Good riddance, bon débarras y buen viaje

La buona notizia di oggi è che l’ingegnere nano-biotech Mauro Ferrari è stato costretto a dimettersi da presidente del Consiglio europeo per la ricerca (Erc), dopo tre mesi di servizio dilettantesco, a tempo molto parziale e troppi “interessi commerciali“.

L’intrepido difensore della truffa Stamina rimarrà in Texas per badare a tempo pieno ai propri affari, dopo aver tentato di vendere alla presidente della Commissione Europea un suo “piano” di battaglia contro la Covid-19.

Piano bocciato all’unanimità il 27 marzo dal consiglio scientifico dell’Erc. Senza nemmeno un’astensione? Quasi non osavo crederci (grazie a Leonid Schneider per avermi avvisata ieri sera, ho dormito come un ghiro).

Ferrari ama definirsi un “imprenditore accademico“. Tra varie aziende, alcune fallite, è fondatore e nel CdA di NanoMedical Systems, fondatore e unico “key executive” di Leonardo Biosystems, consulente scientifico e nel CdA di Arrowhead Pharmaceuticals e presidente dell’Alliance for NanoHealth, la lobby del settore.

Per senso del pudore o perché il presidente di un’altra Unione s’è detto disposto a comprarlo, invece del piano ha mandato al Financial Times una lettera intitolata “Ritorno in prima linea, ritorno alla frontiera” (sic, cliccate fainéants!) in cui sfida il ridicolo, gronda ipocrisia e trasuda disprezzo per le politiche e gli organi dell’Unione Europea a tutela della nostra salute.

Come tutti i fautori della sanità in compra-vendita sul libero mercato che avevano applaudito la sua nomina nel maggio scorso.

Si descrive come una Giovanna d’Arco chiamata a buttar la Covid-19 fuori dal reame, condottiero senza paura e senza macchia:

  • in my idealistic fantasies, I thought that at times like these, the very best should pick up their best weapons, and go to the frontier, to the front-lines, to defeat this formidable enemy.

Detto da uno che pubblica da una vita promozioni per i propri brevetti e in Texas collaborava con falsificatori seriali, ça vaut son pesant de rimmel. Non sceglierà lui “the very best” da armare con le nostre tasse, forse dovevo intitolare questo post “c’è andata bene”.

Il consiglio scientifico dell’Erc sia lodato, e pure la presidente von der Leyen di cui il pio Giovanna d’Arco, del Friuli e di Houston si era promosso non solo consulente ma anche Commissario per la ricerca e l’innovazione al posto di Mariya Gabriel, e Commissario per la sanità al posto di Stella Kyriakides, entrambe prive di un pene e quindi incapaci per definizione.

Per Sua Maestà Ursula I, l’immaginario ministro in pectore aveva approntato il piano “in pochi giorni”, nel tempo libero che gli lasciavano le sue imprese. Ignaro di politica al punto di non sapere qual è il ruolo della presidenza, dei commissari e dell’Erc.

Non sapeva neppure che, provviste di consulenti meno immaginari, le due femmine avevano fatto preparare e approvare un piano di potenziamento e coordinamento della ricerca pubblica top down (Horizon 2020) e bottom up (Erc) e di quella privata contro la Covid-19.

E che avevano pubblicato il primo appello ai “very best” il 31 gennaio.

  • Now it is time for me to return to the frontier, to the frontlines of the fight against Covid-19, with real resources and responsibilities, away from offices in Brussels, where my political skills are clearly inadequate, and again at the true service of those who need new medical solutions

Back to business.

Detto con il linguaggio bellico che caratterizza la comunicazione dei bulli aspiranti a maresciallo del reame da quando è iniziata l’epidemia. A comandante supremo della ricerca in sanità pubblica senza avere la minima idea di cosa sia. Mai in prima linea nemmeno contro un’influenza stagionale, semmai in retrovie disinfettate in occasione di una breve visita.

Detto con le dita affondate nelle orecchie per non sentire come parlano le donne, dalla regina d’Inghilterra a Jacinta Arnden passando per Angela Merkel e (omissis) Ilaria Capua. O gli uomini e le donne “in prima linea” senza dispositivi di protezione personale né ventilatori a sufficienza, sempre più costretti a scegliere chi, forse, potrebbero riuscire a salvare lo stesso.

Sconfitti da mesi ogni volta che un paziente viene sconfitto per sempre, dicono di avere paura per sé, per i pazienti, per la propria comunità. Supplicano i bulli di ascoltare quelli che sono passati attraverso esperienze simili, nessuno indenne, nessuno con l’illusione che “basta la volontà” e che gli sconfitti sono solo gli smidollati e i codardi.

