di altre terapie.
    Così è, che le piaccia o no, che lo voglia capire o no.

    1. Alessandro,
      l’unica ragionevole conclusione da trarsi è che un approccio alcalinizzante sistemico sia una strategia efficace
      Può darsi, ma va dimostrato nei pazienti mentre va dimostrato che nelle persone sane “bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie […] non solo i tumori, ma anche tante altre patologie”
      Così è, che le piaccia o no, che lo voglia capire o no.
      Quello che penso è irrilevante, dovete convincere la comunità scientifica che per ora smentisce, mette in guardia contro, sanziona e denuncia alla magistratura i promotori dell’acqua alcalinizzata.

  11. ocasapiens
    “dovete convincere la comunità scientifica di cui riferisco le smentite”
    1) Il dott. Fais fa parte della comunità scientifica (è un fior di ricercatore nel campo dell’oncologia. O lo nega?), la quale non è un monolite (per fortuna)
    2) stante 1, sarebbe auspicabile che i risultati degli studi del dott. Fais fossero da lei trattati con la stessa deferenza con cui tratta le cosiddette “smentite” della comunità scientifica (a proposito: mi sa allegare una smentita probante ai lavori del dott. Fais? Perché finora lei ha addotto solo generiche perplessità sul nesso tra alcalinizzazione sistemica e profilassi/cura del cancro, ma nessuna specifica e puntuale confutazione degli studi di Fais e colleghi).

  12. “la comunità scientifica che smentisce, mette in guardia contro, sanziona e denuncia alla magistratura i promotori dell’acqua alcalinizzata.”
    Quindi ci vuole la gogna per il dott. Fais? Di quali misfatti s’è macchiato? Visto che la “comunità scientifica”, da lei idolatrata, non l’ha ancora denuciato alla magistratura, vuole lanciare un appello perché lo faccia?
    Suvvia, mantenga un minimo di obiettività, e la smetta di trattare uno studioso del livello del dott. Fais come un qualsiasi ciarlatano gabbamondo…

    1. Alessandro,
      Visto che la “comunità scientifica”, da lei idolatrata, non l’ha ancora denuciato alla magistratura, vuole lanciare un appello perché lo faccia?
      Non mi faccio illusioni, la comunità scientifica locale ha difeso il prof. Marco Ruggiero quando all’univ. di Firenze insegnava che l’HIV non esiste e sosteneva di curare l’AIDS con un suo yogurt da 100 euro/al giorno – altri esempi sul mio blog e qui.
      Quindi ci vuole la gogna per il dott. Fais?
      No, secondo me basta ricordare che noi eucarioti viviamo di acqua non alcalinizzata da circa 3 miliardi di anni.

  13. “No, secondo me basta ricordare che noi eucarioti viviamo di acqua non alcalinizzata da circa 3 miliardi di anni”
    Bravissima, con questa scemenza conclusiva ha indiscutibilmente confutato gli studi del dott. Fais sull’alcalinizzazione sistemica, non c’è che dire.
    Si rende conto da sola che il suo livello argomentativo è da bar sport, o devo proprio farglielo notare?

  14. mi ha fatto piacere constatare che sempre la stessa persona ha trasferito questo atteggiamento cialtrone da troll del giornalismo su oggi scienza. Ma cara Sylvie Coyaud DA CHI SEI PAGATA? Ti manca pochissimo ad essere denunciata per diffamazione
    stefano fais

  15. L’ocasapiens su oggi scienza, da perfetta troll del giornalismo (pseudo)scientifico e campionessa della disinformazione, ha mentito sfacciatamente, affermando testualmente che “gli inibitori della pompa protonica sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”.
    L’ocasapiens si merita pertanto una denuncia per diffamazione da parte del prof. Fais e di quanti hanno indiscutibilmente dimostrato che l’uso di inibitori della pompa protonica è molto efficace nella terapia oncologica.
    I lettori sappiano che la suddetta menzogna dell’ocasapiens è smentita palesemente (come ciascuno può agevolmente constatare) dai seguenti lavori (almeno):
    https://translational-medicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12967-015-0735-2
    https://translational-medicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/1479-5876-11-268
    https://jeccr.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13046-015-0194-x
    Per una presentazione sintetica del percorso di lavoro del prof. Fais e colleghi, si può utilmente visionare questo video:
    https://www.youtube.com/watch?v=LnwsDXzcGQA

