Clima: il ritorno della Red Team

Nella guerra trentennale contro la scienza dei repubblicani eletti con i finanziamenti di BigOil & Coal, nel 2016 l’allora presidente della Commissione scienza e tecnologia del Congresso Lamar Smith aveva annunciato il reclutamento di una “Red Team” (il colore dei repubblicani) che avrebbe sbugiardato il consenso scientifico sull’effetto serra dei gas serra.

La squadra rossa aveva suscitato una discreta ilarità perché i membri suggeriti dallo Heartland “BigOil & Coal” Institute erano privi di competenza in materia e/o pagati da BigOil & Coal per diffamare gli scienziati onesti. Lamar Smith aveva lasciato perdere, i corrotti nominati da Trump a capo dei vari enti governativi si dimettevano per i troppi scandali, il Dipartimento della Difesa e le accademie pubblicavano rapporti sui danni attuali e futuri.

Sembrava tornato tutto normale.

Ma il mese scorso Alexandria Octavio-Cortez e altri congressisti democratici hanno pubblicato la proposta di un Green New Deal che, nei sondaggi, la maggioranza degli americani sembra approvare. Era venuto il momento di risuscitare la Red Team.

Tre giorni fa si è appreso dal Washington Post che una “Commissione presidenziale per la sicurezza climatica” di 12 membri è stata creata da Trump il 14 febbraio. La sua missione è proprio di smentire i rapporti dei servizi di sicurezza, dipartimenti e agenzie federali, confermano Bloomberg, Reuters e altri.

La guiderà William Happer, un fisico nucleare di 79 anni un tempo professore all’università di Princeton. Come i lettori ricorderanno, è famoso per il tariffario delle sue menzogne sul clima, in cui le false testimonianze in tribunale costano molto di più delle bufale nei giornali compiacenti (non so se il Corriere della Sera le abbia pagate).

Complottista a 360°, nega l’esistenza dell’HIV, dice che le scie chimiche sono un complotto governativo per avvelenare le popolazioni, e paragona la “persecuzione della CO2” a quella dei “poveri ebrei” e scienziati ed ambientalisti ai nazisti. Ecc. ecc.

Grazie a questa notorietà, Happer è stato nominato da Trump “senior director” del Consiglio nazionale per la sicurezza. La sua commissione dovrà confermare che i servizi di sicurezza e la Difesa sono coalizzati contro il Potus non solo per incriminarlo nel Russiagate.
Sono un po’ coalizzati in effetti.

L’altro ieri il Centro statunitense per la sicurezza e il clima ha emesso il comunicato “Military and security leaders strongly criticize politicized “Presidential Climate Security Committee”. Estratto:

  • “Equivale a creare un comitato sulla proliferazione delle armi nucleari e affidarlo a qualcuno che pensa che le armi nucleari non esistono”, ha detto Francesco Femia, CEO del Council on Strategic Risks e Co-fondatore del Center for Climate and Security in un’intervista al Washington Post

Fox News a parte, i media americani concordano.

Graham Redfearn di Desmog pubblica un ritratto aggiornato con video e link (rimmel)

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