Candeggina

Grazie di avermi segnalato il monumentale travisamento del paper uscito in dicembre su Nature, commesso ieri dalla Società italiana di tossicologia sotto il titolo: “Il biologico inquina più dei metodi tradizionali. Adesso è provato“. Quando rientro dalla riunione di Action Aid, provo a spiegare che Patrice Dumas et al. non tentano neppure di provarlo.

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Nella VI conferenza mondiale per l’integrità scientifica in corso a Hong Kong, alcuni interventi dimostrano che alle università e ai centri di ricerca l’integrità importa solo in teoria. Sarebbe qualcosa da insegnare in astratto, più che da far rispettare in concreto. Complimenti ai ricercatori che hanno messo in dubbio la libertà di ricerca – e quindi di critica della produzione scientifica – proclamata dal ministro cinese.
E a Smut Clyde e TigerBB8 che lo hanno dimostrato di nuovo nel trentennale delle stragi, non solo in piazza Tienanmen, che il Partito vorrebbe cancellare dalla storia.

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Nella UE, la situazione sarebbe scoraggiante ora che Mario Ferrari è stato nominato presidente dello European Research Council nonostante i conflitti d’interesse e le pubblicazioni “problematiche”  – se non ci fossero gli addetti alle pulizie.
Fra gli addetti, avevo dimenticato di segnalare Pepin van Erp, diventato famoso dopo la querela di Ruggero Santilli che pretendeva di essere proclamato genio della Florida. In aprile, Pepin ha raccontato di un “studio pilota” in Camerun. Consisteva nel somministrare artemisinina insieme a candeggina contro la malaria. Era coordinato da Enno Freye, “professore associato” della facoltà di medicina all’università Heinrich Heine di Düsseldorf, stando alla pubblicazione dei risultati su una rivista predona, nel febbraio 2018.
Pepin aveva chiesto all’università di confermare l’affiliazione. Risposta: nel febbraio 2019,  al ciarlatano aveva tolto il diritto di dirsi “prof. associato” perché dal 1981 non faceva più parte dell’università. Non è vero, fa notare Leonid Schneider.
Comunque è troppo poco e troppo tardi.

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In un articolo del Guardian il 18 maggio scorso, un ciarlatano ancora più pericoloso citava lo “studio pilota” di Freye, che speriamo sia solo millantato, a supporto della sua “cura” a base di candeggina contro l’HIV-AIDS. Aggiornamento di Pepin il 23 maggio:

Questo in Uganda. In Italia, dei ciarlatani sostengono tuttora di curare qualunque cosa con l’ipoclorito di sodio, promosso da anni e impunemente sotto il nome di “metodo Ruffini” dai siti di disinformazione.

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Da oca incompetente ma volenterosa, avevo criticato il paper – e l’articolo del Guardian  – sui topi che ereditavano “l’autismo” dalla madre alla quale erano stati somministrati batteri intestinali di bambini autistici e venivano “curati” con la taurina. Nel frattempo sono uscite altre critiche, questa proprio sulle statistiche. Tks, Dave “freedom molecules” Baltrus.

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Rimmel
Elizabeth Bik recensisce con sbalordito pudore “Sexpert Papers”, la… ehm… letteratura per adulti piazzata su riviste presunte “scientifiche” da Damian Sendler durante la sua breve carriera di “American fraudster“:

  • Not hindered by any doctoral degree, the sexpert published several scientific papers between 2017 and 2019, under two different affiliations. One of this is the Medical University of Lublin in Poland (the country he appears to originate from), and the other is the Felnett Health Research Foundation (FHRF)… He claims to be the chief of sexology there, but the institute’s address are a condo in New York and a modest home in a Polish village.

4 commenti

  1. Anche il primo autore ha provato a spiegarlo
    https://www.nature.com/articles/s41586-018-0757-z#comment-4258380459
    This comment addresses the statement of IFOAM that can be found here. https://www.ifoam.bio/en/ne…. This statement is absolutely correct that this paper is not in general about organic agriculture but offers solely as a single example the output of peas and wheat in Sweden. There can be many important advantages to organic production, including its pioneering of techniques for pest control that can also be used by producers that are not fully organic. Organic yields can vary, and the only real implication of this paper for organic production is that high yields matter, and that it is important that organic producers realize their potential to achieve equivalent or higher yields than conventional producers.
    I do not agree with one part of the IFOAM Statement, which is the suggestion that our analysis assumes that demand cannot change. In fact, we analyze the effect of changes in demand for different foods and biofuels. What our analysis does do is segregate the efficiency of consumption from the efficiency of production. Inefficient production cannot become efficient because it increases prices and causes people to consume less, and vice versa.
    The basic reason for segregating the efficiency of production and……

    1. Grazie, radioprozac, stamattina ho riletto il paper su carta invece di guardare on line.
      A quanto sembra, i tossicologi hanno copiato le dichiarazioni stravaganti di Stefan Wesenius, travisando pure quelle.

  2. L’ipoclorito di sodio è la sostanza usata dai dentisti per sterilizzare la cavità dei denti e delle radici prima di procedere con la chiusura dell’otturazione. È anche la sostanza usata nelle sale operatorie per ottenere un ambiente asettico. Le sue proprietà sono ben conosciute in ambito sanitario. La sua affermazione buttata lì nel discorso, mi ha fatto venire il dubbio che lei possa essere una giornalista sufficientemente informata e ha reso poco attendibile tutto l’articolo ai miei occhi.

    1. Cristina Antoniazzi,
      sono “sufficientemente informata” per sapere che la candeggina è un disinfettante e che l’articolo di Pepin (non mio) è corretto. Mi viene il dubbio che lei non lo sia.
      Sam Little faceva bere ipoclorito di sodio ai malati di AIDS, ammazzandoli prima che ci riuscisse il virus.
      Gilberto Ruffini prescrive impacchi e “somministrazioni” di ipoclorito di sodio – perfino a una concentrazione doppia di quella usata dai dentisti – come terapia per un centinaio di patologie quali infezioni vaginali, lesioni ulcerose, dermatiti erpetiformi ecc.
      Spero che lei sia “sufficientemente informata” perché non ci sia bisogno di spiegarle la differenza tra una vagina e un canale radicale o una sala operatoria…

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