    1. Dott. Fais,
      mi ha fatto piacere constatare che sempre la stessa persona ha trasferito questo atteggiamento cialtrone da troll del giornalismo su oggi scienza. DA CHI SEI PAGATA?
      dalla SISSA quando scrivo per Oggi Scienza, qui scrivo gratis. Qui può anche insultarmi e minacciarmi tranquillamente perché i commenti non sono moderati.
      Ti manca pochissimo ad essere denunciata per diffamazione
      Ho riportato quanto scritto da centinaia di biologi, oncologi, nutrizionisti ecc. Sono unanimi nel dire che il pH di un organismo sano non vada “corretto” e nel denunciare i rischi sia dell’acqua alcalina che della dieta alcalina.
      Quale sarebbe la loro/mia diffamazione?
      Se allude alla rassegna di Gianmauro Numico et al., perché non manda un commento alla rivista? E a quelle che hanno pubblicato gli articoli in bibliografia?
      —-
      Alessandro,
      L’ocasapiens su oggi scienza, da perfetta troll del giornalismo (pseudo)scientifico e campionessa della disinformazione, ha mentito sfacciatamente, affermando testualmente che “gli inibitori della pompa protonica sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”. L’ocasapiens si merita pertanto una denuncia per diffamazione
      Lei mi confonde con Numico et al., Critical Reviews in Oncology/Hematology 111 (2017) 144–151:
      In the majority of the cases the prescription of PPIs is not justified. In two circumstances (chemotherapy and stress-related gastric disease) randomized studies have shown a protective action of PPIs although this effect did not translate into the reduction of serious clinical consequences. PPIs are not free of toxic effects that are acknowledged by an expanding literature. Also the interaction with anticancer drugs is a potential source of unwanted consequences.

  16. @ Alessandro
    L’ocasapiens si merita pertanto una denuncia per diffamazione da parte del prof. Fais e di quanti hanno indiscutibilmente dimostrato che l’uso di inibitori della pompa protonica è molto efficace nella terapia oncologica.
    I lettori sappiano che la suddetta menzogna dell’ocasapiens è smentita palesemente (come ciascuno può agevolmente constatare) dai seguenti lavori (almeno) […]

    Mi faccia capire.
    Lei sostiene che una determinata terapia e’ stata “indiscutibilmente” dimostrata efficace sulla base di tre lavori?
    Tutti pubblicati da quello che lei definisce “prof. Stefano Fais”, eventualmente insieme ad altri?
    A parte il fatto che lo stesso mi sembra si autodefinisca “dott. Fais”, e quindi lei gli attribuisce un titolo che non mi sembra lui rivendichi, le ricordo che il dott. Fais e’ qui intervenuto affermando che per lui “è già abbastanza difficile sostenere la mia piccola guerra personale con chi non vuole accettare nessun dato se è fuori dal mainstream… all’interno della comunità scientifica internazionale”, ammettendo quindi che quanto da lui “dimostrato” non solo non e’ indiscutibile, ma non e’ neppure entrato a far parte stabilmente della scienza mainstream.
    Il fatto stesso che lei sostenga che qualcosa e’ stato dimostrato “indiscutibilmente” evidenzia la sua sostanziale estraneita’ alla scienza e alla relativa mentalita’.
    Il fatto che lei affermi che la bonta’ del lavoro di qualcuno e’ dimostrata da lavori dello stesso (senza minimamente preoccuparsi di citare articoli di gruppi di ricerca autonomi) evidenzia che il suo atteggiamento verso il dott. Fais ricorda piu’ l’adorazione religiosa che l’apprezzamento scientifico.
    Il fatto che lei auspichi denunce per diffamazione verso chi ha un atteggiamento critico verso un lavoro scientifico, evidenzia la consapevolezza (magari anche solo inconscia) della debolezza scientifica della tesi che lei adora.

  17. “Il fatto stesso che lei sostenga che qualcosa e’ stato dimostrato “indiscutibilmente” evidenzia la sua sostanziale estraneita’ alla scienza e alla relativa mentalita’.
    Il fatto che lei affermi che la bonta’ del lavoro di qualcuno e’ dimostrata da lavori dello stesso (senza minimamente preoccuparsi di citare articoli di gruppi di ricerca autonomi) evidenzia che il suo atteggiamento verso il dott. Fais ricorda piu’ l’adorazione religiosa che l’apprezzamento scientifico.” ecc. ecc.
    Il fatto che lei ci propini questa filippica logorroica senza lambire nemmeno il merito della questione discussa dovrebbe chiarire in modo lampante ai lettori quale sia il livello del suo argomentare, e della relativa filippica.
    Pertanto mi risparmi le lezioncine sulla “mentalità scientifica”, grazie.

  18. @ Alessandro
    Il fatto che lei ci propini questa filippica logorroica senza lambire nemmeno il merito della questione discussa dovrebbe chiarire in modo lampante ai lettori quale sia il livello del suo argomentare, e della relativa filippica
    Non c’e’ nessun bisogno di entrare nel merito per capire che lei e’ un fedele e non uno scienziato.
    Pertanto mi risparmi le lezioncine sulla “mentalità scientifica”, grazie
    Perche’ dovrei?
    Chi usa il termine “dimostrare” con l’entusiasmo agiografico con cui lo usa lei, ha decisamente bisogno di lezioncine sulla “mentalita’ scientifica” che siano comprensibili per uno studente delle elementari.

