Il libretto rosso e altre terapie

La chirurgia praticata a Pisa da alcuni anni è molto meno alternativa di quella maoista. Nel film “Chinois, encore un effort pour être révolutionnaires!” (1977), il cineasta René Viénet inserisce – in una cornice dorata barocca – un documentario di propaganda in cui la lettura del Libretto rosso funge da analgesico per il paziente mentre dal cervello gli viene asportato un  tumore senza anestesia.

Il Verbo del presidente Mao sostituiva l’acquavite che, fino a un secolo fa, i chirurgi militari somministravano ai soldati francesi prima di aprirne il cranio ed estrarne un proiettile. A Pisa però, si trattava in particolare di tre interventi robotici per risolvere un problema ginecologico, e in generale degli 80 interventi “integrati” che l’Azienda ospedaliera universitaria aveva già al suo attivo.

Intervistato da Juanne Pili di Open, l’anestesista spiega che prima dell’operazione la paziente affetta da sensibilità chimica multipla ha ricevuto

  • il Sevorane (un gas alogenato, usato per l’induzione e il mantenimento dell’anestesia) e il Rocuronio (un tipo di curaro usato per bloccare i muscoli), 

ai quali non è sensibile e come analgesici post-operatori, l’elettroagopuntura e granuli omeopatici diluiti alla 15Ch di Arnica montana. L’effetto placebo del saccarosio industriale è ben documentato, e 53 articoli “scientifici” attestavano l’efficacia dell’agopuntura in “ambito perioperatorio”.

La decisione dell’anestesista sembra basata sull’evidenza, sennonché Juanne Pili ha chiesto a Enrico Bucci di valutare quella corposa bibliografia. Tolti gli articoli che parlano d’altro e quelli raffazzonati, Enrico conclude che

  • Nessuno studio primario fra [i 9] forniti, condotto in cieco e randomizzato, fornisce una evidenza statisticamente solida per affermare alcunché.

Spero che tutti i pazienti sottoposti a questi trattamenti siano in buona salute, ma trovo quel risultato un po’ inquietante. Davvero in un ospedale universitario che forma medici e vanta “terapeutiche innovative”, nessuno è in grado di valutare una pubblicazione?

***

Confessione di Leonid Schneider, nettascienza d’assalto:

  • So che non sta bene criticare rispettabili accademici perché si accoppiano con negazionisti climatici misogini e razzisti. L’ho fatto lo stesso

I primi partecipano a una conferenza su come superare l’irriproducibilità dei risultati biomed su invito e a spese dell’Independent Institute e della National Association of Scholars, notoriamente tossici entrambi.

Come colonna sonora, meglio “Grazie d’esistere” o “Meno male che Leonid c’è“?

*

Il presidente della Siemens Joe Kaeser ha scritto a chi criticava il coinvolgimento, indiretto, della multinazionale nello sfruttamento di una nuova miniera di carbone nel Queensland, Australia, con un contratto firmato il 10 dicembre scorso. La lettera è notevole, cito solo una frase:

  • Se la società fosse stata mia, forse avrei agito diversamente anche se è fattualmente chiaro che l’installazione del nostro sistema di segnaletica – che renderà più sicuri i binari della ferrovia esistente – non influisce sull’apertura o meno della miniera. 

Andrebbe girata a Roger Federer.

Dodici studenti svizzeri di Action Climat, condannati a 21.600 franchi di multa per aver inscenato una partita di tennis nell’atrio del Crédit Suisse a Losanna, avevano chiesto a Federer di rinunciare alla sponsorizzazione di una banca che negli ultimi 3 anni ha investito $57 miliardi in aziende che cercano nuove fonti di petrolio.

Risposta: avete ragione da vendere e siete tanto carini, vedrò di “dialogare con gli sponsor”.
Aggiorn. di Steph sotto: oggi sono stati assolti.

*

L’altro ieri con Steph si ammirava una lezione di silvicoltura impartita dal Gentile dr. Marzutti, che produce più perle di un intero parco di ostriche:

  • Come può pensare che un querceto dopo 40 anni diventi carbon neutral? Senza voler essere aggressivo o polemico, lo ha mai visto un querceto secolare?

Ligia al tema citavo querceti plurisecolari, ma Steph preferiva i pini Bristlecone. Guarda caso sul New Yorker, esce “Gli alberi più antichi del pianeta”, sottotitolo:

  • Bristlecone pines have survived various catastrophes over the millennia, and they may survive humanity.

4 commenti

  1. Update: i 12 attivisti a processo per un’azione in difesa del clima sono stati assolti. !
    Dopo aver convinto RF ad appoggiare la loro causa, oggi sono riusciti addirittura a convincere i giudici del Tribunale distrettuale di Renens che li hanno assolti. In appello è stata completamente annullata la multa a loro carico; il giudice ha riconosciuto lo stato di legittima necessità: “L’azione era proporzionata vista l’emergenza climatica”. Due vittorie in meno di 24 ore.
    Sentenza che potrebbe fare giurisprudenza, visto che è la prima dall’inizio della mobilitazione per il clima.e nei prossimi mesi sono previsti diversi altri processi per azioni a favore dell’ambiente.
    Bristlecone: serendipità…

    1. Grazie Steph, champagne! Merito anche della tua amica Sereviratne, se non ricordo male era testimone a difesa.
      Letto, ricordavo bene

I commenti sono chiusi.