Zauliade, 17ma puntata

La sedicesima puntata ammirava le zappate sui pe’ che l’Università di Ferrara si infliggeva pur di negare al quotidiano Estense l’accesso agli atti amministrativi riguardanti le pubblicazioni scelte dal rettore Giorgio Zauli a difesa della propria integrità scientifica. Oggi Daniele Oppo scrive

  • Il 27 agosto hanno rassegnato le dimissioni il presidente Andrea Pugiotto (costituzionalista, rappresentante dei professori ordinari), la vice Paola Migliori (rappresentante del personale tecnico-amministrativo) e  Gian Matteo Rigolin (rappresentante dei professori associati, coautore di uno degli articoli segnalati e che per ovvi motivi di trasparenza non ha partecipato al procedimento della commissione su Zauli).

Complimenti a tutti e tre. Cristina Munari che rappresenta docenti e ricercatori, e Edoardo Manfra che rappresenta gli studenti, non si sono dimessi ma decadono automaticamente.

“Parziale” dev’essere un eufemismo. Quella risposta è un tale frullato di arroganza, complottismo e incompetenza da sembrare scritta dal rettore.
Nell’articolo di Estense ci sono anche notizie sui prossimi sviluppi che vi lascio scoprire. Andrea Capocci riassume la Zauliade sul manifesto e aggiunge

  • OLTRE ALLA POSIZIONE del rettore, resta da chiarire l’omertà da cui è circondata la vicenda sin dall’inizio. Contano certamente i rapporti tra accademia e amministrazione locale. L’università, soprattutto il settore biomedico, negli anni è diventato anche un centro di potere economico che porta in città migliaia di studenti e parecchi finanziamenti pubblici e privati. I buoni rapporti sono reciproci.

E i rapporti fra il settore biomedico e il governo nazionale erano ottimi.

  • Dopo settant’anni di giunte di sinistra nello scorso giugno l’amministrazione di Ferrara è passata alla Lega e tra i nuovi assessori c’è l’ex portavoce di Zauli, Andrea Maggi. «Al comizio ferrarese di Salvini, Zauli si è fatto notare nei pressi del palco, fatto insolito per un rettore» osserva Oppo, l’unico o quasi a non venir meno al suo ruolo di «watchdog».

L’oca sottoscrive. Se incontrerà il cane da guardia gli riempirà la ciotola di champagne.

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Se non avete niente da fare domenica 29 settembre, potete andare all’Albergo Maggior Consiglio di Treviso e pagare 15 euro per farvi raccontare frottole per tutta la giornata dai seguenti ciarlatani

  • Michela De Petris su “Alimentazione [vegetale e acqua alcalina] per la prevenzione e terapia dei tumori” perché se i vegani bevessero pure acqua alcalina non s’ammalerebbero mai di tumore
  • Achille Sacchi su “Pericoli invisibili: inquinamento elettromagnetico e radiazioni della terra” e rimmel
  • Matteo Penzo su “Malattia: solo questione di organi?”, risponde la Nuova Medicina Antisemita di Hamer
  • Gennaro Muscari su “La Cannabis in oncologia”, a dosi omeopatiche è garantita priva di effetti
  • Giorgio Salmaso su “Il vischio nella terapia del tumore” e in funzione dell’oroscopo come da omeopatia antroposofica
  • Giuseppe Di Bella su “Metodo Di Bella: evidenze scientifiche” e statistiche falsificate
  • Pasquale Ferrorelli su “Citozym: cavallo di troia contro il cancro”, una réclame
  • Paolo Rossaro su “Cancro e Vitamina C: quello che non ci dicono” è che Rossaro è stato radiato dall’Ordine

h/t medbunker