    1. E.K. Hornbeck,
      Non c’e’ nessun bisogno di entrare nel merito
      anche perché lo hanno già fatto gli autori della “expanding literature” sulla tossicità degli inibitori della pompa protonica (PPI). Un giorno che ho tempo, chiedo loro se sono stati minacciati di querela…

  19. @ Oca Sapiens
    Un giorno che ho tempo, chiedo loro se sono stati minacciati di querela…
    Mi rendo conto che sarebbe complicata ma… spero che, uno di questi anni, qualche statistico in gamba faccia un’analisi approfondita sulle possibili correlazioni (dirette o anche inverse) tra ricorso alle querele (anche solo minacciato) e successo in campo scientifico.
    Consultando lei, Medbunker, Butac e altri ancora, dovrebbe essere in grado di trovare materiale parecchio interessante.

  20. @ E.K.Hornbeck
    “Non c’e’ nessun bisogno di entrare nel merito per capire che lei e’ un fedele e non uno scienziato… Chi hi usa il termine “dimostrare” con l’entusiasmo agiografico con cui lo usa lei, ha decisamente bisogno di lezioncine sulla “mentalita’ scientifica” che siano comprensibili per uno studente delle elementari.”
    Insulti pure quanto le pare, continui a eludere il merito della questione, cosicché sia chiaro a tutti quanto è ridicolo che un personaggio del suo livello argomentativo si spacci per esperto di “mentalità scientifica” (sic!).
    Continui così, rimanga superstiziosamente ad adorare la sua concezione oscurantista di “mentalità scientifica” (concezione condivisa con l’ocasapiens)…

  21. Quanto ai possibili danni connessi all’uso di PPI e segnatamente alla paventata interazione nefasta tra uso di PPI e uso di chemioterapici, ocasapiens potrà utilmente leggere questo:
    “Preclinical experiments showed that PPI sensitize both human osteosarcoma cell lines and xenografts to cisplatin.
    A clinical study subsequently showed that pretreatment with PPI drug esomeprazole leads to an increase in the local effect of chemotherapy, as expressed by percentage of tumor necrosis.
    This was particularly evident in chondroblastic osteosarcoma, an histological subtype that normally shows a poor histological response. Notably, NO significant increase in toxicity was recorded in PPI treated patients.
    It is note worth, that a recent report highlighted the interaction between PPIs and MTX toxicity leading to an increased MTX due to a CONCOMITANT use of the two drugs. In our report, however, the toxicity profile of MTX was not modified by PRE-treatment with ESOM[EPRAZOLE]”.
    https://translational-medicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/1479-5876-11-268
    “Intermittent high dose PPI enhance the antitumor effects of chemotherapy in MBC patients without evidence of additional toxicity.
    Only PRE-treatment showed to increase chemosensitization.”
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4546346/

    1. Alessandro,
      ocasapiens potrà utilmente leggere questo
      sono sempre le stesse due pubblicazioni, forse potrebbe leggerle utilmente lei e copia-incollare qui le frasi in cui gli autori scrivono che l’ESOM e quindi l’acqua alcalina aiutano
      a prevenire l’insorgenza di malattie […] non solo i tumori, ma anche tante altre patologie
      In due mesi né io né persone più esperte in materia sono riuscite a trovarle.

  22. @ Alessandro
    Insulti pure quanto le pare
    Lei considera un insulto che qualcuno le mostri la realta’?
    Questo mi dispiace ma, evidentemente, sembra sia proprio sia utile farlo perche’ possa prendere coscienza del suo modo di ragionare.
    Ai commenti di questo post lei ha riportato 15 link ad articoli del dott. Fais (in realta’ sempre gli stessi 5 articoli, referenziati piu’ volte in maniera ossessiva; uno 5 volte) e un link al video a un intervento, sempre del dott. Fais.
    Si illude forse che referenziando piu’ volte un articolo del suo idolo, questo articolo acquisti maggiore rilevanza scientifica?
    O sta cercando di aumentare la rilevanza di quegli articoli negli indici dei motori di ricerca?
    continui a eludere il merito della questione
    Dovrei entrare nel merito della questione perche’ me lo chiede un Testimone di Fais?
    cosicché sia chiaro a tutti quanto è ridicolo che un personaggio del suo livello argomentativo si spacci per esperto di “mentalità scientifica” (sic!)
    Davvero?
    Io mi sarei spacciato per ‘esperto di “mentalita’ scientifica”‘?
    Davvero davvero?
    Chiaro che, a suo confronto, anche la mitica Casalinga di Voghera puo’ aspirare a tale titolo ma… mi dica… dove, esattamente, mi sarei “spacciato” per un “esperto” di mentalita’ scientifica.
    Continui così, rimanga superstiziosamente ad adorare la sua concezione oscurantista di “mentalità scientifica” (concezione condivisa con l’ocasapiens)…
    Concezione oscurantista?
    Ma davvero?
    Di Oca Sapiens o mia?
    Ma davvero davvero?
    Come puo’ vedere Oca Sapiens e’ tanto oscurantista da consentire anche a un Testimone di Fais come lei di intervenire nel suo blog a tappezzarlo di link ai suoi testi sacri.
    Pero’ lei non trova sbagliato (anzi: lo incoraggia) se il suo adorato dott. Fais (o “prof. Fais”, come lo definisce lei) minaccia querela.
    E’ proprio sicuro di conoscere il significato dell’aggettivo “oscurantista”?

