"Anomalie statistiche"

Ancora statistiche e valori p? Eh già, sembro proprio rimbambita ma un articolo del Guardian – h/t Leonid Schneider – potrebbe dimostrare che non lo sono ancora.
Dal 2016 l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandava “fortemente” di far respirare aria con l’80% di ossigeno ai pazienti intubati durante o dopo un intervento chirurgico perché

una serie di esperimenti clinici influenti, condotti dal chirurgo italiano Mario Schietroma, avevano suggerito che una dose elevata di ossigeno riduceva il rischio di infezioni. […] Nel 2017 una rassegna del Lancet rivelava un maggior rischio di morte quando pazienti gravemente ammalati ricevevano alti livelli di ossigeno. 

Mario Schietroma, ricercatore dell’università dell’Aquila all’Ospedale San Salvatore, ha pubblicato sette articoli su altrettanti esperimenti clinici con l’ossigeno tra il 2012 e il 2018*. Uno è stato ritrattato nell’agosto 2017  dal Journal of the American College of Surgeons perché “i risultati statistici erano sbagliati” (incorrect), e un altro nel marzo 2018 dal direttore e dal comitato editoriale dell’American Journal of Surgery per lo stesso motivo. Da una revisione a posteriori, è saltato fuori che nessuno dei valori p riportati nelle tabelle era statisticamente significativo,

  • Lo studio è quindi privo di valore scientifico a sostegno delle conclusioni dell’articolo. 

Nel 2017 Paul Myles e Andrea Kurz avevano controllato la bibliografia usata dall’OMS, trovandola molto carente. Tolti gli articoli di Schietroma, mancava qualunque evidenza di un beneficio anche perché la maggior parte degli studi non riguardava pazienti intubati, spiegavano sul British Journal of Surgery.

Paul Myles, Scarr e John Carlisle (un habitué degli abusi statistici ammirato da Leonid in passato) hanno ricalcolato le statistiche in 40 articoli di Schietroma, trovando che in 38 di essi il 98% dei valori p era sbagliato. Non solo. Se quei valori fossero “reali”,

  • metteremmo in discussione l’etica [degli esperimenti] Sebbene riportino un beneficio da tanto ossigeno, Schietroma e colleghi hanno condotto ulteriori esperimenti assegnando un 30% di ossigeno a certi partecipanti. Ogni studio afferma di aver l’approvazione del comitato etico dell’università dell’Aquila, ma questo non sembra vero.  Nessuno degli esperimenti era stato preregistrato su un sito accessibile al pubblico. 

Morale:

  • La condotta di questi studi dovrebbe essere esaminata criticamente dai loro datori di lavoro. Finché queste indagini non sono concluse, i dati non dovrebbero essere utilizzati nella pratica e nelle linee guida.

Visto il tempo che l’università ci ha messo 19 mesi a esaminarne due, ci sarà da aspettare parecchio…

Cinque articoli sono già stati ritrattati dalle riviste, l’ultimo nel dicembre scorso dal JAMA-Otolaryngology-Head & Neck Surgery. Nell’aprile 2017 lo aveva segnalato con una “expression of concern” perché ricalcava molto quello ritrattato dal Journal of the American College of Surgeons, e aveva chiesto all’università dell’Aquila di fare un’indagine. Schietroma non era stato in grado di fornire i dati grezzi e l’approvazione dell’esperimento da parte del comitato etico. Quindi l’università – riferiva Retraction Watch in dicembre – aveva informato la rivista che

  • senza queste informazioni i risultati dei [due] articoli non possono essere convalidati. 

All’epoca delle ritrattazioni, Schietroma non aveva risposto alle richieste di commento di Retraction Watch. Sul Guardian adesso dice che si era avvalso della consulenza di uno statistico esperto, che la somiglianza tra le tabelle è dovuta a quella tra i pazienti arruolati e che

quasi tutti i suoi dati e l’archivio del consenso informato dato dai pazienti sono andati distrutti durante il terremoto del 2009.

Probabile, ma negli articoli pubblicati dal 2012 in poi c’è scritto che la maggior parte dei pazienti è stata reclutata dopo il 2009, non è citato alcun esperto di statistica e non sembrano esserlo i coautori abituali, tutti della stessa università e dello stesso ospedale: Emanuela Marina Cecilia, Federica Piccione, Sara Colozzi, Federico Sista, Beatrice Pessia, Francesco Carlei e Gianfranco Amicucci.

Anche l’OMS ha “riesaminato l’evidenza” e dal dicembre scorso raccomanda molto meno fortemente la somministrazione di un 80% di ossigeno ai pazienti intubati.

* Su PubMed compaiono soltanto 44 pubblicazioni, qualcuna è stata comprata  da spennapolli o da editori poco e molto poco esigenti (la prima linkata ha causato una ritrattazione per autoplagio) e parecchie sono uscite su riviste italiane. Nel suo cv, Schietroma dice di averne 116 su Scopus, ma non ho accesso.

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La regola del “Carcinogeno Divino”  (h/t radioprozac)

Venerdì su Science, Nathan Lents, Josh Swamidass e Richard Lenski – quello che da 30 anni insieme a studenti, dottorandi e post-doc studia e documenta l’evoluzione dei 12 popolazioni di E. coli – recensivano brevemente Darwin Devolves: The New Science about DNA that Challenges Evolution. E’ l’ultima fatica del biochimico americano Michael Behe, star del creazionismo versione “Progetto intelligente” riverita dal pio Penny e “dall’ottimo” Masiero & Co., sul viale del tramonto in USA da quando nel governo Trump ci sono creazionisti versione “la Bibbia è il mio libro di scienza”.

Behe dedica un capitolo a fraintendere l’esperimento di Lenski et al., e a diluire tesi già derise, per sostenere che l’evoluzione “rompe” o “degrada” i geni e quindi la funzione alla quale sarebbero deputati nonché la fitness dell’organismo e quindi l’organismo stesso. Da qui la “prima regola” di Behe: nuove funzioni avvengono unicamente con la “progettazione intenzionale di nuova informazione genetica”.

Da “Evolution is true“, Jerry Coyne condisce citazioni da Science con un po’ di peperoncino

  • (I’m always amused at the religious IDers diminution of God’s role from de novo creator of all organisms to that of a mutagen: a Divine Carcinogen.)

e segnala che Lenski sta pubblicando a puntate una recensione sul proprio blog “Telliamed* revisited“, la seconda puntata è una risposta al “commento gentile” di Behe. “Gentile” non è sarcastico. Davanti a Lenski, Behe s’è prosternato trasudando umiltà untuosa da ogni bit, mentre sul sito del Disco ‘Tute riversa fiumi di bile. Alcune esternazioni, grafico truccato compreso, sono state raccolte da Nathan Lents su “The Human Evolution“.

*Telliamed è il titolo di un libro anti-creazionista di Benoît de Maillet (1656-1738, anagrammato in Telliamed).