(Ai lettori abituali dell’oca s., ricorderà – spero – la “terapia” del pluriomicida Geerd Hamer e dei seguaci della sua Nuova medicina antisemita.)

Con le dita affondate nelle sue orecchie da “imprenditore accademico”, Ferrari non ha sentito che gli sconfitti sono chiamati “eroi” anche negli Stati Uniti. Diffido degli eroi, preferirei un’altra parola, suggerimenti benvenuti.

Agg. e mini-rassegna stampa
Sovranisti, liberisti ad oltranza e pro-conflitti d’interesse compatiscono il proprio martire. La Commissione europea, dispiaciuta per le dimissioni, lo ringrazia ironicamente, presumo, per il suo lavoro. Lo ha sostituito con uno dei vice-presidenti dell’Erc di cui

  • rispetterà sempre l’autonomia scientifica.

Il Corriere pubblica la lettera in italiano, senza né segnalare le precisazioni del consiglio scientifico dell’ERC né alludere all’assenteismo per “interessi commerciali” di quella mente “brillantissima“.

Forse sorpresa da questa diserzione, Eleonora Dusi ricorda su Repubblica quando Ferrari era nel comitato scientifico dell’Agenzia spaziale – dove faceva il cavolo a merenda. Non si era dimesso come tutti gli altri membri quando il precedente governo avevano tolto di mezzo il troppo onesto prof. Battiston per sostituirlo con un intrallazzato:

  • Mauro Ferrari infatti rimase al suo posto: “Sono d’accordo coi miei colleghi nel merito – spiegò – ma seguo il motto dei militari: si muore sul pezzo”.

LOL.
Sul BoLive dell’università di Padova, Pietro Greco accusa l’Europa di andare

  • incredibilmente in ordine sparso allo scontro con SARS-CoV-2

confondendo allegramente i governi dei paesi UE con l’Erc e la Commissione europea.
Accid… perfino il bravissimo Andrea Capocci

  • Mauro Ferrari… si è dimesso perché l’UE non ha approvato la sua idea di usare i fondi ERC per finanziare ricerca su COVID-19.

Con cosa crede che la stia finanziando? Rapine a mano armata? Bitcoins? Pagherò?

*

(Sì, ho visto e la penso come voi.)

12 commenti

  1. Grazie dell’articolo chiarificatore, avevo letto solo superficialmente in giro e lo spacciavano già per martire della scienza (e ovviamente vittima dell’UE).

  2. No, in questo periodo riesco appena a seguire le news e a schivare le bufale. 🙂

  3. Sia come sia, al di là dei fatti, ho il voltastomaco ogni volta che leggo la prosa sarcastica e saccente di Ocasapiens, la Travaglio del giornalismo scientifico. È insopportabile il suo godimento nel vomitare rancore verso “chi ha colpe”, paragonabile a chi lanciava monetine a Craxi, equiparabile ad una comare di Bocca di Rosa.

    1. Paolo C.
      dovresti fidarti non di me, ma dell’autore, sa essere divertente.
      Stefano A.,
      temo che lei confonda il rancore con il senso di gratitudine. Da contribuente sono sempre sollevata quando i miei soldi sono gestiti da persone senza conflitti d’interesse.
      p.s. Se qualcuno la costringe con la forza a leggere la mia prosa, dovrebbe chiamare la polizia.

  4. “a schivare le bufale”
    Che sono tante, Paolo C., è davvero difficile scantonarle tutte.
    E anzi grazie per averne segnalate alcune.

  5. Cara oca,
    condivido con lei i miei pensierini del giorno…qualche anima misericordiosa mi spiegherebbe, l’utilità della sanificazione delle strade (qui alla Ghisolfa eseguita una volta in un mese peraltro) con viricida (perbacco!) oltre che al signor sindaco nella sua videochiamata alle armi?
    ha notato che la lettera di autocertificazione è fatta solo per i maschi? il sottoscritto, nato, domiciliato etc etc…
    non vorrei che questo lockdown desse alla testa a qualche gentile tutore dell’ordine: fatto notare al poliziotto al blocco sulla martesana che urlava ad anziano norme e decreti inesistenti (al di la dell’opportunità o meno di una passeggiatina a 100 m da casa), ricevevo dal pubblico ufficiale minacce ed insulti che culminavano, dopo aver esaminato la mia maschiale autocertificazione, con un classico della commedia all’italiana “che poi lei è in regola, poteva starsene zitto e farsi i cazzi suoi, invece di perdere tempo per uno sconosciuto”…mah…
    mi balena infine agli occhi la retorica imperante del “niente sarà più come prima”…ho come l’impressione che sarà come prima ma con “la gente” più incazzosa di prima….dice che sono pessimista?