  23. ocasapiens
    visto che è parecchio confusa e quindi divaga, la richiamo al punto.
    1) lei ha affermato che “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”
    2) la sua affermazione di 1 è FALSA, come si può constatare esaminando gli studi in materia. Ne ho citati tre quanto mai significativi (ovviamente si può vedere per ciascuno la relativa bibliografia):
    http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2017/04/06/zone-troppo-speciali/comment-page-1/#comment-1046446
    3) lei, citando Numico et al., sostiene che i PPI somministrati insieme ai chemioterapici sono dannosi.
    In risposta, le ho mostrato che, dagli studi che ho addotto, risulta chiaramente che i PPI, somministrati come pre-trattamento rispetto a chemioterapici (NON in concomitanza con i chemioterapici), non determinano alcun aggravio di tossicità, e in più accrescono sensibilmente l’efficacia antitumorale dei chemioterapici.
    Quindi – ribadisco – risulta semplicemente FALSA la sua affermazione di cui in 1: “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”
    Se vuole fare informazione scientifica seria e corretta, dica chiaramente che questa sua affermazione è FALSA e si scusi con i lettori.
    Altrimenti continui a divagare e a darsi ragione da sola anche se ha torto, tanto qualche sedicente cultore della “mentalità scientifica” pronto a darle man forte lo troverà sempre…
    Visto che non ho intenzione di perdere altro tempo con lei, la saluto.
    Mi premeva solo lasciare ai lettori – come ho fatto – i link a qualche fonte informativa seria, cosicché i lettori medesimi possano avvedersi della smaccata FALSITA’ della suddetta sua affermazione.

    1. Alessandro,
      Seguiti pure a insultare
      Detto da lei, è esilarante.
      1) non lo dico io, ma tutte le rassegne che ho citato
      2) sono due, il terzo è un commento privo di dati significativi o meno
      3) strano che in due mesi lei non sia ancora riuscito a leggere due articoli. Uno riguarda la somministrazione di dosi elevate durante e dopo la chemio:
      this result was achieved not only through a simple addition of ESOM to the treatment schedule during TP regimen, but through a continuation of the PPI treatment for up to 66 weeks, until disease progression, death, withdrawal of informed consent, or unacceptable toxicity.
      Non proprio un successo.
      Il secondo dice che un PPI pre-chemio non sembra tossico per alcuni pazienti e che la sua utilità è ignota per due motivi:
      A. Overall, the addition of PPIs, to MTX, CDP, and ADM allowed a higher rate of GR compared to the control group, although this did not reach the statistical significance
      B. it is important to underline that the results reported were achieved with a multidrug regimen, and that the drugs used have different pharmacokinetics and pharmacodynamics characteristic. For this reason the study does not allow any conclusions on the possible interaction between PPIs and each single drug used in the protocol.
      Lei ribadisca quello che vuole, è ininfluente finché non riporta verbatim le frasi in cui gli autori scrivono che l’ESOM e quindi l’acqua alcalina aiutano
      a prevenire l’insorgenza di malattie […] non solo i tumori, ma anche tante altre patologie

  24. @ E.K.Hornbeck
    Il livello del suo intervento è villanamente provocatorio (mi chiama “Testimone di Fais” ecc.) ed intellettualmente infimo (al netto degli insulti, non è in grado palesemente di sfiorare nemmeno il merito della questione, cioè non è in grado di citare un lavoro scientifico che sia uno. S’è aggrappato a quello di Numico, e solo perché gliel’ha suggerito ocasapiens. Poi sarei io quello che referenzia solo 5 articoli ecc. Ma mi faccia il piacere!!).
    Seguiti pure a insultare, se così si sente qualcuno. A me fa solo pena.

  25. @ Alessandro
    Il livello del suo intervento è villanamente provocatorio
    Villanamente?
    Non mi sembrava.
    mi chiama “Testimone di Fais” ecc.
    Perche’ lei si dimostra tale: e’ bene che se ne renda conto.
    ed intellettualmente infimo
    Dove, esattamente, l’ho definita “intellettualmente infimo”?
    Il fatto che lei abbia una sezione d’urto trascurabile con la mentalita’ scientifica non significa che lei sia “intellettualmente infimo”. Significa solo che la scienza (o, almeno, l’epistemologia) non e’ il campo in cui puo’ esprimersi al meglio.
    Anche senza arrivare agli eccessi di Benedetto Croce, non credera’ mica che l’intelletto si esprima solo in campo scientifico?
    E visto che ci siamo, le ricordo che ha affermato che io mi sarei spacciato per un “esperto” di mentalita’ scientifica.
    Mi puo’ chiarire dove, esattamente, mi sarei definito un “esperto” in tale campo?
    al netto degli insulti, non è in grado palesemente di sfiorare nemmeno il merito della questione
    Sembra sia necessario essere brutali per farle capire le cose: me ne potesse frega’ de meno del merito della questione!
    Non mi interessa neppure sapere se il dott. Fais e’ un genio rinascimentale che ha ottenuto risultati straordinari, come sembrerebbe credere lei, o se si fa delle illusioni sull’importanza delle sue ricerche.
    Quello che mi interessa e’ mettere in chiaro che il suo e’ un atteggiamento religioso, non scientifico.
    cioè non è in grado di citare un lavoro scientifico che sia uno
    E’ questo il suo modo di ragionare?
    Io non faccio una cosa quindi non sono in grado di farla?
    Non le ho neppure proposto la mia ricetta del sarchiapone arrosto; lei, da questo, concluderebbe che io non so cucinare?
    Con una mentalita’ simile lei vorrebbe occuparsi scienza?
    Dai suggerimenti bibliografici di una persona che ragiona come lei dovrei prendere spunto per le mie letture?
    S’è aggrappato a quello di Numico, e solo perché gliel’ha suggerito ocasapiens
    Prego?
    Mi puo’ dire dove e quando, esattamente, mi sarei aggrappato (o anche solo avrei citato) il lavoro di Numico?
    Seguiti pure a insultare, se così si sente qualcuno
    Ribadisco: mi dispiace che lei si senta insultato dalle mie banali osservazioni.
    Ma, se cosi’ e’, non posso che immaginare che abbiano colto nel segno.
    A me fa solo pena
    Oh, come mi angoscia saperlo!
    Mi compatisca pure ma, per favore, non mi attribuisca affermazioni che non mi appartengono.

  26. “strano che in due mesi lei non sia ancora riuscito a leggere due articoli. Uno riguarda la somministrazione di dosi elevate durante e dopo la chemio:
    this result was achieved not only through a simple addition of ESOM to the treatment schedule during TP regimen, but through a continuation of the PPI treatment for up to 66 weeks, until disease progression, death, withdrawal of informed consent, or unacceptable toxicity.
    Non proprio un successo.”
    Veda, è lei che in due mesi non è riuscita a leggere l’articolo. Evidentemente ha difficoltà di lettura. Pertanto caritatevolmente la aiuto.
    L’articolo dice: “Our study preliminarily showed a significant difference in both ORR and TTP between patients co-treated with ESOM and those who received exclusively TP regimen.
    The median duration of ESOM administration was 33 weeks in the arm B (ESOM 80 mg p.o. bid) and 30 weeks in the arm C (ESOM 100 mg p.o. bid). TP regimen was given at a median of 6 cycles in all the three arms and the relative dose intensity delivered was similar in all the three arms.
    The major reasons for stopping TP chemotherapy included completion of protocol-defined 6 cycles of treatments (56.3 % of arm A, 80.6 % of arm B, and 71.0 % of arm C), disease progression during chemotherapy (25.0 % of arm A, 12.9 % of arm B, and 16.1 % of arm C), and adverse event (12.5 % of arm A, 0 % of arm B, and 6.5 % of arm C).
    It appeared clear that high dosage ESOM reduced the percentage of disease progression without additional occurrence of adverse events.”
    Il che significa che è FALSO quanto da lei affermato, ossia che “”gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche.”
    Spero che ora abbia recuperato la capacità di leggere.

    1. Alessandro,
      grazie di confermare che sono dati preliminari, statisticamente non significativi, di uno studio prospettico (i.e. senza gruppo di controllo né doppio cieco né placebo) e che il parere di Numico et al. resta valido.
      Ora che ha letto i due studi e ha dimostrato di saperne copia-incollare frasi, aspetto quelle sull’acqua alcalina che
      aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie […] non solo i tumori, ma anche tante altre patologie
      ne deduco che non esistono e che l’affermazione e altre simili sono infondate.

  27. Quanto al secondo articolo
    “Il secondo dice che un PPI pre-chemio non sembra tossico per alcuni pazienti e che la sua utilità è ignota per due motivi”:
    A. Overall, the addition of PPIs, to MTX, CDP, and ADM allowed a higher rate of GR compared to the control group, although this did not reach the statistical significance
    B. it is important to underline that the results reported were achieved with a multidrug regimen, and that the drugs used have different pharmacokinetics and pharmacodynamics characteristic. For this reason the study does not allow any conclusions on the possible interaction between PPIs and each single drug used in the protocol.”
    A: “The rarity of osteosarcoma made difficult to run a randomized phase 2 study, and for this reason we decided to perform a prospective phase 2 study with a comparison with historical control. On the other hand the expected pathological response to neoadjuvant chemotherapy in osteosarcoma is well defined, based on several previous experiences…
    It is important to notice that by comparing the histological response according to the different histotypes arises a difference for the chondroblastic variant, with a 61% of good responses in PPI pretreated patients (25% was the good response rate in the control group). It is well known that the expected rate of GR is low in the chondroblastic variant of osteosarcoma”
    B. il fatto che i pazienti pre-trattati con PPI (esomeprazolo) e trattati con chemioterapia neadiuvante costituita da “methotrexate (MTX), cisplatin (CDP), and adriamycin (ADM)” abbiano avuto risposte sensibilmente migliori di quelli semplicemente trattati con chemioterapia neoadiuvante senza pretrattamento con PPI non autorizza – come invece lei fa con il suo (s)ragionamento – a concludere che “l’utilità di PPI pre-chemio è ignota”, ma che è stata constatata la sensibile utilità dell’uso di PPI in pazienti affetti da osteosarcoma e sottoposti a chemioterapia neoadiuvante costituita da “methotrexate (MTX), cisplatin (CDP), and adriamycin (ADM)”.