    1. giovanni, grazie della condivisione.
      Il viricida sarà per non infettare le pantegane, immagino, altrimenti basta l’acqua. A Milano dovrebbero lavarle tutti i giorni – sopratutto dove ci sono le belle lastre rosa e rosse con dentro le conchiglie fossili.
      ha notato che la lettera di autocertificazione è fatta solo per i maschi?
      Sì, se ne avrò bisogno penso che la correggerò. Per ora conto su un ottimo accento francese e passanti compassionevoli come lei…
      dice che sono pessimista?
      Domanda difficile! Provo così. Tocqueville diceva che facciamo le rivoluzioni per distruggere l’inégalité. Vedere che perfino un virus la rafforza potrebbe farci venire delle idee.

  6. Sul Messaggero Veneto on line è uscito questo misero e penoso articolo https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2020/04/09/news/ferrari-1.38699276 per un messaggio di solidarietà verso Mauro Ferrari. Io ho scritto un post a riguardo partendo dalle notizie che hai riportato sul tuo blog cara oca, chiedendo anche ai poveri giornalisti del Messaggero, o come lo chiamavamo al tempo del terremoto, Menzognero di fare il loro lavoro. Ho anche notato anche con piacere che il tenore degli altri post era diventato simile al mio.
    Vittorio

  7. “Menzognero”
    Menzognero VENETO! Signor Vittorio, suvvia, un po’ di patriottismo, diamine! 😉
    “Vedere che perfino un virus la rafforza potrebbe farci venire delle idee.”
    Tipo cominciare a sparare? Signora Oca, quella degli aiuti ai redditi di 80.000 euro grida vendetta.
    Non riesco a levarmi dalla mente il pensiero di cosa potrà succedere in Africa. 🙁

    1. Grazie di contrastare la disinformazione, Vittorio, ieri lo ha fatto anche Nature, è in buona compagnia…
      p.s. Quante bufale, per dirne una Ferrari non è mai stato professore alla Weill Cornell, un posto serio dove nessuno ha abboccato alle sue nanoparticelle miracolose! E’co-autore di alcuni articoli di ricercatori che ci lavorano.
      – – –
      L’Africa sta male, orecchietto, gli emigrati hanno perso il lavoro nei paesi ricchi, i soldi che mandano ai parenti sono calati del 60-80%. In Africa nord-orientale c’è la nuova “ondata” delle locuste e già mancava il cibo per colpa delle siccità. Con la covid-19, i paesi ricchi ritardano gli aiuti bilaterali e i versamenti al World Food Programme. Noi delle Ong internazionali, abbiamo “riserve” per pochi mesi…
      E nella RD Congo ci sono appena stati nuovi casi di Ebola. Se ci fosse ancora Raffaele Masto, ne parlerebbe a radiopop e sul suo blog.
      Ma l’importante è aiutare la classe media a consumare di più, dare altri 500 miliardi al Pentagono e salvare innanzitutto le povere multinazionali.

  8. Signora Oca, grazie di cuore per non aver infierito. Quando ho letto “contributo solidarietà sopra gli 80.000 euro”, il mio neurone superstite è schiattato, ho capito il contrario e non ci ho visto più. La mia collezione di granchi sta aumentando. 🙁
    Non che sia una novità ma, guardando le immagini da Nairobi, con le case ammassate e le stradine in terra o dello Yemen, dove le nostre bombe hanno “stranamente” colpito quasi esclusivamente scuole ed ospedali, mi chiedo come sia possibile far fronte al contagio.
    E sulla classe media, l’illusione di essere ancora “media” è data esclusivamente dal fatto che abbiamo a disposizione un bel po’ di schiavi (in Italia ed all’estero), per convincerci che non va poi così male. Un bel giretto dai “cinesi” e torniamo a casa felici e pieni di cianfrusaglie (senza offesa) che finiranno in discarica entro qualche mese. In fondo ci basta poco!
    A me basta ancora meno e chiudo con un paio di note liete: a Napoli è ancora aperta una “mensa” e stanno consegnando tablet ai bambini che non se li possono permettere.
    Mi scuso ancora per granchi, luoghi comuni e blateramenti a vanvera, proverò a contenermi.
    Buon tutto a tutti (o quasi)!

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