  28. ocasapiens
    complimenti per ritenere che gli esiti di un phase II trial, congruenti con corpose evidenze precliniche in vitro e in vivo su numerosi tipi di tumori, autorizzi a concludere – come fa lei – che “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche.”
    E’ vero esattamente l’opposto di quello che lei afferma, ma comunque lei continui serenamente a scrivere quello che le pare, tanto il blog è suo e può cantarsela e suonarsela come le pare.

  29. Io ringrazio Alessandro che non conosco per questa difesa . Premetto che non mi voglio fregiare di titoli, anche se sono visiting professor alla Kyoto Prefectural University of Medicine dal 2011, ma credo veramente che chi insegna giornalmente agli studenti fa qualcosa che io non so fare perchè un pò mi annoia parlare sempre delle stesse cose, mentre non è per nulla vero che chi è Professore sia anche in grado di fare una ricerca decente…anzi purtroppo questo non è vero quasi mai. Io ho vissuto due anni in inghilterra ad Oxford dove si lavorava 24/24 ore facendo sia ricerca che assistenza (in/out patients’ clinic) e forse non tutti sanno che per esempio i chirurghi in inghilterra non si fanno chiamare doctor, ma mister quando sono giovani, sir quando sono più avanti negli anni…raramente diventano anche lords. Ma questo perchè sanno bene che chi fa il chiururgo non è un medico di fatto. Quindi, ad ognuno il suo! Invece chi fa il mio mestiere in UK è chiamato scientist, che tradotto in italiano sarebbe scienziato…ma il nostro è un paese nel quale se dici io faccio lo scienziato ti rispondono e allora io sono napoleone. per cui a me va benissimo Dr Fais o anche Stefano Fais perchè uno dovrebbe essere giudicato per quello che ha fatto non per il titolo che si porta dietro. Vorrei invitare sia E.K.Hornbeck che Sylvie Coyaud a farsi un giro su PubMed digitando Fais S tutti i lavori che usciranno sono realmente miei o meglio più della metà con il mio primo o ultimo nome e gli altri in collaborazione con altri gruppi. Ora quell’elenco rappresenta l’evidenza che io in tutti questi anni ho fatto ricerca ed in vari campi ai tumori sono arrivato tardi se volete, prima l’immunità delle mucose, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, poi l’AIDS, poi il set up di modelli animali per studiare le malattie e poi i tumori e quando ci sono arrivato mi sono accorto che qualcosa non andava ed ho lavorato duramente per capire cosa. Penso di aver scoperto parecchie cose importanti ma grazie ad un atteggiamento aperto verso quello che studiavo…vi inviterei a leggere il capitolo in cui parlo del ruolo della serendipity nelle scoperte in medicina. Ma insomma a questo punto perchè uno come me si è esposto così tanto con il libro in questione, ed il vostro blog ne è la prova. Ma direi per diverse ragioni forse però la più importante è che volevo diventare più popolare, più comprensibile per tutti…cercando forse anche di proteggermi meglio dagli attacchi di chi sia dal mondo industriale sia dall’interno del mondo scientifico sta cercando di emarginarmi. Ma io la porticina voglio aprirla da dentro senza fare guerre muro contro muro con nessuno, perchè spero di contribuire ad un cambiamento nella gestione dei tumori…forse non lo vedrò con i miei occhi, ma di sicuro non mollo.
    DR STEFANO FAIS, MD, PhD
    DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA E MEDICINA MOLECOLARE
    ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

    1. Dr Fais,
      avevo controllato su PubMed, ma grazie di insegnarmi a “farci un giro”.
      I paper che trova cliccando sulla sua frase “bere molta acqua con un pH alcalino aiuta a prevenire” ecc. non la supportano in alcun modo. Né spiegano perché, alla domanda dell’anonimo giornalista, “bere e alimentarsi in modo alcalino può avere un ruolo efficace nella correzione del pH del nostro organismo?”, lei risponda
      Sicuramente sì, e penso anche che un atteggiamento percorribile, a livello di sanità pubblica, potrebbe essere proprio quello di educare la gente a bere molta acqua con un pH alcalino perché aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie

      Alessandro,
      concludere – come fa lei
      continua a confondermi con Numico et al. e gli autori dei papers in bibliografia nonché a cantarci e suonarci la stessa cosa da due mesi.

  30. @ Stefano Fais
    Vorrei invitare sia E.K.Hornbeck che Sylvie Coyaud a farsi un giro su PubMed digitando Fais S […] vi inviterei a leggere il capitolo in cui parlo del ruolo della serendipity nelle scoperte in medicina
    Scusi ma, come ho spiegato ad Alessandro, la questione (nel merito) non mi interessa. Al di la’ dell’ovvio, ma generico ed egoistico, interesse per una scienza medica che possa progredire.
    Mi riterra’ inutilmente pedante ma quello che mi interessava mettere in evidenza era che il principio di autorità e’ stato abolito in campo scientifico da un po’ di secoli. E che ragionamenti secondo i quali un’ipotesi scientifica e’ “dimostrata” dal lavoro, al netto del suo gruppo di ricerca, di un singolo scienziato — citando ossessivamente lavori di tale scienziato, senza portare evidenza di conferme indipendenti e, per di piu’, mostrando un evidente disprezzo per i lavori di coloro che sono giunti a conclusioni difformi — non appartengono alla sana pratica scientifica ma, piu’ propriamente, alla mentalita’ religiosa o a quella del tifo sportivo.
    Forse lei non sara’ d’accordo ma io sono convinto che il verbo “dimostrare” sia meglio lasciarlo ai matematici e, in campo scientifico, usarlo con estrema cautela. O, meglio ancora, non usarlo affatto.
    Sia chiaro: questa non e’ una critica rivolta a lei; era rivolta al fedele che lei ringrazia.
    Del resto, il fatto che lei rivendichi l’appartenenza alla comunita’ scientifica internazionale posso spiegarmelo solo se lei riconosce autorevolezza alla comunita’ stessa.
    Inoltre, il discorso relativo alla “porticina” evidenzia che lei e’ consapevole del fatto che, al momento, le sue idee non sono propriamente condivise, in maniera unanime, da tale comunita’.
    Ma se davvero intende aprire la porticina “da dentro senza fare guerre muro contro muro con nessuno”, lei (IMHO) non dovrebbe neppure accennare ad “attacchi di chi sia dal mondo industriale sia dall’interno del mondo scientifico sta cercando di emarginarmi”.
    Riferendosi ad attacchi dal mondo industriale rischia di attirare le simpatie dei complottisti e di coloro che non riescono a concepire pensieri piu’ complessi di un qualunquistico “e’ tutto un magna magna”. Tifosi affezionati e tenaci ma rumorosi e tali, sono convinto, da suscitare profonde diffidenze in quel mondo all’interno del quale intende aprire porticine.
    Quanto al lamentarsi pubblicamente di tentativi di emarginazione dall’interno del mondo scientifico, mi sa tanto che sia un tipo di profezia auto-avverante. Come (IMHO) e’ giusto che sia.
    Aggiungo che se conoscesse adeguatamente la sua interlocutrice in questo blog, si renderebbe conto che chiedere a Oca Sapiens, urlando, “da chi sei pagata”, minacciandola anche di denunciarla, e’ uno spettacolare auto-gol che rischia di metterla sullo stesso piano di quel professore che cerca di ottenere neutroni spremendo il granito e di ringiovanire la Sindone a forza di terremoti.
    Condivido parte di quello che scrive — sull’esibizione dei titoli di studio, in particolare: molto meglio, per la propria credibilita’, non esibire quelli a cui si ha diritto che rendersi ridicoli esibendone di inventati — ma, francamente, anche l’invito a cercare su PubMed quanti lavori escono cercando il suo nome mi sembra una stonatura. Spero che non intendesse chiederci di valutare il suo lavoro scientifico recente basandoci sulla quantita’ degli articoli pubblicati nel corso della sua intera carriera.
    Come lei stesso sottolinea, e’ arrivato nel campo dell’oncologia dopo averne frequentati altri.
    Dovremmo forse dare credito ai suoi ultimi lavori basandoci sui riconoscimenti ottenuti nei campi di cui si e’ occupato in passato?
    Se dovessimo ragionare in questo modo, dovremmo credere al paranormale basandoci sulle ricerche di meccanica quantistica di Brian Josephson.
    Per favore, non mi chieda questo.

  31. ocasapiens
    veramente quella che continua a ripeterci la stessa cosa da due mesi e a riscaldare sempre la solita minestra è lei (cocciuta, impermeabile a ogni evidenza contraria).
    E’ davvero esilarante che lei accusi me di essere ripetitivo e di citare sempre gli stessi lavori, quando lei non fa altro che citarne ossessivamente come un mantra ipnotico UNO e uno soltanto: “Numico Numico Numico Numico Numico Numico” ecc.
    Ma che è questo lavoro di Numico? La pietra filosofale?
    L’ha mai visitata il sospetto che questo lavoro di Numico non sia Verbo di Verità?
    Comunque, resta il fatto che da questo UNICO lavoro lei trae questa FALSA conclusione: “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche.”
    E che questa affermazione sia FALSA – i lettori devono saperlo – si può desumere esaminando (almeno) i lavori (più di uno) segnalati in bibliografia al link seguente (si veda dal numero 14 al n. 22):
    https://translational-medicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12967-015-0735-2
    E si può aggiungere questo:
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5354819/
    e questo:
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27651344
    Adesso ricominci pure col suo mantra ossessivo: “Numico Numico Numico Numico”….

    1. Alessandro,
      grazie accusarmi per la 20ma volta di diffamazione, ma credo che i lettori l’avessero capito due mesi fa.
      Riassumo per i distratti: l’unica mia affermazione che secondo lei sarebbe così FALSA da meritare una querela è la valutazione negativa dei trials con i PPI fatta nel 2014, 2016 e 2017.
      Valutazione che Fais et al. non hanno contestato né sulle riviste né qui.
      A parte l’ilarità dei lettori, cosa crede di ottenere?

  32. Riassumo per i distratti: attenzione, ocasapiens sta cercando per l’ennesima volta di rigirare la frittata.
    Stavolta, sconfinando nel più sfacciato grottesco pur di non riconoscere di avere torto, non esita a suggerire – udite udite! – che Fais et alii sarebbero d’accordo con lei nel sostenere che “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”!!
    Insomma: ocasapiens, pur di darsi ragione a ogni costo, sta cercando di propinare ai distratti la colossale panzana secondo cui il dr Fais sarebbe in disaccordo da sé stesso e dagli esiti dei suoi lavori e, quindi, sarebbe d’accordo con ocasapiens che fa un’affermazione (appunto: “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”) la quale sostiene l’esatto opposto di ciò che il dr Fais (e colleghi) sostiene e mostra nei suoi lavori!
    Che il dr. Fais non concordi in alcun modo con “la valutazione negativa dei trials con i PPI fatta nel 2014, 2016 e 2017” (e quindi con l’affermazione secondo cui “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”) si può molto facilmente scoprire (scoperta dell’acqua calda, peraltro) leggendo ad esempio (tra i molti passi che si potrebbero addurre) qui:
    “From the first preclinical evidences showing that PPI may work either as chemosensitizing agent or highly cytotoxic anti-tumor agents, to the clinical evidences that PPI chemosensitize either human or pets tumor patients, the proof of principle is becoming solid and convincing…
    These preclinical data represented the background for a series of clinical studies aimed at supporting the use of PPI as chemosensitizers. Up to now the results of two clinical trials in humans are published in either osteosarcomas or metastatic breast cancer patients (MBC). The results showed that pre-treatment with PPI increased the effectiveness of neoadjuvant chemotherapy in osteosarcoma patients, particularly in the chondroblastic variant and the time to progression (TTP) or overall survival (OS) in MBC patients maintained under PPI treatment for one year after the stop of chemotherapy.
    Moreover, two clinical studies in companion animals with spontaneous tumors, highly supported the efficacy of PPI in increasing the efficacy of standard chemotherapy and significantly improving the quality of life of treated pets, in either standard treatment or metronomic regimens.
    More recently, a metanalysis in head and neck tumor patients confirmed an increased response in patients receiving anti-acidic drugs, particularly those treated with PPI.
    These results should induce to sit down and think to new anti-tumor strategies in which PPI should be included.”
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4657328/

    1. Alessandro
      Stavolta, sconfinando nel più sfacciato grottesco pur di non riconoscere di avere torto, non esita a suggerire – udite udite! – che Fais et alii sarebbero d’accordo con lei nel sostenere che “gli inibitori della pompa protonica [PPI] sono risultati finora inutili o dannosi nelle terapie oncologiche”!!
      Lo sostengono gli oncologi che hanno analizzato i risultati dei trials. Se Fais et al. non ne criticano l’analisi, non posso farlo io al posto loro né uno che sa solo insultare.
      These results should induce to sit down and think to new anti-tumor strategies in which PPI should be included.
      Grazie di confermare che per ora le strategie non esistono, ma l’aveva già spiegato il dott. Fais.

  33. Sinceramente non so se c’è qualcuno che sta leggendo questo blog. Io scrivo queste due righe per negare quanto sostenuto da ocasapiens con tutte le mie forze e dire addio a questo blog. Chi vuole sapere cosa faccio e cosa scrivo può leggermi direttamente o sugli articoli scientifici che ho pubblicato o anche sul libro “l’approccio anti-acido…” scritto insieme a rocco palmisano.
    Per il resto scusatemi ma queste risse mediatiche non i appartengono
    swtefano fais

  34. “Lo sostengono gli oncologi che hanno analizzato i risultati dei trials.”
    Prego addurre citazione testuale di questa valutazione negativa da parte “degli oncologi” dei risultati dei trials di Fais et al.
    Come, non trova alcuna citazione testuale al riguardo?
    Può sempre rifugiarsi nel suo mantra ossessivo “Numico, Numico…”
    Comunque faccia quello che le pare, continui pure anche a insultarmi sostenendo invece che sono io a insultare lei.
    Se ho continuato questa schermaglia telematica è solo per mostrare con quale sfacciataggine lei è solita arrampicarsi sui vetri pur di darsi ragione da sola.
    Addio

    1. Alessandro,
      lei crede che gli oncologi viaggino nel futuro? O ha già dimenticato che Fais et al. hanno fatto solo un paio di studi prospettici e nessun trial, i.e. nessun esperimento in doppio cieco con un gruppo di controllo al quale viene somministrato un placebo o un altro adiuvante?
      Addio
      Dite tutti così.

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